martedì 26 aprile 2016

Twin Peaks: 217 nomi per il cast ufficiale!

Le riprese della nuova attesissima stagione di Twin Peaks sono ormai concluse e Showtime ha finalmente divulgato l'elenco completo del cast, formato da ben 217 nomi!

Alcuni erano già stati annunciati (Amanda Seyfried, Laura Dern ad esempio), altri provengono dal cast storico della serie (c'è anche Catherine Coulson, la Signora del Ceppo, morta a settembre 2015), e molti sono nuovi.
Tra le new entry troviamo Michael Cera, David Duchovny, Naomi Watts, Jennifer Jason Leigh, Ashley Judd, Tim Roth, Jim Belushi, Ernie Hudson, Richard Chamberlain, i musicisti Trent Reznor, James Morrison, Eddie Vedder, e anche Monica Bellucci.

La serie andrà in onda nell'estate 2017 e tutti gli episodi saranno diretti da David Lynch.

Ecco l'elenco completo del cast.



martedì 19 aprile 2016

David di Donatello 2016 - i vincitori

Sono stati consegnati questa sera i David di Donatello 2016, giunti alla 60esima edizione.

A vincere come miglior film è stata la commedia corale Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese.

Sette premi a testa per Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone, che si è portato a casa il premio per la regia, e Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, che ha fatto piazza pulita nelle categorie degli attori.

Il Ponte delle Spie di Steven Spielberg è stato premiato come miglior film straniero, Son of Saul di László Nemes (premio Oscar 2016) ha vinto il premio come miglior film straniero.

Ecco tutti i vincitori.

Miglior film
Perfetti sconosciuti, regia di Paolo Genovese

Miglior regista
Matteo Garrone – Il racconto dei racconti – Tale of Tales

Miglior regista esordiente
Gabriele Mainetti – Lo chiamavano Jeeg Robot

Migliore sceneggiatura
Paolo Genovese, Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Rolando Ravello – Perfetti sconosciuti

Migliore produttore
Gabriele Mainetti per Goon Films, con Rai Cinema – Lo chiamavano Jeeg Robot

Migliore attrice protagonista
Ilenia Pastorelli – Lo chiamavano Jeeg Robot

Migliore attore protagonista
Claudio Santamaria – Lo chiamavano Jeeg Robot

Migliore attrice non protagonista
Antonia Truppo – Lo chiamavano Jeeg Robot

Migliore attore non protagonista
Luca Marinelli – Lo chiamavano Jeeg Robot

Migliore direttore della fotografia
Peter Suschitzky – Il racconto dei racconti – Tale of Tales

Migliore musicista
David Lang – Youth – La giovinezza

Migliore canzone originale
Simple Song #3 – musica e testi di David Lang, interpretazione di Sumi Jo – Youth – La giovinezza

Migliore scenografo
Dimitri Capuani e Alessia Anfuso – Il racconto dei racconti – Tale of Tales

Migliore costumista
Massimo Cantini Parrini – Il racconto dei racconti – Tale of Tales

Migliore truccatore
Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi d’Andrea e Leonardo Cruciano – Il racconto dei racconti – Tale of Tales

Migliore acconciatore
Francesco Pegoretti – Il racconto dei racconti – Tale of Tales

Migliore montatore
Andrea Maguolo, con la collaborazione di Federico Conforti – Lo chiamavano Jeeg Robot

Migliore fonico di presa diretta
Angelo Bonanni – Non essere cattivo

Migliori effetti digitali
Makinarium – Il racconto dei racconti – Tale of Tales

Miglior documentario di lungometraggio
S is for Stanley – Trentanni dietro al volante per Stanley Kubrick, regia di Alex Infascelli

Miglior cortometraggio
Bellissima, regia di Alessandro Capitani

Premio David giovani
La corrispondenza, regia di Giuseppe Tornatore

Miglior film straniero
Il ponte delle spie (Bridge of Spies), regia di Steven Spielberg

Miglior film dell’Unione Europea
Il figlio di Saul (Saul fia), regia di László Nemes

sabato 16 aprile 2016

Il Libro della Giungla - la recensione

Dopo Cenerentola, di Kenneth Branagh, la Disney ripropone in live action un altro dei suoi classici di successo, scegliendo di affidarsi a un regista molto meno autoriale di Branagh, come Jon Favreau (che aveva però dato inizio al grande progetto del Marvel Cinematic Universe con il suo Iron Man) e a un cast vocale a dir poco stellare (Idris Elba, Scarlett Johansson, Bill Murray, solo per citarne alcuni).

La scelta di Favreau e dello sceneggiatore è quella di riproporre con quasi totale fedeltà il film originale, trasportando alcune scene totalmente invariate, ma allo stesso tempo prendere ciò che rimaneva nel sottofondo ed estrapolarlo per farne pilastro portante della storia: la consapevolezza di sé, l'appartenenza a un gruppo (a un branco, in questo caso), il concetto di famiglia.
Come in un vero e proprio romanzo di formazione, Mowgli attraversa le varia fasi della scoperta di se stessi fino alla fine, fino a capire per la prima volta chi e cosa realmente rappresenta il suo Io più profondo.
Questo si risolve in una cornice certamente più adulta, più cupa, rispetto al film di animazione, e anche le varie figure paterne, da Akhela a Bagheera fino all'orso Baloo, sono facce di una stessa medaglia e tutte fondamentali per la crescita di Mowgli. In questo quadro si inserisce Shere Khan, villain spaventoso non tanto per la possanza della sua presenza scenica, ma in quanto incarna gli aspetti più oscuri del potere e della vendetta.

A livello visivo il film è davvero straordinario: la giungla è stata ricreata in computer grafica, e più che realistica è quasi magica, un luogo da fiaba prima che reale, mentre gli animali risultano incredibilmente realistici, grazie alla commistione tra CGI, rendering fotorealistico (tecnica già ammirata in Vita di Pi) e Motion Capture per il labiale, si integrano perfettamente sia con il fondale che alle interazioni con l'attore in carne e ossa, il bravissimo esordiente Neel Sethi.

Da lodare anche le musiche, un mix riuscitissimo tra la colonna sonora del classico e musica originale.

Capitolo a parte lo merita il doppiaggio: nella versione originale il cast di altissimo livello non si era limitato solo a doppiare, ma aveva partecipato alle riprese, interagendo con il giovane Sethi sul set e dando vita ai movimenti labiali dei propri personaggi con il motion capture. Ovviamente tutto ciò va perso nella versione italiana, ma bisogna fare un applauso all'adattamento e soprattutto alla scelta delle voci, in particolare colpiscono Toni Servillo come Bagheera, che riesce a dare il giusto tono pacato e solenne al personaggio, e Alessandro Rossi, perfetto per restituire la voce profonda della tigre Shere Khan.

Estremamente fedele e allo stesso tempo profondamente diverso dal classico di animazione, questa nuova versione de Il Libro della Giungla è un vero spettacolo per gli occhi e un piacere per il cuore.

giovedì 14 aprile 2016

Cannes 69 - presentato il programma

E' stato presentato questa mattina il programma del 69esimo Festival di Cannes.

Soliti nomi? forse, ma il festival del 2016 ha un programma decisamente interessante, che va a toccare tutti i generi, anche l'horror.

Nessun italiano in Concorso, sembrava che Bellocchio fosse certi della partecipazione, e invece non ci sarà. L'unica presenza italiana per il momento è nella sezione Un Certain Regard, con il film di Stefano Mordini, Pericle Il Nero. Aspettiamo la Quinzaine per sapere se ci saranno altri italiani, è possibile la partecipazione di Virzì.

Com'era stato annunciato dai rumor non ci sarà Martin Scorsese con la sua ultima fatica (nel vero senso della parola) Silence, che a quanto pare potrebbe essere presentato al Festival di New York.

Tanti titoli interessanti in Concorso: Sean Penn, Almodovar,  Xavier Dolan, Jarmusch, Ken Loach, i fratelli Dardenne, Park Chan-Wook, Jeff Nichols, Olivier Assayas, e Nicolas Winding Refn con il suo The Neon Demon, presentato come un "cannibal movie".

Grandi titoli anche Fuori Concorso, con Steven Spielberg che porta sulla croisette il suo The BFG (Il Gigante Gentile), poi Money Monster di Jodie Foster, e The Nice Guys, con la coppia Russell Crowe - Ryan Gosling.

Ad aprire la 69esima edizione del Festival di Cannes sarà Woody Allen con Cafè Society. Presidente di giuria George Miller, che al festival dello scorso anno presentò Mad Max: Fury Road, mattatore agli ultimi Oscar.

Il Festival si terrà dall'11 al 22 maggio.

Ecco l'elenco dei film.

CONCORSO
“Toni Erdman,” directed by Maren Ade
“Julieta,” directed by Pedro Almodovar
“Personal Shopper,” directed by Olivier Assayas
“American Honey,” directed by Andrea Arnold
“The Unknown Girl,” directed by Jean-Pierre Dardenne and Luc Dardenne
“It’s Only the End of the World,” directed by Xavier Dolan
“Slack Bay,” directed by Bruno Dumont
“Paterson,” directed by Jim Jarmusch
“Rester Vertical,” directed by Alain Guiraudie
“Aquarius,” directed by Kleber Mendonca Filho
“From the Land of the Moon,” directed by Nicole Garcia
“I, Daniel Blake,” directed by Ken Loach
“Ma’Rosa,” directed by Brillante Mendoza
“Bacalaureat,” directed by Cristian Mungiu
“Loving,” directed by Jeff Nichols
“The Handmaiden,” directed by Park Chan-Wook
“The Last Face,” directed by Sean Penn
“Sieranevada,” directed by Cristi Puiu
“Elle,” directed by Paul Verhoeven
“The Neon Demon,” directed by Nicolas Winding Refn

UN CERTAIN REGARD
“Varoonegi,” directed by Behnam Behzadi
“Apprentice,” directed by Boo Junfeng
“Voir du Pays,” directed by Delphine Coulin and Muriel Coulin
“La Danseuse,” directed by Stephanie di Giusto
“Clash,” directed by Mohamed Diab
“La Tortue Rouge,” directed by Michael Dubok de Wit
“Fuchi Bi Tatsu,” directed by Fukada Koji
“Omar Shakhsiya,” directed by Maha Haj
“Me’Ever Laharim Vehagvaot,” directed by Eran Kolirin
“After The Storm,” directed by Kore-Eda Hirokazu
“Hymyileva Mies,” directed by Juho Kuosmanen
“La Large Noche de Francisco Sanctis,” directed by Francisco Marquez and Andrea Testa
“Caini,” directed by Bogdan Mirica
“Pericle Il Nero,” directed by Stefano Mordini
“Captain Fantastic,” directed by Matt Ross
“The Transfiguration,” directed by Michael O’Shea
“Uchenik,” directed by Kirill Serebrennikov

FUORI CONCORSO
“The BFG,” directed by Steven Spielberg
“Goksung,” directed by Na Hong-Jin
“Money Monster,” directed by Jodie Foster
“The Nice Guys,” directed by Shane Black

PROIEZIONI SPECIALI
‘L’ultima Spiaggia,” directed by Thanos Anastopoulous and Davide del Degan
“A Chad Tragedy,” directed by Mahamat-Saleh Haroun
“The Death of Louis XIV,” directed by Albert Serra
“Le Cancre,” directed by Paul Vecchiali

PROIEZIONI DI MEZZANOTTE
“Gimme Danger,” directed by Jim Jarmusch
“The Train to Busan,” directed by Yeon Sang-Ho

venerdì 1 aprile 2016

E' fatta, trovato il protagonista per lo spin-off su Han Solo!

Dopo mesi di casting, decine di attori provinati, sembra finalmente essere a una svolta definitiva la ricerca del giovane Han Solo che sarà protagonista dello spin-off dedicato al mitico personaggio di Star Wars.

Il casting è stato lungo e faticoso ed il problema principale era solo uno: trovare un attore con il carisma adatto da poter reggere il paragone con Harrison Ford.
Dopo lunghe ricerche e provini, la produzione è arrivata a una conclusione, cioè che un attore così non esiste. E qui arriva la svolta epocale: il giovane Han Solo dello spin-off sarà interpretato da... Harrison Ford!

Poco importa che Ford abbia 73 anni, la produzione infatti punterà tutto sugli effetti speciali, che già in passato hanno dimostrato di poter ringiovanire (o invecchiare) gli attori in modo portentoso, basti pensare a Brad Pitt nel film Il Curioso Caso di Benjamin Button o Michael Douglas nel recente Ant-Man, e per le scena d'azione verrà usata una controfigura.

L'attore al momento non ha voluto commentare, ma nei mesi scorsi scherzando aveva dichiarato: "Il giovane Han Solo? Posso farlo io". La produzione deve averlo preso in parola.