Si è tenuta nella notte l’88esima edizione degli Academy Awards, cerimonia che in generale ha rispettato i pronostici ma ha anche riservato qualche sorpresa.
Come era prevedibile, la protesta per gli "Oscar So White" è arrivata sul palco ma non come ci si aspettava. Il presentatore della serata Chris Rock ha parlato dell'assenza di attori neri tra i nominati e del bisogno di più diversità nei ruoli, ma allo stesso tempo ha ironizzato molto sulla protesta in sé e su come qualcuno (in particolare Will Smith e consorte, bersagli delle battute) ha esagerato nei toni.
La cerimonia è subito entrata nel vivo con i premi alle sceneggiature e l'Oscar alla migliore attrice non protagonista, andato a Alicia Vikander per The Danish Girl. Primo Oscar alla prima nomination. Poi si è aperta quella che potremmo chiamare la "sezione Mad Max: Fury Road", con il film di George Miller che si è portato a casa ben 6 Oscar tecnici, diventando il film più premiato della serata. Nel mezzo, "El Chivo" Emmanuel Lubezki si è portato a casa il suo terzo Oscar consecutivo, per la migliore fotografia di The Revenant.
Le sorprese sono arrivate dopo lo scontato e meritatissimo Oscar a Inside Out come miglior film d'animazione. Tutti si aspettavano (e speravano) di vedere Stallone salire sul palco per ritirare un premio, e invece l'Oscar come migliore attore non protagonista è andato all'ottimo Mark Rylance de Il Ponte delle Spie. Premio sicuramente meritato ma la delusione per il mancato Oscar al mitico Sly resta.
Uno dei momenti più attesi, soprattutto da noi in Italia, è stato quello dell'Oscar alla colonna sonora, a trionfare è stato il grandissimo maestro Ennio Morricone, per la colonna sonora di The Hateful Eight. Standing ovation per il maestro, visibilmente commosso. Morricone ha prima reso omaggio agli altri nominati, in particolare allo "stimato John Williams", che era seduto accanto a lui, e poi ha chiuso dedicando l'Oscar alla moglie. Un Oscar tanto inseguite dal maestro che arriva dopo l'Oscar alla carriera del 2007.
Gran finale con l'Oscar alla regia per Alejandro González Iñárritu, per The Revenant, secondo Oscar consecutivo, il regista aveva già vinto lo scorso anno. Migliore attrice protagonista la bravissima Brie Larson, per Room. E poi è arrivato il momento che tutti aspettavano da anni: Leonardo DiCaprio finalmente premiato con l'Oscar come migliore attore protagonista per il film The Revenant.
Sorpresa finale, Il Caso Spotlight si porta a casa l'Oscar come miglior film.
Ecco l'elenco dei vincitori.
Miglior Film
- Il caso Spotlight (Spotlight), regia di Tom McCarthy
Miglior regia
- Alejandro González Iñárritu – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior attore protagonista
- Leonardo DiCaprio – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior attrice protagonista
- Brie Larson – Room
Miglior attore non protagonista
- Mark Rylance – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
Miglior attrice non protagonista
- Alicia Vikander – The Danish Girl
Migliore sceneggiatura originale
- Tom McCarthy e Josh Singer – Il caso Spotlight (Spotlight)
Migliore sceneggiatura non originale
- Charles Randolph e Adam McKay – La grande scommessa (The Big Short)
Miglior film d’animazione
- Inside Out, regia di Pete Docter e Ronnie del Carmen (Disney / Pixar)
Migliori costumi
- Jenny Beavan – Mad Max: Fury Road
Miglior scenografia
- Colin Gibson e Lisa Thompson – Mad Max: Fury Road
Miglior trucco e acconciatura
- Lesley Vanderwalt, Elka Wardega e Damian Martin – Mad Max: Fury Road
Miglior fotografia
- Emmanuel Lubezki – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior montaggio
- Margaret Sixel – Mad Max: Fury Road
Miglior montaggio sonoro
- Mark Mangini e David White – Mad Max: Fury Road
Miglior sonoro
- Chris Jenkins, Gregg Rudloff e Ben Osmo – Mad Max: Fury Road
Migliori effetti speciali
- Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris e Andrew Whitehurst – Ex Machina
Miglior cortometraggio d’animazione
- Bear Story, regia di Gabriel Osorio Vargas
Miglior cortometraggio documentario
- A Girl In The River: The Price Of Foregiveness – regia di Sharmeen Obaid-Chinoy
Miglior documentario
- Amy, regia di Asif Kapadia
Miglior cortometraggio
- Stutterer, regia di Benjamin Cleary e Serena Armitage
Miglior colonna sonora
- Ennio Morricone – The Hateful Eight
Miglior canzone
- Writing’s on the Wall (Jimmy Napes e Sam Smith) – Spectre
Miglior film straniero
- Il figlio di Saul (Saul fia), regia di László Nemes (Ungheria)
Come era prevedibile, la protesta per gli "Oscar So White" è arrivata sul palco ma non come ci si aspettava. Il presentatore della serata Chris Rock ha parlato dell'assenza di attori neri tra i nominati e del bisogno di più diversità nei ruoli, ma allo stesso tempo ha ironizzato molto sulla protesta in sé e su come qualcuno (in particolare Will Smith e consorte, bersagli delle battute) ha esagerato nei toni.
La cerimonia è subito entrata nel vivo con i premi alle sceneggiature e l'Oscar alla migliore attrice non protagonista, andato a Alicia Vikander per The Danish Girl. Primo Oscar alla prima nomination. Poi si è aperta quella che potremmo chiamare la "sezione Mad Max: Fury Road", con il film di George Miller che si è portato a casa ben 6 Oscar tecnici, diventando il film più premiato della serata. Nel mezzo, "El Chivo" Emmanuel Lubezki si è portato a casa il suo terzo Oscar consecutivo, per la migliore fotografia di The Revenant.
Le sorprese sono arrivate dopo lo scontato e meritatissimo Oscar a Inside Out come miglior film d'animazione. Tutti si aspettavano (e speravano) di vedere Stallone salire sul palco per ritirare un premio, e invece l'Oscar come migliore attore non protagonista è andato all'ottimo Mark Rylance de Il Ponte delle Spie. Premio sicuramente meritato ma la delusione per il mancato Oscar al mitico Sly resta.
Uno dei momenti più attesi, soprattutto da noi in Italia, è stato quello dell'Oscar alla colonna sonora, a trionfare è stato il grandissimo maestro Ennio Morricone, per la colonna sonora di The Hateful Eight. Standing ovation per il maestro, visibilmente commosso. Morricone ha prima reso omaggio agli altri nominati, in particolare allo "stimato John Williams", che era seduto accanto a lui, e poi ha chiuso dedicando l'Oscar alla moglie. Un Oscar tanto inseguite dal maestro che arriva dopo l'Oscar alla carriera del 2007.
Gran finale con l'Oscar alla regia per Alejandro González Iñárritu, per The Revenant, secondo Oscar consecutivo, il regista aveva già vinto lo scorso anno. Migliore attrice protagonista la bravissima Brie Larson, per Room. E poi è arrivato il momento che tutti aspettavano da anni: Leonardo DiCaprio finalmente premiato con l'Oscar come migliore attore protagonista per il film The Revenant.
Sorpresa finale, Il Caso Spotlight si porta a casa l'Oscar come miglior film.
Ecco l'elenco dei vincitori.
Miglior Film
- Il caso Spotlight (Spotlight), regia di Tom McCarthy
Miglior regia
- Alejandro González Iñárritu – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior attore protagonista
- Leonardo DiCaprio – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior attrice protagonista
- Brie Larson – Room
Miglior attore non protagonista
- Mark Rylance – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
Miglior attrice non protagonista
- Alicia Vikander – The Danish Girl
Migliore sceneggiatura originale
- Tom McCarthy e Josh Singer – Il caso Spotlight (Spotlight)
Migliore sceneggiatura non originale
- Charles Randolph e Adam McKay – La grande scommessa (The Big Short)
Miglior film d’animazione
- Inside Out, regia di Pete Docter e Ronnie del Carmen (Disney / Pixar)
Migliori costumi
- Jenny Beavan – Mad Max: Fury Road
Miglior scenografia
- Colin Gibson e Lisa Thompson – Mad Max: Fury Road
Miglior trucco e acconciatura
- Lesley Vanderwalt, Elka Wardega e Damian Martin – Mad Max: Fury Road
Miglior fotografia
- Emmanuel Lubezki – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior montaggio
- Margaret Sixel – Mad Max: Fury Road
Miglior montaggio sonoro
- Mark Mangini e David White – Mad Max: Fury Road
Miglior sonoro
- Chris Jenkins, Gregg Rudloff e Ben Osmo – Mad Max: Fury Road
Migliori effetti speciali
- Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris e Andrew Whitehurst – Ex Machina
Miglior cortometraggio d’animazione
- Bear Story, regia di Gabriel Osorio Vargas
Miglior cortometraggio documentario
- A Girl In The River: The Price Of Foregiveness – regia di Sharmeen Obaid-Chinoy
Miglior documentario
- Amy, regia di Asif Kapadia
Miglior cortometraggio
- Stutterer, regia di Benjamin Cleary e Serena Armitage
Miglior colonna sonora
- Ennio Morricone – The Hateful Eight
Miglior canzone
- Writing’s on the Wall (Jimmy Napes e Sam Smith) – Spectre
Miglior film straniero
- Il figlio di Saul (Saul fia), regia di László Nemes (Ungheria)