mercoledì 12 maggio 2021

David 2021 - Trionfo per Volevo Nascondermi. Sophia Loren migliore attrice.

Sono stati consegnati ieri sera i David di Donatello 2021, il più prestigioso premio cinematografico del nostro paese che arriva dopo un anno molto difficile per il Cinema Italiano. La cerimonia si è svolta in presenza, con i candidati in sala tutti distanziati e con la mascherina.

Nessuna particolare sorpresa nei premi. A trionfare è stato Volevo Nascondermi, vincitore di ben sette David, tra cui miglior film, regia e attore protagonista a Elio Germano.

Il premio come migliore attrice protagonista è andato alla grandissima Sophia Loren per il film La Vita Davanti a Sé, molto commossa nel ricevere la statuetta. L'ultima volta che l'attrice aveva vinto la premio era il 1978, più di 40 anni fa. "È difficile credere che la prima volta che ho ritirato un David sia stato più di 60 anni fa" ha detto l'attrice, "Ma stasera, sembra di nuovo la prima volta. L’emozione e la gioia sono le stesse. Forse sarà il mio ultimo, non lo so. Ma dopo tanti e tanti film, ho voglia di farne uno sempre più bello: senza il cinema non posso vivere". Infine, dopo aver affidato il David al figlio per scendere le scale per tornare al suo posto, Sophia Loren si è concessa una battuta finale: "Non posso prendere il premio in mano adesso, perché altrimenti cado io e il premio".

Premiati come non protagonisti Matilda De Angelis e Fabrizio Bentivoglio, entrambi per il film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose.

Grande commozione per il premio per la migliore sceneggiatura originale, andato a Mattia Torre, scomparso due anni fa, per il film Figli. A ritirare la statuetta è stata la figlia Emma, una bambina, che ha fatto un discorso molto semplice, commovente e ironico: "Complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c'è più. Dedico il premio al mio fratellino Nico che mi fa ammazzare dalle risate, e a mia mamma che non si arrende mai. Questo film parla di famiglie sole e bambini che nascono, ringrazio le ostetriche e i medici che non fanno volare via le persone. Bravo papà".

A sorpresa invece, il premio per la migliore canzone è andato a Checco Zalone, che ha battuto la vincitrice del Golden Globe e candidata all'Oscar Laura Pausini. Forse l'unico premio che ha fatto storcere un po' il naso facendo nascere qualche polemica online.

Bello l'appello lanciato da Pierfrancesco Favino a favore del Cinema e del Teatro, chiedendo che vengano studiati a scuola, durante le ore scolastiche e non di pomeriggio in modo facoltativo., perché il Cinema e il Teatro sono una parte importante della Cultura Italiana. Appello più che giusto.
Durante la serata sono stati inoltre ricordati due grandissimi personaggi della cultura italiana, del Cinema, della Musica e del Teatro, Ennio Morricone e Gigi Proietti, scomparsi lo scorso anno.

Premi alla carriera per Sandra Milo e Diego Abatantuono. David Speciale per Monica Bellucci.

Ecco tutti i vincitori.

MIGLIOR FILM
Favolacce
Hammamet
Le sorelle Macaluso
Miss Marx
Volevo nascondermi

MIGLIOR REGIA
Favolacce  -Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Hammamet - Gianni AMELIO
Le sorelle Macaluso - Emma DANTE
Miss Marx - Susanna NICCHIARELLI
Volevo nascondermi - Giorgio DIRITTI

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
I predatori - Pietro CASTELLITTO
Magari - Ginevra ELKANN
Non odiare - Mauro MANCINI
Sul più bello - Alice FILIPPI
Tolo Tolo - Luca MEDICI

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Vittoria PUCCINI - 18 regali
Paola CORTELLESI - Figli
Micaela RAMAZZOTTI - Gli anni più belli
Sophia LOREN - La vita davanti a sé
Alba ROHRWACHER - Lacci

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Kim ROSSI STUART - Cosa sarà
Valerio MASTANDREA - Figli
Pierfrancesco FAVINO - Hammamet
Renato POZZETTO - Lei mi parla ancora
Elio GERMANO - Volevo nascondermi

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Benedetta PORCAROLI - 18 regali
Barbara CHICHIARELLI - Favolacce
Claudia GERINI - Hammamet
Matilda DE ANGELIS - L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Alba ROHRWACHER - Magari

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Gabriel MONTESI - Favolacce
Lino MUSELLA - Favolacce
Giuseppe CEDERNA - Hammamet
Fabrizio BENTIVOGLIO - L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Silvio ORLANDO - Lacci

MIGLIOR PRODUTTORE
Favolacce - prodotto da Agostino SACCÀ e Giuseppe SACCÀ per PEPITO PRODUZIONI con RAI CINEMA, con AMKA FILMS PRODUCTION, con VISION DISTRIBUTION, con QMI
I predatori - Domenico PROCACCI e Laura PAOLUCCI per FANDANGO con RAI CINEMA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Matteo ROVERE
Miss Marx - Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO FILM con RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per TARANTULA BELGIQUE
Volevo nascondermi - Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con RAI CINEMA

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Cosa sarà
Favolacce
Figli
I predatori
Volevo nascondermi

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Assandira
Lacci
Lasciami andare
Lei mi parla ancora
Lontano lontano

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Favolacce
Hammamet
Le sorelle Macaluso
Miss Marx
Padrenostro
Volevo nascondermi

MIGLIORE COMPOSITORE
Hammamet - Nicola PIOVANI
I predatori - Niccolò CONTESSA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Michele BRAGA
Miss Marx - GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO, DOWNTOWN BOYS
Non odiare - PIVIO & Aldo DE SCALZI
Volevo nascondermi - Marco BISCARINI, Daniele FURLATI

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
- Gli anni più belli - Titolo: GLI ANNI PIÙ BELLI
Musica, testi e interpretazione di: Claudio BAGLIONI
- La vita davanti a sé - Titolo: IO SÌ (SEEN)
Musica di: Diane WARREN
Testi di: Diane WARREN, Laura PAUSINI, Niccolò AGLIARDI
Interpretata da: Laura PAUSINI
- Non odiare - Titolo: MILES AWAY
Musica di: PIVIO & ALDO DE SCALZI
Testi di: Ginevra NERVI
Interpretata da: GINEVRA
- Tolo Tolo - Titolo: IMMIGRATO
Musica e testi di: Luca MEDICI, Antonio IAMMARINO
Interpretata da: Luca MEDICI
- Volevo nascondermi - Titolo: INVISIBLE
Musica e testi di: Marco BISCARINI
Interpretata da: LA TARMA

MIGLIORE SCENOGRAFIA
Favolacce
Hammamet
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Miss Marx
Volevo nascondermi

MIGLIORI COSTUMI
Hammamet
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose 
Le sorelle Macaluso
Miss Marx
Volevo nascondermi

MIGLIOR TRUCCO
Hammamet
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Le sorelle Macaluso
Miss Marx
Volevo nascondermi

MIGLIORI ACCONCIATURE
Favolacce
Hammamet
Le sorelle Macaluso
Miss Marx
Volevo nascondermi

MIGLIORE MONTAGGIO
Favolacce
Figli
Hammamet 
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Volevo nascondermi

MIGLIOR SUONO
Favolacce
Hammamet
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Miss Marx
Volevo nascondermi

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Hammamet
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Miss Marx
The Book of Vision
Volevo nascondermi

MIGLIOR DOCUMENTARIO
Faith di Valentina PEDICINI
Mi chiamo Francesco Totti di Alex INFASCELLI
Notturno di Gianfranco ROSI
Puntasacra di Francesca MAZZOLENI
The Rossellinis di Alessandro ROSSELLINI

MIGLIOR FILM STRANIERO 
1917 di Sam Mendes (01 Distribution)
I miserabili – Les Misérables di Ladj Ly (Lucky Red)
Jojo Rabbit di Taika Waititi (Walt Disney Italia / 20th Century Fox)
Richard Jewell di Clint Eastwood (Warner Bros. Pictures)
Sorry We Missed You di Ken Loach (Lucky Red)

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Anne di Domenico CROCE e Stefano MALCHIODI
Gas Station di Olga TORRICO
Il gioco di Alessandro HABER
L’oro di famiglia di Emanuele PISANO
Shero di Claudio CASALE

DAVID GIOVANI
18 regali di Francesco AMATO
Favolacce di Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Gli anni più belli di Gabriele MUCCINO
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney SIBILIA
Tolo Tolo di Luca MEDICI

David Speciale
Sandra Milo
Diego Abatantuono
Monica Bellucci

martedì 4 maggio 2021

Minari - la recensione

È strano che un film sul sogno americano così ottimista venga da un regista di origini coreane come  Lee Isaac Chung, anche se poi a guardare Minari si comprende come, effettivamente, è proprio dagli occhi di chi è arrivato negli Stati Uniti con la speranza di una vita migliore, che quel sogno, può essere raccontato meglio.

La famiglia Yi, dopo aver lavorato in una azienda in California, si trasferisce nell'Arkansas per intraprendere una vita rurale. Fra mille difficoltà e titubanze, e l'arrivo dell'anziana nonna dalla Corea, seguiamo la vita di questa famiglia come tante dal punto di vista preferenziale di David, figlio minore, malato di cuore ed estremamente curioso.


Presentato al Sundance Film Festival, fresco della vittoria agli Oscar per la non protagonista Yoon Yeo-jeong, ed è anche il film che ha guidato la riapertura delle sale, Minari riesce a risaltare per il suo essere semplice e intimo, ma non banale. 

Il racconto di una famiglia, simile a tante altre che arrivano negli USA e che faticano a integrarsi e a trovare la propria strada, non è mai retorico, anzi, se da un lato celebra il sogno americano con grande ottimismo, dall'altro, grazie anche a uno stile molto orientale nei ritmi e nelle immagini, riesce a parlare di radici culturali e affettive. Il Minari, una specie di prezzemolo molto comune in Corea, diventa quindi il simbolo dell'importanza delle origini che ci portiamo dietro e di come queste non siano altro che una ricchezza da piantare ovunque ci porterà il destino.

Davvero ottimo il cast, tra l'altro stupisce in positivo il piccolo Alan Kim, che riesce a reggere spesso la scena anche accanto alla stessa Yeo-jeong. La fotografia e la regia, inoltre, trasmettono emozioni e sensazioni dei personaggi attraverso i paesaggi rurali, che si possono quasi considerare altrettanto protagonisti della storia.


Allo stesso tempo divertente e commovente, Minari è un film che pur senza la pretesa di raccontare una grande storia di immigrazione o di rivalsa sociale, sa entrare nel cuore dello spettatore per semplicità ed emozione.

I Mitchell contro le Macchine - la recensione

Disponibile su Netflix dal 30 aprile, I Mitchell contro le Macchine si propone già da adesso come uno dei film d'animazione più interessanti dell'anno, e anche uno dei più divertenti.

I Mitchell sono una famiglia nella media, madre, padre, una figlia pronta per andare al college per studiare Cinema, un figlio più piccolo fissato con i dinosauri, e un bizzarro cane. Non mancano gli attriti con i genitori, in particolare tra la figlia e il padre, un uomo molto attivo, esuberante, grande amante della natura, che non si è mai sforzato troppo di capire le passioni della sua primogenita. Per cercare di rimettere le cose a posto prima che la figlia lasci il tetto familiare, il padre decide di organizzare un'ultima gita di famiglia per accompagnare tutti insieme la figlia in auto fino al college. Partono, cane compreso, e tutto sembra andare più o meno bene... fino all'arrivo di una "apocalisse robot". Mentre i Mitchell sono in viaggio, un'intelligenza artificiale "stile Siri", offesa per essere stata messa da parte dopo anni in cui è stata usata, prende il controllo di tutte le macchine, compresi i nuovissimi robot che stavano per essere messi sul mercato, e li rivolge contro gli umani. Gli unici a non essere catturati saranno proprio i Mitchell!

Diretto da Michael Rianda e Jeff Rowe, I Mitchell contro le Macchine è qualcosa di diverso dai film d'animazione più classici, e questo è un gran bene per il genere. La storia in sé, non è niente di nuovo, buoni sentimenti, tematiche familiari, tante citazioni cinematografie (e non solo), e una critica all'"abuso della tecnologia" che non prende mai davvero posizione, è sempre un po' buona e un po' cattiva, un po' sì e un po' no. Se la storia di base non è particolarmente originale, la caratterizzazione dei personaggi invece è molto riuscita, i Mitchell sono realistici, molto umani nei loro difetti e nei loro errori, nelle azioni che compiono, nelle loro reazioni, e si ritrovano ad essere eroi senza mai perdere il loro essere imperfetti, compiendo azioni spesso maldestre o assurde che riescono per puro caso.
A colpire più di qualsiasi cosa è sicuramente l'animazione, colorata, caotica, fatta di animazione 3D e 2D, con colori sgargianti, vivaci, e l'inserimento di immagini reali, prese da meme o da filtri da cellulare. Una scelta stilistica che ricorda alcune serie animate degli ultimi anni (tipo Lo straordinario mondo di Gumball) e per cui ci vuole qualche minuto per abituarsi, ma che funziona molto bene, e tutto è portato avanti da un ritmo travolgente, incalzante, quasi da film d'azione, anzi da commedia d'azione. E poi ci sono le gag comiche, sia verbali che fisiche, e sono davvero ben riuscite, il film è davvero molto divertente.

La Sony, grazie anche alla produzione di Phil Lord e Christopher Miller, potrebbe aver trovato una propria via per fare film d'animazione diversi, e in qualche modo alternativi, alla perfezione e alle tematiche della Disney e della Pixar. I Mitchell contro le Macchine è un film ben fatto, stilisticamente accattivante, molto divertente, e che non dimentica i buoni sentimenti. Un perfetto e originale film per tutta la famiglia.