venerdì 31 gennaio 2020

Owen Wilson nella serie Loki su Disney+!

Manca la conferma ufficiale ma sembra che ci sarà una interessante new entry nella serie Disney+ dedicata al personaggio di Loki.

Il sito Comicbook.com ha riportato che l'attore Owen Wilson sarebbe entrato a far parte del cast della serie in un ruolo di grande importanza. Al momento, ovviamente, questo ruolo non è stato rivelato.

Nonostante diverse escursioni nel drama, l'attore è specializzato in ruoli cominci e questo potrebbe suggerire che la serie avrà un tono simile a quello di Thor: Ragnarok. Ma non è l'unico risvolto interessante. In passato, parlando delle serie Marvel su Disney+, Kevin Feige ha dichiarato che i personaggi nuovi che vedremo nelle serie potranno poi comparire anche sul grande schermo, quindi è possibile che in futuro ritroveremo Owen Wilson in un film dell'MCU. E, a tal proposito, è stato già annunciato che la serie Loki sarà collegata, e quindi anticiperà qualcosa, del film Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

La serie vedrà, ovviamente, come protagonista Tom Hiddleston e la trama partirà dalla deviazione temporale di Avengers: Endgame, in cui abbiamo visto il Dio dell'Inganno evadere e scappare col Tesseract dopo la battaglia con i Chitauri approfittando di un errore nel piano di Iron Man e Captain America.

Secondo alcuni rumor, le riprese sarebbero iniziate in questi giorni, ma non c'è alcuna conferma al riguardo.

Ufficiale: Imelda Staunton protagonista della quinta e ultima stagione di The Crown.

E' inevitabile, prima o poi tutte le serie devono arrivare ad una fine e stavolta è il turno di The Crown.

Il creatore della serie Peter Morgan ha annunciato che la quinta stagione sarà l'ultima. Inizialmente, la serie si sarebbe dovuta concludere con la sesta stagione ma Morgan ha cambiato idea durante la stesura della sceneggiatura della quinta.

"Inizialmente avevo immaginato sei stagioni", ha dichiarato Morgan, "ma lavorando alla quinta è diventato chiaro che fosse il momento e il posto migliore per concludere la storia. Sono grato nei confronti di Netflix e Sony per aver sostenuto la mia decisione".

Peter Morgan ha poi confermato i rumor delle scorse settimane, Imelda Staunton sarà l'ultima attrice che interpreterà la Regina Elisabetta II nella serie.

"Sono assolutamente elettrizzato nel poter confermare Imelda Staunton nel ruolo di sua maestà la Regina per la quinta, e ultima, stagione, che porterà The Crown nel ventunesimo secolo", ha detto lo sceneggiatore, "Imelda ha un talento sorprendente ed è perfetta per il ruolo, sarà un’erede fantastica di Claire Foy e Olivia Colman".

A differenza delle due colleghe però, l'attrice interpreterà la Regina per una sola stagione e non due.

"Ho seguito The Crown fin dalla prima e l'ho amata", ha dichiarato una entusiasta Imelda Staunton, "Come attrice è stata una gioia vedere come Claire Foy e Olivia Colman hanno portato qualcosa di speciale e unico agli script di Peter Morgan. Sono sinceramente onorata di unirmi a un team creativo così eccezionale e di condurre la serie alla sua conclusione".

Le prime tre stagioni della serie sono disponibili su Netflix. La quarta stagione, in cui vedremo ancora Olivia Colman protagonista alle prese anche con una giovane Lady Diana e Gillian Anderson nel ruolo di Margaret Thatcher, dovrebbe arrivare a fine 2020.

1917 - la recensione

In un anno in cui c'è un'abbondanza di grandi film e grandi nomi, non poteva di certo mancare Sam Mendes, regista di Skyfall, Jarhead, Revolutionary Road e soprattutto di quel American Beauty che, raccontando le ipocrisie del ceto medio americano, gli valse l'Oscar.
Il suo ritorno in grande stile, alla ribalta nella stagione dei premi, era attesissimo e andare in sala con aspettative così alte è il modo più facile per rimanere delusi.
Fortunatamente Sam Mendes non ci dà questo dispiacere e, incredibilmente, riesce persino a superare quelle aspettative. 

Il film di guerra è un sottogenere che negli anni ci ha regalato grandi capolavori del cinema, da Salvate il Soldato Ryan a La Sottile linea Rossa, passando per i vari Platoon, Apocalypse Now, il sottovalutato War Horse o il più recente Dunkirk.
Mendes non si discosta poi molto da un racconto molto classico, dalla missione apparentemente impossibile che il giovane soldato deve compiere attraverso le linee nemiche. Decide però di raccontarla diversamente: con un unico piano sequenza.
Se apparentemente quello di usare questa tecnica registica può sembrare un mero esercizio di stile, durante la visione del film ci si rende pian piano conto che non c'era altro modo di rendere l'angoscia e la drammaticità della guerra se non così. Le panoramiche ampie sul campo di battaglia in cui il protagonista si muove, i personaggi che entrano nell'inquadratura per poi uscirne dopo pochi secondi, tutto contribuisce a creare un senso di claustrofobia, che ci immerge totalmente nelle trincee francesi.
La fotografia maestosa crea contrasti che sarà difficile dimenticare, e la colonna sonora incornicia i momenti più epici, rendendo il film un'esperienza immersiva totale ed estraniante, a cui si continua a pensare e ripensare anche ore e giorni dopo aver lasciato la sala.




Il cast è stellare (Colin Firth, Andrew Scott, Benedict Cumberbatch solo per citare i più noti), ma a brillare su tutti è il poco conosciuto George MacKay, che avevamo già potuto apprezzare in pellicole indipendenti come Captain Fantastic e Pride ma che qui si prende la scena interamente sulle sue spalle e la regge davvero magnificamente. E' un peccato che l'annata sia stata così competitiva, perché non sarebbe stata affatto demeritata una sua candidatura come Miglior Attore Protagonista agli Oscar. Speriamo davvero di sentire ancora parlare di lui in futuro.


Un film che colpisce e che è davvero difficile dimenticare. Un film dall'impatto visivo straordinario che è ben lungi dall'essere solo un esercizio di stile registico e di imponenza scenografica, e che riesce ad essere anche e soprattutto di grandissimo impatto emotivo.

giovedì 30 gennaio 2020

Il reboot de Il Corvo di nuovo in lavorazione?

Dal cassetto dei progetti dimenticati riemerge un reboot che sembrava destinato a rimanere per sempre un nulla di fatto.

Bloody Disgusting lo annuncia come se fosse ufficiale, ma visti i precedenti è meglio prendere le notizie con le pinze. Secondo quanto riportato dal sito, la Sony avrebbe deciso di far ripartire il progetto del reboot de Il Corvo, film del 1994 diretto da Alex Proyas e tratto dall'omonimo fumetto di James O’Barr.

Di questo reboot si parla ormai da anni, tanti registi e diversi attori sono stati accostati a questo progetto, gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati il regista Corin Hardy (The Nun – La Vocazione del Male) e Jason Momoa, pronto a diventare il nuovo Eric Draven. Poi nel 2018 l'abbandono del progetto da parte di entrambi, con la Sony che decise di congelare momentaneamente lo sviluppo per poi togliere definitivamente il titolo dal listino delle prossime produzioni.
Sembrava la pietra tombale ma a quanto pare qualcosa è cambiato e alla Sony avrebbero deciso di riprovarci. Al momento non si conoscono dettagli, nemmeno su un possibile regista o sul protagonista. Aspettiamo aggiornamenti.

Quello de Il Corvo è un remake delicato, col passare del tempo infatti il film del 1994 è diventato un vero e proprio cult, non solo per la storia e per il fascino del personaggio principale, ma anche a causa della tragica morte del protagonista Brandon Lee avvenuta durante le riprese. L'attore venne ferito in modo fatale da una pistola a salve in cui era rimasto incastrato nella canna un proiettile vero.

mercoledì 29 gennaio 2020

Ci sarà un Arma Letale 5, con Mel Gibson e Danny Glover!

Tre anni fa Richard Donner si era sbilanciato sulla possibilità di un quinto e conclusivo capitolo della saga di Arma Letale. L'idea era poi rimasta in sospeso e il regista aveva accusato la Warner di aver bloccato il progetto. Adesso però qualcosa si sta muovendo.

THR ha riportato una dichiarazione di Dan Lin, produttore del film, e a quanto pare sembra che la Warner abbia cambiato idea.

"Stiamo cercando di fare l’ultimo film di Arma Letale", ha detto Lin durante un roundtable, "Richard Donner tornerà, e anche il cast originale. Sarà fantastico. La stessa storia è qualcosa di molto personale per lui. Mel Gibson e Danny Glover sono pronti a fare il film, quindi si tratta solo di avere lo script".

In realtà una sceneggiatura sarebbe già pronta da tre anni, descritta a suo tempo come "più dark ma con una forte nota emozionale".  questo punto, dopo le parole del produttore, non è chiaro se verrà usata, magari ritoccata, oppure no.
A tornare per il capitolo conclusivo sarebbe la squadra originale al completo, con i due protagonisti Mel Gibson e Danny Glover diretti da Richard Donner, che quest'anno farà la bellezza di 90 anni e non dirige un film dal 2006, quindi sarà da vedere se alla fine si siederà alla regia in prima persona.

Aspettiamo aggiornamenti.


Matrix 4: anche Priyanka Chopra nel cast

Nuovo ingresso nel cast del quarto film di Matrix.

Variety ha annunciato che l'attrice Priyanka Chopra Jonas è in trattative finali per entrare nel cast del film. Nessun dettaglio sul ruolo che andrà a ricoprire.

L'attrice si unisce a Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, che torneranno nei ruoli di Neo e Trinity. Nel cast tornerà anche Jada Pinkett-Smith, e ci saranno anche Yahya Abdul-Mateen II, Max Riemelt, Jonathan Groff, Jessica Henwick, Toby Onwumere, e Neil Patrick Harris.

Il sito inoltre annuncia che le riprese di Matrix 4 sarebbero imminenti. Al momento la Warner non ha confermato. Il cast è ancora in pieno allenamento. Le riprese si svolgeranno tra la California del Nord e Chicago.
Matrix 4 sarà diretto da Lana Wachowski (da sola, senza la sorella), che ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Aleksander Hemon e David Mitchell, l'autore di Cloud Atlas. L'uscita è stata fissata al 21 maggio 2021.

lunedì 27 gennaio 2020

Box-office Italia: subito in testa 1917

Cambio in vetta al box office italiano, il war movie 1917 domina il weekend e si piazza subito al primo posto.

Ottimo esordio per il nuovo film di Sam Mendes, che ha incassato 2.1 milioni di euro in quattro giorni, ottenendo anche la migliore media per sala. Un risultato per niente scontato e anche sorprendente visto che si tratta di un film di guerra, in particolare sulla Prima Guerra Mondiale, un genere che in Italia non sempre ottiene grandi risposte.

Scala al secondo posto il film Me contro te: il film – La vendetta del Signor S., che incassa altri 1.7 milioni di euro e sale a 8.4 milioni di euro, un risultato eccezionale per un film che sta andando ben oltre le aspettative iniziali.
Buon esordio al terzo posto per il film italiano Figli, con la coppia Cortellesi - Mastandrea protagonista, che incassa 1.4 milioni di euro.

Al quarto posto, tiene bene Piccole Donne, il cui totale sale a 4.8 milioni di euro. Chiude la cinquina Jojo Rabbit, che evidentemente sta sfruttando il passaparola positivo, incassi in crescita e un totale che sale a 1.9 milioni di euro.

Box-office USA: Bad Boys for Life ancora in testa

Non cambia la vetta del box-office USA, con Bad Boys for Life stabile al primo posto.

Il terzo capitolo della saga con Will Smith e Martin Lawrence incassa altri 34 milioni di dollari e sale a un totale di 120 milioni negli USA. A livello mondiale il film ha già raccolto 215 milioni di dollari, e deve ancora uscire in diversi paesi (Italia compresa, arriverà il 20 febbraio).

Al secondo posto, con un'ottima tenuta, 1917, war movie di Sam Mendes, favorito per i prossimi Oscar, raccoglie altri 15.8 milioni di dollari e sale a 103.8 milioni. Nel mondo sale a 200 milioni di dollari.
Terzo posto per Dolittle, il film con Robert Downey Jr. fatica moltissimo, incassa altri 12.5 milioni di dollari e sale a 44.7 milioni negli USA, sono 91 invece i milioni incassati nel mondo. Un andamento negativo per un film costato 180 milioni.

Debutto al quarto posto per The Gentleman, con 11 milioni di dollari. Esordio non esaltante ma la STX, che ha acquistato i diritti negli USA, ha già annunciato che estenderà la distribuzione in modo "significativo". A livello mondiale, è uscito in pochi paesi, il film ha incassato 33.5 milioni di dollari.
Chiude la top five Jumanji: The Next Level, che tiene ancora abbastanza bene, sale a 283 milioni di dollari totali negli USA e a 738 milioni globali.

Da segnalare che Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, al settimo posto, ha superato i 500 milioni di dollari d'incasso negli USA, mentre a livello mondiale è salito a 1.046 miliardi.

domenica 26 gennaio 2020

DGA Awards - vince Sam Mendes per 1917.

Sono stati assegnati nella notte alcuni premi delle Guild (i sindacati), molto indicativi in chiave Oscar, tra questi anche il DGA Award, il premio del sindacato dei registi.

Nessuna sorpresa, il premio come miglior regista è stato assegnato a Sam Mendes per il war movie 1917. Ormai, a meno di clamorose sorprese, si può dire che Mendes ha l'Oscar in tasca.

Assegnati anche i premi dell’ASC, l’American Society of Cinematographers, il sindacato dei direttori della fotografia, e a vincere è stato ancora una volta il film 1917, con il premio a Roger Deakins.
Il premio dei tecnici del sonoro (CAS, Cinema Audio Society) è andato a Ford V Ferrari, mentre l'USC Scripter Award, che premia i migliori adattamenti, ha visto trionfare Piccole Donne di Greta Gerwig, e anche in questo caso, sembra praticamente scontata anche la vittoria dell'Oscar.

Ecco tutti i premi.

DGA Awards

Film
Sam Mendes, 1917

Primo film
Alma Har’el, Honey Boy

Documentario
Steven Bognar and Julia Reichert, American Factory

Serie commedia
Bill Hader, Barry, “ronny/lily,” (HBO)

Serie drammatica
Nicole Kassell, Watchmen, “It’s Summer and We’re Running Out of Ice,” (HBO)

Film tv e miniserie
Johan Renck, Chernobyl
-

Premio ASC – American Society of Cinematographers

Roger Deakins, ASC, BSC for 1917
-

Premi CAS – Cinema Audio Society

Film – live action
“Ford v Ferrari”

Film – animazione
“Toy Story 4”

Film – documentario
“Making Waves: The Art of Cinematic Sound”
-

Premio USC Scripter

Little Women - Greta Gerwig, Louisa May Alcott

Annie Awards 2020 - trionfa Klaus!

Si è tenuta nella notte la 47esima edizione degli Annie Awards, gli "Oscar" dell'animazione.

A trionfare, anche un po' a sorpresa, è stato Klaus - I Segreti del Natale, che si è portato a casa 7 premi tra cui quello come miglior film. Film prodotto da Netflix, vero vincitore della serata con ben 19 premi (su 32 categorie), grande soddisfazione per il canale streaming che ha battuto anche la Disney.

Gli Annie Awards sono molto importanti in ottica Oscar, e facendo un riassunto dei premi assegnati fino ad oggi, nella categoria miglior film d'animazione al momento non c'è un vero e proprio favorito. Toy Story 4 è stato premiato dalle Guild (molto influenti), Missing Link ha vinto il Golden Globe (poco influente), e ora Klaus - I Segreti del Natale che si è aggiudicato l'Annie diventando, di fatto, il favorito per l'Oscar 2020 ma è un vantaggio molto sottile.

Ecco tutti i vincitori.

Miglior film
Klaus
Netflix Presents A Production of The Spa Studios and Atresmedia Cine

Miglior film indipendente
I Lost My Body
Xilam for Netflix

Miglior produzione speciale
How to Train Your Dragon Homecoming
Dreamworks Animation

Miglior corto
Uncle Thomas: Accounting for the Days
Regina Pessoa (Ciclope Filmes, National Film Board of Canada, Les Armateurs)

Miglior VR
Bonfire
Baobab Studios

Miglior spot pubblicitario
The Mystical Journey of Jimmy Page’s ’59 Telecaster
Nexus Studios

Miglior TV/Media – prescolare
Ask the Storybots
Jibjab Bros. Studios for Netflix

Miglior TV/Media – bambini
Disney Mickey Mouse
Disney TV Animation/Disney Channel

Miglior TV/Media – pubblico generalista
Bojack Horseman
Tornante Productions, LLC for Netflix

Miglior film studentesco
The Fox & The Pigeon
Sheridan College

Migliori FX per TV/Media
Love, Death & Robots
Blur for Netflix
Nominees: Viktor Németh, Szabolcs Illés, Ádám Sipos , Vladimir Zhovna

Migliori FX per un lungometraggio
Frozen 2
Walt Disney Animation Studios
Nominees: Benjamin Fiske, Alex Moaveni, Jesse Erickson, Dimitre Berberov, Kee Nam Suong

Miglior Character Animation – TV/Media
His Dark Materials
BBC Studios
Nominees: Aulo Licinio

Miglior Character Animation – film d’animazione
Klaus
Netflix Presents A Production of The Spa Studios and Atresmedia Cine
Nominees: Sergio Martins

Miglior Character Animation – Live Action
Avengers: Endgame
Weta Digital
Nominees: Sidney Kombo-Kintombo

Miglior Character Animation – Video Game
Unruly Heroes
Magic Design Studios
Nominees: Sebastien Parodi, Nicolas Leger

Miglior Character Design – TV/Media
Carmen Sandiego
Houghton Mifflin Harcourt Publishing and DHX Media for Netflix
Nominees: Keiko Murayama

Miglior Character Design – lungometraggio
Klaus
Netflix Presents A Production of The Spa Studios and Atresmedia Cine
Nominees: Torsten Schrank

Miglior regia – TV/Media
Disney Mickey Mouse
Disney TV Animation/Disney Channel
Nominees: Alonso Ramirez Ramos

Miglior regia – film
Klaus
Netflix Presents A Production of The Spa Studios and Atresmedia Cine
Nominees: Sergio Pablos

Migliori musiche – TV/Media
Love, Death & Robots
Blur for Netflix
Nominees: Rob Cairns


Migliori musiche – film
I Lost My Body
Xilam for Netflix
Nominees: Dan Levy

Migliori scenografie – TV/Media
Love, Death & Robots
Blur for Netflix
Nominees: Alberto Mielgo

Migliori scenografie – film
Klaus
Netflix Presents A Production of The Spa Studios and Atresmedia Cine
Nominees: Szymon Biernaki, Marcin Jakubowski

Miglior Storyboarding – TV/Media
Carmen Sandiego
Houghton Mifflin Harcourt Publishing and DHX Media for Netflix
Nominees: Kenny Park

Miglior Storyboarding – film
Klaus
Netflix Presents A Production of The Spa Studios and Atresmedia Cine
Nominees: Sergio Pablos

Miglior doppiaggio – TV/Media
Bob’s Burgers
20th Century Fox/Bento Box Entertainment
Nominees: H. Jon Benjamin

Miglior doppiaggio – film
Frozen 2
Walt Disney Animation Studios
Nominees: Josh Gad

Miglior sceneggiatura – TV/Media
Tuca & Bertie
Tornante Productions, LLC for Netflix
Nominees: Shauna McGarry

Miglior sceneggiatura – film
I Lost My Body
Xilam for Netflix
Nominees: Jérémy Clapin, Guillaume Laurant

Miglior montaggio – TV/Media
Love, Death & Robots
Blur for Netflix
Nominees: Bo Juhl, Stacy Auckland, Valerian Zamel

Miglior montaggio – film
Klaus
Netflix Presents A Production of The Spa Studios and Atresmedia Cine
Nominees: Pablo García Revert

sabato 25 gennaio 2020

Un sequel di The Mask? Jim Carrey direbbe sì ma a una condizione

E' partito il tour promozionale per Sonic- il Film, che vede nel cast anche Jim Carrey nel ruolo del villain.

Sfruttando l'occasione, il sito Comicbook ha chiesto all'attore se sarebbe disposto a tornare in un ipotetico sequel di The Mask, famosissimo film del 1994 diventato poi un cult. Jim Carrey ha detto sì ma solo a una precisa condizione. Ecco la sua risposta.

"Di solito non penso in termini di sequel e cose del genere, nel senso... questo film, Sonic, va bene perché non abbiamo ancora fatto evolvere in maniera completa il personaggio di Robotnik. Per quel che riguarda The Mask, molto dipenderebbe dal regista. Anzi dipende tutto dal regista. Non lo farei tanto per farlo. Ma lo farei se venisse coinvolto un regista davvero folle e visionario".

Una condizione molto chiara e del tutto legittima. Vedremo se qualcuno risponderà al suo appello.

In realtà, un altro film di The Mask è già stato fatto, Son of the Mask (The Mask 2) del 2005, senza Jim Carrey, ma è stato un vero fallimento, un film che non ha avuto successo, né di critica, né di pubblico, ed è velocemente finito nel dimenticatoio.

venerdì 24 gennaio 2020

Cast stellare per il nuovo film di David O. Russell?

Il regista David O. Russell sta preparando il suo prossimo film e sembra deciso a fare le cose molto in grande.

Secondo quanto riportato da Deadline, il film avrà come protagonista Christian Bale, pronto alla sua terza collaborazione con il regista dopo The Fighter, con cui l'attore ha vinto l'Oscar, e American Hustle.

Ma non finisce qui, secondo i rumor infatti il cast potrebbe essere davvero stellare.

Secondo Collider, sarebbe stata contattata Jennifer Lawrence, altra conoscenza del regista, ma l'attrice avrebbe declinato l'offerta a causa di altri impegni (sarà protagonista del nuovo film americano di Paolo Sorrentino), così la produzione avrebbe virato su Margot Robbie, che sarebbe già in trattative per il ruolo da protagonista al fianco di Bale.
Non è tutto, la produzione inoltre starebbe "corteggiando" altri due premi Oscar, Angelina Jolie e Jamie Foxx, per offrirgli due ruoli nel film.

Top secret la storia ma sembra che il titolo di produzione del film dovrebbe essere Amsterdam. Le riprese potrebbero partire ad aprile.
Prodotto da New Regency, il film sarà distribuito dalla ormai ex Fox, quindi dalla Disney.

Aspettiamo aggiornamenti.

La serie su Obi-Wan Kenobi momentaneamente sospesa

La notizia circolava da qualche giorno, ora la conferma è arrivata dal sito Collider, la produzione della serie dedicata al personaggio di Obi-Wan Kenobi è stata sospesa.

La squadra al lavoro sul progetto, prodotto da Disney+ e Lucasfilm, è stata sciolta in attesa di sviluppi. Secondo quanto riportato dal sito, la motivazione sarebbe da ricercare nella sceneggiatura della serie, sembra che Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm, non sia rimasta pienamente soddisfatta dai primi script degli episodi e avrebbe deciso di mettere tutto in pausa per riflette e decidere le prossime mosse. L'obbiettivo sarebbe di riprendere i lavori durante l'estate, ma su questo punto non ci sono ancora conferme.

La stesura delle prime sceneggiature era stata affidata a Hossein Amini (Drive) ma, secondo quanto riporta invece THR, la Lucasfilm sarebbe già al lavoro per cercare un nuovo sceneggiatore. La serie inoltre potrebbe essere ridotta, dai sei episodi annunciati a quattro. I primi rumor sulla storia parlavano di una trama in qualche modo simile a quella di The Mandalorian, con Obi-Wan Kenobi impegnato nella difesa di un giovanissimo Luke, e forse anche una giovanissima Leia.

Il protagonista annunciato della serie, Ewan McGregor, ha però rassicurato i fan che la situazione è meno grave di quanto sia stata descritta. "Credo che inizieremo a girare il prossimo anno invece di questa estate", ha detto l'attore durante un incontro promozionale per il film Birds of Prey, "Credo che le sceneggiature siano fantastiche, vogliono soltanto cercare di renderle migliori. Penso che manterremo la stessa data di lancio. La situazione non è così drammatica come sembra".

La piattaforma streaming Disney+ arriverà in Italia il 24 marzo.

lunedì 20 gennaio 2020

SAG Awards 2020 - Parasite fa la storia!

Si sono tenuti nella notte i SAG Awards 2020, il premio del sindacato degli attori, per una edizione che ha segnato un punto nella storia del premio (e dei premi in generale).

A vincere la statuetta come miglior cast d'insieme, praticamente l'equivalente del miglior film, è stato Parasite di Bong Joon-ho, e mai nella storia era successo che un film straniero si aggiudicasse questo premio.

Il SAG è un premio molto indicativo in chiave Oscar, soprattutto per quanto riguarda gli attori nelle singole categorie, per il cast d'insieme invece, non sempre il vincitore del SAG si è poi ripetuto agli Oscar, negli ultimi due anni ad esempio le due manifestazioni hanno avuto differenti vincitori. Il risultato di Parasite, un film coreano premiato dal sindacato degli attori americani, resta un risultato eccezionale.

Confermati i quattro favoriti nelle categorie singole, che con molta probabilità si andranno a ripetere anche nella notte degli Oscar. La statuetta come migliore attrice protagonista è stata assegnata a Renée Zellweger per il film Judy, e anche l'attrice ha segnato la storia del premio, è infatti la prima donna, in assoluto, ad aver ricevuto tre premi SAG in carriera (gli altri per Chicago nel 2002 e Ritorno a Cold Mountain nel 2003). Solo Daniel Day-Lewis ci era riuscito.
Joaquin Phoenix è stato incoronato come migliore attore per la sua performance in Joker. Laura Dern (Marriage Story) e Brad Pitt (C'era una Volta... a Hollywood) sono i due migliori attori non protagonisti.

Il SAG Awards alla carriera è stato assegnato al grande Robert De Niro, premio introdotto e consegnato da Leonardo DiCaprio.

Per quanto riguarda i premi televisivi, a trionfare sono state le serie The Crown (migliore cast per una serie drama) e The Marvelous Mrs. Maisel (migliore cast per una serie comedy).

Ecco tutti i vincitori.

CINEMA

Miglior Cast d'insieme
Parasite

Migliore Attore protagonista
Joaquin Phoenix, Joker

Migliore Attrice protagonista
Renée Zellweger, Judy

Migliore Attore non protagonista
Brad Pitt, C’era una volta a… Hollywood

Migliore Attrice non protagonista
Laura Dern, Storia di un Matrimonio

-
SERIE TV

Miglior Cast per una serie drammatica
The Crown

Miglior Cast per una serie comedy
The Marvelous Mrs. Maisel

Miglior Attore in una serie drammatica
Peter Dinklage, Game of Thrones

Miglior Attrice in una serie drammatica
Jennifer Aniston, The Morning Show

Miglior Attore in una comedy
Tony Shalhoub, The Marvelous Mrs. Maisel

Miglior Attrice in una comedy
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag

Miglior Attore in una miniserie o film tv
Sam Rockwell, Fosse/Verdon

Miglior Attrice in una miniserie o film tv
Michelle Williams, Fosse/Verdon

domenica 19 gennaio 2020

PGA Awards 2020 - è 1917 il miglior film

Sono state assegnati ieri i PGA Awards 2020, che hanno visto trionfare il film 1917.

Già vincitore del Golden Globes come migliore film drama, il war movie di Sam Mendes si porta a casa anche il premio come miglior film della Producers Guild of America, il sindacato dei produttori, consolidando il proprio ruolo di favorito per la notte degli Oscar 2020.

I PGA infatti sono estremamente indicativi in chiave Adacemy Awards, per 21 volte su 30 il vincitore di questo premio si è poi ripetuto agli Oscar vincendo la statuetta come miglior film.

Come migliore film d'animazione, in controtendenza rispetto ai Golden Globes, è stato premiato Toy Story 4, mentre Apollo 11 è il miglior documentario.

Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures
1917 (Universal)
Producers: Sam Mendes, Pippa Harris, Jayne‐Ann Tenggren, Callum McDougall

Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures
Toy Story 4 (Disney/Pixar)
Producers: Mark Nielsen, Jonas Rivera

Outstanding Producer of Documentary Motion Picture
Apollo 11 (Neon)

1917 sarà nei cinema italiani dal 23 gennaio.

Tom Cruise torna a Roma per girare Mission: Impossible 7?

Roma si prepara ad accogliere il set del nuovo film action di Tom Cruise. Ma quale film?

La notizia è apparsa ieri sui maggiori siti d'informazione italiani, da metà marzo Tom Cruise sarà a Roma per "Girare il suo nuovo film “Lybra”, titolo provvisorio di un action movie stile Mission Impossible" [da Repubblica]. Controllando vari siti, tra cui Imdb, è possibile vedere come non esista nessun film intitolato "Lybra", un titolo che non è stato mai menzionato negli ultimi mesi di cronaca cinematografica, e non compare nemmeno tra i progetti futuri dell'attore. La domanda quindi sorge spontaneo: Tom Cruise girerà a Roma il settimo capitolo di Mission: Impossible? probabilmente è proprio così.

Per l'attore (che ha un rapporto personale abbastanza stretto con la città) e per la saga si tratta di un ritorno, anche il terzo capitolo, diretto da J.J. Abrams, era stato girato in parte a Roma.

Ecco quanto riportato da Repubblica.

"A volte tornano. E restano anche. Tom Cruise, superstar di Hollywood arriverà nella Capitale a metà marzo per restarci ben 40 giorni. Il motivo? Girare il suo nuovo film "Lybra", titolo provvisorio di un action movie stile "Mission Impossible". Quindi con scene degne dell'affascinante agente segreto Ethan Hunt: rocamboleschi inseguimenti, corse nei vicoli e nelle piazze del centro storico con potenti bolidi, elicotteri che volano bassi sul fiume Tevere e molto, molto di più.

Parco dei Principi ai Parioli e il St. Regis in via Vittorio Emanuele Orlando che, grazie ai loro grandi spazi, potrebbero ospitare tutto il cast (ancora top secret) e la troupe del nuovo film ma anche l’imponente servizio d’ordine, fra quello americano e quello italiano, che dovrebbe contare più di 200 persone fra bodyguard e autisti. Tanti i set già identificati dalla produzione: piazza Navona, piazza di Spagna ma soprattutto i vicoli del rione Monti.
[...]
Per il set di Tom Cruise sono state cambiate le date dei i lavori del cantiere per la pedonalizzazione di via Urbana a Monti. I lavori, previsti il 15 marzo, potrebbero cominciare dopo il 20, alla fine delle riprese. È quanto hanno comunicato ieri i tecnici del dipartimento mobilità del Comune di Roma. I lavori si concentreranno su via Urbana e via dei Serpenti."

A gioire saranno anche le casse del Comune che, oltre alla pubblicità derivata dall'evento, incasserà 200.000 euro per ogni giorno di riprese, che dovrebbero durare una quarantina di giorni.

Ancora non si sa quale elemento del cast prenderà parte alle riprese nella Capitale. Nel cast tornerà sicuramente Rebecca Ferguson, mentre sono già state annunciate le new entry: Nicholas Hoult, Pom Klementieff, Hayley Atwell, e Shea Whigham.

Aspettiamo aggiornamenti.

sabato 18 gennaio 2020

Jojo Rabbit - la recensione

Taika Waititi non è certamente un regista esordiente, eppure il suo nome è arrivato alla ribalta solo qualche anno fa, quando ha firmato la regia del controverso Thor Ragnarok, film che ha diviso, fra chi lo considera la migliore delle pellicole dedicate al "Dio del Tuono" e chi, invece, lo definisce una schifezza colossale. 
Waititi però aveva diretto anche un film cult come What we do in the shadow e la omonima serie tv.
Ora il regista è sotto i riflettori non solo del pubblico ma anche della critica, grazie a Jojo Rabbit, film che ha ottenuto la bellezza di 6 nominations per i prossimi Oscar.

Il piccolo Jojo Betzler è un fervente nazista, fa parte della gioventù hitleriana e ha proprio Adolf Hitler come amico immaginario. Dopo essersi fatto male durante un addestramento, Jojo torna a casa e scopre che sua madre sta nascondendo una ragazza ebrea all'interno delle pareti. Inizialmente incuriosito nel conoscere di più il nemico da cui lo hanno messo in guardia, fra Jojo ed Elsa inizia a nascere un'amicizia che aprirà gli occhi del bambino sulla realtà del mondo che lo circonda.

Attraverso un umorismo nero e dissacrante, che strappa più di una grassa risata, Waititi crea un classico racconto di formazione all'interno di un contesto che, pur sfruttato in lungo e in largo al cinema, può sempre dare qualcosa di nuovo. La risata inoltre riesce con grande efficacia a incanalare un messaggio importante, parlando non solo di guerra e di razzismo, ma anche di famiglia e amicizia come raramente si è visto fare, soprattutto negli ultimi tempi. Si ride tantissimo, ma si piange anche molto in Jojo Rabbit, e il connubio fra commedia e dramma è certamente il pregio maggiore di questo film.

Un grande plauso va al cast: il giovane Roman Griffin Davis, che interpreta Jojo, avrà sicuramente una brillante carriera davanti a sé, riesce a essere espressivo e a reggere benissimo la scena con un grande savoir faire; Sam Rockwell è sempre grandioso in un ruolo secondario, apparentemente stereotipato ma che nasconde molte più sfumature di quante non se ne intravedano a una prima occhiata; Scarlett Johansson è stata davvero fantastica, in un anno che la vede grande protagonista con due nomination per due ruoli diversi, meritatissime.
Infine una parola per lo stesso Taika Waititi, che riserva per sé il ruolo dell'Hitler immaginato da Jojo, macchiettistico all'inizio, ma che pian piano diventa sempre più minaccioso e spaventoso, di pari passo alla presa di coscienza di Jojo rispetto al nazismo.

In conclusione, Jojo Rabbit è stato una delle grandi sorprese di questa annata cinematografica, un film capace di far ridere di gusto ma anche di far piangere di cuore.

venerdì 17 gennaio 2020

James Bond donna? mai. Parola della produttrice.

E' un argomento che ciclicamente ritorna con l'avvicinarsi di un nuovo film della saga di 007. Ci sarà mai un James Bond nero? ci sarà mai un James Bond donna?

La produttrice Barbara Broccoli, della EON Productions che da decenni detiene i diritti sul personaggio di James Bond, ha affrontato di nuovo la questione e stavolta è stata molto chiara.

"Può avere qualunque colore della pelle, ma è e rimane un uomo", ha dichiarato durante l'intervista, "Penso sia nostro dovere creare nuovi personaggi per le donne, personaggi femminili forti. Non m'interessa particolarmente prendere un personaggio maschile e farlo interpretare da una donna. Penso che le donne siano molto più interessanti di così".

Parole molto chiare che dovrebbero chiudere la questione una volta per tutte. La caratterizzazione del personaggio, il suo background, potrà cambiare e adattarsi ai tempi, evolversi, com'è stato fatto con quello interpretato da Daniel Craig, ma James Bond era, è e resterà sempre un uomo.

Il prossimo film di 007, No Time to Die, diretto da Cary Joji Fukunaga, l'ultima volta di Daniel Craig nei panni di James Bond, sarà nei cinema dall'8 aprile.

giovedì 16 gennaio 2020

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker supera il miliardo!

Con buona pace dei suoi detrattori, anche il terzo e ultimo capitolo della nuova trilogia di Star Wars raggiunge i due "fratelli" superando il traguardo del miliardo di dollari d'incasso mondiale.

L'Ascesa di Skywalker ha avuto la classica flessione da "terzo capitolo", ha risentito delle esagerate polemiche del fandom, e ha sicuramente subito il mancato impatto sul mercato cinese, dove il film è andato meno bene di quanto ci si aspettasse (forse la Disney avrebbe dovuto evitare lo scontro con film locali di grande successo), ma alla fine ce l'ha fatta e ha superato il miliardo.

Ci ha messo 28 giorni, più dei due precedenti capitoli, Il Risveglio della Forza ci aveva messo solo 12 giorni, 19 invece per L'Ultimo Jedi. Fino ad oggi il film ha raccolto 481 milioni di dollari negli USA e 519 milioni nel mondo.
Vedremo a quanto chiuderà la sua corsa ma una cosa è certa, nonostante molti si ostinino a definirlo "flop", i risultati, dati alla mano, dicono il contrario, un film che incassa un miliardo di dollari non può essere chiamato "flop".

E' il settimo film uscito nel 2019 a superare il miliardo di dollari.

mercoledì 15 gennaio 2020

Oscar 2020 - Poca diversità? un tweet di Stephen King fa scattare la polemica

Ci risiamo. Ormai sembra quasi una tradizione, prima degli Oscar si apre una polemica, che alla fine è sempre la stessa: la poca diversità tra i candidati.

Dopo l'annuncio delle nomination si è acceso il dibattito sull'assenza di Greta Gerwig tra i cinque candidati come migliore regista, ma la polemica si è spenta quasi subito perché, onestamente, i cinque candidati sono più che meritevoli di una nomination, e perché Piccole Donne ha comunque ottenuto sei nomination tra cui miglior film. tutto tranquillo? più o meno, fino al tweet di Stephen King.

Il grande scrittore, "Re dell'horror", è uno dei votanti e ha scritto due tweet con il proprio personale pensiero riguardo l'argomento della "poca diversità" agli Oscar: "Come scrittore, mi è permesso votare solo in 3 categorie: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Sceneggiatura Non Originale. Per me la faccenda dell’inclusione – per gli attori e i registi – non è importante. Non considererei mai l’inclusione quando si parla d’arte. Solo la qualità. Penso che fare diversamente sarebbe sbagliato"

Un tweet molto semplice, quasi ingenuo nella sua semplicità, ma che ha scatenato le ire di alcuni registi o artisti afroamericani, e anche di gente comune, che si sono sentiti offesi dall'affermazione di King, cioè che conta solo la qualità.

La prima a rispondere è stata una delusa Ava DuVernay, che ha scritto: "Quando ti svegli, mediti, prendi il telefono per sapere che cosa sta succedendo nel mondo e vedi un tweet così arretrato e ignorante di qualcuno che ammiri, allora ti vien voglia di tornare a letto".
Duro anche il commento della scrittrice Roxane Gay: "Come fan, è doloroso leggere questo da te. Implica che diversità e qualità non possano essere sinonimi. Sono solo cose separate. La qualità si trova dappertutto ma gran parte di quelli dell’industria pensa che provenga solo da una parte. E adesso, eccoti qui". E ancora, un altro scrittore, Gabino Iglesias, ha scritto: "Ogni scrittore di colore che legge questo, tra cui me, ha dovuto lavorare 10 volte più duramente per avere le medesime opportunità e riconoscimenti che gli autori bianchi eterosessuali hanno fin dall'inizio. Il discorso vale per le donne, gli scrittori LGBTQIA e altre voci poco rappresentate. La diversità è importante. E' molto importante".

Stephen King ha replicato senza però fare un passo indietro o chiedere scusa per qualcosa, ma ribadendo il concetto in un modo più chiaro: "La cosa più importante che possiamo fare come artisti e creativi è far sì che tutti abbiano la stessa possibilità senza badare al sesso, al colore o all'orientamento. In questo momento certe persone sono molto poco rappresentate, e non solo nel campo delle arti. Non si possono vincere dei premi se sei escluso dal gioco".

La cerimonia di premiazione degli Oscar 2020 si terrà nella notte tra il 9 e il 10 febbraio.

Piccole Donne - la recensione

Piccole Donne, uno dei romanzi di formazione più noti e acclamati torna al cinema con una nuova trasposizione firmata da Greta Gerwig.

La regista crea un film solido, scorrevole e apprezzabile sotto svariati punti di vista, dalla messa in scena passando per il reparto tecnico, arrivando infine alle interpretazioni di gran parte delle protagoniste e i vari comprimari. Tra le interpreti spiccano sicuramente Saorse Ronan, Florence Pugh e Laura Dern, insieme a Timothée Chalamet e Meryl Streep. Scricchiolante risulta invece Emma Watson, che non offre un'interpretazione particolarmente memorabile.

La narrazione, come già accennato, scorre senza troppi intoppi, facendo dei ponderati balzi tra passato e presente enfatizzati da due diverse fotografie, rendendo la fruizione della storia comprensibile senza cadere nella banalità.

Lo spirito dell'opera letteraria pervade questa pregevole trasposizione che non manca di tradurre su schermo una grande storia con uno sguardo più consapevole e moderno.



Oscar 2020 - Tarantino è felice di aver "battuto" i film Marvel e i franchise

Anche Quentin Tarantino si schiera, anche se in modo meno drastico di Martin Scorsese, contro i cinecomic della Marvel e i grandi franchise e blockbuster.

Commentando le nomination agli Oscar, e riferendosi non solo al proprio film ma ai candidati della categoria miglior film, Tarantino si è detto felice di aver "battuto" i film che, dagli spot al merchandising, agli incassi, hanno dominato il 2019.

Parlando con Deadline, il regista ha dichiarato: "Per come la vedo io, i prodotti commerciali che appartengono ai conglomerati, tipo i cinecomic Marvel, i film di Star Wars, Godzilla, non hanno mai avuto un anno migliore di questo. Questo doveva essere l’anno in cui il loro dominio sul mondo avrebbe dovuto completarsi. Ma non è stato così. Perché tanti film originali sono usciti e meritavano di essere visti, di essere visti al cinema. […] Sono davvero fiero di essere candidato assieme agli altri film nominati. Penso che facendo la somma, ad aver vinto è il cinema che non si arrende allo status di blockbuster. Se quest’anno i film originali non avessero vinto, potevano non avere un’altra occasione. Questo è stato un anno davvero difficile. Combattere contro qualcosa come Avengers: Endgame, di cui non si poteva non parlare da un mese prima della sua uscita un mese dopo la sua uscita".

Quindi anche Tarantino, come Martin Scorsese e altri, sembra voler marcare una linea tra cinema blockbuster/franchise/cinecomic e il cinema d'autore, i "film originali".

lunedì 13 gennaio 2020

Oscar 2020 - Tutte le Nomination

Sono state annunciate poco fa le nomination agli Oscar 2020, che si terranno nella notte tra il 9 e il 10 Febbraio 2020.
Ricordiamo, che come lo scorso anno, la cerimonia non avrà alcun presentatore ufficiale.



Ecco tutte le Nomination

Miglior film
1917
The Irishman
Piccole donne
Jojo Rabbit
Joker
Storia di un matrimonio
C’era una volta… a Hollywood
Parasite
Le Mans 66 – La grande sfida

Miglior regia
Martin Scorsese per The Irishman
Sam Mendes per 1917
Quentin Tarantino per C’era una volta… a Hollywood
Bon Joon Ho per Parasite
Todd Phillips per Joker

Miglior attore protagonista
Joaquin Phoenix per Joker
Adam Driver per Storia di un matrimonio
Leonardo DiCaprio per C’era una volta… a Hollywood
Jonathan Pryce per I due papi
Antonio Banderas per Dolor y Gloria

Miglior attrice protagonista
Scarlett Johansson per Storia di un matrimonio
Saorsie Ronan per Piccole donne
Charlize Theron per Bombshell
Renee Zellweger per Judy
Cynthia Erivo per Harriett

Miglior attore non protagonista
Tom Hanks per Un amico straordinario
Anthony Hopkins per I due papi
Al Pacino per The Irishman
Joe Pesci per The Irishman
Brad Pitt per C’era una volta… a Hollywood

Miglior attrice non protagonista
Laura Dern per Storia di un matrimonio
Scarlett Johansson per Jojo Rabbit
Margot Robbie per Bombshell
Kathy Bathes per Richard Jewell
Florence Pugh per Piccole donne

Miglior sceneggiatura originale
C’era una volta… a Hollywood
Storia di un matrimonio
Parasite
Cena con delitto – Knives Out
1917

Miglior sceneggiatura non originale
Jojo Rabbit
Joker
Piccole donne
The Irishman
I due papi

Miglior film di animazione
Dov’è il mio corpo?
Klaus
Dragon Trainer – Il mondo nascosto
Toy Story 4
Missing Link

Migliore film internazionale
Les Misérables (Francia)
Honeyland (Macedonia del Nord)
Corpus Christi (Polonia)
Parasite (Corea del Sud)
Dolor y Gloria (Spagna)

Miglior documentario
American Factory
The Cave
The Edge of Democracy
For Sama
Honeyland

Miglior cortometraggio documentario
In the Absence
Learning to Skateboard in a Warzone (Id You’re a Girl)
Life Overtakes Me
St. Louis Superman
Walk Run Cha-Cha

Miglior cortometraggio
Brotherhood
Nefta Football Club
The Neighbor’s Widow
Saria
A Sister

Miglior cortometraggio animato
Dcera
Hair Love
Kitbull
Memorable
Sister

Migliore colonna sonora
Joker
Piccole Donne
Storia di un matrimonio
1917
Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Migliore canzone originale
“I’m standing With You” da Atto di fede
“Into the Unknown” da Frozen II – Il segreto di Arendelle
“Stand Up” da Harriet
“(I’m Gonna) Love Me Again” da Rocketman
“I Can’t Let You Throw Yourself Away” da Toy Story 4

Miglior fotografia
1917
C’era una volta… a Hollywood
Joker
The Irishman
The Lighthouse


Miglior effetti speciali
Avengers: Endgame
The Irishman
Il re leone
1917
Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Miglior trucco e acconciature
Bombshell
Joker
Judy
Maleficent – Signora del Male
1917

Migliore scenografia
The Irishman
1917
C’era una volta… a Hollywood
Parasite
Jojo Rabbit

Migliori costumi
Joker
Piccole donne
C’era una volta… a Hollywood
The Irishman
Jojo Rabbit

Miglior montaggio
Le Mans 66 – La grande sfida
The Irishman
Parasite
Jojo Rabbit
Joker

Miglior sonoro
1917
Le Mans 66 – La grande sfida
Joker
C’era una volta… a Hollywood
Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Miglior montaggio sonoro
1917
Le Mans 66 – La grande sfida
Joker
C’era una volta… a Hollywood
Ad Astra

mercoledì 8 gennaio 2020

DGA & PGA Awards - le nomination

I Golden Globes sono stati consegnati, manca un mese alla cerimonia degli Oscar, la stagione dei premi è più calda che mai.
Annunciate le nomination ai DGA (Directors Guild Awards), il premio del sindacato dei registi, e il PGA (Producers Guild Awards), il premio del sindacato dei produttori. Due premi importanti e molto influenti in chiave Oscar.

La cinquina  dei registi dei DGA spesso è la stessa degli Academy Awards. Si fa notare l'assenza di Todd Phillips, che in queste settimane molti avevano indicato come favorito per la vittoria dell'Oscar ma nonostante la sua mancata candidatura, il regista potrebbe comunque rientrare nella cinquina degli Academy Awards.

Ancora più significative sono le nomination dei PGA, infatti nella maggior parte dei casi, la rosa di film candidata a questo premio si ripete nella categoria miglior film agli Oscar. Negli ultimi 30 anni, per 21 volte il vincitore del PGA ha poi vinto anche l'Oscar come miglior film.
Da sottolineare la presenza di Parasite, un risultato importante per un film coreano che sicuramente concorrerà per l'Oscar come miglior film straniero, ma che sta dimostrando di poter andare anche oltre quella categoria.

I vincitori del DGA saranno annunciati il 25 gennaio, quelli dei PGA il 3 febbraio.

Ecco le nomination dei DGA.

REGISTA
Bong Joon-ho, Parasite
Sam Mendes, 1917
Martin Scorsese, The Irishman
Quentin Tarantino, C’era una volta a… Hollywood
Taika Waititi, Jojo Rabbit

REGISTA ESORDIENTE
Mati Diop, Atlantics
Alma Har’el, Honey Boy
Melina Matsoukas, Queen & Slim
Joe Talbot, The Last Black Man in San Francisco
Tyler Nilson and Michael Schwartz, The Peanut Butter Falcon

REGIA DOCUMENTARIO
Steven Bognar and Julia Reichert, American Factory (Netflix)
Feras Fayyad, The Cave (National Geographic Documentary Films)
Alex Holmes, Maiden (Sony Pictures Classic)
Ljubomir Stefanov and Tamara Kotevska, Honeyland (Neon)
Nanfu Wang and Jialing Zhang, One Child Nation (Amazon Studios)
-

Ecco le nomination dei PGA:

- 1917 ; Producers: Sam Mendes, Pippa Harris, Jayne‐Ann Tenggren, Callum McDougall

- Le Mans ’66 – Ford v Ferrari ; Producers: Peter Chernin & Jenno Topping, James Mangold

- The Irishman ; Producers: Jane Rosenthal & Robert De Niro, Emma Tillinger Koskoff & Martin Scorsese

- Jojo Rabbit ; Producers: Carthew Neal, Taika Waititi

- Joker ; Producers: Todd Phillips & Bradley Cooper, Emma Tillinger Koskoff

- Cena con Delitto – Knives Out ; Producers: Rian Johnson, Ram Bergman

- Piccole Donne ; Producer: Amy Pascal

- Storia di un Matrimonio ; Producers: Noah Baumbach, David Heyman

- C’era una volta a… Hollywood ; Producers: David Heyman, Shannon McIntosh, Quentin Tarantino

- Parasite ; Producers: Kwak Sin Ae, Bong Joon Ho

martedì 7 gennaio 2020

Timothée Chalamet sarà Bob Dylan in 'Going Electric'

James Mangold ha trovato il suo Bob Dylan.

Deadline riporta che Timothée Chalamet è in trattative avanzate per interpretare il mitico cantautore statunitense nel film Going Electric, che sarà diretto appunto da James Mangold.

Il film si concentrerà su un preciso periodo della lunga carriera di Bob Dylan, l'improvviso passaggio dal Folk al Rock. Era il 1965 quando Dylan, che era già diventato il più grande cantante folk, decise di cambiare sound e durante il Newport Folk Festival, attaccò la chitarra elettrica sconvolgendo i fan. Da qui il titolo del film, Going Electric.

Il sito riporta inoltre che Bob Dylan è stato contattato dalla produzione e starebbe collaborando con lo studio per aiutare il regista.

Non è ancora chiaro se Timothée Chalamet interpreterà anche le canzoni del film in prima persona, ma alcuni rumor riportano che l'attore si stia allenando e stia prendendo anche lezioni di chitarra. Le riprese comunque non inizieranno prima di maggio, in questi primi mesi dell'anno infatti l'attore è impegnato a teatro, a Londra, con le repliche di 4,000 Miles di Amy Herzog.

Per il regista James Mangold, reduce dal successo del suo ultimo film Le Mans '66, non si tratta del primo biopic musicale, ha già diretto Walk the Line - Quando l'Amore Brucia l'Anima, su Johnny Cash.

Christian Bale in trattative per il quarto Thor!

Christian Bale potrebbe entrare nell'Universo Marvel.

E' Collider a riportare la notizia che il premio Oscar Christian Bale sarebbe entrato in trattative per un ruolo in Thor: Love and Thunder, quarto film dedicato al personaggio di Thor che sarà diretto nuovamente da Taika Waititi.
Nessuna notizia sul ruolo che l'attore andrebbe a ricoprire ma c'è chi ipotizza che Bale potrebbe essere il villain principale del film.
Aspettiamo la conferma definitiva del suo ingresso nel cast.

Protagonista sarà ancora una volta Chris Hemsworth, tornerà anche Tessa Thompson nel ruolo di Valchiria, e ci sarò l'atteso ritorno di Natalie Portman nei panni di Jane Foster, che in questo film si evolverà in "Mighty Thor", versione femminile del Dio del Tuono.

Per Christian Bale non sarebbe un debutto nel mondo dei cinecomic visto che è stato un grande Batman nella bellissima trilogia diretta da Christopher Nolan.

Le riprese di Thor: Love and Thunder partiranno nei prossimi mesi, sarà il primo personaggio dell'MCU ad avere più di tre film. L'uscita è fissata per il 5 novembre 2021.

The Batman: ufficiale, Colin Farrell sarà Pinguino!

Il rumor circolava da settimane, mancava solo l'ufficialità ed è arrivata oggi dal profilo Twitter del regista Matt Reeves: Colin Farrell sarà Pinguino in The Batman.

Il regista ha pubblicato una gif di Colin Farrell, scrivendo: "Aspetta – sei tu, Oz?". Il riferimento è ovviamente a Oswald Chesterfield Cobblepot, cioè Pinguino. Ecco il tweet.


Colin Farrell, che in realtà è già sul set, si unisce così ufficialmente al cast del nuovo Batman, che vedrà Robert Pattinson protagonista nel ruolo di Bruce Wayne. Ci saranno anche Zoe Kravitz (Catwoman), Paul Dano (l'Enigmista), Jeffrey Wright (il Commissario Gordon), John Turturro (il boss Carmine Falcone), l'esordiente Jayme Lawson (forse Barbara Gordon), e Andy Serkis (il maggiordomo Alfred).

Della trama non si sa ancora nulla, non è uscito niente di ufficiale anche se, secondo diversi rumor, la storia potrebbe vedere il Giustiziere di Gotham alle prese con il villain Festa, di cui non si conosce l'identità Questo giustificherebbe la presenza di così tanti villain nel film, tutti infatti sono sospettati di essere Festa.
Come dichiarato da Matt Reeves, The Batman sarà meno "supereroistico" e non sarà una origin story, ma vedrà Bruce Wayne / Batman nel suo periodo di formazione e metterà in evidenza il suo lato da investigatore.

Le riprese sono iniziate in questi giorni a Londra. L'uscita è fissata per il 21 giugno 2021.

BAFTA 2020 - le nomination

Annunciate le nomination ai BAFTA 2020, il cosiddetto "Oscar" britannico.

Joker è il film ad aver ricevuto più nomination, ben 11, seguito da The Irishman e C'era una Volta... a Hollywood con 10 nomination. Il fresco vincitore del Golden Globe come migliore film drama 1917 ha ottenuto 9 nomination.

Da segnalare la doppia nomination per Margot Robbie, che ottiene due candidature come migliore attrice non protagonista (non sono state messe insieme, occupa proprio due posti) per Bombshell e C'era una Volta a Hollywood.
Nelle categorie tecniche, spazio anche a Avengers: Endgame e Star Wars: L'Ascesa di Skywalker. Durante la serata verrà consegnato il premio alla carriera BAFTA Fellowship a Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm.

La cerimonia si terrà il 2 febbraio, pochissimi giorni prima degli Oscar. Ecco tutte le nomination.

MIGLIOR FILM
1917
THE IRISHMAN
JOKER
ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD
PARASITE

MIGLIOR FILM INGLESE
1917
BAIT
FOR SAMA
ROCKETMAN
SORRY WE MISSED YOU
THE TWO POPES

MIGLIOR FILM NON IN LINGUA INGLESE
THE FAREWELL
FOR SAMA
PAIN AND GLORY
PARASITE
PORTRAIT OF A LADY ON FIRE

MIGLIOR REGISTA
Sam Mendes, 1917
Martin Scorsese, THE IRISHMAN
Todd Phillips, JOKER
Quentin Tarantino, ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD
Bong Joon-ho, PARASITE

MIGLIOR DOCUMENTARIO
AMERICAN FACTORY
APOLLO 11
DIEGO MARADONA
FOR SAMA
THE GREAT HACK

MIGLIOR FILM ANIMATO
FROZEN 2
KLAUS
A SHAUN THE SHEEP MOVIE: FARMAGEDDON
TOY STORY 4

MIGLIORE ATTRICE
JESSIE BUCKLEY Wild Rose
SCARLETT JOHANSSON Marriage Story
SAOIRSE RONAN Little Women
CHARLIZE THERON Bombshell
RENÉE ZELLWEGER Judy

MIGLIOR ATTORE
LEONARDO DICAPRIO Once Upon a Time… In Hollywood
ADAM DRIVER Marriage Story
TARON EGERTON Rocketman
JOAQUIN PHOENIX Joker
JONATHAN PRYCE The Two Popes

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
LAURA DERN Marriage Story
SCARLETT JOHANSSON Jojo Rabbit
FLORENCE PUGH Little Women
MARGOT ROBBIE Bombshell
MARGOT ROBBIE Once Upon a Time… in Hollywood

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
TOM HANKS A Beautiful Day in the Neighborhood
ANTHONY HOPKINS The Two Popes
AL PACINO The Irishman
JOE PESCI The Irishman
BRAD PITT Once Upon a Time… in Hollywood

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
BOOKSMART
KNIVES OUT
MARRIAGE STORY
ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD
PARASITE

MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA
THE IRISHMAN
JOJO RABBIT
JOKER
LITTLE WOMEN
THE TWO POPES



MIGLIOR FOTOGRAFIA
1917
THE IRISHMAN
JOKER
LE MANS ’66
THE LIGHTHOUSE

MIGLIOR MONTAGGIO
THE IRISHMAN
JOJO RABBIT
JOKER
LE MANS ’66
ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD

MIGLIOR COLONNA SONORA
1917
JOJO RABBIT
JOKER
LITTLE WOMEN
STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER

MIGLIORI SCENOGRAFIE
1917
THE IRISHMAN
JOJO RABBIT
JOKER
ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD

MIGLIORI COSTUMI
THE IRISHMAN
JOJO RABBIT
JUDY
LITTLE WOMEN
ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD

MIGLIOR CASTING
JOKER
MARRIAGE STORY
ONCE UPON A TIME… IN HOLLYWOOD
THE PERSONAL HISTORY OF DAVID COPPERFIELD
THE TWO POPES

MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO
1917
BOMBSHELL
JOKER
JUDY
ROCKETMAN

MIGLIOR SUONO
1917
JOKER
LE MANS ’66
ROCKETMAN
STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
1917
AVENGERS: ENDGAME
THE IRISHMAN
THE LION KING
STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER

MIGLIOR DEBUTTO DI UNO SCENEGGIATORE, REGISTA O PRODUTTORE INGLESE
BAIT Mark Jenkin (Writer/Director), Kate Byers, Linn Waite (Producers)
FOR SAMA Waad al-Kateab (Director/Producer), Edward Watts (Director)
MAIDEN Alex Holmes (Director)
ONLY YOU Harry Wootliff (Writer/Director)
RETABLO Álvaro Delgado-Aparicio (Writer/Director)*

MIGLIOR CORTO ANIMATO INGLESE
GRANDAD WAS A ROMANTIC.
IN HER BOOTS
THE MAGIC BOAT

MIGLIOR CORTO INGLESE
AZAAR
GOLDFISH
KAMALI
LEARNING TO SKATEBOARD IN A WARZONE (IF YOU’RE A GIRL)
THE TRAP

EE RISING STAR AWARD (votato dal pubblico)
AWKWAFINA
JACK LOWDEN
KAITLYN DEVER
KELVIN HARRISON JR.
MICHEAL WARD

Box-office Italia: Tolo Tolo domina la classifica

Continua la marcia trionfale di Tolo Tolo al box office italiano, in una classifica che vede ben quattro titoli italiani nelle prime cinque posizioni.

Il nuovo film di Checco Zalone incassa altri 3.4 milioni di euro salendo a 34 milioni totali raccolti in soli sei giorni. Nonostante i grandi numeri, è il migliore incasso degli ultimi quattro anni, il film sta avendo un andamento leggermente inferiore al precedente Quo Vado?, forse anche a causa delle (inutili) polemiche politiche che si sono scatenate intorno al film.

Secondo posto per Jumanji: The Next Level, che incassa altri 460mila euro e sale a un totale di 10.3 milioni di euro. Al contrario degli USA e del resto del mondo, in Italia il film ha superato gli incassi del precedente.
Terzo posto per Pinocchio, il film di Matteo Garrone incassa altri 417mila euro e sale a 13.8 milioni di euro.

Al quarto posto 18 Regali, che arriva al milione di euro d'incasso totale. Chiude la cinquina La Dea Fortuna, che sale a 6.8 milioni di euro.