martedì 31 marzo 2020

La Sony rinvia Ghostbusters: Legacy e altri film al 2021

L'emergenza sanitaria che sta drammaticamente colpendo il mondo ha costretto i cinema a chiudere e, di conseguenza, molte case di distribuzione sono state obbligate a rinviare l'uscita dei film. L'ultima è stata la Sony.

La major ha deciso di rimandare direttamente al 2021 l'uscita di alcuni film, tra questi titoli molto attesi come Ghostbusters: Legacy, nuovo capitolo della saga girato da Jason Reitman (figlio di Ivan, regista dei due originali) e Morbius, cinecomic con Jared Leto protagonista.
Solo un'eccezione, la Sony ha deciso infatti di anticipare l'uscita di Fatherhood, drama con Kevin Hart protagonista, una mossa di fiducia, nella speranza che in autunno le sale USA possano riaprire, ma anche per liberare la casella del 15 gennaio e piazzare un altro film, in questo caso Peter Rabbit 2.

Ecco le nuove date d'uscita dei film.

- Fatherhood, il 23 ottobre 2020 (era previsto per il 15 gennaio 2021)
- Peter Rabbit 2, il 15 gennaio 2021 (era previsto per l’8 luglio 2020)
- Ghostbusters: Legacy, il 5 marzo 2021 (era previsto per il 10 luglio 2020)
- Morbius, il 19 marzo 2021 (era previsto per il 31 luglio 2020)
- Uncharted, l'8 ottobre 2021 (era previsto per il 5 marzo 2021)

I film sospesi e rimandati a data da destinarsi invece sono:

- Greyhound (era previsto per il 12 giugno 2020)
- Film Marvel/Sony senza titolo (era previsto per l’8 ottobre 2021)

Quella della Sony sembrare una mossa molto in anticipo con i tempi ma quando la crisi finirà e i cinema di tutto il mondo potranno finalmente riaprire, tutte le major avranno m titoli da dover sistemare, per una calendarizzazione che potrebbe risultare molto complicata, tanto che alcuni di questi film alla fine potrebbero non vedere affatto la sala ma finire direttamente i VOD o in streaming.

domenica 29 marzo 2020

#IoRestoaCasa - 10 film per il buonumore

L'Italia è ancora nel pieno dell'emergenza sanitaria e dobbiamo restare a casa per evitare una maggiore diffusione del virus. Purtroppo ogni giorno veniamo aggiornati con brutte notizie che ci preoccupano e ci intristiscono, ma per combattere la tristezza, cosa c'è di meglio di un film?

Noi di Frame vogliamo proporvi dieci titoli che mettono il buonumore, tra voli con la fantasia, robot pieni di speranza, improbabili e divertenti avventure, anomale imprese sportive, e personaggi pieni di calore.
Noi restiamo a casa... con i bei film.

A PIEDI NUDI NEL PARCO (1967)

Una coppia appena sposata si appresta ad iniziare la vita matrimoniale. Lei euforica e imprevedibile, lui molto prevedibile e abitudinario. Niente va come avevano immaginato. Si trasferiscono in un minuscolo (ma davvero minuscolo!) appartamento all'ultimo piano di un palazzo con tante scale, dove gli inquilini sono molto strani, a cominciare dall'eccentrico vicino che vive nella soffitta. La convivenza mette alla prova la loro relazione ma soprattutto le loro aspettative.
Poche location, ambientato nella maggior parte nel piccolissimo appartamento della coppia, il film ha un ottimo ritmo e dei dialoghi brillanti. Perfetto il cast, con Jane Fonda e Robert Redford nella parte dei due sposi, Charles Boyer nel ruolo dell'"uomo della soffitta", e una bravissima Mildred Natwick che interpreta la madre della sposa. Un film che non stanca mai.

OPERAZIONE SOTTOVESTE (1959)

La strana avventura del sottomarino USS Sea Tiger, capitanato dal Comandante Matt T. Sherman, che durante la Seconda Guerra Mondiale si ritrova a soccorrere e ospitare nei ristretti spazi del mezzo, un gruppo di ufficiali ausiliarie, tutte donne.  L'inaspettata presenza femminile provoca reazioni molto diverse nella ciurma, ma si riscoprirà anche utile, soprattutto per fermare un attacco "amico".
Conosciuto anche come il film del "sottomarino rosa", perché a peggiorare le sorti dell'USS Sea Tiger ci si mette anche una tinta sbagliata che lo colora di rosa, la pellicola è un grande classico della commedia. A muovere la storia due attori eccezionali, Cary Grant e Tony Curtis, il primo nei panni del calmo Comandante Sherman, il secondo in quelli del truffaldino Primo Ufficiale. Una coppia perfetta per un film divertente e indimenticabile.

COME D'INCANTO (2007)

Geniale film della Disney che mescola animazione e live action, non solo nella tecnica, anche nella storia. Cosa succederebbe se l'incantesimo di una malvagia strega catapultasse una classica principessa Disney nella cinica New York di oggi? Da questa domanda inizia un'avventura divertente animata da personaggi mai banali e da canzoni che restano impresse nella memoria.
Ottimo il cast, Susan Sarandon, Patrick Dempsey, James Marsden, Timothy Spall, e una straordinaria Amy Adams, che riesce ad incarnare perfettamente, anche fisicamente, la classica principessa dei film Disney.

IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE (2001)

Protagonista della storia la giovane cameriera Amélie Poulain, che vive la sua vita godendo di piccoli e semplici piaceri. Dopo aver riconsegnato al legittimo proprietario la piccola scatola con i ricordi dell'infanzia, trovata per caso nascosta nel muro di casa, Amélie decide di iniziare una missione: "rimettere a posto le cose". Non solo gesti gentili per ridare speranza e calore alle persone, anche degli scherzi, come quello al crudele fruttivendolo sotto casa. Durante una di queste missioni, Amélie incontrerà un ragazzo simile a lei, trovando l'amore.
Il film ha avuto un successo incredibile e per un po' il personaggio di Amélie è stata visto come un'icona, anche di stile. Protagonista del film una bravissima Audrey Tautou, vero punto di forza del film insieme alla particolare regia di Jean-Pierre Jeunet.

IL DIARIO DI BRIGDET JONES (2001)

Le (dis)avventure di una normale trentenne inglese alle prese con le difficoltà della vita, tra famiglia, lavoro, e i problemi di cuore. Bridget è diventata un'icona destinata a durare nel tempo, tante (quasi tutte) le donne possono ritrovarsi nei suoi problemi e nei casini che combina.
Il film, che è tratto da una serie di libri di grande successo, ha come punto di forza il cast, con Hugh Grant e Colin Firth a fare i coprotagonisti, senza dimenticare Gemma Jones e Jim Broadbent, ma su tutti spicca Renée Zellweger, perfetta nel ruolo di Bridget.

LITTLE MISS SUNSHINE (2006)

Il sogno della piccola Olive di partecipare al concorso di bellezza Piccola Miss California costringerà tutta la famiglia Hoover a un viaggio in pulmino che sarà anche un viaggio nella famiglia: l'anziano nonno con problemi di droga e un carattere ribelle, il fratello maggiore che ha fatto voto di silenzio, lo zio omosessuale appena uscito dalla clinica dopo aver tentato il suicidio, il padre che ha investito tutto in un progetto fallito, e la madre che faticosamente cerca di tenere tutti uniti.
Un piccolo gioiello, con un cast eccezionale e con un finale memorabile.

THE BLUES BROTHERS (1980)

Come si fa a non voler bene ai fratelli Blues? per salvare dallo sfratto l'orfanotrofio in cui sono cresciuti, i fratelli Jake e Elwood decidono di rimettere insieme la vecchia banda per raccogliere soldi in un concerto. Le prime uscite non sono un granché, poi finalmente arriva la loro grande occasione, un vero concerto in un palazzetto. Ma non è così semplice, sulle loro tracce ci sono: un gruppo di nazisti, la polizia, e la vendicativa ex fidanzata di Jake che vuole a tutti i costi farlo fuori.
Un film epico, un cult assoluto. I fratelli Blues, interpretati da John Belushi e Dan Aykroyd, sono storia del Cinema. Tanti momenti di musica nel film, in cui compaiono dei giganti del blues, come Ray Charles, Aretha Franklyn e James Brown.

WALL-E (2008)

La magia della Pixar. La storia di un piccolo robot spazzino, WALL-E, rimasto solo sulla Terra dopo che tutti gli umani hanno lasciato il pianeta a causa dell'eccessivo livello di inquinamento. Col tempo WALL-E ha raccolto pezzi in giro e si è creato un piccolo mondo fatto di ricordi dell'umanità, maturando lui stesso una personalità umana. All'improvviso sulla Terra arriva l'unità EVE, robot di genere femminile di cui WALL-E si innamora. A lei regalerà uno degli oggetti ritrovati, una piccola pianta. Era quello che EVE stava cercando. Per seguirla, WALL-E si ritroverà nello spazio e farà la conoscenza degli umani, ormai pigri e grassi, incapaci anche di camminare da soli. WALL-E proteggerà la piantina a costo della vita, tutto per l'amore di EVE.
Un'avventura incredibile di un piccolo robot più umano degli umani che scalda il cuore e lancia, in modo intelligente, un importante messaggio ambientalista.

EDDIE THE EAGLE (2016)

La vera incredibile storia di un perdente. Fin da piccolo, Eddie Edwards ha sempre avuto il sogno delle Olimpiadi, dopo vari e sfortunati tentativi, con un padre che cerca in tutti i modi di smontarlo, e una federazione che non vuole saperne di lui, avrà la sua occasione nel "Salto con gli Sci". Specialità più pericolosa di quanto si possa immaginare a cui Eddie si approccia senza preparazione e troppo tardi con l'età. Ma niente abbatte Eddie. Convince un burbero ex saltatore, che ha buttato via la sua carriera, ad allenarlo. Riesce a qualificarsi per le Olimpiadi invernali di Calgary, ma Eddie non è al livello degli altri, arriva ultimo ma diventa l'idolo del pubblico grazie al suo coraggio e alla sua determinazione.
Protagonista del film Taron Egerton, molto bravo nel diventare Eddie "The Eagle" Edwards anche fisicamente, senza mai risultare una macchietta. Nel cast anche Hugh Jackman.

I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY (2013)

La storia di un sognatore a occhi aperti che riesce ad andare oltre la sua immaginazione. Walter Mitty lavora alla rivista Life, ormai imminente alla chiusura. La particolarità di Walter è la sua capacità di fare dei veri e propri viaggi mentali per evadere dalla monotonia della realtà, ma che lo rendono "strano" agli occhi degli altri e lo frenano nelle relazioni sociali. Quando un misterioso e famoso fotografo, che si fida ciecamente di Walter, gli invia i suoi scatti per l'ultima copertina di Life, Walter scopre che il negativo più importante è assente. Per ritrovarlo segue gli indizi lasciati dal fotografo, questo costringe Walter ad andare oltre i suoi sogni e a vivere davvero delle avventure incredibili che lo porteranno a buttarsi nell'Atlantico del Nord, vicino a un vulcano in Islanda, e addirittura sull'Himalaya.
Una storia che invita le persone a non indugiare sui propri sogni ma a farli diventare realtà. Protagonista, e regista, Ben Stiller. Nel cast anche Kristen Wiig, Shirley Maclaine e Sean Penn.

venerdì 27 marzo 2020

Golden Globes: per l'emergenza sanitaria cambia il regolamento

L'epidemia del virus Covid-19 che ha colpito la Cina, spostandosi poi in Italia, si sta velocemente e drammaticamente diffondendo in tutto il mondo. L'emergenza sanitaria ha modificato il nostro quotidiano, ha imposto l'autoisolamento e la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, cinema compresi.

Per l'industria cinematografica si tratta di un problema molto grosso che rischia di mettere in crisi il settore (Christopher Nolan ha lanciato un appello, il Cinema Italiano ha chiesto aiuto al Ministro della Cultura). I set sono stati bloccati, le piccole e grosse produzioni sono ferme, il Festival di Cannes è stato sospeso e forse si terrà in estate, e i film che sarebbero dovuti uscire a marzo, aprile e maggio, sono stati rinviati, alcuni a data da destinarsi.

Questi rinvii hanno convinto la Hollywood Foreign Press Association a cambiare, in via eccezionale, il regolamento per i Golden Globes 2021. I film presi in considerazione per il prossimo anno non dovranno necessariamente essere usciti in sala, verranno accettati anche i film che hanno avuto una prima in tv o in streaming.

Al momento la Academy non si è ancora accodata, ma hanno già fatto sapere che stanno valutando varie ipotesi di cambiamento anche per gli Oscar 2021.

giovedì 26 marzo 2020

Woody Allen su Timothée Chalamet che lo ha rinnegato per arrivare all'Oscar

Il libro di memorie di Woody Allen, "A Proposito di Niente", non è ancora uscito negli USA ma sta già facendo discutere per alcuni pezzi estrapolati e finiti online.

La parte dedicata a Mia Farrow e alle accuse di violenza sessuale sulla figlia Dylan hanno già scatenato la reazione del figlio di Allen, Ronan Farrow, ma a far discutere è anche un aneddoto riguardante Timothée Chalamet.

Il giovane attore ha lavorato con Allen nel film Un Giorno di Pioggia a New York, che è stato al centro di un contenzioso tra il regista e Amazon che ha deciso di ritirarlo proprio a causa delle accuse della famiglia Farrow, riuscite fuori nel periodo dello Scandalo Weinstein. I protagonisti del film (non tutti, ma alcuni) rinnegarono pubblicamente Allen e il film. Tra questi anche Timothée Chalamet, lanciatissimo dopo il successo di Chiamami col Tuo Nome.
Secondo quanto scritto da Woody Allen nel suo libro, l'attore lo avrebbe rinnegato solo per "ripulire" la propria immagine e avere più possibilità per una eventuale vittoria agli Oscar (che poi non ha vinto).

Ecco il pezzo.

"Tutti e tre i protagonisti di 'Un Giorno di Pioggia a New York' sono stati splendidi ed è stato un piacere lavorarci. In seguito Timothée ha affermato pubblicamente che era pentito di aver lavorato con me e che avrebbe devoluto il suo compenso in beneficienza, ma ha giurato a mia sorella che ha dovuto farlo perché era candidato all'Oscar per 'Chiamami col Tuo Nome' e lui e il suo agente pensavano che avrebbe avuto più possibilità se mi avesse denunciato, cosa che poi ha fatto. Comunque, io non rimpiango di aver lavorato con lui."

Per il momento, né l'attore, né il suo staff, hanno risposto a questa dichiarazione, ma non è detto che non lo faranno in futuro, visto che non si tratta di un aneddoto lusinghiero per Timothée Chalamet e la sua immagine non ne esce bene.

Il libro di Woody Allen è disponibile in Italia in versione ebook. Il regista intanto ha finito di girare il suo nuovo film, Rifkin’s Festival, girato in Spagna, con una uscita prevista per la fine dell'anno.

domenica 22 marzo 2020

L'appello di Christopher Nolan per aiutare i cinema in questo momento di crisi

Insieme all'emergenza sanitaria che sta colpendo il mondo, l'Italia in particolare, sta correndo parallela una crisi economica che rischia di diventare molto seria. Tutti i settori stanno soffrendo per questa chiusura obbligata dal virus, tra questi anche l'industria cinematografica.

Le sale cinematografiche erano già in sofferenza, questa crisi che ha portato alla chiusura dei cinema in molte parti del mondo, rischia di danneggiare il settore in modo molto profondo. Il regista Christopher Nolan ha scritto un editoriale sul Washington Post proprio per accendere i riflettori su questo problema, appellandosi al Governo americano di non lasciare solo il Cinema, non lasciare sole le sale cinematografiche, perché quando questa crisi passerà e sarà tutto finito, il Cinema, in tutte le sue forme e a tutti i suoi livelli, dalla produzione alla distribuzione, potrà aiutare l'economia, ma non solo, anche le singole persone a ritrovare il senso di comunità dopo settimane di isolamento e difficoltà.
Cosa molto importante, Nolan sottolinea come il Cinema non sia fatto solo di attrici, attori, glamour e premi, dietro la macchina da presa ci sono tanti lavoratori, e quando il film finisce in sala, ci sono tutti quelli che lavorano nei cinema, dai proprietari a chi pulisce. Tutte queste persone ora sono a casa, senza lavoro, e avranno bisogno di aiuto.

Un discorso che vale anche per l'Italia e il Cinema Italiano (e tutto quello che ci gira intorno), che ha già fatto un appello al Ministro della Cultura.

Queste le sue parole.

"B&B Theatres in Missouri non è solo un’azienda familiare, è il prodotto di una tradizione familiare. La prima “B” sta per Bills Theaters, fondata nel 1924 da Elmer Bills Sr. La seconda rappresenta il Bagby Traveling Picture Show, formato da uno degli ex commessi delle aree ristoro di Bills. Per generazioni queste due famiglie hanno trovato coniugi e amici nei loro cinema e nei loro drive-in, fino a fondersi nel 1980. Per un secolo, B&B ha mostrato film al pubblico del Midwest. Apparentemente, per tutto quel tempo, l’azienda non ha mai licenziato un singolo impiegato. Questa settimana però, B&B ha dovuto chiudere 418 cinema che servivano il pubblico in Florida, Iowa, Kansas, Missouri, Mississippi, Oklahoma e Texas e ha dovuto licenziare 2.000 impiegati.

Quando le persone pensano ai film, la loro mente va alle star, agli studios, al glamour. Ma l’industria cinematografica include tutti: le persone che lavorano nelle aree ristoro, che gestiscono gli impianti, staccano i biglietti, prenotano i film, vendono pubblicità e puliscono i bagni nei cinema. Persone qualunque, molte pagate a orario e senza un salario, che si guadagnano il pane mandando avanti i nostri luoghi di aggregazione comunitaria più economici e democratici.

In quest'epoca di sfida e incertezza senza precedenti, è vitale riconoscere le decisioni pronte e responsabili prese da tutte le compagnie del nostro paese che hanno chiuso i battenti consapevoli del danno che stanno facendo ai loro affari. L’incredibile rete di cinema del nostro paese è una di queste industrie, e mentre il Congresso prende in considerazione le richieste di assistenza di tutte le industrie che hanno subito un impatto da questa situazione, spero che la gente veda la comunità degli esercenti per quello che è: una parte vitale della vita sociale, che dà lavoro a tanti e intrattiene tutti. Sono luoghi di aggregazione dove i lavoratori servono storie e dolci al pubblico che vuole passare una bella serata fuori con amici e familiari. Come regista, il mio lavoro non potrebbe mai essere completo senza questi lavoratori e il pubblico che accolgono.

I giornalisti troppo spesso mettono le forme d’intrattenimento l’una contro l’altra, come se fosse in atto una competizione darwiniana per l’attenzione del pubblico. Ma non centrano il punto. Al pubblico piacciono le storie perché, che le vivano insieme o da soli, i film, la televisione, i romanzi, i videogiochi coinvolgono le nostre emozioni e ci offrono una catarsi.

In tempi così incerti, non c’è un pensiero che dia più conforto del fatto di essere in tutto questo insieme: qualcosa che l’esperienza cinematografica ha rafforzato per generazioni. Oltre ad aiuti governativi per gli impiegati, la comunità degli esercenti cinematografici ha bisogno di parnership strategiche e illuminate con gli studios. Quest'ultima settimana ci ha ricordato, come se fosse necessario, che ci sono parti della vita che sono molto più importanti dell'andare al cinema. Ma se pensate a quello che offrono i cinema, troverete che forse non sono così tante.

I cinema si sono spenti e rimarranno così per un po’ di tempo. Ma i film, come i prodotti invenduti o l’interesse immeritato, non cessano di avere valore. Molte di queste perdite a breve termine sono recuperabili. Quando questa crisi passerà, il bisogno di coinvolgimento umano collettivo, il bisogno di vivere, amare, ridere e piangere insieme saranno più potenti che mai. La combinazione di questa esigenza e la promessa di nuovi film potrebbero spingere le economie locali e contribuire a generare miliardi di dollari nella nostra economia nazionale. Dobbiamo includere i 150.000 lavoratori di questa grande industria americana negli aiuti: non lo dobbiamo solo a loro, ma a noi stessi. Abbiamo bisogno di ciò che i film possono offrirci.

Tra i lavoratori più colpiti, in questo momento, ci sono quelli di industrie come quella cinematografica, la cui intera attrattiva è basata sul più grande istinto dell’umanità, quello che ora si è ritorto contro di noi, che rende questa situazione così difficile: il desiderio di essere uniti. Forse, come me, pensavate di essere al cinema per il suono avvolgente, o per i Goober, o la soda e i popcorn, o le stelle del cinema. Ma non è così. C’eravamo l’uno per l’altro."

La lettera d'amore di Gwyneth Paltrow all'Italia

Come è stata la Cina un paio di mesi fa, in questo momento l'Italia è al centro della cronaca mondiale a causa della drammatica emergenza sanitaria.

Messaggi di solidarietà e affetto stanno arrivando da tutto il mondo, anche da Hollywood, con attori, attrici, registi, che hanno voluto manifestare il proprio sostegno all'Italia. Tra questi anche Gwyneth Paltrow, che su Instagram ha scritto una "Lettera d'Amore all'Italia".

Quello tra l'Italia e l'attrice è un rapporto molto stretto. Come ha scritto lei stessa nella lettera, alcuni degli eventi più importanti della sua vita sono accaduti in Italia: il suo primo film, la morte del padre, la proposta di matrimonio del suo attuale marito.
In questo momento difficile per l'Italia ha voluto mostrare la sua vicinanza, ricordando anche la Cina, la Corea del Sud e l'Iran, tra i paesi più colpiti dall'emergenza.

Insieme alla lettera, l'attrice ha postato un video girato proprio in Italia, dove la vediamo andare in giro per le campagne, cucinare gnocchi e girare tra i vigneti. Ecco le sue parole.

"Il mio primo viaggio in Italia è stato alla fine del 1991. Ero stata miracolosamente assunta un film per la TV che sarebbe iniziato nel nuovo anno, quindi ho lasciato il lavoro al ristorante di pesce a Santa Monica, ho preso in prestito denaro dal mio agente e ho preso un aereo. Ho incontrato un amico del college e abbiamo attraversato il nord in treno, trascorrendo il Natale con alcuni amici di famiglia, che erano comunque estranei, e finendo a Venezia. Il viaggio seguente ci fu qualche anno dopo, quando ci trasferimmo a Roma per iniziare la pre-produzione di Il Talento di Mr. Ripley. Ho trascorso mesi a soccombere alla deliziosa natura selvaggia del sud, con il suo cibo incredibile e l'entropia di buon cuore. Come è risaputo, ho avuto alcuni degli eventi più profondi della vita in Italia: mio padre è morto a Roma quando eravamo in viaggio per il mio trentesimo compleanno; Brad [Falchuk] mi ha fatto la proposta in Umbria nel 2017. L'Italia è un posto in cui torniamo ancora e ancora. È un paese che crede profondamente nell'artigiano, nella famiglia, nella qualità artigianale e della crescita lenta dei suoi prodotti. Produciamo i nostri vestiti G. Label nelle vostre fabbriche e facciamo scorta di pasta secca a bassa temperatura, pomodori San Marzano e olio di oliva profumato durante i periodi a casa. Quando è iniziata questa crisi, abbiamo tenuto l'Italia, la Cina, la Corea del Sud, l'Iran e gli altri paesi nelle nostre preghiere, e ora tutti abbiamo seguito l'esempio. Ognuno di questi luoghi ci ha mostrato quanto la forza, la resistenza e la comunità possono fare durante questi periodi surreali, limitando rigorosamente il movimento, con alcuni persino cantando dai loro balconi. Vorrei che tutti noi ascoltassimo questi avvertimenti molto reali in modo che questa crisi senza precedenti possa passare rapidamente. State a casa. Prepate la pasta. Videochiamate la nonna. Lo supereremo."




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My first trip to Italy was at the end of 1991. I had miraculously booked a TV movie that would start in the new year, so I quit my job at the fish restaurant in Santa Monica, borrowed money from my agent, and hopped on a plane. I met up with a college friend and we traversed the north on trains, spending Christmas with some family friends who were nonetheless strangers, and ending up in Venice. My next trip there was a few years later, when we moved to Rome to start preproduction on The Talented Mr. Ripley. I spent months succumbing to the delicious wildness of the south, with its incredible food and warm-hearted entropy. As it’s transpired, I have had some of life’s most profound happenings occur in Italy: My father died in Rome when we were on a road trip for my thirtieth birthday; Brad proposed to me in Umbria in 2017. Italy is a place we return to over and over. It is a country that believes deeply in the artisan, the family, the handmade, slow-grown quality of its goods. We make our G. Label clothing in its factories and, as it turns out, stock up on its low-temp-dried pasta, Neapolitan tomatoes, and fragrant olive oil during times at home. When this crisis started, we held Italy, China, South Korea, Iran, and the other countries affected in our prayers, and now we have all followed suit. Each of these places has shown us what strength, resilience, and community can do during these surreal times, strictly restricting movement, with some even singing from their balconies. I wish for all of us to heed these very real warnings so that this unprecedented crisis might pass quickly. Stay home. Make pasta. FaceTime your grandma. We will get through this.
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venerdì 20 marzo 2020

The Mandalorian: Rosario Dawson sarà Ahsoka Tano?

Mentre aspettiamo il debutto di Disney+ in Italia, rumor riportano di una possibile new entry molto interessante nel cast della seconda stagione di The Mandalorian, serie spin off di Star Wars.

Slash Film riporta che Rosario Dawson sarà Ahsoka Tano. Il personaggio non è certo nuovo ai fan di Star Wars, è apparso nelle serie animate Star Wars: The Clone Wars e Star Wars Rebels ma questa sarà la prima volta che apparirà in carne ed ossa.

Non è la prima volta che l'attrice viene accostata a questo personaggio, qualche anno fa, quando era stata ipotizzata la sua presenza in uno dei film della saga, i fan avevano indicato proprio Rosario Dawson come l'attrice perfetta per il ruolo, e lei aveva fatto capire di apprezzare molto l'idea.

Non è l'unica novità per la seconda stagione della serie, tra i registi infatti ci sarà anche Robert Rodriguez.

Ahsoka Tano è una giovane padawan affidata da Yoda a Anakin Skywalker, insieme a lui, e a Obi-Wan Kenobi, partecipa alla Guerra dei Cloni ma poi decide di abbandonare l'Ordine dei Jedi a causa di un complotto. Anni dopo ricompare al fianco dei gruppi che poi andranno a formare l'Alleanza Ribelle.

Il 24 marzo debutterà in Italia la piattaforma streaming Disney+, dove sarà possibile vedere (se non l'avete già fatto) la prima stagione di The Mandalorian.

Netflix e You Tube rallentano per alleggerire la rete durante la crisi sanitaria

La crisi sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus che sta sconvolgendo l'Europa, e soprattutto l'Italia, richiede un aiuto da parte di tutti, anche da parte dei colossi dello streaming.

L'Europa ha chiesto a Netflix e a YouTube un aiuto per evitare un sovraccarico sulla rete internet, che in questi giorni viene usata da lavoratori in smart working, studenti con le lezioni online, e anche dalle persone costrette a casa. Nei giorni scorsi Vodafone ha comunicato un incremento dell'uso della rete di quasi il 50%.

Il commissario UE Thierry Breton ha parlato direttamente con l'AD di Netflix Reed Hastings e con Sundar Pichai, CEO di Alphabet e Susan Wojcicki, CEO di YouTube, riuscendo a raggiungere un accordo.

Netflix ha deciso di ridurre la velocità dei contenuti, riducendo il traffico del circa il 25%. Questo consentirà di ridurre il "peso" sulla rete mantenendo comunque una buona qualità. La maggior parte degli utenti, che usano pc, cellulari o normali tv, non vedrà la differenza, gli unici a notarla saranno quelli che vedono i contenuti in UHD 4K.
Stessa cosa per You Tube, che in un comunicato ha dichiarato: "abbiamo già avviato delle misure che adattano automaticamente il nostro sistema alle condizioni della rete, in modo da utilizzare meno risorse. Dopo l’incontro tra il commissario e i nostri due CEO, ci siamo impegnati a ridurre temporaneamente tutto il traffico nell'Unione Europea alla definizione standard. Continueremo a lavorare con i membri dei governi e gli operatori delle reti per minimizzare lo stress sul sistema, continuando a fornire una buona esperienza utente".

You Tube inoltre si è impegnato con l'Europa per una campagna d’informazione per incoraggiare le persone a seguire le direttive delle autorità sanitarie.

Noi ne approfittiamo per ricordare tre punti tanto semplici quanto essenziali in questo momento:
1. Lavarsi spesso le mani;
2. Mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri;
3. Stare a casa il più possibile e uscire solo se non strettamente necessario.


giovedì 19 marzo 2020

Ufficiale: rinviato il Festival di Cannes 2020!

Sembrava una scelta inevitabile, nonostante l'ottimismo mostrato dal presidente della manifestazione, ma alla fine non c'è stata scelta, il Festival di Cannes 2020 è stato rinviato.

Attenzione, al momento non è stato sospeso, secondo quanto scritto nel comunicato, il festival non si potrà tenere a maggio ma potrebbe essere spostato più avanti.

"In questo periodo di crisi globale, i nostri pensieri sono per le vittime del COVID-19 ed esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti di tutte le persone che stanno combattendo la malattia. Oggi abbiamo preso la seguente decisione: il Festival di Cannes non può svolgersi nelle date previste, dal 12 al 23 maggio. Si stanno valutando varie opzioni per evitare l'annullamento e la principale è un semplice posticipo, a Cannes, fino alla fine di giugno o inizio di luglio 2020.

Non appena l'evoluzione della situazione in Francia e a livello internazionale ci permetterà di valutare le reali possibilità a disposizione, comunicheremo la nostra decisione in accordo con il governo francese e il Consiglio Comunale di Cannes, oltre ai membri del Consiglio di Amministrazione del Festival, i professionisti del settore e di tutti i partner dell'evento. Nel frattempo il Festival di Cannes vuole sostenere tutti quelli che chiedono fermamente che venga rispettato il lockdown generale e chiede di mostrare solidarietà in questo periodo difficile per il mondo intero."

Quindi il festival potrebbe svolgersi in estate, tutto dipenderà dall'evolversi dell'emergenza sanitaria, non solo in Francia ma in tutto il mondo. QUI il comunicato ufficiale.

Non possiamo far altro che sperare di vedere il Festival di Cannes a giugno, vorrebbe dire che l'emergenza è stata superata.

lunedì 16 marzo 2020

Nuove immagini dal West Side Story di Steven Spielberg!

Vanity Fair ha pubblicato nuove immagini dal remake del celebre musical West Side Story, diretto dal grande Steven Spielberg.

Ambientato alla fine degli anni '50, al centro della storia due gang, gli Sharks, giovani immigrati portoricani capeggiati da Bernardo, e i Jets, americani bianchi con a capo Riff. Le due fazioni lottano per il controllo del territorio del West Side newyorkese e la strada è il luogo dello scontro. Durante un ballo, Maria (Rachel Zegler), sorella di Bernardo, e Tony (Ansel Elgort), ex membro dei Jets, si innamorano a prima vista. La loro storia d'amore si scontrerà con il clima d'odio tra le due fazioni, fino al tragico finale di sangue, morte e dolore.

Nel cast anche Rita Moreno (nelle foto) protagonista del film del 1961 che vinse dieci Oscar, tra cui film, regia, e anche quello come migliore attrice non protagonista, proprio a Rita Moreno.

E' il primo musical della carriera di Steven Spielberg. Nei cinema a dicembre 2020.

Ecco le nuove immagini.









giovedì 12 marzo 2020

#IoRestoaCasa - 6 film girati in una stanza o in una casa

Stiamo vivendo un periodo particolare in cui è necessario stare a casa il più possibile per cercare di diminuire i contagi da coronavirus, quale migliore occasione quindi per recuperare alcuni film?

I più adatti alla situazione attuale, in modo da immedesimarsi nel migliore dei modi, potrebbero essere i film girati in un unico ambiente. Di questo genere ce ne sono tanti ma non tantissimi, ci vuole bravura e mestiere da parte del regista nel riuscire a sfruttare al meglio uno spazio chiuso, che può essere una casa o addirittura un'unica stanza, senza risultare troppo statico o ripetitivo. Ci vuole poi la capacità e l'estro di un grande scenografo, che riesca ad arredare l'ambiente in modo naturale, realistico e "attivo", e un grande cast.

Noi di Frame ve ne proponiamo sei, e tre sono dello stesso regista.

LA PAROLA AI GIURATI, di Sidney Lumet (1957)

Tratto da una sceneggiatura "Twelve Angry Men" scritta per la tv e mandata in onda nel 1954 in una serie della CBS (poi perduta e infine ritrovata qualche anno fa), il film vede al centro della storia il componente di una giura che, basandosi sul concetto di "ragionevole dubbio", cerca di convincere gli altri membri, concordi sulla colpevolezza, ad assolvere un ragazzo accusato di aver ucciso il padre.
Tutto il film è ambientato nella stanza in cui è rinchiusa la giuria, solo tre minuti di pellicola sono ambientati in luoghi esterni, l'inizio e la fine, e due brevissime scene in bagno. Quella che può sembrare una storia statica viene in realtà mossa dai dialoghi e dal cambiamento dei vari personaggi, in un crescendo di tensione ed emotività. La regia segue questo crescendo inquadrando, man mano che passa il tempo, sempre più vicino i protagonisti. Altra particolarità del film, i personaggi non hanno nomi, gli unici a rivelarli alla fine sono il giurato 8 (un bravissimo Henry Fonda) e 9.
Il film ha ricevuto tre nomination agli Oscar 1958, miglior film, sceneggiatura e regia, all'allora debuttante Sidney Lumet.

NODO ALLA GOLA, di Alfred Hitchcock (1948)

Ispirato a un libro che a sua volta è stato ispirato a un terribile fatto di cronaca, il film è ambientato durante un party e racconta di due giovani (omosessuali ma il loro rapporto è stato censurato) che uccidono un loro amico e ne nascondono il corpo in un baule antico, che poi verrà apparecchiato e addobbato per la festa in modo che non venga aperto. Nonostante l'accaduto infatti, il party inizia e tra gli invitati ci sono anche il padre e la fidanzata del morto. Tra gli invitati dei ragazzi anche il loro ex professore Rupert Cadell (James Stewart), amante delle teorie sul concetto di "bene e male". Mentre uno dei due ragazzi ha un comportamento sprezzante, sicuro della propria superiorità intellettuale sugli altri, l'altro comincia a sentire il senso di colpa. Mentre tutti si chiedono che fine abbia fatto il ragazzo ucciso, che avrebbe dovuto partecipare alla festa, lo strano comportamento dei due padroni di casa insospettisce Cadell che cerca di far cedere i due ragazzi per farli confessare.
E' la prima pellicola a colori girata da Hitchcock che decise di impostare il film come un'unica lunghissima scena. Ambientato interamente nell'appartamento dei due ragazzi, il film è stato girato con dieci piani-sequenza da 10 minuti in modo da sembrare un'unica ripresa, a terra erano segnati i pochissimi movimenti di macchina, per permettere di passare da stanza a stanza venivano fatte scivolare le pareti, e gli stacchi sono stati nascosti con grande sapienza.

LA FINESTRA SUL CORTILE, di Alfred Hitchcock (1954).

Uno dei tanti capolavori del grande regista. Protagonista del film è L. B. "Jeff" Jefferies (James Stewart), fotoreporter di successo che, a seguito di un incidente in cui si è fratturato una gamba, è costretto a casa su una sedia a rotelle. Ad accudirlo ci pensa un'infermiera, mentre la sua fidanzata (Grace Kelly) va a fargli visita regolarmente. Annoiato dalla situazione, per passare il tempo si mette a spiare gli inquilini del palazzo di fronte, che a causa del grande caldo dell'estate tengono le finestre e le tende sempre aperte. Una notte Jeff viene svegliato dall'urlo di una donna. La mattina dopo nota subito l'assenza di uno degli inquilini, una donna, e si convince che in quell'appartamento si è consumato un omicidio. Da quel momento Jeff inizia la sua personale indagine.
Un film in soggettiva, il punto di vista dello spettatore infatti è quello del protagonista, la storia quindi si svolge tutta all'interno dell'appartamento di Jeff, più precisamente dalla stanza in cui lui si piazza per spiare i vicini. Anche le azioni esterne vengono seguite dal suo punto di vista, come se le stessimo guardando dalla sua finestra. Eccezionale la scenografia così come la regia perfetta di Hitchcock.
Candidato a quattro premi Oscar 1955, tra cui quello per la migliore regia.

IL DELITTO PERFETTO, di Alfred Hitchcock (1954)

Ambientato a Londra, il film vede al centro della storia la coppia formata da un ex campione di tennis (Ray Milland) e una donna ricca (Grace Kelly). Quando l'uomo scopre che la donna lo tradisce, escogita il "delitto perfetto" per ucciderla e prendersi la sua eredità. L'uomo progetta scrupolosamente l'omicidio per quasi un anno, ricatta un ex amico per costringerlo ad uccidere la moglie, e si crea un alibi apparentemente inattaccabile. Ma la sera dell'omicidio, niente va come nei piani. La donna reagisce e uccide il sicario. L'uomo torna a casa e tenta comunque di sfruttare la situazione a proprio vantaggio e cerca di far incriminare la moglie per omicidio. Solo i sospetti di un ispettore di polizia potranno salvare la donna dalla condanna a morte.
Il film, girato in formato stereoscopico, è ambientato tutto all'interno dell'appartamento della coppia, dove venne fatto un grande lavoro di arredamento, con una particolare attenzione alle tende. Ad occuparsene fu George James Hopkins, scenografo che ha iniziato nel cinema muto e che in carriera ha ricevuto ben 13 nomination agli Oscar.

CARNAGE, di Roman Polanski (2011)

Tratto dall'opera teatrale "Il Dio del Massacro", il film racconta l'incontro tra due coppie di genitori dopo un violento litigio tra i rispettivi figli. L'incontro tra le parti inizia cordialmente, anche se fin da subito emergono le differenti vedute sull'accaduto, ma rapidamente l'apparente cordialità lascia il posto alla violenza verbale, la discussione si allarga alla vita di coppia, al lavoro, a temi esistenziali, e l'atteggiamento dei quattro genitori cambia diventando un tutti contro tutti.
Ambientato tutto all'interno di un appartamento, il film usa in modo eccezionale tutti gli spazi. Grazie ai dialoghi e alla caratterizzazione dei personaggi, non ci si accorge nemmeno che la vicenda si svolge in pochi metri. Solo in due momenti si esce dalla casa, pochissimi minuti all'inizio e alla fine, e una scena sul pianerottolo. A farla da padrona sono le interpretazioni straordinarie dei quattro protagonisti, Kate Winslet, Jodie Foster, Christoph Waltz, e John C. Reilly.

E' SOLO LA FINE DEL MONDO, di Xavier Dolan (2016)

Basato sulla pièce teatrale "Giusto la fine del mondo", il film racconta il ritorno a casa, dopo 12 anni di lontananza, di uno scrittore malato terminale, desideroso di riappacificarsi con la propria famiglia e di informarli della sua imminente morte. I vari membri della famiglia però reagiscono tutti in modo diverso: la sorella, che lo conosce pochissimo, lo accoglie con gioia; il fratello reagisce con la gelosia che ha sempre provato nei suoi confronti; la nuora cerca di accoglierlo nel migliore dei modi, per farlo sentire a proprio agio; mentre la madre non sa come reagire.
Il film, al di fuori di una scena in auto, è ambientato tutto all'interno della villa di famiglia, con il regista che insiste molto sui primi piani dando un senso quasi claustrofobico alla storia. Ottimo il cast, con il protagonista Gaspard Ulliel, Lea Seydoux, Vincent Cassel, Marion Cotillard e Nathalie Baye.

mercoledì 11 marzo 2020

Harvey Weinstein condannato a 23 anni di carcere

Dopo essere stato dichiarato colpevole, è arrivata la condanna.

L'ex produttore Harvey Weinstein è stato condannato a 23 anni di carcere per aggressione sessuale e stupro nei confronti dell'ex assistente di produzione Miriam Haley e dell'aspirante attrice Jessica Mann.

Prima che il giudice pronunciasse la sentenza, Weinstein ha fatto alcune dichiarazioni spontanee, dichiarando di "provare un grande rimorso" verso le donne che lo hanno accusato (sono più di 80), poi ha parlato delle due donne abusate per cui è stato condannato: "Ero convinto di avere una seria amicizia con Miriam Haley e Jessica Mann, sono totalmente confuso. Penso che gli uomini siano confusi su tutto questo... questa sensazione di migliaia di uomini e donne che stanno perdendo la possibilità di avere un giusto processo, sono preoccupato per questo paese. Questa non è l'atmosfera giusta per gli Stati Uniti d'America". Infine l'ex produttore ha rivolto un pensiero alle sue due ex mogli: "Ho tradito entrambe, non posso dirvi quanto mi senta male per questo".
Il discorso non ha intenerito la corte che gli ha dato 23 anni di carcere, quasi il massimo della pena prevista.
In aula durante la lettura della sentenza erano presenti alcune delle sue accusatrici, tra cui le stesse Haley e Mann. Presente anche Annabella Sciorra, che durante il processo ha raccontato la drammatica esperienza della violenza subita dall'ex produttore, e Rosie Perez, chiamata a testimoniare proprio su quanto subito dalla Sciorra. Weinstein non può essere condannato per lo stupro di Annabella Sciorra ma la testimonianza dell'attrice ha avuto molto peso nel giudizio finale della giuria.

La sentenza sarà scontata nella New York State Prison, anche se, dal giorno della conclusione del processo, Weinstein è ricoverato nel reparto medico del carcere di Rikers Island.

Questo è solo il primo processo, Harvey Weinstein dovrà essere processato per stupro e abusi sessuali anche a Los Angeles.

Cannes 2020: il presidente Lescure ammette il rischio cancellazione

E' stata confermata per il 16 aprile la conferenza stampa di presentazione del programma ufficiale del Festival di Cannes 2020, ma l'emergenza sanitaria per la diffusione del virus Covid-19 potrebbe mettere a rischio l'intero evento.

Fino a qualche giorno fa il direttore Thierry Frémaux era sembrato sereno e sicuro sul regolare svolgimento del festival, ma il virus si sta diffondendo anche in Francia e ora il presidente Pierre Lescure ammette che c'è il rischio di cancellazione, anche se resta ottimista.

"Siamo relativamente ottimisti", ha detto Lescure a Le Figaro, "sperando che il picco dell'epidemia rientrerà entro la fine di marzo, dandoci modo di riprenderci più facilmente ad aprile. Ma non siamo degli irresponsabili. Se non dovesse andare così, lo cancelleremo".

Il presidente ha commentato anche l'articolo di Variety di ieri, in cui è stato rivelato che il Festival di Csnnes non è coperto da assicurazione in caso di sospensione (è finanziato in gran parte da soldi pubblici) e che la direzione ha rifiutato un'estensione della copertura fatta nei giorni scorsi dalla compagnia assicurativa. La storia era vera per metà, o meglio mancavano alcuni dettagli importanti che Lescure ha voluto sottolineare.

"Quest'offerta ci è stata presentata circa una dozzina di giorni fa ma era del tutto sproporzionata", ha spiegato Lescure, "Ci hanno offerto una copertura fino a un massimo di 2 milioni di euro, quando il nostro budget è di 32 milioni. Si tratta di noccioline. La compagnia ha solo giocato a fare il cacciatore di taglie ed ovviamente abbiamo rigettato una simile proposta".

Ma il festival si può permettere di saltare un anno? Lescure non ha dubbi, sì, se lo può permettere: "I fondi a nostra disposizione ci consentirebbero di resistere nel caso di mancate entrate per un anno".

Il Festival di Cannes si svolgerà dal 12 a 23 maggio, l'unica cosa da fare è aspettare e vedere come la Francia reagirà alla diffusione del virus.

martedì 10 marzo 2020

Ci saranno anche i Guardiani della Galassia nel prossimo Thor!

Dopo la fine di Avengers: Endgame ce lo siamo chiesto un po' tutti, ora arriva una conferma. In Thor: Love and Thunder compariranno anche alcuni Guardiani della Galassia.

A lasciarsi scappare la notizia è stato Vin Diesel, durante una intervista con il sito Comicbook per il lancio del film Bloodshoot. Parlando del prossimo Guardiani della Galassia l'attore, voce di Groot, ha dichiarato: "Sto aspettando e non vedo l’ora che James Gunn inizi a lavorare al prossimo [Guardiani della Galassia]. Ora è impegnato con The Suicide Squad, quindi a breve inizierà. E anche Thor… il regista mi ha parlato di come il prossimo Thor includerà alcuni dei Guardiani della Galassia. Sarà molto interessante, nessuno lo sa... Ma forse non avrei dovuto dirlo!"

Vista la fine di Avengers: Endgame, la presenza di alcuni Guardiani nel film sembra abbastanza logica. Inoltre è già stato annunciato che il terzo capitolo di Guardiani della Galassia sarà ambientato subito dopo Thor: Love and Thunder, quindi i due film alla fine potrebbero essere più collegati di quanto immaginiamo, un classico per l'Universo Marvel.

Diretto ancora una volta da Taika Waititi, il quarto Thor vedrà nel cast Chris Hemsworth, Tessa Thompson e Natalie Portman, che tornerà ad interpretare Jane Foster e si evolverà in un'altra incarnazione di Thor. Annunciata anche la presenza di Christian Bale, sarà il villain del film.

Le riprese dovrebbero partire nei prossimi mesi. L'uscita del film è fissata al 5 novembre 2021.

lunedì 9 marzo 2020

Emergenza coronavirus - #IoRestoaCasa... con i film e le serie tv. Ecco alcuni suggerimenti.

L'Italia sta vivendo un periodo molto complicato a causa della diffusione del virus Covid-19. Alcune zone del nord sono state dichiarate "zona rossa" e il Governo ha dovuto divulgare delle norme restrittive per cercare di contenere il più possibile il contagio.

Il consiglio principale, che viene non solo dal Governo ma soprattutto da esperti medici e virologi, è quello di stare a casa, di evitare assembramenti, evitare il contatto troppo ravvicinato tra le persone. Purtroppo questo consiglio, di assoluto buonsenso vista la situazione, è stato ignorato da molte persone irresponsabili che hanno continuato ad affollare bar e discoteche fregandosene del pericolo di contagio.
E' partita così la campagna #IoRestoaCasa, appoggiata e ribattuta anche da molti attori, attrici, registi e cantanti, ad esempio Alessandro Gassmann, Paola Cortellesi, Ferzan Ozpetek, Paolo Sorrentino, Anna Foglietta, Valentina Lodovini, Alessandro Borghi, e tanti altri.

Anche noi di Frame vogliamo aderire a questa campagna di sensibilizzazione, perché l'epidemia di coronavirus non è uno scherzo e il primo modo per contrastarla è riducendo i contagi, quindi rimanendo di più a casa.
Ormai nelle case abbiamo mille comodità e le cose da fare non mancano, tra libri, tv, videogiochi, internet e social, abbiamo la fortuna di avere anche Netflix e Amazon Prime Video, servizi streaming che offrono molti titoli per riempire le giornata e le serate casalinghe.

Ecco alcuni titoli, di molti generi diversi, sci-fi, drama, horror, commedia, animazione.

AMAZON PRIME

Film: The Areonauts ; Last Flag Flying ; Suspiria ; Rocketman ; Il Figlio di Saul ; Flight.

Serie: Scrubs ; The Office ; Mozart in the Jungle ; Fleabag ; Good Omes ; Star Trek: Pikard ; Hunters ; Undone.

NETFLIX

Film: tutto il catalogo dello Studio Ghibli ; Marriage Story ; Roma ; Il Mago di Oz ; I Due Papi ; Sotto il Burqua ; The Witch ; Quasi Amici ; Annientamento ; Il Re ; The Irishman ; Jumanji: Benvenuti nella Giungla ; Rango ; Space Jam ; Klaus.

Serie: Sex Education ; The Kingdom ; Bojack Horseman ; Dark ; Skins ; Mindhunter ; The Witcher ; Luther ; Manhunt ; Trollhunters ; 3 in Mezzo a Noi.

Le serie Trollhunters e 3 in Mezzo a Noi sono collegate. Per quanto riguarda le serie Netflix non abbiamo inserito le più note nel catalogo - come ad esempio quelle Marvel, Stranger ThingsBreaking BadFriends - perché non hanno bisogno di essere ricordate.

lo staff di Frame... che resta a casa.


Addio a Max von Sydow

Lutto nel mondo del Cinema, a 90 anni è morto l'attore svedese Max von Sydow, l'uomo che ha giocato a scacchi con la Morte.

A dare la notizia della morte, avvenuta ieri, è stata la moglie, la produttrice francese Catherine Brelet, che ha rilasciato un breve comunicato alla rivista Paris Match: "Con il cuore a pezzi e una infinita tristezza, abbiamo l'estremo dolore di annunciarvi la scomparsa di Max Von Sydow l'8 marzo 2020".

Nato in Svezia nel 1929, Max von Sydow è stato un grande attore, molto versatile, capace di adattarsi a diversi generi. La sua carriera, che vanta una filmografia molto lunga, ha avuto un inizio folgorante grazie al suo ruolo del cavaliere Antonius Block nel film Il Settimo Sigillo (1957), di Ingmar Bergman, in cui è presenta una delle scene più famose della storia del Cinema, la partita a scacchi con la Morte. Quella con Bergman è stata una collaborazione molto prolifica, lo stesso anno i due girarono insieme anche Il Posto delle Fragole, e poi lavorarono in altre dieci film, tra cinema e tv.

Un altro ruolo indimenticabile dell'attore è stato senza dubbio quello di padre Lankester Merrin nel film L'Esorcista, di William Friedkin (1973). Lo ricordiamo anche in La più grande storia mai raccontata (di George Stevens, 1965), I tre giorni del Condor (di Sydney Pollack, 1975), Fuga per la Vittoria (di John Huston, 1981), Dune (di David Lynch, 1984), Hannah e le sue sorelle (di Woody Allen, 1986), Pelle alla Conquista del Mondo (di Bille August, 1989), Minority Report (di Steven Spielberg, 2002), Shutter Island (di Martin Scorsese, 2010), Robin Hood (di Ridley Scott, 2010), Molto Forte, Incredibilmente Vicino (di Stephen Daldry, 2011). Negli ultimi anni Max von Sydow si è divertito con una piccola parte nel primo capitolo della nuova trilogia di Star Wars, Il Risveglio della Forza, nel ruolo di Lor San Tekka, al centro dei primi minuti del film, e nella serie Il Trono di Spade, nel ruolo del vecchio Corvo a Tre Occhi.

Max von Sydow ha lavorato anche in alcuni film italiano, lavorando, tra gli altri, anche con Alberto Lattuada, Francesco Rosi, Valerio Zurlini, e Dario Argento.

In carriera ha ricevuto due nomination agli Oscar, nel 1989 come miglior attore protagonista per Pelle alla conquista del mondo, e nel 2012 come migliore attore non protagonista per Molto Forte, Incredibilmente Vicino.

L'Esorcista (1973)

Fuga per la Vittoria (1981)

I Tre Giorni del Condor (1975)

Minority Report (2002)


domenica 8 marzo 2020

Emergenza coronavirus: cinema chiusi in tutta Italia

Le case di distribuzione ci hanno provato, i cinema si stavano organizzando con una distribuzione dei posti che rispettasse la distanza minima, ma alla fine è arrivato lo stop totale.

Con l'ultimo decreto sull'emergenza covid-19 emanato nella notte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, tutti i cinema d'Italia sono stati chiusi fino al 3 aprile.

Quella sui cinema e teatri ovviamente è solo una parte di un decreto che contiene nuove norme importanti, come l'allargamento della zona rossa e la conseguente "chiusura" della Lombardia e di altre 14 province (che ha scatenato una ondata di panico di cui ci sarebbe solo da vergognarsi).

Per leggere il decreto nella sua interezza vi rimandiamo al sito del Governo, mentre vi riportiamo i passaggi relativi agli eventi, ai cinema e ai teatri.

a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale; 
b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; 
c) sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

Quindi, sale cinematografiche chiuse fino al 3 aprile. Ovviamente questo comporterà il rinvio di alcuni film, a fine marzo sarebbero dovuti uscire Mulan e Bombshell, aspettiamo aggiornamenti.

La chiusura non è una buona notizia per l'industria cinematografica e per i cinema, in termini di incasso, ma non è una buona notizia per la cultura in generale. Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha lanciato un appello su Twitter per invitare il web e le tv a sostenere la cultura in questi giorni difficili.