lunedì 30 novembre 2020

Elegia Americana - la recensione

Ha debuttato su Netflix lo scorso 24 novembre l’ultima fatica cinematografica di Ron Howard, Hillbilly Elegy, impropriamente tradotto con il titolo Elegia Americana, "Hillbilly" infatti è un termine dispregiativo utilizzato da persone che vivono in città e metropoli per definire un individuo che viene dalle zone rurali e che è, di conseguenza, piuttosto "rozzo" perché lontano dagli agi della "civiltà".

Il film racconta le vicende di tre generazioni solo apparentemente differenti tra loro: J.D. Vance (Gabriel Basso), al quale si deve peraltro questa trasposizione cinematografica grazie alla sua riuscita autobiografia, si lascia alle spalle la vita da marine e studia legge a Yale. In lizza per ottenere il lavoro che ha sempre desiderato, che gli consentirebbe di cambiare finalmente la sua vita, riceve una telefonata urgente dalla sorella (Haley Bennett). Colto, come un fulmine a ciel sereno, dalla notizia del ricovero della madre Bev (Amy Adams), infermiera tossicodipendente che raramente si è presa cura del figlio, J.D. si trova costretto a fare ritorno in Ohio, nel suo paese di origine ai piedi degli Appalachi.

Il film ha una struttura piuttosto convenzionale: si alternano flashback e flashforward che rendono pesante la visione e il tutto ha un sapore antico, come l’eco di un qualcosa di già vissuto e sentito. Nonostante il montaggio dispersivo e ridondante, si riesce comunque a cogliere l’amaro che Ron Howard intendeva trasmettere e con la sua regia tagliente porta alla luce lo spaccato sociale di un paese ben distante da quello del Sogno Americano al quale siamo abituati: ci racconta un paese spezzato, sanguinante nel quale violenza, disuguaglianze, povertà e rabbia la fanno da padrone. Ci si ritrova in un guado nel quale è sempre più difficile incedere; la melma impasta le gambe, ci inzuppa sempre di più in questo vortice di sofferenza.

Uno dei punti di forza assoluti di questa pellicola è la colonna sonora di Hans Zimmer (qui con David Fleming), non nuovo a collaborazioni con Howard, per il quale ha creato alcune delle più trascinanti soundtrack della sua carriera.
La nota di merito è interamente dedicata a nonna Mamaw, figura salvifica che sarà il punto di riferimento di J.D. nel suo percorso per diventare uomo, interpretata da una sublime Gleen Close, quasi totalmente irriconoscibile sotto un make-up da 10 e lode. Un’attrice tra le migliori della sua generazioni che purtroppo non è mai riuscita a conquistare la statuetta più ambita, ci si augura che almeno la sua nomination sia assicurata. Non sulla stessa lunghezza d'onda l'interpretazione di Amy Adams, piuttosto ridondante e a grandi tratti stereotipata, risulta inefficace e poco sfaccettata.

In conclusione, Elegia Americana non brilla per ritmo, ma appare esacerbata su più di un aspetto, quando si avvicina l'idea di una svolta, torna ancora una volta sui suoi passi, rimanendo incastrata in un loop che appare infinito e non decolla. Ricorda molto una complicata ricetta eseguita da un pessimo cuoco: deliziosa sulla carta, si ha l'acquolina sin dalla prima lettura, ma una volta portata la forchetta alle labbra, ci si rende conto di quanto le aspettative siano state deluse.

giovedì 19 novembre 2020

Negli USA 'Wonder Woman 1984' uscirà sia al cinema che su HBOMax

Alla fine, anche Wonder Woman ha dovuto cedere alla distribuzione in streaming... o almeno in parte.

Questa notte è stato annunciato che Wonder Woman 1984 uscirà il 25 dicembre in tutti i cinema USA che saranno aperti e, in contemporanea, anche su HBOMax.

La decisione è arrivata dopo un lungo braccio di ferro tra la AT&T, che ha spinto fortemente per la sola distribuzione streaming per incrementare gli utenti della piattaforma, e la Warner, con la regista Patty Jenkins decisa a far uscire il film nei cinema. Alla fine è stato trovato un accordo che è un po' una via di mezzo, il film uscirà sia nei cinema che in streaming ma online sarà disponibile solo per un mese, poi tornerà ad essere una esclusiva per le sale cinematografiche.

Sia Patty Jenkins che Gal Gadot hanno commentato la notizia sui propri profili social, e leggendo si capisce chiaramente il loro pensiero, entrambe infatti invitano i fan ad andare a vederlo in sala, sottolineando come i cinema abbiano fatto il possibile per rendere l'ambiente sicuro.

Il post di Patty Jenkins: "È giunto il momento. Ad un certo punto devi scegliere di condividere l’amore e la gioia che hai da offrire, al di sopra di ogni altra cosa. Amiamo il nostro film come amiamo i nostri fan, quindi speriamo davvero che il nostro film porti un po’ di gioia e di sollievo a tutti voi durante le festività natalizie. Guardatelo NEI CINEMA, dove è sicuro farlo (controllate il grande lavoro che le sale hanno fatto per renderlo sicuro!) ed è disponibile nella sicurezza della vostra casa su HBO MAX. Buone vacanze a tutti voi. Ci auguriamo che il nostro film vi piaccia tanto quanto ci siamo divertiti a girarlo".

Il post di "Wonder Woman" Gal Gadot: "È ora. Abbiamo tutti aspettato molto tempo prima che arrivasse questa notizia. Non posso dirvi quanto sono entusiasta che voi possiate vedere questo film. Non è stata una decisione facile e non abbiamo mai pensato che avremmo dovuto trattenere l’uscita per così tanto tempo, ma il Covid ha stravolto tutto. Riteniamo che il film non sia mai stato così rilevante come adesso e speriamo che porti un po' di gioia, speranza e amore nei vostri cuori. 'Wonder Woman 1984' è speciale per me e posso solo sperare che sia altrettanto speciale per voi. Ci abbiamo messo i nostri cuori e le nostre anime. Potete guardarlo NEI CINEMA (stanno facendo un ottimo lavoro per tenerli al sicuro) e potete guardarlo su HBOMax. Restate al sicuro e indossate la mascherina. Buone vacanze a tutti voi!"

Gli esercenti americani non sono rimasti scontenti da questa doppia uscita, "circostanze atipiche richiedono rapporti economici atipici tra compagnie e cinema" ha commentato un portavoce di Cinemark. Inoltre la Warner ha deciso di cambiare gli accordi con i cinema, la major infatti tratterrà tra il 40-45% dell’incasso dei biglietti e non il 60% come per il primo film.

La doppia uscita riguarderà solo gli USA, per il resto del mondo l'uscita del film (il 16 dicembre) è prevista esclusivamente nei cinema. L'uscita italiana invece è fissata per il 14 gennaio... speriamo che per quel giorno i cinema saranno di nuovo aperti.

lunedì 16 novembre 2020

Oscar 2021 - i 25 film in corsa per diventare il candidato italiano

Gli Oscar 2021 si sono spostati di qualche mese, invece che il solito periodo fine febbraio/inizio marzo, si svolgeranno il 25 aprile, ma è già tempo di scegliere il candidato italiano da proporre all'Academy.

E' stata resa nota oggi la lista dei 25 film da cui verrà scelto il candidato italiano per rappresentare il nostro paese nella categoria International Feature Film Award, quello che una volta era il miglior film straniero.

A causa della pandemia, l'Academy ha deciso di cambiare momentaneamente il regolamento e accettare anche film usciti in streaming, anche la finestra di eleggibilità è stata ampliata, dai soliti 12 mesi a 15 mesi. Nel caso italiano, sono stati presi in considerazione i film usciti tra 1 ottobre 2019 e il 31 dicembre 2020.

L'ANICA si riunirà il 24 novembre per scegliere il candidato, i favoriti sembrano essere Favolacce dei fratelli D'Innocenzo e Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, con il Pinocchio di Matteo Garrone e I Predatori di Pietro Castellitto a fare da outsider. Secondo qualche rumor, anche il film La Vita Davanti a Sé potrebbe avere qualche chance ma più per la presenza di Sophia Loren che per la qualità del film, che non ha avuto recensioni particolarmente positive a parte per la performance della sua protagonista.
Le nomination degli Oscar 2021 saranno annunciate il prossimo 15 marzo.

Ecco la lista dei film.

- 18 REGALI di Francesco Amato
- ASPROMONTE LA TERRA DEGLI ULTIMI di Mimmo Calopresti
- BAR GIUSEPPE di Giulio Base
- LA DEA FORTUNA di Ferzan Ozpetek
- IL DELITTO MATTARELLA di Aurelio Grimaldi
- FAVOLACCE di Damiano e Fabio D’Innocenzo
- L’INCREDIBILE STORIA DELL’ISOLA DELLE ROSE di Sydney Sibilia
- LONTANO LONTANO di Gianni Di Gregorio
- NON ODIARE di Mauro Mancini
- NOTTURNO di Gianfranco Rosi
- PADRENOSTRO di Claudio Noce
- PICCIRIDDA CON I PIEDI NELLA SABBIA di Paolo Licata
- PINOCCHIO di Matteo Garrone
- I PREDATORI di Pietro Castellitto
- LE SORELLE MACALUSO di Emma Dante
- SPACCAPIETRE di Gianluca e Massimiliano De Serio
- SUL PIU’ BELLO di Alice Filippi
- THE SHIFT di Alessandro Tonda
- TORNARE di Cristina Comencini
- TRASH di Francesco Dafano e Luca Della Grotta
- TUTTO IL MIO FOLLE AMORE di Gabriele Salvatores
- L’UOMO DEL LABIRINTO di Donato Carrisi
- LA VERITA’ SU LA DOLCE VITA di Giuseppe Pedersoli
- LA VITA DAVANTI A SÉ di Edoardo Ponti
- VOLEVO NASCONDERMI di Giorgio Diritti

mercoledì 11 novembre 2020

Animali Fantastici: Mads Mikkelsen in trattative per il ruolo di Grindelwald!

Mentre si continua a discutere del licenziamento di Johnny Depp dalla saga di Animali Fantastici, e i fan vanno avanti con la presa di posizione a favore dell'attore, la produzione è al lavoro per cercare il nuovo Grindelwald.

Deadline riporta che Mads Mikkelsen sarebbe in trattative per prendere il posto di Depp nel ruolo del potente mago oscuro, villain della saga. L'attore danese sarebbe stata una precisa scelta del regista David Yates.

Mads Mikkelsen non è nuovo a grandi blockbuster, negli ultimi anni ha partecipato a Doctor Strange della Marvel e a Rogue One: A Star Wars Story.

Dopo lo stop di marzo a causa della pandemia, le riprese del terzo capitolo di Animali Fantastici sono ripartite in questi giorni ma l'uscita del film è stata rinviata di diversi mesi, da novembre 2021 al 15 luglio 2022, proprio a causa del licenziamento di Johnny Depp, che era al lavoro sul set e aveva già girato una scena completa.

Aspettiamo ulteriori notizie, eventuali conferme o smentite sull'ingresso nel cast di Mads Mikkelsen.

martedì 10 novembre 2020

Animali Fantastici: la Warner dovrà comunque pagare il contratto di Johnny Depp

Il licenziamento di Johnny Depp dalla saga di Animali Fantastici continua a far discutere.

THR riporta che la decisione di licenziare l'attore sarebbe arrivata direttamente dal vertice, da Toby Emmerich, capo della Warner Bros, e l'avrebbe comunicata alla troupe e al cast il 4 novembre, due giorni dopo la causa per diffamazione persa da Depp contro il Sun.
Secondo Variety invece, dietro la decisione di Emmerich, ci sarebbe una "nuova politica" portata da nuovi dirigenti entrati nella Warner dopo la fusione tra la Time Warner e AT&T che predica tolleranza zero contro comportamenti "controversi".

Tutto questo però sta avendo delle conseguenze che la Warner avrebbe dovuto mettere in conto, risvolti anche di natura economica. Mentre i fan continuano a chiedere giustizia per Depp tramite una petizione che chiede il reintegro dell'attore nel cast e minacciano di boicottare il film quando uscirà, la Warner è costretta ad affrontare anche il problema del contratto.
THR riporta che Johnny Depp aveva firmato un contratto "pay or play", riservato di solito alle star di alto livello, che comporta il pagamento del compenso in qualsiasi caso, anche se l'attore non è in grado di portare a termine la lavorazione. Depp tra l'altro aveva già iniziato a lavorare al terzo capitolo e aveva girato una scena completa. La Warner quindi sarà costretta a pagare all'attore l'intero compenso, e non si parla di due spicci ma di uno stipendio, pare, a otto zeri.

Il licenziamento di Johnny Depp inoltre ha già causato il rinvio dell'uscita del film, che passa dal 12 novembre 2021 al 15 luglio 2022 e il motivo è proprio la ricerca di un sostituto per il ruolo di Grindelwald.
Una sostituzione per niente semplice, i fan sono schierati al fianco di Depp e trovare un attore con il suo carisma che non lo faccia rimpiangere, non è facile. In questi giorni si stanno facendo molte ipotesi, molti nomi ma nessuno sembra quello giusto, uno solo avrebbe potuto placare un po' gli animi dei fan, quello di Colin Farrell, che ha già interpretato Grindelwald sotto l'aspetto dell'auror Percival Graves, ma l'attore al momento non è disponibile perché impegnato sul set di The Batman. Forse il rinvio dell'uscita serve proprio ad aspettarlo? si vedrà.
A questo punto, una domanda però sorge spontanea, guardando a tutti i problemi che stanno venendo fuori, anche economici, e considerando che il processo contro l'attore non è ancora concluso, e che quindi potrebbe anche essere assolto alla fine, per la Warner non sarebbe stato meglio tenere Johnny Depp?

sabato 7 novembre 2020

Animali Fantastici: una petizione a favore di Johnny Depp e la minaccia di boicottare il film

Il licenziamento di Johnny Depp dalla saga di Animali Fantastici deciso dalla Warner sta facendo molto discutere.

L'attore è stato costretto a rinunciare al ruolo di Grindelwald, villain principale e personaggio centrale della saga, su diretta richiesta della Warner, il motivo è da ricercare nel complicato processo per violenza domestica che l'attore sta affrontando a seguito della denuncia della sua ex moglie, l'attrice Amber Heard. Nei giorni scorsi l'attore ha perso la causa contro il Sun che lo aveva definito "picchiatore di donne" e subito dopo è arrivato il licenziamento da parte della Warner.

L'allontanamento di Johnny Depp dalla saga però non è piaciuto alla stragrande maggioranza dei fan, sia della saga che dell'attore, da sempre molto amato dalla gente, e così hanno deciso di far partire la petizione Warner Bros, Bring Johnny Depp back as Gellert Grindelwald!!!, per chiedere alla Warner di farlo tornare. La petizione ha già superato le 55mila firme e continuano a crescere.

Non è tutto, i fan hanno anche minacciato di boicottare il film quando uscirà. Basta cliccare sotto gli hashtag #boycottFantasticBeasts e #JusticeForJohnnyDepp per leggere i commenti a favore dell'attore. Molti fan (e non solo) sono più che convinti dell'innocenza di Depp, anzi ritengono che sia lui la vera vittima, e puntano il dito contro Amber Heard, anche lei accusata di essere stata violenta contro Depp, e fanno notare come l'attrice non sia stata licenziata da Aquaman. La posizione della Warner in questo momento non è delle più confortevoli.

Intanto c'è anche chi guarda al futuro e al possibile sostituto di Johnny Depp per il ruolo di Grindelwald. Si stanno facendo delle ipotesi, più per divertimento che per altro, Robert Downey Jr., Dan Stevens, Hugh Grant, Adam Driver, James McAvoy, ma l'unico nome realistico fatto dai fan è quello di Colin Farrell, che ha già interpretato il ruolo di Grindelwald, nascosto dietro le fattezze dell'auror Percival Graves. Sarebbe una soluzione interna che potrebbe risolvere i problemi alla Warner ma la verità è che sostituire Johnny Depp, soprattutto dopo il modo in cui è stato allontanato, non sarà per niente facile.

lunedì 2 novembre 2020

Addio al Maestro Gigi Proietti, proprio nel giorno dei suoi 80 anni.

E' un giorno davvero molto triste per la Cultura, per il Teatro, per il Cinema. Questa mattina, quasi all'alba, è morto Gigi Proietti

L'attore si è spento in una clinica romana dove era ricoverato da diversi giorni a causa di gravi problemi cardiaci. Come un grande colpo di teatro, come William Shakespeare, Proietti se n'è andato proprio il giorno del suo compleanno, oggi infatti ha compiuto 80 anni.

Attore eccezionale, diviso tra Cinema, televisione e soprattutto Teatro, regista, doppiatore, cantante, comico, Gigi Proietti è stato un vero mattatore, un Maestro a tutto tondo dello spettacolo, capace di interpretare al meglio sia il genere comico che drammatico, ha lasciato un segno indelebile e unico nell'Arte dello spettacolo come pochissimi altri nella storia, per più di 50 anni ha rappresentato e incarnato la sua città, Roma, e la sua dialettica, nel miglior modo possibile.

Il Teatro è stato il suo più grande amore, ha debuttato sul palco nel 1963 e non si è più fermato. L'elenco dei suoi spettacoli è lunghissimo e di grande successo, ricordiamo in particolare A me gli Occhi, Please, spettacolo del 1976 replicato fino al 2000 in un grande evento allo Stadio Olimpico di Roma, poi Edmund Kean e I sette re di Roma, in cui ha interpretato da solo ben dodici personaggi. Spettacoli che andrebbero mostrati in tutte le scuole di recitazione.
Verso la fine degli anni '70, Proietti ha assunto la direzione artistica del Teatro Brancaccio di Roma, dove ha aperto il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, scuola da cui sono usciti numerosi attori e comici che oggi popolano lo spettacolo italiano.
Nel 2003, Gigi Proietti ha dato un'altra grande spinta alla cultura italiana e al mondo del teatro, inaugurando il Globe di Roma, a Villa Borghese, teatro shakespeariano costruito come l'originale Globe di Londra.

Con il Cinema ha avuto un rapporto fatto da alti e bassi, ma gli "alti" sono dei veri cult, uno su tutti, Febbre da Cavallo (1976), in cui interpretava un truffaldino e disgraziato giocatore incallito delle corse dei cavalli soprannominato Mandrake. Un film e un ruolo talmente iconici da far diventare il termine "mandrakata" di uso comune nella lingua italiana, in particolare nel dialetto romano.
Lo ricordiamo anche in Brancaleone alle crociate (1970), La Tosca (1973), Casotto (1977), e negli ultimi anni sembrava che il mondo del Cinema l'avesse "riscoperto", ha recitato ne Il Premio (2017) di Alessandro Gassmann, e in Pinocchio (2019) di Matteo Garrone, in cui ha interpretato Mangiafuoco. Nei prossimi mesi, quando i cinema riapriranno, è prevista l'uscita del suo ultimo film, che purtroppo sarà postumo, Io Sono Babbo Natale, commedia in cui lo vedremo al fianco di Marco Giallini.

E' stato anche un grande doppiatore, ha prestato la voce a Robert De Niro, Ian McKellen (la trilogia de Lo Hobbit), Richard Harris, Charlton Heston, Kirk Douglas, Marlon Brando, Richard Burton, Paul Newman, Anthony Hopkins, Dustin Hoffman (in Lenny), e Sylvester Stallone, anche nel primo Rocky, è suo il famosissimo urlo "Adriana!". E' stato anche la voce di Donald Sutherland nel Casanova di Fellini. Ha ricevuto il Nastro per il miglior doppiaggio per il film Casinò (1995), in cui prestava la voce a Robert De Niro.
Indimenticabile poi il suo doppiaggio del Genio in Aladdin (1992) delle Disney, dove ha eguagliato la voce originale di Robin Williams, e poi Dragonheart (1996), ma andando indietro nel tempo, tra gli anni '60 e '70 ha doppiato anche Gatto Silvestro nella serie Looney Tunes.

Gigi Proietti è stato molto attivo anche in tv, ha condotto molti programmi ed è stato protagonista di serie di grande successo, una su tutte ha fatto davvero la storia della tv, Il Maresciallo Rocca, serie da record andata in onda dal 1996 al 2005. Un personaggio talmente amato, che oggi anche l'Arma dei Carabinieri gli ha reso omaggio.
Ha recitato poesie, Giuseppe Gioachino Belli, Trilussa, molto divertente la sua interpretazione de Il Lonfo; è stato cantante, ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1995, ha interpretato molte canzoni in dialetto romano e una più di tutti commuove ed emoziona, "Nun je da' retta Roma", scritta da Armando Trovajoli e Luigi Magni per il film La Tosca.

La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nella cultura italiana, Gigi Proietti è stato un gigante inarrivabile, un Maestro. E oggi siamo tutti più tristi.

Lo salutiamo con le parole di Carlo Verdone

"Oggi ci lascia un attore gigantesco.

Sul palcoscenico tra i migliori se non il migliore. Enorme presenza scenica, maschera da attore dell'antica Roma, tempi recitativi sublimi. Era un volto che rassicurava che l'identità di questa città ancora vive.
Discepolo di Ettore Petrolini, forse più volte ha superato il suo maestro.
Autorevolezza, cultura, generosità e umiltà. Questo era Gigi Proietti."