venerdì 26 aprile 2019

Avengers: Endgame - la recensione

Thanos ha vinto. Il Titano Pazzo è riuscito a schioccare le dita nelle battute finali di Avengers: Infinity War, portando così a compimento il suo piano.
Gli eroi più forti della Terra (e della Galassia), quelli sopravvissuti alla decimazione, sono divisi e ormai senza speranza. La situazione è critica, ma i Marvel Studios hanno tenuto in serbo altre carte da giocare, con un piano ben scritto in oltre 10 anni di attività, che ha dato vita a 22 pellicole, più o meno riuscite.

Il cerchio si chiude e la resa dei conti definitiva prende vita in quasi 3 ore di orgasmo visivo. Differenziandosi molto dal suo predecessore (Infinity War), Avengers: Endgame si prende i suoi tempi, ampliando la riflessione sui fatti accaduti e i momenti di introspezione dei personaggi, supereroi e supereroine, che abbiamo imparato ad amare nel corso di tutti questi anni, e che riserveranno non poche sorprese.

Il tempo è un elemento fondamentale all'interno di Avengers: Endgame. C'è il tempo per riflettere, il tempo di metabolizzare e quello di agire. Tre atti che possiamo definire più o meno bilanciati e che chiudono una lunga parentesi cinematografica, legata a un mondo moderno dei cinecomic plasmato e nato, proprio 11 anni fa, con Iron Man (2008).


Ciò che un fan di questi prodotti deve aspettarsi da Endgame, nonostante alcune sbavature legate ad alcuni personaggi, è un profondo rispetto dell'arte fumettistica e cinematografica. Un rispetto colmo di affetto verso lo spettatore, che stupirà (forse) anche i più disinteressati alla serialità di tali opere.


giovedì 18 aprile 2019

Festival di Cannes 2019 - il programma ufficiale

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del programma ufficiale del Festival di Cannes 2019, giunto alla sua 72a edizione.

Nomi di un certo livello in Concorso, dove troviamo Pedro Almodovar, Xavier Dolan (che torna al festival dopo un periodo di "polemica"), Ken Loach, i fratelli Dardenne, e anche Terence Malick.
C'è anche l'Italia, con il nuovo film di Marco Bellocchio Il Traditore, con Pierfrancesco Favino protagonista nei panni del pentito di mafia Tommaso Buscetta.

Fuori Concorso spicca il biopic su Elton John, Rocketman, con il cantante che sarà a Cannes per la premiere. A spiccare ancora di più però è anche l'assenza di Quentin Tarantino con il suo Once Upon a Time in Hollywood. Il direttore Thierry Fremaux ha dichiarato di aver visto "una parte" del film, che è ancora in fase di montaggio, quindi non è ancora pronto per il festival, ma ha comunque lasciato  aperta la porta: "noi continuiamo a sperarci, anche se sarà difficile. Tarantino ha scelto di girare il film in 36mm. e occorre molto lavoro. Quello che abbiamo visto è molto bello, speriamo di avere buone notizie". E, guarda caso, il film di chiusura non è stato annunciato, segno che il direttore ci spera davvero.


Ad aprire il festival invece sarà, come annunciato qualche giorno fa, The Dead Don't Die, nuovo film di Jim Jarmusch. La Palma d'Oro alla carriera sarà consegnata a Alain Delon.

Il festival si svolgerà tra il 14 e il 25 maggio. Presidente di giuria sarà Alejandro Gonzalez Iñárritu.  Ecco l'elenco dei film annunciati.

Concorso:
The Dead Don't Die, di Jim Jarmusch (film d'apertura)
Dolor y Gloria, di Pedro Almodovar
Il traditore, di Marco Bellocchio
The Wild Goose Lake (Nan fang che zhan de ju hui), di Diao Yinan
Parasite, di Bong Joon Ho
Le Jeune Ahmed, di Jean-Pierre Dardenne & Luc Dardenne
Roubaix, une lumière, di Arnaud Desplechin
Atlantique, di Mati Diop
Matthias and Maxime, di Xavier Dolan
Little Joe, di Jessica Hausner
Sorry We Missed You, di Ken Loach
Les Misérables, di Ladj Ly
A Hidden Life, di Terrence Malick
Bacurau, di Kleber Mendonça Filho & Juliano Dornelles
The Whistlers (La Gomera), di Corneliu Porumboiu
Frankie, di Ira Sachs
Portrait de la jeune fille en feu, di Céline Sciamma
It Must Be Heaven, di Elia Suleiman
Sibyl, di Justine Triet

Fuori concorso:
Les plus belles années d'une vie (The Best Years of a Life), di Claude Lelouch
Rocketman, di Dexter Fletcher
Too Old To Die Young - North of Hollywood, West of Hell (episodi 4 e 5), di Nicolas Winding Refn
Diego Maradona, di Asif Kapadia
La Belle Époque, di Nicolas Bedos

Proiezioni di mezzanotte:
The Gangster, the Cop, the Devil, di Lee Won-Tae

Proiezioni speciali:
Share, di Pippa Bianco
For Sama, di Waad Al Kateab & Edward Watts
Family Romance, Llc., di Werner Herzog
Tommaso, di Abel Ferrara
Être vivant et le savoir, di Alain Cavalier
Que sea lei, di Juan Solanas

Un Certain Regard:
Invisible Life, di Karim Aïnouz
Evge, di Nariman Aliev
Dylda (Beanpole), di Kantemir Balagov
Les hirondelles de Kaboul (The Swallows of Kabul), di Zabou Breitman & Eléa Gobé Mévellec
La Femme de mon frère (A Brother’s Love), di Monia Chokri
The Climb, di Michael Covino
Jeanne, di Bruno Dumont
O que arde (Viendra le feu / A sun that never sets), di Olivier Laxe
Chambre 212, di Christophe Honoré
Port Authority, di Danielle Lessovitz
Papicha, di Mounia Meddour
Adam, di Maryam Touzani
Zhuo ren mi mi, di Midi Z
Liberté, di Albert Serra
Bull, di Annie Silverstein
Summer of Changsha, di Zu Feng

sabato 13 aprile 2019

Noi - la recensione

Dopo lo straordinario successo ottenuto con Scappa - Get Out, che ha guadagnato più di 250 milioni di dollari in tutto il mondo e un Oscar per la miglior sceneggiatura, Jordan Peele torna con un film che è allo stesso tempo molto diverso e molto simile al precedente. Se da una parte le tematiche affrontate sono molto più universali rispetto alla questione razziale, così lapalissiana in Get Out, è comunque possibile individuare una chiara impronta autoriale dietro entrambe le pellicole, che va al di là della presenza di un cast di protagonisti neri al posto della solita famiglia borghese bianca.


La vacanza dei Wilson, una famiglia normale e benestante americana, che si trasforma in un incubo, va di pari passo con l'esplorazione del trauma infantile subito da Adelaide (la splendida vincitrice dell'Oscar Lupita Nyong'o), ma soprattutto diventa specchio (quasi letteralmente) della società in cui si fa sempre più netta la distinzione fra un "noi" e un "loro", fra chi vive sopra, al sole, e chi invece è relegato ai margini, sotto.
Allo stesso tempo è anche metafora sottile di una dualità intrinseca dell'essere umano, in cui convivono luci e ombre, un cosa è accaduta insieme a un cosa che sarebbe potuta accadere se le nostre scelte (o chi abbiamo scelto di essere) fossero state diverse.
Anche in Noi, Peele è bravissimo nell'affrontare questi temi in maniera arguta e non didascalica, senza mai diminuire la tensione che, anzi, cresce di momento in momento, senza grandi balzi sulla sedia ma con un senso di disagio presente dalla prima all'ultima scena e in cui anche i momenti dal retrogusto comico-demenziale contribuiscono a potenziare quel disagio.
Da questo punto di vista anche il finale, bellissimo, adrenalinico, che rivela senza rivelare davvero, arriva non inaspettato, ma anzi come la logica conseguenza di quanto visto fino a quel momento, senza dare una vera conclusione o spiegazione alla vicenda eppure senza lasciare con un senso di incompiuto.

Dopo essersi affacciato nel panorama horror come una grande rivelazione, Jordan Peele fa un ulteriore passo avanti girando un film dai molteplici livelli di lettura, a tratti kubrickiano nelle sue inquadrature e nell'uso della musica, che tiene lo spettatore sul bordo della poltrona per quasi due ore e che lo lascia con moltissime questioni su cui riflettere, riguardo la società ma soprattutto riguardo se stesso. 

mercoledì 10 aprile 2019

The New Pope - Jude Law in costume da bagno sul set

Hanno fatto molto velocemente il giro del web le nuove immagini di Jude Law sul set della seconda stagione della serie diretta da Paolo Sorrentino, The New Pope, sequel di The Young Pope.

Nelle foto possiamo vedere Lenny Belardo/Papa Pio XIII, cioè Jude Law, in spiaggia mentre esce dall'acqua sfoggiando un costumino bianco, in mezzo a delle pallavoliste e poi insieme all'attrice Ludivine Sagnier.
Immagini che fanno salire ancora di più l'attesa per la serie, e che hanno anche scatenato battute, come il giornalista di People, Dave Quinn, che ha scritto: "Vi do il buongiorno con queste foto di Jude Law mentre gira The Nude Pope".

Nel cast anche John Malkovich, Silvio Orlando, Javier Cámara, Cécile de France, e Sharon Stone. Ecco le foto.







giovedì 4 aprile 2019

Terminator: Dark Fate - le prime immagini ufficiali!

Questa sera sarà presentato al CinemaCon, intanto il sito IGN ha pubblicato le prime immagini ufficiali del film Terminator: Dark Fate.

Nelle foto possiamo vedere i protagonisti del film, Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Mackenzie Davis, Diego Boneta, Gabriel Luna, e Natalia Reyes.

Diretto da Tim Miller (Deadpool), Terminator: Dark Fate si collegherà direttamente a Terminator 2 - Il Giorno del Giudizio, ignorando totalmente i tre film usciti in seguito (T3, Terminator: Salvation, Terminator: Genysis).
Il film sarà nelle sale a novembre.