Arriva in Italia con un incomprensibile ritardo di più di un anno A Most Violent Year, di J.C. Chandor, uscito negli USA il 31 dicembre del 2014. Altrettanto incomprensibile è inoltre il cambio del titolo, che da noi si trasforma in 1981: Indagine a New York.
New York, 1981, l'anno che le statistiche evidenziano come uno dei più violenti della città, Abel Morales (Isaac), un immigrato ispanico sposato con la figlia di un gangster, sta cercando di realizzare il "sogno americano" di riuscire ad espandere e imporsi con la sua piccola attività di trasporto carburante. I suoi affari sono però minacciati su due fronti: da una parte un procuratore che da due anni indaga su di lui per cercare di incastrarlo, dall'altra i continui e violenti furti dei camion pieni di gasolio che rischiano di metterlo in ginocchio.
Il titolo originale del film non è un caso, la scelta di sottolineare "l'anno più violento" serve a fare da contrasto con il modo di agire del protagonista del film. Abel è un non-violento, cerca in tutti i modi di non essere come chi usa la violenza per i propri fini, o come chi cerca la strada più semplice e spesso scorretta per sopraffare un avversario in affari. Elegante nel modo di vestire e pacato nel modo di porsi, Abel ci tiene a non essere come gli altri, coerente con se stesso e sempre alla ricerca della mossa più giusta e non quella più facile. Il regista sceglie la via introspettiva, rinuncia a mostrare la violenza (altro contrasto con il titolo), alle scene madri, alle urla e ai sensazionalismi. La regia è bella, semplice e pulita. Buona anche la fotografia, soprattutto nelle scene all'aperto mentre in quelle al chiuso a volte risulta un po' troppo scura. Impossibile non notare l'influenza di un capolavoro come Il Padrino e del mitico Michael Corleone nel personaggio di Abel.
A supportare il film ci pensano due ottimi protagonisti. Davvero molto bravo Oscar Isaac, mai così protagonista come in questo film, dimostra di essere assolutamente in grado di tenere tutto un film sulle sue spalle. Altrettanto brava Jessica Chastain, nei panni della bionda moglie del protagonista, anche se la sua bravura ormai non stupisce più, è un'attrice capace di interpretare al meglio qualsiasi ruolo, da protagonista o di supporto, e in qualunque genere.
A Most Violent Year è un film che si avvicina al genere crime-story senza abbracciarlo completamente, o meglio spogliandolo di tutta l'azione tipica del genere, ha il difetto di essere un po' freddo ma nel complesso è un ottimo film.
mercoledì 3 febbraio 2016
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