martedì 31 dicembre 2019

I migliori film del decennio (e non solo) secondo Frame

Ci siamo, è il 31 dicembre 2019, fra poche ore saremo nel 2020 e ci lasceremo alle spalle non solo un anno ma un decennio estremamente prolifico di film. Quali sono stati i migliori film del decennio? Domanda incredibilmente difficile a cui, onestamente, è impossibile rispondere.


Creare una Top10 non è stato per niente facile, siamo stati costretti a lasciare fuori tanti bellissimi film, dei cult, film che ci hanno emozionato, divertito, commosso, film con grandi interpretazioni, per ogni titolo inserito ne venivano fuori almeno altri due o tre che avrebbero meritato di essere scelti, ma alla fine se Top10 deve essere...

Lo staff di Frame si è confrontato, ognuno ha detto dei titoli, cercando di includere vari generi, e alla fine siamo arrivati a una mediazione che è riuscita ad accontentare tutti. Tre classifiche: una Top10 dei film, una Top5 dei film d'animazione e una Top5 dei personaggi cult.

Ecco le nostre scelte.

Top10 Film

- Inception, di Christopher Nolan (2010)
- Django Unchained, di Quentin Tarantino (2012)
- The Wolf of Wall Street, di  Martin Scorsese (2013)
- La Grande Bellezza, di Paolo Sorrentino (2013)
- Gran Budapest Hotel, di Wes Anderson (2014)
- Mad Max: Fury Road, di George Miller (2015)
- Lo Chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti (2015)
- La La Land, di Damien Chazelle (2016)
- Logan, di James Mangold (2017)
- Joker, di Todd Phillips (2019)

Menzione Speciale per la saga degli Avengers dei Marvel Studios. The Avengers (2012), Avengers: Age of Ultron (2015), Avengers: Infinity War (2018), e Avengers: Endgame (2019), quattro film che hanno segnato l'ultimo decennio, per gli incassi, per i personaggi, per la capacità di intrecciare le storie in un unico grande disegno che ha appassionato tutti.

Top5 Film d'Animazione

- Toy Story 3, di Lee Unkrich (Disney / Pixar, 2010)
- Inside Out, di Pete Docter (Disney / Pixar, 2015)
- Frankenweenie, di Tim Burton (2012)
- Your Name., di Makoto Shinkai (2016)
- Rango, di Gore Verbinski (2011)

Top5 Personaggi

- Iron Man, fulcro centrale di tutto l'Universo Cinematografico Marvel, interpretato da Robert Downey Jr. dal 2008 al 2019;
- Furiosa, interpretata magistralmente da Charlize Theron nel film Mad Max: Fury Road (2015);
- Cesare, lo scimpanzé protagonista della saga reboot de Il Pianeta della Scimmie, splendidamente interpretato nei movimenti e nelle espressioni da Andy Serkis;
- lo Zingaro, il villain cult de Lo Chiamavano Jeeg Robot, interpretato da Luca Marinelli;
- Kylo Ren, il tormentato co-protagonista della nuova trilogia di Star Wars, interpretato da Adam Driver.

lo staff di Frame

lunedì 30 dicembre 2019

Box-office Italia: Pinocchio si prende il primo posto

La settimana di Natale ha premiato i film natalizi, e Pinocchio sale in testa alla classifica box office italiana.

Il film di Matteo Garrone ha passato uno splendido Santo Stefano, ha incassato altri 5.3 milioni ed è salito a un totale di 9.9 milioni di euro, i dieci milioni sono a un passo e saranno sicuramente superati in questi giorni.

Debutto al secondo posto per Jumanji: The Next Level, uscito il giorno di Natale, il film ha incassato 6 milioni di euro (il precedente era arrivato a fine corsa con poco più di 10 milioni).
Terzo posto per Il Primo Natale, che ha incassato altri 4.5 milioni di euro per un totale di 12.5 milioni raccolti fino ad oggi.

Scala al quarto posto Star Wars: L'Ascesa di Skywalker ma il film incassa altri 3.3 milioni di euro e sale a un totale di 10.4 milioni, il precedente, Gli Ultimi Jedi, aveva chiuso la sua corsa a 15 milioni, un traguardo che sembra già abbastanza vicino.
Chiude la cinquina un altro film italiano, La Dea Fortuna, che vede il proprio totale salire a 4.6 milioni di euro.

Da segnalare l'andamento di Frozen 2: Il Segreto di Arendelle, uscito più di un mese fa, il film è sesto in classifica ma questa settimana ha incassato 1.7 milioni di euro e il totale è salito a 17.8 milioni.

Box-office USA: Star Wars: L'Ascesa di Skywalker domina ancora la classifica

Secondo weekend consecutivo in testa alla classifica box office USA per Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, ultimo film della saga.

Il calo c'è stato, come previsto, ma meno consistente di quello che aveva colpito il precedente capitolo, Gli Ultimi Jedi. Il film di J.J. Abrams incassa altri 72 milioni di dollari e sale a un totale negli USA di 361 milioni, raccolti in dieci giorni. Bene anche nel resto del mondo, in particolare in Gran Bretagna dove l'incasso totale è salito a 51.4 milioni, nella seconda settimana il film ha raccolto altri 94.3 milioni, salendo a un totale mondiale di 725 milioni di dollari incassati in dodici giorni. Alla faccia delle critiche negative.

Secondo posto per Jumanji: The Next Level, che ha incassato altri altri 35.3 milioni salendo a un totale negli USA di 175 milioni di dollari, mentre a livello mondiale ne ha incassati 460.
Esordio al terzo posto per Piccole Donne, con 29 milioni di dollari incassati in cinque giorni. Il film ha rispettato le migliori previsioni della vigilia.

Resiste al quarto posto Frozen 2: Il Segreto di Arendelle, il cui totale negli USA è salito a 421 milioni di dollari, mentre a livello mondiale è arrivato a un incasso di 1.2 miliardi globali, superando il primo film e diventando il terzo maggior incasso di sempre tra i film d'animazione.
Chiude la cinquina Spie Sotto Copertura, il nuovo film d'animazione della BlueSky debutta con 22 milioni di dollari in cinque giorni, mentre a livello mondiale ne ha raccolti 38.1 in tutto.

martedì 24 dicembre 2019

Pinocchio - la recensione

Pinocchio, il capolavoro di Carlo Collodi, è probabilmente una delle fiabe per bambini più famosa e amata nel mondo. Ha avuto moltissime trasposizioni cinematografiche, dal classico Disney a quella, criticatissima, di Roberto Benigni, passando per la versione più divertente vista in Shrek.

Matteo Garrone, dopo averci raccontato la periferia brutale nel bellissimo Dogman, torna a quelle atmosfere un po' fiabesche e un po' gotiche che avevamo visto in Il Racconto dei Racconti, lasciando da parte reinterpretazioni personali e attanendosi più possibile all'opera originale.
Come avveniva ne Il Racconto dei Racconti, anche nella fiaba di Collodi l'immaginario grottesco e  realismo filostorico si intersecano per creare la cornice perfetta della fiaba, nell'accezione originaria del termine, non storiella conciliante, ma raccontodove terrore e morte sono presenti in misura uguale all'insegnamento morale.
Allora la povertà estrema si interseca perfettamente con il burattino di legno, animali-persone e una fata bambina dai capelli turchini.
La scelta del cast si dimostra sotto questo aspetto molto azzeccata: Roberto Benigni è un Geppetto fantastico (mai così bravo da quel La Vita è Bella che gli valse l'Oscar), Federico Ielapi riesce a infondere nel suo pinocchio, nonostante la giovane età, il giusto pizzico di irriverenza, furbizia e sincero desiderio di essere un bravo bambino, Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo hanno il volto perfetto per essere il Gatto e la Volpe e la francese Marine Vacth ha quel tocco disturbante che rende la Fata Turchina indimenticabile.


Anche dal punto di vista tecnico, il film è una gioia per gli occhi: regia e fotografia richiamano vecchie foto d'epoca, la colonna sonora crea atmsfere sognanti e suggestive, i costumi non sono mai banali, a metà fra ricostruzione storica e esagerazione teatrale. 
A coronare il tutto, le splendide location che spaziano dalla Toscana, al Lazio, alla Puglia, a ricordare che sarà anche un mondo gfiabesco quello raccontato da Collodi e mostratoci da Garrone, ma è pur sempre di una Italia magica che stiamo parlando. E per sottolinearlo c'è la vasta gamma di dialetti e accenti che possiamo sentire durante tutto il film.

Oltre però a essere un film di grande tecnica, questo nuovo adattamento di Pinocchio è soprattutto un film di cuore.
Un film di pura emozione, proprio come la storia che abbiamo letto da bambini, e che in due ore di ottimo cinema riesce a tirare fuori quel bambino in noi che, forse, non è mai andato via.

lunedì 23 dicembre 2019

Box-office Italia: esordio al primo posto per 'Star Wars: L'Ascesa di Skywalker'

Weekend con tante uscite importanti ma nessuna sorpresa, Star Wars: L'Ascesa di Skywalker si piazza subito al primo posto.

L'ultimo capitolo della saga incassa 5.3 milioni di euro in cinque giorni (4.1 milioni solo nel fine settimana) e si accomoda in cima alla classifica. Come negli USA, anche in Italia si tratta di un esordio leggermente inferiore a Gli Ultimi Jedi (5.9 milioni), ma stavolta il film ha dovuto affrontare una concorrenza molto più agguerrita e numerosa.

Al secondo posto infatti si è piazzato Pinocchio, una delle nuove uscite più importanti della settimana. In quattro giorni il film di Garrone ha incassato 2.6 milioni di euro, quasi quanto l'incasso finale de Il Racconto dei Racconti, sempre diretto dal regista romano.
Al terzo posto un altro film italiano, Il Primo Natale, che incassa altri 2 milioni e sale a 6.2 milioni di euro totali.

Debutto al quarto posto per il nuovo film di Ferzan Ozpetek, La Dea Fortuna, che raccoglie 1.4 milioni di euro. Esordio un po' al di sotto del precedente Napoli Velata, che arrivò nelle sale proprio a fine anno mentre quest'ultimo avrà il periodo natalizio per recuperare.
Chiude la cinquina Frozen 2: Il Segreto di Arendelle, che sale a un totale di 16 milioni di euro.


Box-office USA: 'Star Wars: L'Ascesa di Skywalker' conquista la vetta

Primo posto doveva essere e primo posto è stato, il nono episodio della saga di Star Wars si piazza subito al primo posto del box office USA.

Nonostante una critica molto divisa, il pubblico americano si è riversato in massa nelle sale per l'uscita de L'Ascesa di Skywalker. Il film, in soli tre giorni, ha incassato 176 milioni negli USA, mentre nel resto del mondo ha raccolto 198 milioni, per un totale di 374 milioni di dollari incassati in cinque giorni. Un risultato leggermente inferiore a Gli Ultimi Jedi (che però non era uscito così a ridosso del Natale), ma che rientra nella fascia delle previsioni fatte nei giorni scorsi.
L'unico nota negativa è stata l'esordio in Cina, dove il film ha incassato molto meno del previsto, evidentemente è stato sottovalutato lo "scontro" con le nuove uscite locali che invece hanno conquistato il box office. Bene l'andamento negli altri paesi, soprattutto in Gran Bretagna dove ha raccolto 26.8 milioni di dollari.
L'Ascesa di Skywalker è il settimo film Disney del 2019 a esordire sopra i 100 milioni.

Scende al secondo posto Jumanji: The Next Level, che risente un po' dell'uscita di Star Wars ma comunque incassa altri 26.1 milioni di dollari  per un totale negli USA di 101.9 milioni. A livello mondiale il film sale a 311.9 milioni di dollari.
Scala al terzo posto, ma tiene bene, Frozen 2: Il Segreto di Arendelle, alla sua quinta settimana in Top3. Il film d'animazione della Disney incassa altri 12.3 milioni e sale a 386 milioni di dollari negli USA, mentre a livello mondiale si prepara a superare 1.2 miliardi di dollari.

Apre al quarto posto il musical Cats, con un risultato molto al di sotto delle aspettative, solo 6.5 milioni di dollari incassati. In realtà non è una grande sorpresa, anche se il film ha alle spalle un brand di grande successo (è uno dei musical più famosi di sempre), già dall'uscita del trailer si respirava un'aria di perplessità intorno al film, e il colpo di grazia è arrivato poi dalle critiche molto negative che hanno anticipato l'uscita.
Chiude la top-five Cena con Delitto - Knives Out, che sale a 90 milioni di dollari negli USA, e a 185.5 milioni nel mondo, un risultato ottimo.

sabato 21 dicembre 2019

"The Irishman? forse è l'ultimo". Martin Scorsese teme che non ci sia più spazio per i suoi film

Martin Scorsese ha parlato, in una lunga intervista con il giornale inglese The Guardian, del futuro dell'industria cinematografica, rimarcando il proprio pensiero pessimista verso il futuro e verso il presente.

Nei mesi scorsi il regista ha condiviso un proprio pensiero su quello che considera un vero e proprio monopolio dei cinecomic nei cinema. Dichiarazioni che sono state viste come un attacco al genere dei film tratti da fumetto, e in particolare alla Marvel, e che ha scatenato un dibattito, che in alcuni momenti si è fatto anche piuttosto aspro, che va avanti ancora oggi.
In questi giorni Scorsese si sta godendo il successo di The Irishman, che sta raccogliendo nomination e riconoscimenti, ma allargando lo sguardo allo stato attuale dell'industria cinematografica, il regista non è felice, tanto da ipotizzare che The Irishman potrebbe essere il suo ultimo film, perché "non c'è più spazio per lavori come questo".

Ecco alcuni estratti dell'intervista rilasciata al The Guardian.

"I cinema sono stati praticamente sequestrati dai film di supereroi. Sai no? Questi film con la gente che vola, si prende a botte e distrugge cose, il che va bene se davvero tanti vogliono vederli. La questione è che non si trova più spazio per film di altri generi. Non so quanti altri film potrei fare, forse The Irishman potrebbe essere l’ultimo. La mia idea era quello di riuscire a realizzarlo e, magari, mostrarlo per un giorno al BFI di Londra o alla Cinémathèque di Parigi. Non sto scherzando.

In questo momento i cinema, se hanno 12 schermi, su 11 fanno vedere supereroi. Ti piacciono? Va benissimo, ci mancherebbe, ma hai davvero bisogno di 11 schermi? È folle per film come Lady Bird o The Souvenir. Titoli che non sono necessariamente di gran successo commerciale, ma che sono in grado di trovare un pubblico con la loro genuinità modesta. E non dico che un film commerciale non possa essere arte. Quello che ha rovinato il cinema è il prodotto. Il concetto di prodotto cinematografico usa e getta. Prendi Cantando Sotto La Pioggia, al tempo era un film commerciale ma lo puoi guardare e riguardare.  Quindi la domanda è: come proteggeremo il cinema come forma d'arte?



Non ti deve per forza piacere un film come The Aviator, ma si tratta di un tipo di film che oggi non riuscirei a fare. Oggi non potrei girare Shutter Island, nonostante la presenza di DiCaprio e la mia. The Departed è stato fatto nonostante “sé stesso”, lo star power dei protagonisti ha aiutato. Mentre stavamo lavorando a questo progetto abbiamo capito che le porte intorno a noi si stavano chiudendo. Cosa sta accadendo? Ho osservato i cinema del quartiere: 10 schermi che propongono tutti lo stesso film.

Le persone dicono che abbiamo fatto vedere The Irishman nei cinema per poco, per quattro settimane. Abbiamo provato a ottenere più tempo ma i gestori delle sale e Netflix non riuscivano a trovare un punto d’incontro. Però vedi, ho avuto lungometraggi che sono stati in sala per una settimana e poi sono stati “buttati nel dimenticatoio”. Negli USA, Re per Una Notte è durato una settimana. È stato ignorato per 10 anni. Ho accettato che The Irishman fosse mostrato in sala per una sola settimana, la mia sola preoccupazione era fare un buon lavoro per gli attori, per l'Academy, per il pubblico. Non era per me, non era neppure per il film. So di essere alla fine di un lungo, lungo viaggio. La cosa principale è realizzare il film e abbracciare questa nuova modalità distributiva."

Un Martin Scorsese decisamente pessimista, quasi abbattuto dal momento storico che sta vivendo la distribuzione cinematografica. The Irishman però non sarà il suo ultimo film, il regista dovrebbe tornare sul set il prossimo anno per girare Killers of the Flower Moon, adattamento dell'omonimo romanzo (uscito in Italia con il titolo "Gli assassini della terra rossa"), con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro protagonisti. Il film racconterà la vera storia degli omicidi di membri della tribu Osage nell’Oklahoma degli anni '20, dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre.

giovedì 19 dicembre 2019

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker - la recensione (SPOILER FREE)

Sono passati ormai 42 anni dall'uscita di Star Wars - Episode IV: Una Nuova Speranza, "primo" episodio per data di uscita, e da allora la Saga ha coinvolto ed appassionato generazioni intere.
Se di quella meraviglia che fu la trilogia classica iniziale si riesce ancora ad intravedere qualche contorno però, c'è da ringraziare, perché è noto ai più che i capitoli seguenti, Episodio I, II e III abbiano riportato in un certo qual modo un "equilibrio" nel fandom, che all'unisono si è opposto con tutte le sue forze al destino riservato alle origini della discendenza Skywalker, il cui eco riecheggia ancora, sino al capitolo IX, forse per un'ultima volta (?).


Che dire quindi di questa conclusione, capitanata nuovamente da J.J. Abrams, dopo la pausa di riflessione de Gli Ultimi Jedi, che va ad inserire un tassello molto pesante al multicolore e complesso mosaico dell'universo nato dalla geniale mente di George Lucas?
Il film inizia, dopo gli iconici titoli in giallo che tutti amiamo, come uno schiaffo inaspettato sul volto, in medias res e senza lasciar presagire un granché, il ritmo incalza, quasi a voler recuperare il terreno dei buchi di trama del capitolo precedente, ti fa roteare ferocemente come intrappolato in un giro di centrifuga e poi ti lancia ancora una volta contro la poltroncina.
Momento di stallo, si recupera fiato e finalmente il film inizia a prendere una piega più decisa, a tratti quasi prevedibile, ma quella prevedibilità che quando si materializza ti toglie comunque il fiato. A reggere il tutto, effetti speciali alle stelle, (coreografie di combattimento a parte, forse si poteva far meglio), una sceneggiatura apparentemente in linea con le precedenti, un John Williams in forma smagliante, che regala l'ennesima colonna sonora da brividi lungo la schiena sulla quale i protagonisti danzano alla perfezione.
A stridere è il montaggio, un po' troppo effetto patchwork, spigoloso in modo quasi disturbante in alcune sequenze. Tangibile l'impronta disneyana, da molti considerata una grossa caduta di stile, ma assolutamente giustificata, soprattutto nell'ultima mezz'ora di film. Il risultato finale è un prodotto godibile anche se a tratti "buttato in caciara"... Eppure sarà impossibile non commuoversi ed amarlo un pochino, se si è mai davvero stati fan.


Il cast regala ancora molte gioie, su tutti Adam Driver, la cui interpretazione è ancora una volta magistrale. Molto più in linea anche Daisy Ridley, meno rigida rispetto al capitolo precedente. C-3PO, mattatore indiscusso, regala momenti comici delicati e british alla vecchia maniera, quasi inaspettatamente, ma d'altronde: "Mai sottovalutare un droide!".

Ci sarebbe molto altro da dire, ma sarebbe complicato farlo senza lasciarsi sfuggire dettagli. Correte in sala, andate a vederlo, perché è arrivato il momento di scartare il regalo definitivo!

martedì 17 dicembre 2019

Tarantino si allontana dal possibile film di 'Star Trek'

La notizia non è mai stata confermata ufficialmente, quindi non si può davvero parlare di abbandono, ma sembra che, alla fine, non vedremo un film di Star Trek firmato da Quentin Tarantino.

In una recente intervista, il regista ha parlato del suo prossimo film, il fatidico decimo che dovrebbe chiudere la sua carriera, lasciando intendere la voglia di concentrarsi su qualcosa di più "piccolo" rispetto a C'era una volta... a Hollywood.

"Mi sto allontanando dal film", ha confessato Tarantino al sito Consequence of Sound, "anche se non ho ancora parlato con loro al momento. [...] C'era una volta a... Hollywood doveva essere il mio ultimo, grande film, ma stranamente ha finito per liberarmi. Voglio dire, non ho idea di quale storia racconterò nel prossimo film. Non ne ho nemmeno lontanamente un'idea."

La notizia del suo "allontanarsi" da Star Trek ha fatto velocemente il giro del web, così Deadline ha contattato nuovamente il regista per chiedere spiegazioni.

"Potrei prendere le distanze, ma vedremo", ha detto Tarantino, "Non ho ancora completamente deciso, né ho parlato con chi è coinvolto nella cosa. Nulla è ufficiale, insomma".

In parole povere, Quentin Tarantino non ha ancora idea di cosa farà, non ha ancora deciso quale sarà il suo decimo film. Ricordiamo che qualche giorno fa, lo stesso regista, aveva parlato di un'idea riguardo un possibile Kill Bill 3.

Intanto la Paramount sta portando avanti lo sviluppo di due film di Star TrekStar Trek 4, diretto da Noah Hawley, e un altro film, R-Rated, basato su una storia scritta da Tarantino, J.J. Abrams e Mark L. Smith. Vedremo cosa succederà.

Oscar 2020 - niente da fare per l'Italia, fuori dalla shortlist dei film stranieri

Le cinquine che si contenderanno gli Oscar 2020 saranno annunciate il prossimo 13 gennaio, intanto l'Academy ha comunicato le shortlist di alcune categorie.

Tra le shortlist comunicate anche quella del Film Internazionale (il miglior film straniero), che anche quest'anno non vedrà l'Italia tra i protagonisti. Il film di Marco Bellocchio, Il Traditore, infatti non è rientrato tra i dieci titoli da cui verranno poi scelti i film per la cinquina finale. Presenti invece i grandi favoriti della categoria, Parasite di Bong Joon-ho e Dolor y Gloria di Pedro Almodovar.

Il Film Internazionale sarà votato da tutti i membri dell'Academy che avranno visto tutti e dieci i titoli, mentre per le altre shortlist saranno votate dai membri del settore. Le votazioni per determinare le cinquine si apriranno il 2 gennaio per concludesti il 7. Le votazioni finali sulle cinquine, per scegliere i vincitori delle statuette, si terranno dal 30 gennaio al 4 febbraio.

La cerimonia di premiazione si terrà il 9 febbraio, molto prima rispetto agli ultimi anni.

Ecco le shortlist.

FILM INTERNAZIONALE
Czech Republic, “The Painted Bird”
Estonia, “Truth and Justice”
France, “Les Misérables”
Hungary, “Those Who Remained”
North Macedonia, “Honeyland”
Poland, “Corpus Christi”
Russia, “Beanpole”
Senegal, “Atlantics”
South Korea, “Parasite”
Spain, “Pain and Glory”

DOCUMENTARIO
“Advocate”
“American Factory”
“The Apollo”
“Apollo 11”
“Aquarela”
“The Biggest Little Farm”
“The Cave”
“The Edge of Democracy”
“For Sama”
“The Great Hack”
“Honeyland”
“Knock Down the House”
“Maiden”
“Midnight Family”
“One Child Nation”

CORTO DOCUMENTARISTICO
“After Maria”
“Fire in Paradise”
“Ghosts of Sugar Land”
“In the Absence”
“Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)”
“Life Overtakes Me”
“The Nightcrawlers”
“St. Louis Superman”
“Stay Close”
“Walk Run Cha-Cha”

TRUCCO E PARRUCCO
“Bombshell”
“Dolemite Is My Name”
“Downton Abbey”
“Joker”
“Judy”
“Little Women”
“Maleficent: Mistress of Evil”
“1917”
“Once upon a Time…in Hollywood”
“Rocketman”

COLONNA SONORA
“Avengers: Endgame”
“Bombshell”
“The Farewell”
“Ford v Ferrari”
“Frozen II”
“Jojo Rabbit”
“Joker”
“The King”
“Little Women”
“Marriage Story”
“Motherless Brooklyn”
“1917”
“Pain and Glory”
“Star Wars: The Rise of Skywalker”
“Us”

MUSIC (ORIGINAL SONG)
“Speechless” da “Aladdin”
“Letter To My Godfather” da “The Black Godfather”
“I’m Standing With You” da “Breakthrough”
“Da Bronx” da “The Bronx USA”
“Into The Unknown” da “Frozen II”
“Stand Up” da “ “Harriet”
“Catchy Song” da “ “The Lego Movie 2: The Second Part”
“Never Too Late” da “ “The Lion King”
“Spirit” da “ “The Lion King”
“Daily Battles” da “ “Motherless Brooklyn”
“A Glass of Soju” da “ “Parasite”
“(I’m Gonna) Love Me Again” da “ “Rocketman”
“High Above The Water” da “ “Toni Morrison: The Pieces I Am”
“I Can’t Let You Throw Yourself Away” da “ “Toy Story 4”
“Glasgow” da “ “Wild Rose”

CORTO ANIMATO
“Dcera (Daughter)”
“Hair Love”
“He Can’t Live without Cosmos”
“Hors Piste”
“Kitbull”
“Memorable”
“Mind My Mind”
“The Physics of Sorrow”
“Sister”
“Uncle Thomas: Accounting for the Days”

CORTO LIVE ACTION
“Brotherhood”
“The Christmas Gift”
“Little Hands”
“Miller & Son”
“Nefta Football Club”
“The Neighbors’ Window”
“Refugee”
“Saria”
“A Sister”
“Sometimes, I Think about Dying”

EFFETTI VISIVI
“Alita: Battle Angel”
“Avengers: Endgame”
“Captain Marvel”
“Cats”
“Gemini Man”
“The Irishman”
“The Lion King”
“1917”
“Star Wars: The Rise of Skywalker”
“Terminator: Dark Fate”

lunedì 16 dicembre 2019

Box-office Italia: debutto in testa per Il Primo Natale

In attesa di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, il nuovo film di Ficarra e Picone si piazza al primo posto della classifica box office italiana.

Il Primo Natale vince il weekend, debutta in testa incassando 3.1 milioni di euro, leggermente sotto il precedente film del duo comico ma, visto il periodo e la tematica molto natalizia, il film dovrebbe avere una buona tenuta nonostante le tante nuove uscite in arrivo.

Scende al secondo posto Frozen 2: Il Segreto di Arendelle, che incassa altri 1.6 milioni di euro e sale a un totale di 14.9 milioni (oggi supererà i 15 milioni). Vedremo se durante le vacanze di Natale riuscirà ad avvicinarsi all'incasso totale del primo film (19.4 milioni).
Al terzo posto lo spin-off di Gomorra, L’Immortale, che raccoglie altri 1.1 milioni di euro e sale a 4.9 milioni totali.

Buona la tenuta di Cena con Delitto - Knives Out, al quarto posto, incassa un altro milioni e sale a 2.5 milioni di euro totali. Chiude la top-five l'ultimo film di Woody Allen, Un Giorno di Pioggia a New York, che sale a 2.9 milioni di euro totali.

Box-office USA: Jumanji: The Next Level subito in testa

Esordio al primo posto al box office USA per il terzo film della saga Jumanji, con un risultato migliore del previsto.

Il precedente aveva sorpreso tutti, per questo la Sony si aspettava un piccolo calo per questo terzo capitolo, così non è stato, anzi, Jumanji: The Next Level ha incassato 60.1 milioni di dollari in una settimana, andando oltre le aspettative e incassando più del secondo film. Bene anche nel resto del mondo (da noi uscirà il 25 dicembre), dove ha incassato 85.7 milioni, per un totale globale di 212.6 milioni di dollari. Il periodo delle feste dovrebbe consentirgli un'ottima tenuta, anche se fra qualche giorno uscirà Star Wars: L'Ascesa di Skywalker.

Scala al secondo posto Frozen 2: Il Segreto di Arendelle, il film della Disney raccoglie altri 19.2 milioni arrivando a un totale, negli USA, di 366.5 milioni di dollari. A livello mondiale invece il film ha ufficialmente superato il miliardo di dollari (1.032 miliardi), è il sesto film Disney a superare questo traguardo nel 2019.
Tiene bene al terzo posto Cena con Delitto – Knives Out, che incassa altri 9.2 milioni, arrivando a un passo dagli 80 milioni negli USA e a 162 milioni di dollari nel mondo. Ottimo risultato per un film costato solo 40 milioni.

Debutto in sordina per l'ultimo film di Clint Eastwood, Richard Jewell, che si piazza al quarto posto con 5 milioni di dollari incassati, ma potrebbe avere una buona tenuta sul lungo termine. Chiude la cinquina l'horror della Blumhouse, remake di un film del '74, Black Christmas, che debutta sotto le aspettative con 4.4 milioni di dollari.

domenica 15 dicembre 2019

'Via col Vento' compie oggi 80 anni!

Era il 15 dicembre del 1939 quando al Loew's Grand di Atlanta venne presentato al pubblico uno dei film più grandi, importanti, e iconici della storia del Cinema, il capolavoro Via col Vento.

Un film enorme, il primo lungometraggio girato in Technicolor, migliaia di comparse, cinque registi cambiati nel corso della lavorazione, oltre 90 set utilizzati e costruiti, tra cui il più grande mai realizzato per un film (53 palazzi in scala e più di tre chilometri di strade), un cast numeroso e di primo livello, 158.000 metri di pellicola girati, e così come il film, anche la premiere fu da record e all'insegna della grandezza.

La città di Atlanta, piuttosto piccola al tempo, venne letteralmente invasa da quasi un milione di persone. In onore al film, per i tre giorni precedenti alla premiere, scuole e uffici pubblici vennero chiusi per "festività".
La facciata del teatro Loew's Grand venne modificata per l'occasione trasformandosi nell'esatta copia della villa delle Dodici Querce. Il prezzo del biglietto della prima venne alzato di parecchio, da 50 centesimi a ben 10 dollari.

Non fu tutto rose e fiori però. Alla premiere non prese parte Leslie Howard (Ashley), impegnato in Europa con la propaganda a favore degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale, e nemmeno Hattie McDaniel (Mami). L'attrice dovette rinunciare alla premiere a causa delle leggi razziali in vigore in Georgia, essendo afroamericana infatti non poteva entrare nel teatro, e proprio per questo motivo Clarke Gable minacciò di boicottare l'anteprima. A convincere l'attore a partecipare fu proprio la McDaniel, che comunque si sarebbe poi rifatta vincendo l'Oscar come migliore attrice non protagonista, prima attrice di colore a conquistare una statuetta.
Assente all'anteprima anche il regista Victor Fleming, in contrasto con il produttore David O. Selznick che si prese tutti i meriti del film, definendo Fleming solo come "uno dei cinque registi".
Nonostante sia stata sempre descritta come una vera Diva (e in effetti lo era), l'unica a partecipare a tutti gli eventi legati al film fu Vivien Leigh, sempre accompagnata da quello che poi sarebbe diventato suo marito, Laurence Olivier. Eppure l'attrice avrebbe avuto di che lamentarsi, non per la premiere ma per un discorso generale. Vivien Leigh, protagonista assoluta, colonna portante della storia, lavorò per 125 giorni di seguito, senza pause, ricevendo un compenso di 25 mila dollari, mentre il suo collega Clarke Gable, che lavorò "solo" 71 giorni, ne prese 120 mila.

Oggi, solo una persona potrebbe raccontare com'è stato vivere la lavorazione, quella premiere, e quel successo, Olivia de Havilland (Melania), 103 anni, unica del cast ancora in vita (e curiosamente nel film era la prima a morire).

Via col Vento è un film immortale, ebbe un successo straordinario all'uscita ma ancora oggi, rivedendolo, non si può non apprezzare la sua bellezza e magnificenza.

giovedì 12 dicembre 2019

Roman Polanski risponde alle accuse e parla di Weinstein

Nelle scorse settimane una nuova accusa di stupro ha travolto il regista Roman Polanski, stavolta a puntare il dito contro il regista è stata l'ex attrice e modella francese Valentine Monnier, che ha dichiarato di essere stata picchiata e violentata dal regista nel 1975.

Fino ad oggi, Polanski aveva risposto solo tramite portavoce, negando tutto, adesso invece, in una lunga intervista con Paris Match, ha voluto rispondere in prima persona alle accuse, contrattaccando in modo molto deciso e affermando che tutto questo è solo l'ennesimo tentativo di dipingerlo come un mostro.

Sulle accuse di Valentine Monnier: "Non ho idea di cosa stia parlando perché è falso. Lo nego assolutamente. Evidentemente accusarmi di stupro non è più una cosa sensazionale, quindi devi aggiungere un ulteriore strato. È facile accusare quanto tutto è prescritto da decine d’anni e si sa che non ci potrà essere una procedura giudiziaria a discolparmi. Mi accusa di averla picchiata, ma io non picchio le donne!"


Polanski poi è tornato all'inizio, a quella prima accusa di stupro ai danni della 13enne Samantha Geiner, per cui è stato condannato e che l'ha costretto a scappare dagli USA per evitare il carcere: "Sono anni che la gente cerca di rendermi un mostro. Mi sono abituato a queste calunnie, la mia pelle si è indurita fino a formare un guscio. Ma per i miei figli, per Emmanuelle [Seigner, sua moglie], è una cosa terribile. È per loro che parlo. Di certo sono responsabile. Nel 1977 ho fatto un errore, ed è la mia famiglia che sta pagando il prezzo quasi mezzo secolo dopo. I media si sono scagliati contro di me con estrema violenza. Colgono al balzo ogni nuova falsa accusa, anche quelle assurde e prive di sostanza, perché gli permette di rilanciare questo argomento. È come una maledizione, e non posso farci nulla. Solo io e Samantha sappiamo cos'è successo quel giorno. Qualsiasi cosa abbia fatto, in qualsiasi maniera sia avvenuta, è una cosa di cui mi pento profondamente. L’ho già detto numerose volte. Ho scritto a Samantha, sono in contatto con lei, e lei lo sa. Lei e la sua famiglia hanno sofferto a causa mia, e questa cosa continua e non dipende da me. Ogni volta che c’è una nuova bugia su di me, lei viene colpita. Ha scritto diverse volte al procuratore spiegando che il trauma causatole dal circo mediatico è ben peggio di ciò che le ho fatto soffrire".

Il regista poi ha allargato il discorso ai tempi che viviamo oggi, un "neo oscurantismo" che lo preoccupa. "Ho avuto la fortuna di vivere in una società infinitamente più libera, non avremmo mai immaginato di vedere gruppi di manifestanti davanti a un cinema o un museo per vietare una proiezione o una mostra. Oggi è diventato tutto possibile, è assurdo. Si licenzia il capo di McDonald’s perché ha avuto una relazione consensuale con un'impiegata, un ministro perché, quindici anni prima, ha messo la mano sul ginocchio di una giornalista. Si mettono in causa l’evoluzione, l’esistenza dei due sessi, i vaccini, il fatto che la Terra sia rotonda. Siamo piombati in una sorta di neo oscurantismo". Polanski ha anche aggiunto che questa è un epoca che giudica "i costumi di una volta con i criteri attuali" e secondo lui non è giusto. Una frase che lascia un po' perplessi in un discorso generale che invece ha dei punti condivisibili.

Infine, il regista ha puntato il dito contro Harvey Weinstein, non per le accuse di stupro che hanno travolto l'ex produttore, ma per quello che considera un tentativo di sabotaggio ai suoi danni: "So che nel 2003, Weinstein era andato in panico quando Il pianista vinse due BAFTA, tra cui Miglior Film. Weinstein, che aveva due film candidati all'Oscar, ha lanciato una campagna per prevenire che accadesse di nuovo. È stato lui a ritirare fuori la storia, vecchia di 26 anni, con Samantha, e che non interessava più a nessuno. Il suo addetto stampa è stato il primo a chiamarmi “stupratore di bambini”. Paradossalmente, Il pianista non ha vinto il premio come Miglior Film, che va al produttore, ma io ho vinto come Miglior Regista".

Insomma, un Roman Polanski per niente abbattuto dalle ultime accuse nei suoi confronti e più combattivo che mai.

mercoledì 11 dicembre 2019

SAG Awards 2020 - le nomination

Sono state svelate le nomination ai Screen Actors Guild Awards 2020, il premio del sindacato degli attori.

Ad ottenere il maggior numero di nomination sono stati Bombshell, C'era una Volta... a Hollywood e The Irishman, i tre film hanno ottenuto quattro nomination a testa e, nella categoria miglior cast (il corrispettivo del "miglior film"), dovranno vedersela con JoJo Rabbit e Parasite.

Snobbato (di nuovo, dopo i Golden Globes) Robert De Niro, i suoi due compagni in The Irishman, Joe Pesci e Al Pacino, hanno ricevuto la nomination come non protagonisti, il film come miglior cast, ma l'attore non è stato nominato nella cinquina dei protagonisti. Un assenza che si nota e che francamente risulta incomprensibile. Fortunatamente l'attore riceverà il meritato tributo con la consegna del SAG Award alla carriera.
Tra le nominate come migliore attrice protagonista c'è Renée Zellweger per il film Judy, e se dovesse vincere farà la storia dei SAG. L'attrice infatti ha ricevuto due volte questo premio, nel 2003 per Chicago (per cui ha preso anche il premio al miglior cast) e nel 2004 per Ritorno a Cold Mountain, un piccolo record che condivide con Frances McDormand, e se dovesse vincere il premio del 2020, sarebbe la prima attrice ad averne ben tre in bacheca. Nemmeno Meryl Streep ha mai vinto tre SAG, l'unico fino ad oggi è stato Daniel Day-Lewis. Vedremo se Renée Zellweger riuscirà a fare la storia.

Per quanto riguarda la tv, The Crown e The Morning Show hanno ottenuto il maggior numero di nomination. Spazio anche a Il Trono di Spade, con il "solito" Peter Dinklage (miglior attore serie drama), migliore cast e migliori stunt.

La cerimonia si terrà il 19 gennaio. Ecco tutte le nomination di Cinema e Tv.

MIGLIOR CAST
Bombshell
C’era una volta… a Hollywood
Jojo Rabbit
Parasite
The Irishman

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Christian Bale, Le Mans ’66
Leonardo DiCaprio, C’era una volta… a Hollywood
Adam Driver, Storia di un matrimonio
Taron Edgerton, Rocketman
Joaquin Phoenix, Joker

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Cynthia Erivo, Harriet
Scarlett Johansson, Storia di un matrimonio
Lupita Nyong’o, Us
Charlize Theron, Bombshell
Renée Zellweger, Judy

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Jamie Foxx, Just Mercy
Tom Hanks, Un amico straordinario
Al Pacino, The Irishman
Joe Pesci, The Irishman
Brad Pitt, C’era una volta… a Hollywood

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Laura Dern – Storia di un matrimonio
Scarlett Johansson – Jojo Rabbit
Nicole Kidman – Bombshell
Jennifer Lopez – Le ragazze di Wall Street
Margot Robbie – Bombshell

MIGLIORI STUNT
Avengers: Endgame
C’era una volta… a Hollywood
Joker
The Irishman
Le Mans ’66




MIGLIOR CAST DI UNA SERIE DRAMMA
Big Little Lies
The Crown
Il Trono di Spade
The Handmaid’s Tale
Stranger Things

MIGLIOR CAST DI UNA SERIE COMEDY
Barry
Fleabag
The Kominsky Method
The Marvelous Mrs. Maisel
Schitt’s Creek

MIGLIOR ATTRICE IN UN FILM TV O MINISERIE
Patricia Arquette, The Act
Toni Collette, Unbelievable
Joey King, The Act
Emily Watson, Chernobyl
Michelle Williams, Fosse/Verdon

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM TV O MINISERIE
Mahershala Ali, True Detective
Russell Crowe, The Loudest Voice
Jared Harris, Chernobyl
Jharell Jerome, When They See Us
Sam Rockwell, Fosse/Verdon

MIGLIOR ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMA
Jennifer Aniston, The Morning Show
Helena Bonham Carter, The Crown
Olivia Colman, The Crown
Jodie Comer, Killing Eve
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE DRAMMA
Sterling K. Brown, This Is Us
Steve Carell, The Morning Show
Billy Crudup, The Morning Show
Peter Dinklage, Il Trono di Spade
David Harbour, Stranger Things

MIGLIOR ATTRICE IN UNA SERIE COMEDY
Christina Applegate, Dead to Me
Alex Borstein, The Marvelous Mrs. Maisel
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
Catherine O’Hara, Schitt’s Creek
Phoebe Waller Bridge, Fleabag

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE COMEDY
Alan Arkin, The Kominsky Method
Michael Douglas, The Kominsky Method
Bill Hader, Barry
Andrew Scott, Fleabag
Tony Shalhoub, The Marvelous Mrs. Maisel

MIGLIORI STUNT
Glow
Il Trono di Spade
Stranger Things
The Walking Dead
Watchmen

Jack Black potrebbe lasciare il Cinema

Fra pochi giorni uscirà Jumanji: The Next Level e potrebbe essere uno degli ultimi film della carriera di Jack Black.

In una recente intervista l'attore ha dichiarato di pensare a un ritiro dalla recitazione ma che prima di fare questo passo vorrebbe segnare un nuovo capitolo del duo rock Tenacious D..
"Vorrei fare un altro album dei Tenacious D. Magari un altro film", ha detto Black, "Mi piace l’idea di ritirarmi presto. Non così presto, visto che ho già 50 anni. È da tanto tempo che dico che questo sarà l’ultimo film. Non posso davvero dire quale sarà la mia prossima mossa, perché è troppo presto e porterebbe sfortuna. Ho ancora un paio di cose in ballo. Sto pensando di ritirarmi molto presto. Di cavalcare verso il tramonto".

Il motivo dietro questa decisione? la famiglia.
"Quella è una delle ragioni principali. Non mi piace stare lontano da Tanya e dai ragazzi", ha confessato Black, "Passo troppo tempo lontano da casa. Magari farò uno show televisivo qui nella mia città, così potrò lavorare dalle 9 alle 17 e poi tornare a casa. Vedremo. Non sono uno che guarda molto in avanti, faccio le cose giorno per giorno. Ma se Tarantino dovesse bussare alla mia porta, è ovvio che farei quel film".

Jumanji: The Next Level sarà nei cinema italiani dal 25 dicembre.

Tarantino torna a parlare di un possibile 'Kill Bill 3'

Mentre è ancora vivo il successo di C'era una Volta... a Hollywood, Quentin Tarantino guarda avanti, a quello che sarà il suo decimo e, stando a quanto dichiarato più volte lo stesso regista, ultimo film.

Non si sa quale sarà la decima perla della sua carriera, ma intanto Tarantino continua a rilasciare dichiarazioni, stuzzicando la fantasia dei cinefili di tutto il mondo. In questi giorni, ad esempio, il regista è tornato a parlare di un possibile Kill Bill Vol. 3 e di una idea che gli gira in testa.

Intervistato da Andy Cohen, Tarantino ha raccontato di aver parlato con Uma Thurman nei giorni scorsi, durante una cena in un ristorante giapponese (proprio il luogo dove uno può immaginarsi che Tarantino e Uma Thurman si possano incontrare per parlare di Kill Bill).

"Giusto ieri ho cenato con Uma [Thurman]. Eravamo in un ristorante giapponese fichissimo", ha raccontato Tarantino, "E ho un'idea a proposito di cosa vorrei fare in Kill Bill Vol. 3. Ed è proprio quello il punto, arrivare a conquistare l’idea alla base del film. Cosa è successo alla Sposa dopo? E cosa voglio fare ora? Non mi interessa un’avventura ridicola, questo personaggio non se lo merita. La Sposa ha già combattuto a lungo e in modo molto duro. Ora ho un’idea che potrebbe essere interessante. Ma comunque, non lavorerei a questo film ancora per un po’. Ci vorrebbero almeno tre anni a partire da ora. Ma è senza dubbio nei miei piani".

Sono anni che Tarantino parla del terzo volume di Kill Bill, che potrebbe essere incentrato sulla vendetta della figlia, ormai adulta, di Vernita Green (Vivica A. Fox) nei confronti di Beatrix Kiddo (Uma Thurman).
Sarà davvero questo il decimo film di Tarantino? non possiamo far altro che aspettare e vedere.

Marriage Story - la recensione

Cos'è davvero il matrimonio? Cosa accade fra due persone che a un certo punto si separano? Il divorzio è la fine dell'amore o solo del matrimonio?
Queste sono le domande a cui Noah Baumbach tenta di rispondere nel suo film Marriage Story, passato al Festival di Venezia rimanendo clamorosamente senza premi, ma che potrebbe prepotentemente imporsi nella prossima stagione dei premi (intanto ha già collezionato ben 6 nomination ai Golden Globes).


Un bel colpo per Netflix, che ha prodotto il film e lo ha distribuito nelle sale per pochi giorni, facendo riaprire uno storico cinema newyorkese, mettendolo poi a disposizione di tutti sulla piattaforma streaming dallo scorso 6 dicembre.

Non un film d'amore, ma un film sull'amore, su come questo sia radicato in tante piccole cose. ma anche, e soprattutto, di come non sempre questo amore basti a far funzionare una relazione. 
Storia di un Matrimonio è in realtà la storia di un divorzio, quello fra Charlie, regista teatrale di successo, e Nicole, la sua musa, e di come spesso le migliori intenzioni finiscano per naufragare quando di mezzo, oltre a rancori mai sopiti e un figlio, ci si mettono anche gli avvocati, precipitando le cose in un vortice legale che assorbe ogni momento della propria vita fino a divorare ogni altro aspetto, dal lavoro alla vita privata.

Noah Baumbach fa un lavoro impeccabile, intrecciando finemente sceneggiatura e regia, raccontando con le parole ma soprattutto con le immagini e i lunghi silenzi che sembrano parlare ancora di più. Fin da subito la scena è costruita per evidenziare la distanza fra i due protagonisti, lontani tanto emotivamente quanto nello spazio, ai lati opposti di una stanza, o seduti separatamente in un vagone vuoto della metropolitana. Inoltre Baumbach insegue perennemente i suoi personaggi, pianta loro addosso la macchina da presa, scava nei loro volti con dei primi piani lunghi e intensi, quasi a voler penetrare all'interno della loro mente per scoprirne i pensieri. Questo è doppiamente interessante, dato che la sceneggiatura, fatta di dialoghi brillanti e cruente litigate, è uno dei punti più forti del film, ma è innegabile che le immagini siano quasi altrettanto importanti nell'introspezione. Diventa qui chiara, anche se non fosse stato lo stesso regista a dichiararlo, l'ispirazione dei film di un maestro come Ingmar Bergman e in particolare di Persona, film in cui i primi piani erano uno strumento attivo nel delineare i personaggi e il loro subconscio.



Diviene imprescindibile, quindi, che in un film del genere gli attori siano all'altezza.  Scarlett Johansson, mai così dimessa, dimostra di essere un'attrice a tutto tondo, capace di passare dall'azione più pura dei film Marvel, a un'interpretazione ottima e sentita che richiede un'intensità del tutto diversa. A giganteggiare, però, è Adam Driver, che si conferma essere uno dei migliori attori della sua generazione e la star hollywoodiana del momento, dotato non solo di capacità interpretative trasversali ma anche di una presenza scenica fuori dal comune.
Da sottolineare, infine, anche una meravigliosa Laura Dern nel ruolo dell'avvocato di Nicole e interprete di un monologo memorabile sul ruolo della donna come moglie e madre nella nostra società.

In bilico fra commedia dolceamara alla Woody Allen, in cui la sfida fra New York e Los Angeles rispecchia due modi di vedere la vita diametralmente opposti, e dramma crudo sull'amore e le relazioni, Marriage Story riesce a essere allo stesso tempo sognante e terribilmente reale, divertente e tremendamente triste, nulla di troppo originale eppure praticamente perfetto.

lunedì 9 dicembre 2019

Golden Globes 2020 - le nomination di Cinema e Tv

Sono state annunciate poco fa le nomination ai Golden Globes 2020, il premio della Hollywood Foreign Press Association, la stampa estera di Hollywood.

A raccogliere il maggior numero di nomination è stato Marriage Story - Storia di un Matrimonio, con 6 candidature. Cinque per The Irishman di Martin Scorsese. Da notare come entrambi i film siano prodotti da Netflix, vero trionfatore di queste nomination con ne 17 candidature in totale.

Cinque candidature anche per C'era una Volta... a Hollywood. Tre per Parasite, che oltre a quella come miglior film straniero ne ottiene una per la migliore regia e una per la sceneggiatura.
Nella cinquina del miglior film d'animazione ci sono tre film della Disney, Frozen II, Toy Story 4, e Il Re Leone.

Da segnalare l'ennesima nomination ottenuta da Meryl Streep, migliore attrice non protagonista per una miniserie / serie tv per il suo ruolo in Big Little Lies. Per l'attrice si tratta della nomination numero 34. Record assoluto.

La cerimonia si svolgerà il 5 gennaio, a condurla sarà, per la quinta e ultima volta, il cattivissimo Ricky Gervais.

Ecco l'elenco completo delle nomination, di Cinema e Tv.

MIGLIOR FILM DRAMMATICO
1917
The Irishman
Joker
Marriage Story
The Two Popes

MIGLIOR FILM – COMMEDIA O MUSICAL
Dolemite Is My Name
Jojo Rabbit
Knives Out
Once Upon a Time in Hollywood
Rocketman

MIGLIOR REGISTA
Bong Joon Ho, Parasite
Sam Mendes, 1917
Todd Phillips, Joker
Martin Scorsese, The Irishman
Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO
Cynthia Erivo (Harriet)
Scarlett Johansson (Marriage Story)
Saoirse Ronan (Little Women)
Charlize Theron (Bombshell)
Renee Zellweger (Judy)

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO
Christian Bale, Ford v Ferrari
Antonio Banderas, Pain and Glory
Adam Driver, Marriage Story
Joaquin Phoenix, Joker
Jonathan Pryce, The Two Popes

MIGLIOR ATTORE IN UN MUSICAL O COMMEDIA
Daniel Craig, Knives Out
Leonardo DiCaprio, Once Upon a Time in Hollywood
Taron Egerton, Rocketman
Roman Griffin Davis, Jojo Rabbit
Eddie Murphy, Dolemite Is My Name

MIGLIORE ATTRICE IN UNA COMMEDIA O MUSICAL
Ana de Armas, Knives Out
Cate Blanchett, Where’d You Go Bernadette?
Beanie Feldstein, Booksmart
Emma Thompson, Late Night
Awkwafina, The Farewell

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Tom Hanks, A Beautiful Day in the Neighborhood
Anthony Hopkins, The Two Popes
Al Pacino, The Irishman
Joe Pesci, The Irishman
Brad Pitt, Once Upon a Time in Hollywood

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Kathy Bates, Richard Jewell
Annette Bening, The Report
Laura Dern, Marriage Story
Jennifer Lopez, Hustlers
Margot Robbie, Bombshell

MIGLIOR SCENEGGIATURA
Noah Baumbach, Marriage Story
Bong Joon Ho & Jin Won Han, Parasite
Anthony McCarten, The Two Popes
Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood
Steven Zaillian, The Irishman

MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA
The Farewell
Les Miserables
Pain and Glory
Parasite
Portrait of a Lady on Fire

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Frozen 2
How to Train Your Dragon: The Hidden World
Missing Link
Toy Story 4
Lion King

MIGLIOR COLONNA SONORA
Alexandre Desplat, Little Women
Hildur Guðnadóttir, Joker
Randy Newman, Marriage Story
Thomas Newman, 1917
Daniel Pemberton, Motherless Brooklyn

MIGLIOR CANZONE
“Beautiful Ghosts” (Cats) — Taylor Swift & Andrew Lloyd Webber
“I’m Gonna Love Me Again” (Rocketman) — Elton John & Bernie Taupin
“Into the Unknown” (Frozen 2) — Robert Lopez & Kristen Anderson-Lopez
“Spirit” (The Lion King) — Beyoncé Knowles-Carter, Timothy McKenzie & Ilya Salmanzadeh
“Stand Up” (Harriet) — Joshuah Brian Campbell & Cynthia Erivo




MIGLIOR SERIE DRAMA
Big Little Lies
The Crown
Killing Eve
The Morning Show
Succession

MIGLIOR SERIE COMEDY / MUSICAL
Barry
Fleabag
The Kominsky Method
The Marvelous Mrs. Maisel
The Politician

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE DRAMA
Brian Cox, Succession
Kit Harington, Game of Thrones
Rami Malek, Mr. Robot
Tobias Menzies, The Crown
Billy Porter, Pose

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE DRAMA
Jennifer Aniston, The Morning Show
Olivia Colman, The Crown
Jodie Comer, Killing Eve
Nicole Kidman, Big Little Lies
Reese Witherspoon, The Morning Show

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE COMEDY / MUSICAL
Christina Applegate, Dead to Me
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
Kirsten Dunst, On Becoming a God in Central Florida
Natasha Lyonne, Russian Doll
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE COMEDY / MUSICAL
Michael Douglass, The Kominsky Method
Bill Hader, Barry
Ben Platt, The Politician
Paul Rudd, Living With Yourself
Ramy Youssef, Ramy

MIGLIOR FILM TV O MINISERIE
Catch-22
Chernobyl
Fosse/Verdon
The Loudest Voice
Unbelievable

MIGLIORE ATTORE IN UN FILM TV O MINISERIE
Christopher Abbott, Catch-22
Sacha Baron Cohen, The Spy
Jared Harris, Chernobyl
Russell Crowe, The Loudest Voice
Sam Rockwell, Fosse/Verdon

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM TV O MINISERIE
Kaitlyn Dever, Unbelievable
Joey King, The Act
Helen Mirren, Catherine the Grreat
Merritt Wever, Unbelievable
Michelle Williams, Fosse/Verdon

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA IN UN FILM TV O MINISERIE
Alan Arkin, The Kominsky Method
Kieran Culkin, Succession
Andrew Scott, Fleabag
Stellan Skarsgard, Chernobyl
Henry Winkler, Barry

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UN FILM TV O MINISERIE
Patricia Arquette, The Act
Helena Bonham Carter, The Crown
Toni Collette, Unbelievable
Meryl Streep, Big Little Lies
Emily Watson, Chernobyl

Box-office Italia: 'Frozen II' stabile al primo posto

Nonostante le new entry, Frozen II - Il Segreto di Arendelle mantiene saldamente la testa del box office italiano.

Il nuovo film d'animazione della Disney resta per la seconda settimana al primo posto incassando altri 3.5 milioni di euro, e salendo a un totale di 12.6 milioni. Vedremo se durante le vacanze natalizie riuscirà ad avvicinarsi, o a superare, l'incasso totale del primo film (19.4 milioni).

Molto bene il film L'immortale, spin-off della serie Gomorra, che debutta con 2.8 milioni di euro e la migliore media per sala. Esordio al terzo posto per Cena con Delitto - Knives Out, con un incasso di 1.2 milioni di euro.

Scala al quarto posto l'ultimo film di Woody Allen, Un Giorno di Pioggia a New York, il cui incasso sale a un totale di 2.3 milioni di euro. Chiude al quinto posto Cetto c'è, Senzadubbiamente, che sale a 4.7 milioni di euro totali.

Box-office USA: 'Frozen II' ancora in testa

Terzo weekend consecutivo al primo posto per Frozen II - Il Segreto di Arendelle.

L'ultimo film d'animazione Disney incassa altri 34.7 milioni di dollari, salendo a un totale negli USA di 337.6 milioni (il primo film raggiunse questa stessa cifra in due mesi). Ottimo l'andamento anche a livello mondiale, dove il film ha raccolto ben 920 milioni e nel prossimo fine settimana dovrebbe già superare il miliardo di dollari.
Il grandissimo successo di Frozen II in tutto il mondo ha spinto il totale dell'incasso annuale della Disney sopra i 10 miliardi (a cui andrebbero aggiunti altri due miliardi circa degli incassi della Fox). Nessuna major era mai arrivata a un risultato così importante. E non finisce qui per la Casa di Topolino visto che la prossima settimana uscirà Star Wars: L'Ascesa di Skywaker.

Al secondo posto del box office USA, Cena con delitto - Knives Out, che incassa altri 14.1 milioni e sale a 63.5 milioni di dollari. Bene a livello mondiale, con un risultato totale di 125 milioni di dollari.
Al terzo posto resiste Le Mans ’66 - La Grande Sfida, che raccoglie altri 6,5 milioni salendo a 91 milioni negli USA e 165 nel mondo.

Al quarto posto Queen & Slim, che fino ad oggi ha raccolto 26.9 milioni di dollari. Chiude la top five Un Amico Straordinario, il cui incasso sale a 43 milioni di dollari.

Critics’ Choice Awards - The Irishman domina le nomination

Si terrà il prossimo 12 gennaio la cerimonia di premiazione dei Critics’ Choice Awards, il premio assegnato dalla Broadcast Film Critics Association, la più grande organizzazione nordamericana di critici. Intanto oggi sono state rese note le nomination.

Sono ben 14 quelle raccolte dall'ultimo film di Martin Scorsese, The Irishman, tra cui miglior film, regia, attore protagonista (Robert De Niro), due candidature come migliore attore non protagonista (Al Pacino e Joe Pesci), e miglior cast d'insieme.

A seguire C'era una Volta... a Hollywood di Tarantino, con 12 nomination, e Piccole Donne, di Greta Gerwig, con nove candidature. Da segnalare il grande risultato di Parasite, di Bong Joon-ho, che si è guadagnato ben 7 nomination, e la doppia candidatura per Scarlett Johansson, migliore attrice protagonista per Marriage Story (Storia di un Matrimonio) e migliore attrice non protagonista per JoJo Rabbit.

Ecco l'elenco di tutte le nomination.

MIGLIOR FILM
1917
Ford v Ferrari
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Little Women
Marriage Story
Once Upon a Time in Hollywood
Parasite
Uncut Gems

MIGLIOR ATTORE
Antonio Banderas – “Pain and Glory”
Robert De Niro – “The Irishman”
Leonardo DiCaprio – “Once Upon a Time in Hollywood”
Adam Driver – “Marriage Story”
Eddie Murphy – “Dolemite Is My Name”
Joaquin Phoenix – “Joker”
Adam Sandler – “Uncut Gems”

MIGLIORE ATTRICE
Awkwafina – “The Farewell”
Cynthia Erivo – “Harriet”
Scarlett Johansson – “Marriage Story”
Lupita Nyong’o – Us
Saoirse Ronan – “Little Women”
Charlize Theron – “Bombshell”
Renée Zellweger – “Judy”

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Willem Dafoe – “The Lighthouse”
Tom Hanks – A Beautiful Day in the Neighborhood”
Anthony Hopkins – “The Two Popes”
Al Pacino – “The Irishman”
Joe Pesci – “The Irishman”
Brad Pitt – “Once Upon a Time in Hollywood”

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Laura Dern – “Marriage Story”
Scarlett Johansson – “Jojo Rabbit”
Jennifer Lopez – “Hustlers”
Florence Pugh – “Little Women”
Margot Robbie – “Bombshell”
Zhao Shuzhen  – “The Farewell”

MIGLIOR GIOVANE ATTORE O ATTRICE
Julia Butters – “Once Upon a Time in Hollywood”
Roman Griffin Davis – “Jojo Rabbit”
Noah Jupe – “Honey Boy”
Thomasin McKenzie – “Jojo Rabbit”
Shahadi Wright Joseph – “Us”
Archie Yates – “Jojo Rabbit”

MIGLIOR CAST D’INSIEME
Bombshell
The Irishman
Knives Out
Little Women
Marriage Story
Once Upon a Time in Hollywood
Parasite

MIGLIOR REGISTA
Noah Baumbach – “Marriage Story”
Greta Gerwig – “Little Women”
Bong Joon Ho – “Parasite”
Sam Mendes – “1917”
Josh Safdie and Benny Safdie – “Uncut Gems”
Martin Scorsese – “The Irishman”
Quentin Tarantino – “Once Upon a Time in Hollywood”

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Noah Baumbach – “Marriage Story”
Rian Johnson – “Knives Out”
Bong Joon Ho and Han Jin Won – “Parasite”
Quentin Tarantino – “Once Upon a Time in Hollywood”
Lulu Wang – “The Farewell”

MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA
Greta Gerwig – “Little Women”
Noah Harpster and Micah Fitzerman-Blue – A Beautiful Day in the Neighborhood”
Anthony McCarten – “The Two Popes”
Todd Phillips & Scott Silver – “Joker”
Taika Waititi – “Jojo Rabbit”
Steven Zaillian  – “The Irishman”

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Jarin Blaschke – “The Lighthouse”
Roger Deakins – “1917”
Phedon Papamichael   – “Ford v Ferrari”
Rodrigo Prieto – “The Irishman”
Robert Richardson – “Once Upon a Time in Hollywood”
Lawrence Sher – “Joker”

MIGLIORI SCENOGRAFIE
Mark Friedberg, Kris Moran – “Joker”
Dennis Gassner, Lee Sandales  – “1917”
Jess Gonchor, Claire Kaufman – “Little Women”
Lee Ha Jun – “Parasite”
Barbara Ling, Nancy Haigh – “Once Upon a Time in Hollywood”
Bob Shaw, Regina Graves – “The Irishman”
Donal Woods, Gina Cromwell – “Downton Abbey”

MIGLIOR MONTAGGIO
Ronald Bronstein, Benny Safdie – “Uncut Gems”
Andrew Buckland, Michael McCusker – “Ford v Ferrari”
Yang Jinmo  – “Parasite”
Fred Raskin – “Once Upon a Time in Hollywood”
Thelma Schoonmaker – “The Irishman”
Lee Smith – “1917”

MIGLIORI COSTUMI
Ruth E. Carter – “Dolemite Is My Name”
Julian Day – “Rocketman”
Jacqueline Durran – “Little Women”
Arianne Phillips – “Once Upon a Time in Hollywood”
Sandy Powell, Christopher Peterson – “The Irishman”
Anna Robbins – “Downton Abbey”

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE
Bombshell
Dolemite Is My Name
The Irishman
Joker
Judy
Once Upon a Time… in Hollywood
Rocketman

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
1917
Ad Astra
The Aeronauts
Avengers: Endgame
Ford v Ferrari
The Irishman
The Lion King

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Abominable
Frozen II
How to Train Your Dragon: The Hidden World
I Lost My Body
Missing Link
Toy Story 4

MIGLIOR FILM D’AZIONE
1917
Avengers: Endgame
Ford v Ferrari
John Wick: Chapter 3 – Parabellum
Spider-Man: Far From Home

MIGLIOR COMMEDIA
Booksmart
Dolemite Is My Name
The Farewell
Jojo Rabbit
Knives Out

MIGLIOR FILM FANTASCIENTIFICO O HORROR
Ad Astra
Avengers: Endgame
Midsommar
Us

MIGLIOR FILM NON IN LINGUA INGLESE
Atlantics
Les Misérables
Pain and Glory
Parasite
Portrait of a Lady on Fire

MIGLIOR CANZONE
“Glasgow (No Place Like Home)” – “Wild Rose”
“(I’m Gonna) Love Me Again” – “Rocketman”
“I’m Standing With You” – “Breakthrough”
“Into the Unknown” – “Frozen II”
“Speechless” – “Aladdin”
“Spirit” – “The Lion King”
“Stand Up” – “Harriet”

MIGLIOR COLONNA SONORA
Michael Abels – “Us”
Alexandre Desplat   – “Little Women”
Hildur Guðnadóttir – “Joker”
Randy Newman – “Marriage Story”
Thomas Newman  – “1917”
Robbie Robertson – “The Irishman”

sabato 7 dicembre 2019

The Batman: anche Peter Sarsgaard nel cast!

Matt Reeves ha annunciato, via Twitter, un nuovo nome del cast del suo The Batman.

Nel film ci sarà anche l'attore Peter Sarsgaard. A differenza dei precedenti annunci non è stato rivelato il ruolo che l'attore andrà a ricoprire. Al momento solo un sito, Heroic Hollywood, ha ipotizzato che Sarsgaard potrebbe interpretare il ruolo di un poliziotto corrotto di nome Wasserman, ma è una notizia non confermata.

Protagonista del film sarà Robert Pattinson, il nuovo Bruce Wayne / Batman. Nel cast anche Zoë Kravitz (Catwoman), Paul Dano (l’Enigmista, alias “Edward Nashton”), Jeffrey Wright (il Commissario Gordon), Andy Serkis (il maggiordomo Alfred Pennyworth), John Turturro (Carmine Falcone), e l'esordiente Jayme Lawson (forse Barbara Gordon).
Ancora nessuna conferma sul coinvolgimento di Colin Farrell nel ruolo di Pinguino, le trattative sarebbero ancora in piedi ma , al momento, non si registrano novità.

Non sarà una "origin story", il film racconterà i primi anni di Bruce Wayne nei panni di Batman e i suoi primi passi nel mondo dell'investigazione.

Le riprese del film prenderanno il via a gennaio 2020. L'uscita è fissata al 21 giugno 2021.

venerdì 6 dicembre 2019

New York Film Critics Circle incorona 'The Irishman' come miglior film dell'anno

Dopo i Gotham Award e il National Board of Review, ancora un riconoscimento per l'ultimo film di Martin Scorsese.

The Irishman è stato premiato come migliore film del 2019 dal New York Film Critics Circle, associazione fondata nel 1935 e composta da 37 critici dell’area di New York. Il film si è aggiudicato anche il premio per il migliore attore non protagonista, andato a Joe Pesci.

Il premio per la regia è stato attribuito ai fratelli Safdie per il film Uncut Gems. Nelle categorie dei protagonisti, come migliore attrice è stata premiata Lupita Nyong'o (Us - Noi), mentre il riconoscimento come migliore attore ad Antonio Banderas (Dolor y Gloria). Come migliore attrice non protagonista è stata premiata Laura Dern per due film, Marriage Story e Piccole Donne.
Ancora un riconoscimento per Parasite di Bong Joon-ho, premiato come migliore film straniero.

Ecco tutti i vincitori.

Miglior Film: The Irishman
Miglior Regista: The Safdie brothers for Uncut Gems
Migliore Attrice: Lupita Nyong’o, Us
Migliore Attore: Antonio Banderas, Pain and Glory
Migliore Attrice non protagonista: Laura Dern, Marriage Story – Little Woman
Migliore Attore non protagonista: Joe Pesci, The Irishman
Migliore sceneggiatura: Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood
Migliore fotografia: Portrait of a Lady on Fire
Miglior film d'animazione: I Lost My Body
Miglior Documentario: Honeyland
Miglior Film Internazionale: Parasite
Miglior Film d'esordio: Atlantics