sabato 29 febbraio 2020

César 2020: a Roman Polanski il premio per la regia e scoppiano polemiche e proteste

Quella che si è svolta ieri sera è stata una cerimonia dei premi César (gli "Oscar" francesi) decisamente diversa dalle precedenti.

La pietra dello scandalo è, ancora una volta, Roman Polanski. Le dodici nomination raccolte dall'ultimo film del regista, L'Ufficiale e la Spia, avevano già suscitato polemiche, tanto da portare il Polanski a disertare la cerimonia, e ad esprimere tutto il suo disappunto per essere stato costretto a non andare: "Non voglio affrontare un tribunale di opinione pronto a calpestare i principi dello stato di diritto in modo che l'irrazionale trionfi di nuovo senza discussione".  E ieri è stato raggiunto il culmine, con il regista che ha vinto il premio per la migliore regia scatenando polemiche piuttosto accese.

La sala ha accolto con grande freddezza l'annuncio della vittoria del regista, pochi applausi e non poco imbarazzo, ma a far parlare è la reazione dell'attrice Adèle Haenel (Ritratto di una Giovane in Fiamme), che si è alzata, furiosa, e ha lasciato la sala protestando in modo molto evidente, ripetendo più volte "Vergogna!", e fuori la sala ha applaudito in modo ironico dicendo "bravo la pédophilie". Haenel è stata seguita poi dalla regista Céline Sciamma (Ritratto di una Giovane in Fiamme) e da altre attrici.
Fuori il teatro la situazione è diventata ancora più incandescente. Molte donne (e non solo) e diversi gruppi di femministe si erano dati appuntamento per protestare contro la presenza del film di Polanski tra i nominati e dopo l'annuncio della sua vittoria, la manifestazione è diventata molto più accesa, tanto che la polizia ha dovuto faticare per tenere a freno la folla.

Quello delle molestie e della violenza sessuale è un tema che, dopo l'onda del #MeToo, in Francia si è riacceso proprio a seguito delle dichiarazioni di Adèle Haenel, che lo scorso novembre ha raccontato la violenza subita da parte di un regista quando aveva solo 13 anni (QUI la notizia). La sua reazione alla vittoria di Polanski, lasciare la sala protestando in modo così evidente, davanti a tutti i presenti e in diretta tv, è sicuramente un gesto molto forte e coraggioso che non passerà inosservato.

L'ultimo film di Polanski aveva fatto discutere anche al Festival di Venezia 2019 (QUI la notizia), ma della "questione Roman Polanski" ormai si discute da decenni (condannato per stupro di una 14enne negli anni '70, scappato in Francia per non finire in carcere, e nel corso degli anni accusato da molte donne di violenza sessuale). Quello di Roman Polanski è un caso limite che mette di fronte a un dilemma morale molto difficile da affrontare.


La cerimonia comunque è andata avanti e a trionfare come miglior film è stato I Miserabili di Ladj Ly.
Ecco l'elenco dei vincitori.

MIGLIOR FILM
“Les Misérables,” dir. Ladj Ly

MIGLIOR REGISTA
Roman Polanski, “An Officer and a Spy”

MIGLIORE ATTRICE
Anaïs Demoustier, “Alice and the Mayor”

MIGLIOR ATTORE
Roschdy Zem, “Oh Mercy!”

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Swann Arlaud, “By the Grace of God”

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Fanny Ardant, “La Belle Époque”

MIGLIOR COLONNA SONORA
Dan Levy, “I Lost My Body”

MIGLIOR FILM STRANIERO
“Parasite,” dir: Bong Joon Ho

MIGLIOR FOTOGRAFIA
“Portrait of a Lady on Fire”

MIGLIOR MONTAGGIO
“Les Misérables”

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
“La Belle Époque”

MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA
“An Officer and a Spy”

MIGLIORI COSTUMI
“An Officer and a Spy”

MIGLIORI SCENOGRAFIE
“La Belle Époque”

MIGLIOR SONORO
“The Wolf’s Call”

PREMIO DEL PUBBLICO
“Les Misérables,” dir: Ladj Ly

MIGLIOR CORTO
“By a Hair,” dir: Lauriane Escaffre, Yvonnick Muller

MIGLIOR DOCUMENTARIO
“M,” dir: Yolande Zauberman

MIGLIOR FILM D’ESORDIO
“Papicha,” dir: Mounia Meddour

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
“I Lost My Body,” dir: Jérémy Clapin

MIGLIOR CORTO ANIMATO
“The Night of the Plastic Bags,” dir: Gabriel Harel

MIGLIORE ATTRICE ESORDIENTE
Lyna Khoudri, “Papicha”

MIGLIOR ATTORE ESORDIENTE
Alexis Manenti, “Les Misérables”

mercoledì 26 febbraio 2020

BREAKING NEWS: Steven Spielberg non dirigerà il prossimo Indiana Jones!

Era una di quelle accoppiate che sembravano indissolubili, e invece si sono divisi: Steven Spielberg non dirigerà il prossimo capitolo di Indiana Jones.

Per la prima volta, in 40 anni di saga, Steven Spielberg non si siederà sulla sedia del regista. La notizia è stata riportata da Variety e arriva a sorpresa. La scelta sarebbe stata dello stesso regista, che avrebbe deciso di passare il testimone a qualcuno che possa portare una visione nuova, un nuovo approccio e una nuova prospettiva all'interno della saga.

Secondo il sito, James Mangold sarebbe già stato contattato e sarebbe in trattative per raccogliere l'eredità (pesantissima) di Spielberg, che comunque dovrebbe rimanere come produttore esecutivo. Non c'è ancora l'ufficialità su un suo ingaggio, anche perché il regista stava preparando il suo film su Bob Dylan, che avrebbe visto Timothée Chalamet protagonista.

Questo improvviso cambio in regia arriva pochi giorni dopo l'annuncio di Harrison Ford, che si era detto ansioso di cominciare le riprese alla fine dell'estate. La presenza di Harrison Ford sembra assolutamente confermata, anche perché, è già stato detto più volte, non ci sarà mai un Indiana Jones senza Harrison Ford, ma il cambio di regista potrebbe portare a una revisione della sceneggiatura. quindi a uno slittamento dell'inizio delle riprese, e forse anche della data d'uscita, fissata per il 9 luglio 2021.

James Mangold, reduce dal grande successo di Le Mans '66, si è già trovato in una situazione simile, quando gli venne affidato il terzo e ultimo capitolo della saga su Wolverine, il bellissimo Logan, con cui il regista si è guadagnato una nomination all'Oscar per la sceneggiatura.

I motivi dietro la decisione di Steven Spielberg potrebbero trovarsi anche nella lunga post produzione del suo nuovo film, il remake di West Side Story, su cui il regista è ancora al lavoro e che avrebbe dovuto portare a termine entro aprile, proprio poco prima di mettersi al lavoro sul nuovo Indiana Jones. Forse i tempi troppo ristretti hanno spinto Spielberg a fare un passo indietro.

Aspettiamo aggiornamenti.

martedì 25 febbraio 2020

Emergenza coronavirus: altri film rinviati, anche Onward della Pixar

Come abbiamo scritto ieri, l'emergenza Covid-19 (coronavirus) che sta colpendo l'Italia, in particolare il nord del nostro paese, ha portato alla chiusura di molte sale cinematografiche, per questo motivo sono state rinviate le uscite di diversi film previsti per questa settimana (trovate l'elenco QUI).

Nelle ultime ore, come era prevedibile, la lista si è allungata e sono state sospese le uscite di altri film, tra questi anche uno dei più attesi di questo mese, Onward, il nuovo film d'animazione Disney/Pixar, di cui era già stata cancellata la presentazione che si sarebbe dovuta tenere oggi a Roma.
Per Onward è già stata fissata una nuova data d'uscita, il 16 aprile, al momento invece gli altri film sono stati rimandati a data da destinarsi.

Questi i film rinviati.

- Onward - Oltre la Magia, film d'animazione Disney / Pixar (sarebbe dovuto uscire il 5 marzo);
- L'uomo Invisibile, thriller della Blumhouse (sarebbe dovuto uscire il 5 marzo);
- Il Talento del Calabrone, di Giacomo Cimini (sarebbe dovuto uscire il 5 marzo);
- Tornare, di Cristina Comencini (sarebbe dovuto uscire il 12 marzo).

AGGIORNAMENTO

Sospese anche le uscite di:

- The Grudge (sarebbe dovuto uscire giovedì 27 febbraio);
- Un Amico Straordinario (sarebbe dovuto uscire il 5 marzo);
- Charlie's Angels (era previsto per il 12 marzo)

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Non solo le uscite, a fermarsi è anche il set del nuovo Mission: Impossible, con Tom Cruise che era già a Venezia, pronto per girare le sue scene. La Paramount ha comunicato ufficialmente la sospensione delle riprese.

"Per eccesso di abbondanza per la sicurezza e il benezzere del nostro cast e della troupe, e visto l’impegno del locale governo veneziano nell'impedire assembramenti in pubblico come risposta alla minaccia del Coronavirus, abbiamo deciso di interrompere il piano di produzione secondo cui avremmo dovuto girare per tre settimane a Venezia. Si trattava prima parte delle lunghe riprese di Mission: Impossible 7.
Durante questa pausa vogliamo prestare attenzione alla preoccupazione della nostra troupe, e permetteremo a tutti di tornare a casa finché le riprese non potranno iniziare. Continueremo a monitorare la situazione e lavoreremo insieme alle autorità sanitarie e amministrative mentre si evolverà."

Le riprese al momento sono state rinviate di tre settimane ma ovviamente dipenderà dal prolungarsi dell'emergenza.

Aspettiamo ulteriori aggiornamenti.

lunedì 24 febbraio 2020

Scandalo Weinstein: l'ex produttore Harvey Weinstein dichiarato colpevole

Si è concluso il processo di New York a carico dell'ex produttore Harvey Weinstein, accusato di molestie e violenza sessuale.

Poco fa la giuria, formata da sette uomini e due donne, ha emesso il verdetto. Harvey Weinstein è stato dichiarato colpevole di due dei cinque capi d'accusa, per aggressione sessuale di primo grado nei confronti dell'ex assistente di produzione Miriam Haley, e di stupro di terzo grado verso l'aspirante attrice Jessica Mann. La giuria lo ha dichiarato colpevole anche dello stupro dell'attrice Annabella Sciorra, ascoltata come testimone, fatto per cui il produttore non può essere perseguito perché accaduto troppo tempo fa ma che, a quanto pare, ha avuto grande importanza nel processo e per la giuria.
Per quanto riguarda il capo d'accusa più grave, aggressione sessuale predatoria, la giuria non ha raggiunto un verdetto unanime, richiesto dal giudice, ed è stato quindi assolto.

Harvey Weinstein, che si è sempre dichiarato innocente sostenendo che le donne (sono oltre 80 quelle che lo hanno denunciato) fossero tutte consenzienti, rischia 25 anni di carcere.

Davanti al tribunale, una schiera di donne si era riunita in attesa del verdetto, tra queste anche le attrici Rose McGowan e Rosanna Arquette, anche loro vittime di Weinstein.

Quello di New York non sarà l'unico processo per Harvey Weinstein, l'ex produttore è indagato per stupro e molestie anche a Los Angeles.

Emergenza coronavirus: cinema chiusi e uscite di film rinviate

L'emergenza per il virus Covid19, che sta colpendo in particolare il nord d'Italia, sta avendo ripercussioni anche sul Cinema.

A causa degli effetti dei provvedimenti per cercare di contenere la diffusione del virus sono state chiuse anche le sale cinematografiche. In Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna i cinema saranno chiusi fino al 1 marzo, mentre in Piemonte fino al 29 febbraio. Ovviamente il periodo di chiusura potrebbe esteso per altri giorni con il prolungarsi dell'emergenza.

Le case di distribuzione hanno deciso di rinviare l'uscita di alcuni film, in particolare Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, e Si Vive una Volta Sola di Carlo Verdone, che sarebbero dovuti uscire questa settimana.

E' stato proprio il protagonista Elio Germano a comunicare il rinvio di Volevo Nascondermi durante la puntata di ieri di Che Tempo che Fa. "Sono qui a dire che il film non uscirà", ha detto l'attore, "in questo momento dove c'è tutto in discussione, anche i film, visto che i cinema chiudono, sono rimandati a data da destinarsi. Mi dispiace essere qui a comunicare questa cosa".
Anche Carlo Verdone, sempre ieri, ha annunciato il rinvio del suo ultimo film durante Domenica In. L'attore - che come tutti sanno è "appassionato" di medicina, studioso della materia nel tempo libero, e che spesso viene anche consultato dai colleghi per dei consigli - ha poi aggiunto: "Siamo nelle mani dei medici, virologi e infettivologi. Comunque dobbiamo essere fiduciosi, sono sicuro che l’emergenza rientrerà".
Entrambi i film sono stati rimandati a data da destinarsi.

Sospeso il red carpet per la premiere del nuovo film Disney / Pixar, Onward, previsto per domani a Roma.
Rinviate anche le uscite dei film:
Arctic – un’avventura glaciale;
-  Lupin III;
-  Non si scherza col fuoco;
- Dopo il matrimonio;
- Cambio Tutto! (l'uscita era prevista per il 5 marzo).
[lista in aggiornamento]

Per il momento, questa settimana, sono state confermate le uscite dei film: Doppio sospetto, The Grudge, La partita, La Gomera.

Aspettiamo aggiornamenti.

venerdì 21 febbraio 2020

The Batman: un nuovo sguardo al costume dalle foto sul set

Sono in corso le riprese di The Batman, nuovo film dedicato al personaggio della DC, diretto da Matt Reeves.

Il set al momento è a Glasgow, in Scozia, allestito nei pressi di un cimitero in cui la controfigura di Robert Pattinson ha girato alcune scene in moto, in cui è presente anche un'altra persona, una donna. Grazie alle foto possiamo dare uno sguardo più completo al nuovo costume di Batman e alla Bat-moto.

Ecco alcune foto.








Nel cast anche Zoe Kravitz (Catwoman), Paul Dano (l'Enigmista), John Turturro (Carmine Falcone), Jeffrey Wright (James Gordon), Colin Farrell (Pinguino), Peter Sarsgaard (il Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson), Jayme Lawson (candidata sindaco Bella Reál), e Andy Serkis (il maggiordomo Alfred).

Uscita fissata al 21 giugno 2021.

Trump contro Parasite (e Brad Pitt). La risposta della casa di distribuzione è da Oscar.

La corsa per le elezioni di metà mandato si fa sempre più calda negli USA e ogni argomento è buono per cercare di raccattare consensi a destra e a manca.

Durante un comizio in Colorado, Donald Trump si è scagliato contro Hollywood e l'Academy, prendendo di mira in particolare il vincitore Parasite e Brad Pitt.

A quanto pare al miliardario, attuale presidente, non è piaciuto il grande exploit di Parasite, o meglio a non piacergli è il fatto che un film coreano abbia trionfato negli USA. Ecco le sue parole.

"Ma quanto sono stati brutti gli Academy Awards quest'anno? E il vincitore è... un film della Corea del Sud! Ma di che diavolo parlava? Abbiamo già abbastanza problemi con la Corea del Sud, per via del commercio. E come se non bastasse, danno loro il premio per il miglior film dell’anno. Era un buon film? Non ne ho idea. Ridateci Via col vento, per favore! Il Viale del Tramonto... così tanti film straordinari.
Pensavo si chiamasse “miglior film straniero” per un motivo no? Miglior film straniero. Ma era mai successo prima?"

Nota a margine, il "miglior film straniero" adesso si chiama "miglior film internazionale", cosa che Trump evidentemente ignora.
A stretto giro è arrivata la risposta della casa di distribuzione Neon, che si è occupata di Parasite sul suolo americano, per niente stupiti dal fatto che Trump non abbia apprezzato il film di Bong Joon-ho.

"È comprensibile, non sa leggere."

Il riferimento è ovviamente ai sottotitoli che accompagnano il film. Una risposta bruciante, diciamo da Oscar.

Ma Trump non si è scagliato solo contro Parasite, subito dopo se l'è presa anche con Brad Pitt, vincitore dell'Oscar come migliore attore non protagonista per C'era una Volta... a Hollywood.
"E poi c’è Brad Pitt", ha detto Trump, "Non sono mai stato un suo grande fan. Si è alzato e ha detto una roba da saputello. È un piccolo saputello."

L'accusa di essere un "saputello" deriva da una frase che Brad Pitt ha pronunciato durante il suo discorso di ringraziamento: "Mi hanno detto che ho solo 45 secondi... beh, sono 45 secondi in più di quanti il senato ne ha dati a John Bolton questa settimana. Forse Quentin Tarantino ci farà un film. Però, alla fine, gli adulti faranno la cosa giusta". A quanto pare, Trump si è offeso.

Il commento su Brad Pitt ma soprattutto quello su Parasite, onestamente, sono parole senza capo né coda, giudizi personali usati per fare campagna elettorale (attaccare un film che ha vinto l'Oscar porta consenso? chi lo sa), ma che sembrano confermare una voce che gira da tempo, una certa "invidia di Hollywood", si dice infatti che Trump avrebbe tanto voluto sfondare da quelle parti, e che ci abbia provato, ma è stato sempre "rimbalzato", e per questo motivo è sempre pronto a scagliarsi contro Hollywood.

mercoledì 19 febbraio 2020

Mulan riceve un rating PG-13

La versione live action di Mulan uscirà nei cinema a fine marzo, intanto negli USA il film si è guadagnato un rating PG-13 dalla Motion Picture Association of America.

Il rating PG-13 è il visto di censura che sconsiglia la visione ai minori di 13 non accompagnati da un adulto. La motivazione di questa "etichetta" sul film Mulan è per la presenza di "scene di violenza".

Non è la prima volta che un film della Disney riceve un rating PG-13, era successo nel 2017 con Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar, ma è la prima volta in assoluto che questo rating viene attribuito a un remake di un Classico Disney, che fino ad oggi, al massimo, erano stati etichettati con un PG (che consiglia la presenza di un adulto).

Un visto del genere non sarà un disincentivo per le famiglie, ma suggerisce, o meglio conferma, che il film avrà un tono più adulto dei precedenti live action e con delle scene di combattimento più "reali", come dichiarato più volte nei mesi scorsi dalla regista Niki Caro.

Mulan arriverà nelle sale italiane il 26 marzo.

martedì 18 febbraio 2020

David di Donatello 2020 - le nomination

Sono state annunciate poco fa le nomination ai David di Donatello 2020.

A dominare con 18 candidature è Il Traditore di Marco Bellocchio, a seguire con 15 nomination a testa, Il Primo Re e Pinocchio.

La cinquina delle migliori attrici protagoniste non è una cinquina, le candidate infatti sono sei a causa di alcuni ex-aequo.

Nonostante l'annuncio delle cinquina, due vincitori sono già stati rivelati. Miglior cortometraggio, premio assegnato da una giuria, è stato vinto da Inverno di Giulio Mastromauro, mentre il David per il Miglior film straniero,  che viene assegnato dopo il primo turno di votazioni (che a questo punto rende abbastanza superflua la cinquina dei candidati), è andato al vincitore dell'Oscar Parasite di Bong Joon-ho.

La cerimonia di premiazione si terrà il 3 aprile, con una diretta su Rai Uno.

Ecco una parte dei candidati, tutte le cinquine le trovate sul sito ufficiale dei David di Donatello.

MIGLIOR FILM
Il primo re, di Matteo Rovere
Il traditore, di Marco Bellocchio
La paranza dei bambini, di Claudio Giovannesi
Martin Eden, di Pietro Marcello
Pinocchio, di Matteo Garrone

MIGLIOR REGIA
Il primo re, di Matteo Rovere
Il traditore, di Marco Bellocchio
La paranza dei bambini, di Claudio Giovannesi
Martin Eden, di Pietro Marcello
Pinocchio, di Matteo Garrone

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
IGORT, 5 è il numero perfetto
Phaim BHUIYAN, Bangla
Leonardo D’AGOSTINI, Il campione
Marco D’AMORE, L’immortale
Carlo SIRONI, Sole

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Bangla
Il primo re
Il traditore
La dea fortuna
Ricordi?

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Il sindaco del rione Sanità
La famosa invasione degli orsi in Sicilia
La paranza dei bambini
Martin Eden
Pinocchio

MIGLIOR PRODUTTORE
Bangla
Il primo re
Il traditore
Martin Eden
Pinocchio

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Valeria BRUNI TEDESCHI, I villeggianti
Jasmine TRINCA, La dea fortuna
Isabella RAGONESE, Mio fratello rincorre i dinosauri
Linda CARIDI, Ricordi?
Lunetta SAVINO, Rosa
Valeria GOLINO, Tutto il mio folle amore

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Toni SERVILLO, 5 è il numero perfetto
Alessandro BORGHI, Il primo re
Francesco DI LEVA, Il sindaco del rione Sanità
Pierfrancesco FAVINO, Il traditore
Luca MARINELLI, Martin Eden

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Valeria GOLINO, 5 è il numero perfetto
Anna FERZETTI, Domani è un altro giorno
Tania GARRIBBA, Il primo re
Maria AMATO, Il traditore
Alida BALDARI CALABRIA, Pinocchio

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Carlo BUCCIROSSO, 5 è il numero perfetto
Stefano ACCORSI, Il campione
Fabrizio FERRACANE, Il traditore
Luigi LO CASCIO, Il traditore
Roberto BENIGNI, Pinocchio

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Daniele CIPRÌ, Il primo re
Vladan RADOVIC, Il traditore
Francesco DI GIACOMO, Martin Eden
Nicolaj BRÜEL, Pinocchio
Daria D’ANTONIO, Ricordi?

MIGLIORE MUSICISTA
L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO, Il Flauto Magico di Piazza Vittorio
Andrea FARRI, Il primo re
Nicola PIOVANI, Il traditore
Dario MARIANELLI, Pinocchio
Thom YORKE, Suspiria

MIGLIOR DOCUMENTARIO
Citizen Rosi, di Didi GNOCCHI e Carolina ROSI
Fellini fine mai, di Eugenio CAPPUCCIO
La mafia non è più quella di una volta, di Franco MARESCO
Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari, di Simone ISOLA e Fausto TROMBETTA
Selfie, di Agostino FERRENTE

MIGLIOR FILM STRANIERO  (assegnato al primo turno di votazione)
C’era una volta a… Hollywood, di Quentin Tarantino
Green Book, di Peter Farrelly
Joker, di Todd Phillips
L’ufficiale e la spia (J’accuse), di Roman Polanski
Parasite, di Bong Joon Ho - VINCITORE

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO (assegnato da una giuria)
Baradar, di Beppe TUFARULO
Inverno, di Giulio MASTROMAURO - VINCITORE
Il nostro tempo, di Veronica SPEDICATI
Mia Sorella, di Saverio CAPPIELLO
Unfolded, di Cristina PICCHI

DAVID GIOVANI (assegnato da una giuria nazionale di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado.)
Il traditore, di Marco BELLOCCHIO
L’uomo del labirinto, di Donato CARRISI
La dea fortuna, di Ferzan OZPETEK
Martin Eden, di Pietro MARCELLO
Mio fratello insegue i dinosauri, di Stefano CIPANI

lunedì 17 febbraio 2020

Jessica Chastain e Anne Hathaway nel remake di Doppio Sospetto

Il film belga Doppio Sospetto avrà il suo remake hollywoodiano e a girarlo sarà il regista dell'originale, Olivier Masset-Depasse.

Il film, un noir tutto al femminile, è ambientato negli anni '60 e racconta la storia di Alice e Céline, due donne legate da una grande amicizia, che vivono una accanto all'altra nelle loro case a schiera gemelle. Le due donne condividono tutto e vivono in grande armonia fino al giorno della morte improvvisa e accidentale di Maxime, il figlio di Céline, a cui Alice assiste impotente. Distrutta e accecata dal dolore, Céline accusa Alice di non aver fatto nulla per evitare la morte di suo figlio e inizia a meditare una tremenda vendetta.

Doppio Sospetto è l'adattamento del romanzo "Alice" ("Derrière la haine") di Barbara Abel. Ad interpretare Alice e Cèline nel film originale sono Veerle Baetens e Anne Coesens, mentre nel remake il compito spetterà a Jessica Chastain e Anne Hathaway. Le riprese prenderanno il via nei prossimi mesi.

Il film originale, Duelles, è stato presentato al Toronto Film Festival 2019, ottenendo un ottimo riscontro di pubblico e critica. Uscirà nei cinema italiani il 27 febbraio, e sarà presentato in anteprima il 22 febbraio alle 21.00 all’Auditorium del MAXXI di Roma, con ingresso gratuito.

Box-office Italia - Gli Anni Più Belli al primo posto

Debutto subito in testa per Gli Anni Più Belli, nuovo film di Gabriele Muccino, che si aggiudica il weekend di San Valentino.

Il film ha incassato circa 2.9 milioni di euro in quattro giorni, un buon risultato ma inferiore al precedente film del regista, A Casa Tutti Bene, che due anni fa debuttò, sempre nel weekend di San Valentino, con 3.4 milioni.

Debutto al secondo posto per Sonic - il film, con un buon incasso di 1.4 milioni di euro e un andamento particolarmente positivo tra sabato e domenica.
Effetto Oscar anche sul box-office italiano, con Parasite che, tornato nelle sale, si piazza al terzo posto raccogliendo ben 1.4 milioni di euro, un "secondo debutto" migliore rispetto a quello di novembre. In totale, in Italia, il film ha incassato 4.1 milioni di euro.

Scende al quarto posto Odio l’estate, con Aldo, Giovanni & Giacomo, che sale a quasi 7 milioni di euro totali. Chiude la cinquina Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn che in dieci giorni ha raccolto 2.1 milioni di euro.

Box-office USA: esordio da record per Sonic- il film!

Dalle stalle alle stelle. Qualche mese fa, Sonic - il film sembrava sull'orlo del disastro dopo la pubblicazione delle prime immagini di un Sonic antropomorfo decisamente poco convincente che aveva scatenato risate, meme e prese in giro. La produzione ha così deciso per un rinvio dell'uscita a un completo restyling del personaggio. La scorsa settimane il film è finalmente uscito nelle sale e... è stato un successo!

Il debutto negli USA è stato da record, Sonic - il film ha incassato 57 milioni di dollari in soli tre giorni, diventando il migliore esordio per un film tratto da videogioco (il record precedente era di Pokemon: Detective Pikachu). Negli Stati Uniti è un lunedì di festa (la Festa dei Presidenti) quindi il film avrà un altro giorno per consolidare il suo primo posto arrivando quasi a 70 milioni d'incasso, anche grazie alla spinta di un gradimento piuttosto alto, il film infatti ha ottenuto un Cinemascore A.
A livello mondiale invece il film ha incassato, in totale, 100 milioni di dollari, rimanendo dietro a Pokemon: Detective Pikachu.
Ricordiamo che gli incassi internazionali inevitabilmente stanno risentendo della situazione in Cina, un mercato ricchissimo in cui, al momento, si sta raccogliendo poco o niente a causa dell'emergenza sanitaria.

Scala al secondo posto Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn, che incassa altri 17.1 milioni di dollari, per un totale di 61.7 milioni negli USA, mentre a livello mondiale gli incassi salgono a 143 milioni di dollari.
Debutto al terzo posto per l'horror Fantasy Island, 12.4 milioni di dollari raccolti in tre giorni ma il gradimento non è stato dei migliori (Cinemascore C-).

Al quarto posto la new entry The Photograph, con 12.2 milioni di dollari. Chiude la top-five Bad Boys for Life, che mantiene un ottimo andamento e vede il proprio incasso totale salire a 182 milioni di dollari negli USA e a 368 milioni nel mondo.

Da segnalare la risalita di Parasite all'ottavo posto, grazie all'effetto Oscar, il film ha raccolto altri 5.5 milioni di dollari portando il suo totale a 43.1 milioni.

venerdì 14 febbraio 2020

The Batman: prime immagini ufficiali di Robert Pattinson con il costume!

E' ancora una volta il regista Matt Reeves il canale ufficiale di informazioni sul film The Batman, e stavolta il regalo ai fan è stato grosso, le prime immagini di Robert Pattinson con il costume di Batman.

Nel breve video pubblicato dal regista possiamo vedere un costume molto particolare, con il simbolo sul petto che sembra fatto con pezzi metallici saldati. Sembra quasi un costume "non definito".

Ricordiamo che il film non sarà una "origin story" ma seguirà Bruce Wayne nei primi anni come Batman. Nel cast ci saranno anche Zoe Kravitz (Catwoman), Paul Dano (l'Enigmista), Jeffrey Wright (il Commissario Gordon), John Turturro (il boss Carmine Falcone), l'esordiente Jayme Lawson (forse Barbara Gordon), Colin Farrell (Pinguino) e Andy Serkis (il maggiordomo Alfred).

Ecco dei frame e il video postato dal regista.





Le immagini sono quelle di un test, vedremo se poi il look sarà confermato nel film. Le riprese sono in corso a Londra.

L'uscita è fissata per il 25 luglio 2021.

mercoledì 12 febbraio 2020

Birds of Prey (e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn) - la recensione

Margot Robbie torna a vestire i panni della "villain" DC più amata degli ultimi anni: Harley Quinn. Avrà fatto breccia nel cuore degli appassionati come aveva già fatto nel disastroso Suicide Squad?

Birds of Prey (e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn) ci mostra un lato quasi del tutto inedito del personaggio, questa volta platealmente scollegato dal suo "puddin" Joker fin dall'inizio. Harley dovrà cavarsela da sola, ma lungo il suo cammino incontrerà per caso (o no) dei personaggi femminili che devono, come lei, emanciparsi.

La regista Cathy Yan confeziona un lungometraggio che emana un "odore" anni '90 per almeno tre quarti della sua durata. Scorrevole, senza dubbio. Simpatico, divertente. Ma cosa rimane alla fine della visione? Non molto purtroppo. Margot Robbie si riconferma una meravigliosa Harley Quinn, e le attrici comprimarie riescono tutte (più o meno) ad avere il loro giusto spazio, anche se, per forza di cose, rimangono inevitabilmente nella lunga ombra di Harley. Anche Ewan McGregor nei panni del villain Maschera Nera funziona, ma senza nessun guizzo particolare da farlo diventare iconico o in qualche modo riconoscibile al grande pubblico.

Anche il comparto tecnico risulta buono ma niente di "fantasmagorico". Nota di demerito alla colonna sonora, o meglio ai pezzi scelti per accompagnare le maggior parti delle scene d'azione. Non funziona come invece aveva funzionato alla grande in Suicide Squad (è stato fatto un lavoro molti simile al cinecomic di David Ayer, ma senza successo).

Birds of Prey, o per meglio dire Harley Quinn e le Birds of Prey, è gradevole, una sorta di "episodio pilota" di una serie dedicata al personaggio DC, e proprio come un episodio pilota si porta dietro i consueti piccoli difetti del caso. Ciò che effettivamente resta è la voglia di rivedere Margot Robbie nei panni di Harley Quinn. Ma per quanto durerà?

martedì 11 febbraio 2020

The French Dispatch: nuove immagini del film di Wes Anderson

Oggi è stato pubblicato il primo poster di The French Dispatch, nuovo attesissimo film diretto da Wes Anderson. Domani arriverà il primo trailer, intanto possiamo gustarci alcune immagini tratte dal film che ci trasportano immediatamente nell'atmosfera "alla Wes Anderson".

Un film ancora avvolto nel mistero, descritto come un "atto d'amore nei confronti del giornalismo". Della storia sappiamo solo che seguirà le vicende di alcuni corrispondenti in Francia di un giornale americano, e sarà un racconto che attraverserà numerosi decenni e avrà parti alcune parti girate in bianco e nero, e altre addirittura in animazione (probabile in stop motion).
Negli USA sarà vietato ai minori di 17 anni, per la presenza di "nudi espliciti e alcuni riferimenti sessuali".

Molto numeroso il cast, con molti attori che hanno già lavorato con il regista in passato: Bill MurrayBenicio Del Toro, Frances McDormand, Jeffrey Wright, Adrien Brody, Timothée Chalamet, Léa Seydoux, Tilda Swinton, Mathieu Amalric, Lyna Khoudri, Stephen Park, Owen Wilson, Elisabeth Moss, Lois Smith, Willem Dafoe, Bob Balaban, Henry Winkler, Kate Winslet, Jason Schwartzman, Christoph Waltz, Griffin Dunne, Denis Ménochet, Vincent Macaigne, Cécile de France, e Rupert Friend.

La pellicola potrebbe essere presentato al prossimo Festival di Cannes, rumor ipotizzano come film d'apertura. Intanto ecco le immagini dal film.










lunedì 10 febbraio 2020

Oscar 2020 - Tutti i vincitori

Inaspettata(?) vittoria di "Parasite", che rende questi Oscar storici! Il film di Bong Joon-ho è il primo film in lingua straniera a vincere la statuetta più ambita, quella di Miglior Film, e non solo! Si porta a casa anche il premio alla regia, sceneggiatura originale e ovviamente Miglior film internazionale.
Nessuna sorpresa invece per i premi agli attori, confermati Joaquin Phoenix per la sua splendida interpretazione in "Joker", miglior attrice Renée Zellweger per "Judy" al suo secondo oscar (il primo vinto come miglior attrice non protagonista per "Ritorno a Cold Mountain"), Brad Pitt per "C'era una volta a... Hollywood", e Laura Dern per "Storia di un Matrimonio".



Ecco tutti i vincitori:

Oscar Miglior Film
Parasite

Oscar Miglior Regia
Parasite - Bong Joon-ho

Oscar Migliore Attrice protagonista
Renée Zellweger - Judy

Oscar Migliore Attore protagonista
Joaquin Phoenix - Joker

Oscar Migliore Attore non protagonista
Brad Pitt - C'era una volta... a Hollywood

Oscar Migliore Attrice non protagonista
Laura Dern - Storia di un matrimonio

Oscar Migliore Sceneggiatura originale
Parasite

Oscar Migliore Sceneggiatura non originale
Jojo Rabbit

Oscar Migliore Film Internazionale
Parasite

Oscar Migliore Film d'animazione
Toy Story 4

Oscar Migliore Montaggio
Le Mans '66 - La grande sfida

Oscar Migliore Scenografia
C'era una volta... a Hollywood

Oscar Migliore Fotografia
1917

Oscar Migliori Costumi
Piccole donne

Oscar Miglior Trucco e acconciature
Bombshell

Oscar Migliori Effetti visivi
1917

Oscar Miglior Montaggio Sonoro
1917

Oscar Miglior sonoro
Le Mans '66 - La grande sfida

Oscar Miglior Colonna sonora originale
Joker

Oscar Miglior Canzone Originale
"(I'm Gonna) Love Me Again" - Rocketman

Oscar Miglior Documentario
American Factory

Oscar Miglior Cortometraggio documentario
Learning to Skateboard in a War Zone (If you're a Girl)

Oscar Miglior Cortometraggio
The Nighbor's Window

Oscar Miglior Cortometraggio d'animazione
Hair Love

domenica 9 febbraio 2020

Frame Awards 2020 - il trionfo di Joker!

Le votazioni per i Frame Awards 2020 sono state appena chiuse e il risultato quest'anno è stato netto.

Il grande trionfatore è stato Joker, scelto come migliore in ben sei categorie, tra cui miglior film e attore protagonista, Joaquin Phoenix.

Come migliore attrice, confermata Olivia Colman (La Favorita), vincitrice dell'Oscar 2019, a dimostrazione che la sua è stata una performance che è rimasta molto impressa nella mente degli spettatori.
Premiato il cast di C'era una volta...a Hollywood, mentre Martin Scorsese è stato scelto come migliore regista per The Irishman.

Ecco tutti i vincitori, votati dal pubblico di Frame. Lo staff vi ringrazia di aver partecipato.

Miglior film
Joker

Migliore regia
Martin Scorsese, The Irishman

Migliore attrice
Olivia Colman, La Favorita

Migliore attore
Joaquin Phoenix, Joker

Migliore attrice non protagonista
Laura Dern, Marriage Story - Storia di un Matrimonio

Migliore attore non protagonista
Al Pacino, The Irishman

Miglior cast
C'era una Volta... a Hollywood

Migliore sceneggiatura originale
C'era una Volta... a Hollywood

Migliore sceneggiatura non originale
Joker

Migliore film d'animazione
Klaus

Migliore colonna sonora
Joker

Migliori effetti speciali
Avengers: Endgame

Migliore serie tv
Chernobyl

Migliore Locandina


Migliore Trailer
Joker

Al prossimo anno!
lo staff di Frame


venerdì 7 febbraio 2020

Maggie Gyllenhaal sarà la madre di Elvis Presley!

Novità sul cast del biopic su "Re" Elvis Presley che sarà diretto da Baz Luhrmann.

Variety riporta che Maggie Gyllenhaal interpreterà la madre di Elvis, Gladys Presley.

Il film vedrà come protagonista nei panni del mitico cantante l'attore Austin Butler, mentre Tom Hanks interpreterà colonnello Tom Parker, manager di Elvis e uomo d'affari senza scrupoli. Il film sarà incentrato proprio sul rapporto controverso tra Elvis e il suo manager, che lo scovò nella povertà in cui viveva e lo fece diventare una superstar internazionale e una vera e propria icona che ha segnato la storia.
Elvis aveva un rapporto molto stretto con la madre Gladys, più volte si è dichiarato "devoto" a sua madre. I due restarono sempre in contatto, e la morte della donna, avvenuta nell'agosto del 1958, quando Elvis era impegnato nel servizio militare, fu un durissimo colpo per lui. Secondo alcuni biografi, la donna cadde in depressione a causa della lontananza con il figlio.

La sceneggiatura del film, intitolato solo Elvis, è stata scritta a quattro mani da Craig Pearce e lo stesso Luhrmann. Le riprese dovrebbero prendere il via in primavera.

giovedì 6 febbraio 2020

Sam Raimi alla regia del prossimo Doctor Strange?

La notizia è arrivata in piena notte e segnerebbe un grande ritorno.

Secondo quanto riportato da Variety, Sam Raimi sarebbe in trattative per dirigere Doctor Strange in the Multiverse of Madness, secondo film dedicato allo Stregone Supremo.

Sam Raimi andrebbe a sostituire Scott Derrickson, regista del primo Doctor Strange, che qualche giorno fa ha abbandonato il film a causa di "divergenze artistiche", anche se rimane collegato al prossimo come produttore esecutivo. L'inizio delle riprese sono previste per maggio, nel caso le trattative andassero in porto, Raimi avrebbe pochi mesi per prepararsi alla lavorazione.

Quello di Raimi sarebbe un ritorno in casa Marvel, il regista infatti ha diretto la prima trilogia di Spider-Man, con il primo film, nel 2002, che di fatto (insieme a X-Men uscito due anni prima) ha dato il via alla stagione dei film supereroistici. Sam Raimi ha lavorato molto come produttore negli ultimi anni, l'ultimo film diretto risale al 2013, Il Grande e Potente Oz, prodotto proprio dalla Disney.

Per un regista che (forse) arriva, un membro del cast se ne va. Nel sequel infatti non tornerà Rachel McAdams. Non è chiaro se si tratti di un rifiuto da parte dell'attrice, di una impossibilità a partecipare alle riprese a causa di altri impegni, o se il personaggio sia stato tagliato dalla storia.

Chi ci sarà sicuramente è Benedict Cumberbatch, che tornerà ad interpretare Doctor Strange, nel cast ci sarà anche Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet Witch. Nelle intenzioni di Scott Derrickson c'era quella di dare un taglio più "horror" al film, vedremo se le cose cambieranno.

L'uscita del film è fissata per il 7 maggio 2021.

Addio alla leggenda Kirk Douglas

Uno degli ultimi pezzi della grande epoca d'oro di Hollywood se n'è andato. A 103 anni, compiuti lo scorso dicembre, si è spento il grande Kirk Douglas.

La notizia è stata data ieri sera dal figlio Michael con un sentito post su Instagram.

"È con tremenda tristezza che mio fratello e io annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciati oggi all'età di 103 anni. Per il mondo era una vera e propria leggenda, un attore della golden age di Hollywood che ha vissuto egregiamente i suoi anni d’oro, una persona il cui impegno per la giustizia e le cause in cui ha creduto hanno stabilito uno standard a cui tutti noi aspiriamo. Ma per me e i miei fratelli Joel e Peter era semplicemente Papà, per Catherine un meraviglioso suocero, per i suoi nipoti e pronipoti un nonno e bisnonno adorato e per sua moglie Anne uno splendido marito.

La vita di Kirk è stata piena e ben vissuta e ci lascia un’eredità di film che durerà per generazioni a venire nonché una storia di rinomato filantropo che ha lavorato per aiutare il prossimo e contribuire a portare pace in questo pianeta. Lasciatemi chiudere questa dichiarazione con le parole che gli ho detto al suo ultimo compleanno e che resteranno per sempre vere: “Papà, ti amo tantissimo e sono incredibilmente orgoglioso di essere tuo figlio”."

Una leggenda, un gigante, un'icona, e soprattutto un grande attore che ha segnato la storia del Cinema non solo con le sue indimenticabili interpretazioni ma anche con scelte molto coraggiose in un periodo storico molto particolare.
Negli anni '50 / '60, anche Hollywood finì nella morsa della "caccia alle streghe" del maccartismo, molti attori, attrici, registi e sceneggiatori vennero inseriti in una lista nera perché accusati di essere comunisti, tra questi anche lo sceneggiatore Dalton Trumbo, costretto a scrivere script di nascosto firmandole con nomi falsi. Kirk Douglas, andando contro le paure e le regole, decise personalmente di ingaggiare Trumbo per la sceneggiatura di Spartacus (1960), facendolo accreditare con il suo nome e mettendo, di fatto, fine alla lista nera.
Per il suo impegno nel mettere fine alla "black list" ricevette la Medaglia presidenziale della libertà.


Quella di Kirk Douglas è una carriera lunga, piena, verrebbe quasi da dire che si tratta di una carriera "da film". Gli inizia a Broadway, poi si arruolò in Marina per tornare alla recitazione solo dopo aver terminato i suoi compiti nell'esercito. Tanti i titoli da ricordare, Il Grande Campione (1949), L'Asso nella Manica (1951), Pietà per i Giusti (1951), Il Bruto e la Bella (1952), Ulisse (1954), 20.000 Leghe Sotto i Mari (1954), Sfida all'O.K. Corral (1957), Orizzonti di Gloria (1957), Spartacus (1960), Carovana di Fuoco (1967), Uomini e Cobra (1970).
Tre nomination agli Oscar in carriera (Il Grande Campione, Il Bruto e la Bella e Brama di Vivere), nel 1996 ha ricevuto l'Oscar Onorario.

Tanti i messaggi di cordoglio in ricordo dell'attore, ovviamente la nuora Catherine Zeta-Jones, e poi Jamie Lee Curtis, che ha ricordato Kirk Douglas con una foto dal set di Spartacus in cui ha recitato al fianco del padre dell'attrice, il grande Tony Curtis, e ancora Mark Hamill, Dany DeVito, Sylvester Stallone, Steven Spielberg, che gli consegnò l'Oscar alla carriera, Rob Reiner, Bette Midler, e tanti altri. E poi la Disney, i SAG, e l'Academy, che - immaginiamo - lo ricorderà anche domenica durante la cerimonia degli Oscar.

mercoledì 5 febbraio 2020

Coronavirus, cancellate le uscite di molti film in Cina

La diffusione del Coronavirus è un problema mondiale ma il paese che sta soffrendo più di tutti è, ovviamente, la Cina. Il virus non è solo un emergenza sanitaria ma sta incidendo molto anche sull'economia del paese, industria cinematografica inclusa.

Le produzioni dei film cinesi sono ferme, così come quelle della tv, e di conseguenza anche tutti i settori collegati. A causa della quarantena imposta per cercare di fermare la diffusione, sono stati chiusi quasi tutti i 70mila cinema del paese e sono state quindi sospese tutte le nuove uscite.

Una decisione che ha portato al rinvio dell'uscita dei film locali e alla sospensione delle uscite dei film internazionali, tra questi molti titoli importanti: Jojo Rabbit (12 febbraio), Piccole Donne (14 febbraio), Dolittle (21 febbraio), 1917 (21 febbraio) e Hellboy (28 febbraio). I distributori di Sonic e Storia di un Matrimonio invece hanno deciso di aspettare e per il momento di non cancellare l'uscita dei film.

Il mercato cinese è uno dei più importanti e remunerativi, porta enormi profitti alle produzioni hollywoodiane, e la cancellazione delle uscite incide in modo notevole sugli incassi finali. Ad esempio la cancellazione è una pessima notizia per Dolittle, reduce da un flop in patria e da un risultato non esaltante in Europa, la Universal puntava molto sugli incassi cinesi, a cui adesso dovrà probabilmente rinunciare.

martedì 4 febbraio 2020

La carriera di Rick Dalton dopo C'era una volta... a Hollywood? ce la racconta Tarantino.

C'era una volta... a Hollywood è stato uno dei successi del 2019 e, come succede spesso nei film di Quentin Tarantino, ci ha regalato personaggi memorabili. Uno è sicuramente il protagonista, Rick Dalton, interpretato da Leonardo DiCaprio. Ma cos'è successo a Rick Dalton dopo la fine del film?

ATTENZIONE SPOILER! Se non avete visto il film non andate avanti con la lettura.


Chi ha visto il film sa che alla fine, cambiando i reali avvenimenti, Rick Dalton riesce ad impedire gli efferati omicidi di Sharon Tate e dei suoi ospiti nella villa di Cielo Drive. Dopo quei clamorosi fatti, la sua carriera ha avuto una svolta.
A raccontare quello che è successo dopo ci pensa Quentin Tarantino, che con la sua strabordante fantasia, ha immaginato tutta la carriera di Rick Dalton, tanto da aver scritto una filmografia e una biografia e averla mandata a Imdb, che però non ha potuto inserirla nel suo database.

Ecco il racconto di Tarantino.

"Tutto l'incidente con il lanciafiamme e gli hippie ha attirato moltissima attenzione. Nessuno si rende davvero conto di quanto sia stato importante quello che è capitato, ma è stato comunque qualcosa di grosso. Ed è stato qualcosa di grosso il fatto che abbia usato un lanciafiamme, l’oggetto di scena di uno dei suoi film più popolari. Quindi Rick inizia a tornare in voga. Non dico richiesto come lo era Michael Sarrazin all'epoca, ma ha avuto abbastanza pubblicità e ora improvvisamente 'I 14 Pugni di McCluskey' viene trasmesso più spesso su Channel 5 durante la Combat Week, e cose del genere. Inoltre gli offrono un paio di film – a basso budget, ma comunque prodotti da uno studio. Ma la cosa veramente importante è che nel circuito della tv a episodi ha un nome molto più in vista. Non è certo Darren McGavin, ok? Darren McGavin veniva pagato con il compenso massimo che una comparsa poteva ricevere all'epoca. Ma Rick è ai livelli di John Saxon, forse anche un po' più in alto. Quindi viene pagato bene e fa delle belle serie. E gli episodi sono tutti costruiti attorno al suo personaggio. Quindi invece di fare 'La Terra dei Giganti' e 'Bingo Martin', ora fa il cattivo in 'Mission: Impossible'... ed è il suo episodio... Ah, fa anche un programma di Vince Edwards intitolato 'Matt Lincoln'. O un programma di Glenn Ford chiamato 'Lo Sceriffo del Sud'. Ed è una cosa grossa, perché aveva fatto 'Hell-Fire Texas' con Glenn Ford e non erano andati per niente d’accordo. Ma hanno deciso di sotterrare l’ascia di guerra, lavorano un sacco insieme. Poi recita in un paio di film tv di Paul Wendkos. Insomma, se la cava bene."

Quindi, ora lo sappiamo, Rick Dalton se la cava bene.

C'era una volta... a Hollywood si prepara ad affrontare la notte degli Oscar con ben 10 nomination, tra cui miglior film, regia, attore protagonista (DiCaprio) e attore non protagonista (Pitt, favorito per la vittoria).

Indiana Jones 5: Kathleen Kennedy aggiorna sul film

In occasione dei BAFTA, dove è stata premiata con il Bafta Fellowship Award, la produttrice e presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy ha parlato del prossimo film di Indiana Jones.

La produttrice ha dichiarato che la stesura della sceneggiatura è ancora in fase di sviluppo e, ancora più importante, ha confermato che non si tratterà affatto di un reboot ma di un sequel, con Harrison Ford ancora saldamente al suo posto, con cappello e frusta.

"Stiamo lavorando duramente per perfezionare la sceneggiatura, una volta fatto questo saremo pronti per partire", ha dichiarato Kathleen Kennedy alla BBC, aggiungendo poi, "Harrison Ford è coinvolto. E no, non sarà un reboot, sarà una continuazione. E lui non vede l’ora!".

Della possibile trama al momento non si sa nulla, sappiamo solo che (quasi certamente) non includerà Mutt Williams, il figlio di Indiana Jones interpretato da Shia LaBeouf nel quarto film. Nei prossimi mesi saranno annunciati i nuovi ingressi nel cast.
Le riprese dovrebbero iniziare ad aprile, quando Steven Spielberg avrà concluso il suo lavoro di post-produzione sul suo ultimo film, il remake di West Side Story.

La data d'uscita è fissata al 10 luglio 2021.

lunedì 3 febbraio 2020

BAFTA 2020 - 1917 è il trionfatore della serata!

Sono stati consegnati ieri sera i BAFTA 2020, premi assegnati dai membri della British Academy of Film and Television Arts. E il risultato non è stato diverso dagli altri premi visti fino ad oggi.

A trionfare come miglior film e migliore film inglese è stato 1917 di Sam Mendes, che in tutto si è portato a casa ben 7 statuette, compresa quella per la migliore regia. Ormai sembra evidente che si tratta di un giudizio unanime e, a meno di clamorose sorprese, il film di Mendes si avvicina sempre di più alla conquista dell'Oscar.

Niente di nuovo nemmeno nelle categorie degli attori. Il premio come migliore attore protagonista è andato a Joaquin Phoenix (Joker), mentre quello per la migliore attrice a Renée Zellweger (Judy). I migliori attori non protagonisti sono stati Laura Dern (Marriage Story) e Brad Pitt (C'era una volta... a Hollywood).
Due statuette per Parasite, premiato come migliore film non in lingua inglese e migliore sceneggiatura. Klaus è stato premiato come migliore film d'animazione.

Ecco tutti i vincitori.

MIGLIOR FILM
1917

MIGLIOR FILM INGLESE
1917

MIGLIOR FILM NON IN LINGUA INGLESE
Parasite

MIGLIOR REGISTA
Sam Mendes, 1917

MIGLIOR DOCUMENTARIO
For Sama

MIGLIOR FILM ANIMATO
Klaus

MIGLIORE ATTRICE
Renée Zelleweger, Judy

MIGLIORE ATTORE
Joaquin Phoenix, Joker

MIGLIORE ATTICE NON PROTAGONISTA
Laura Dern, Marriage Story - Storia di un Matrimonio

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Brad Pitt, Once Upon a Time… in Hollywood

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Parasite

MIGLIORE SCENEGGIATURA ADATTATA
Jojo Rabbit

MIGLIOR FOTOGRAFIA
1917

MIGLIOR MONTAGGIO
Le Mans '66

MIGLIOR COLONNA SONORA
Joker

MIGLIORI SCENOGRAFIE
1917

MIGLIORI COSTUMI
Piccole Donne



MIGLIOR CASTING
Joker

MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO
Bombshell

MIGLIOR SUONO
1917

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
1917

MIGLIOR DEBUTTO DI UNO SCENEGGIATORE, REGISTA O PRODUTTORE INGLESE
Bait, Mark Jenkin (Writer/Director), Kate Byers, Linn Waite (Producers)

MIGLIOR CORTO ANIMATO INGLESE
Grandad was a Romantic.

MIGLIOR CORTO INGLESE
Learning to Skateboard in a Warzone (If You're a Girl)

EE RISING STAR AWARD (votato dal pubblico)
Michael Ward

PREMIO SPECIALE PER IL CONTRIBUTO AL CINEMA
Andy Serkis

BAFTA FELLOWSHIP
Kathleen Kennedy

domenica 2 febbraio 2020

Fame Awards 2020 - le nomination. Sono aperte le votazioni!

Nel pieno della stagione dei premi, non ci tiriamo indietro: è il momento dei Frame Awards 2020!

La redazione di Frame si è riunita, si è confrontata, e ognuno ha espresso le proprie preferenze per le diverse categorie. Come ogni anno, non è stato facile scegliere i titoli, le attrici, gli attori, i registi, che potessero racchiudere al meglio l'anno passato, un anno ricco di grandi blockbuster e di piccoli sorprendenti film, grandi emozioni e momenti spettacolari.

Ricordiamo che i film presi in considerazione sono quelli usciti in Italia nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dello scorso anno.

Ecco le nostre nomination. Scegliere i vincitori spetta solo a voi.

sabato 1 febbraio 2020

Taron Egerton nel remake de La Piccola Bottega degli Orrori?

Un cult degli  anni '80 sta per tornare con un remake, si tratta de La Piccola Bottega degli Orrori.

Il sito Full Circle Cinema annuncia che l'attore britannico Taron Egerton, fresco vincitore del Golden Globe, sarebbe in trattative finali per entrare nel cast del film, molto probabilmente nel ruolo del protagonista, che nel film originale aveva il volto di Rick Moranis.

Non solo Egerton, la produzione infatti avrebbe contattato anche Scarlett Johansson, che ha appena ricevuto una doppia nomination agli Oscar 2020, per offrirle il ruolo di Audrey, la donna di cui il protagonista è innamorato. A Billy Porter (Pose) invece sarebbe stato offerto il doppiaggio di Audrey II, la pianta carnivora che cresce a dismisura e che trasporta il protagonista in una lunga spirale di omicidi.

Aspettiamo aggiornamenti.

Quella de La Piccola Bottega degli Orrori è una lunga catena di rifacimenti che parte dagli anni '30. Il film del 1986, diretto da Frank Oz e diventato un vero cult del Cinema degli anni '80, era ispirato all'omonimo musical off-Broadway di Alan Menken e Howard Ashman del 1982, il quale, a sua volta, era ispirato al film La Piccola Bottega degli Orrori del 1960, diretto da Roger Corman, che aveva preso spunto da un racconto scritto da John Collier nel 1932 intitolato "Green Thoughts".