giovedì 30 luglio 2020

Annunciato il prossimo film della Pixar, Luca, e sarà ambientato in Italia

Il rumor stava girando da questa mattina, adesso è Variety a confermare. Il prossimo film d'animazione della Pixar si intitolerà Luca e sarà ambientato in Italia.

A dirigere il film sarà l'italiano Enrico Casarosa, regista del bel corto La Luna, che ha deciso di raccontare una storia ispirata alla sua infanzia.

"Il film racconterà una storia profondamente personale per me, non solo perché è ambientata sulla Riviera italiana dove sono cresciuto, ma perché al centro di questo film c’è una celebrazione dell’amicizia", ha dichiarato Casarosa, che è nato a Genova per poi trasferirsi a New York a 20 anni, "Le amicizie infantili spesso stabiliscono la rotta di chi vogliamo diventare ed sono proprio quei legami al centro della nostra storia. Quindi, oltre alla bellezza e al fascino del mare italiano, il nostro film presenterà un’avventura estiva indimenticabile che cambierà radicalmente Luca".

Al centro del film ci sarà quindi l'amicizia tra il giovane Luca e il suo migliore amico. I due passano l'estate insieme, tra mare e avventure, ma un oscuro segreto sulla vera identità dell'amico metterà a rischio la loro amicizia.
Insieme alla prima sinossi, sono stati pubblicati il logo (foto sopra) e una immagine.



Il film è programmato per la prossima estate, con una uscita USA fissata al 18 giugno 2021.

Non sarà la prima volta per l'Italia in un film Pixar, già scenario della seconda parte del film Cars 2 (2011), ma sarà il primo film totalmente ambientato in Italia e il primo ad essere diretto da un italiano.

martedì 28 luglio 2020

Venezia 77 - presentato il programma

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del programma della 77a Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.

Un'edizione che, ovviamente, sarà molto diversa dalle altre, più "ristretta" e con ben delineate norme per garantire la sicurezza sanitaria. "Non siamo contenti di essere i primi a tornare", ha dichiarato il Presidente della Biennale Roberto Cicutto, "Avremmo preferito che tutto fosse stato come sempre, e che quel che è accaduto non fosse accaduto. Ma siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto per garantire lo svolgimento della Mostra e di farlo in condizioni di sicurezza per chi ci sarà. C'è stato un grande sforzo per far sì che tutte le Mostre della Biennale di quest'anno si svolgessero in presenza, perché rifiutiamo categoricamente l'online al 100%".
"È una Mostra leggermente minore in termini di numeri, ma il suo cuore è salvo", ha dichiarato il Direttore Alberto Barbera, "Presentiamo 62 film più 15 cortometraggi, che rappresentano 50 paesi di tutto il mondo, anche da quelli ancora provati dalla pandemia: la Mostra si conferma come una vetrina della produzione migliore del cinema mondiale".

Il festival si aprirà e si chiuderà con due film italiani. Ad aprire sarà Lacci di Daniele Luchetti, mentre come film di chiusura è stato scelto Lasciami Andare di Stefano Mordini. Quattro i titoli italiani in Concorso, Le sorelle Macaluso di Emma Dante, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, Padrenostro di Claudio Noce, e Notturno di Gianfranco Rosi.

Ecco tutti i film del programma, suddivisi per le varie sezioni.

CONCORSO
In Between Dying – Hilal Baydarov
Le sorelle Macaluso – Emma Dante
The World to Come – Mona Fastvold
Nuevo Orden – Michel Franco
Amants (Lovers) – Nicole Garcia
Laila in Haifa – Amos Gitai
Dorogie Tovarischi (Dear Comrades) – Andrei Konchalovsky
Spy No Tsuma (Wife Of A Spy) – Kiyoshi Kurosawa
Khorshid (Sun Children) – Majid Majidi
Pieces of a Woman – Kornel Mundruczo
Miss Marx – Susanna Nicchiarelli
Padrenostro – Claudio Noce
Notturno – Gianfranco Rosi
Never Gonna Snow Again – Malgorzata Szumowska
The Disciple – Chaitanya Tamhane
And Tomorrow The Entire World – Julia Von Heinz
Quo Vadis, Aida? – Jasmila Zbanic
Nomadland – Chloé Zhao


FUORI CONCORSO

Fiction:
Lacci – Daniele Luchetti (film d'apertura)
Lasciami andare – Stefano Mordini (film di chiusura)
Mandibules – Quentin Dupieux
Di Yi Lu Xiang (Love after love) – Ann Hui
Assandira – Salvatore Mereu
The Duke – Robert Michell
Nak-Won-Eui-Bam (Night in Paradise) – Park Hoon-Jung
Mosquito State – Filip Jan Rymsza

Non Fiction:
Sportin’ Life – Abel Ferrara
Crazy, not insane – Alex Gibney
Greta – Nathan Grossman
Salvatore, Shoemaker of dreams – Luca Guadagnino
Final Account – Luke Holland
La verità sul La dolce vita – Giuseppe Pedersoli
Molecole – Andrea Segre (preapertura)
Narciso em ferias – Renato Terra, Ricardo Calil
Paolo Conte, via con me – Giorgio Verdelli
Hopper/Welles – Orson Welles
City Hall – Frederick Wiseman

Proiezioni speciali
30 Monedas – Episodio 1 – Alex de la Iglesia
Princesse Europe – Camille Lotteau
Omelia Contadina – Alice Rohrwacher Jr

ORIZZONTI
Mila - Christos Nikou
La Troisieme Guerre – Giovanni Aloi
Meel Patthar (Milestone) – Ivan Ayr
Dashte Khamoush (The Wasteland) – Ahmad Bahrami
L’homme qui a vendu sa peau (The Man Who Sold His Shin) – Kaouther Ben Hania
I predatori – Pietro Castellitto
Mainstream – Gia Coppola
Lahi, Hayop (Genus Pan) – Lav Diaz
Zanka Contact – Ismael El Iraki
Guerra e pace – Martina Parenti, Massimo D’anolfi
La nuit des rois – Philippe Lacote
The Furnace – Roderick Mackay
Jenayat-e Bi Deghat (Careless Crime) – Shahram Mokri
Gaza mon amour – Tarzan Nasser, Arab Nasser
Selva tragica – Yulene Olaizola
Nowhere Special – Uberto Pasolini
Listen – Ana Rocha De Sousa
Bu Zhi Bu Xiu (The Best Is Yet To Come) – Wang Jing
Zheltaya Koshka (Yellow Cat) – Adilkhan Yerzhanov

Orizzonti - concorso cortometraggi
- NATTÅGET (THE NIGHT TRAIN) di JERRY CARLSSON
- THE SHIFT di LAURA CARREIRA
- WORKSHOP di JUDAH FINNIGAN
- SOGNI AL CAMPO di MAGDA GUIDI
- WAS WAHRSCHEINLICH PASSIERT WÄRE, WÄRE ICH NICHT ZUHAUSE (WHAT PROBABLY WOULD HAVE HAPPENED, IF I HADN’T STAYED AT HOME) di WILLY HANS
- DAS SPIEL (THE GAME) di ROMAN HODEL
- MIEGAMASIS RAJONAS (PLACES) di VYTAUTAS KATKUS
- ANITA di SUSHMA KHADEPAUN
- À FLEUR DE PEAU di MERIEM MESRAOUA
- ENTRE TÚ Y MILAGROS di MARIANA SAFFON
- BEING MY MOM di JASMINE TRINCA
- MÂY NHU’NG KHÔNG MU’A (LIVE IN CLOUD CUCKOO LAND) di NGHIA VU MINH

Orizzonti - cortometraggi fuori concorso
- SÌ di LUCA FERRI
- THE RETURN OF TRAGEDY di BERTRAND MANDICO
con David Patrick Kelly, Elina Löwensohn, Juliana Francis, Peter McCabe, Oleg Dubson, Thomas Jay Ryan / Francia / 24’

Biennale College – Cinema
- EL ARTE DE VOLVER di PEDRO COLLANTES
- FUCKING WITH NOBODY di HANNALEENA HAURU

Biennale College Cinema – Virtual Reality
VAJONT - di IOLANDA DI BONAVENTURA

Venezia Classici
- CRONACA DI UN AMORE di Michelangelo ANTONIONI
- CLAUDINE di John BERRY 
- DEN MUSO (THE YOUNG GIRL) di Souleymane CISSÉ
- UTÓSZEZON (LATE SEASON) di Zoltán FÁBRI
- SEDOTTA E ABBANDONATA di Pietro GERMI
- LA ÚLTIMA CENA (THE LAST SUPPER) di Tomás GUTIÉRREZ ALEA
- FUKUSHÛ SURU WA WARE NI ARI (VENGEANCE IS MINE) di Shôhei IMAMURA
- MUHOMATSU NO ISSHO (THE RICKSHAW MAN) di Hiroshi INAGAKI
- YOU ONLY LIVE ONCE di Fritz LANG
- SERPICO di Sidney LUMET
- LE CERCLE ROUGE - di Jean-Pierre MELVILLE
- NEOKONCHENNAYA PYESA DLYA MEKHANICHESKOGO PIANINO (UNFINISHED PIECE FOR THE PLAYER PIANO) di Nikita MIKHALKOV
- GOODFELLAS di Martin SCORSESE

venerdì 24 luglio 2020

La Paramount rinvia A Quiet Place 2 e Top Gun: Maverick

Non c'è pace per i calendari. Dopo la Warner e la Disney, anche la Paramount è costretta a modificare le uscite dei film a causa della pandemia di coronavirus e dei contagi in aumento in molte parti del mondo.

La major ha così deciso di rimandare ancora due dei film di punta della stagione, A Quiet Place II e Top Gun: Maverick, quest'ultimo è stato rinviato anche a causa dell'impossibilità di Tom Cruise di partecipare alla campagna promozionale, l'attore infatti è impegnato con le riprese dei prossimi due Mission: Impossible (ancora ferme, sempre a causa della pandemia).
Un portavoce della Paramount ha spiegato che la scelta del rinvio è dovuta alla voglia di preservare l'esperienza della sala.

"Crediamo veramente che non ci sia un’esperienza cinematografica paragonabile a quella che si può godere in sala. Il nostro impegno va proprio in questa direzione, a sostegno degli esercenti cinematografici, e vogliamo sottolineare che non appena sarà possibile il pubblico potrà godersi nuovamente la gioia di vedere i film Paramount sul grande schermo."

Ecco le nuove date.

- A Quiet Place 2 – 23 aprile 2021 (data precedente 6 settembre 2020)
- Top Gun: Maverick – 2 luglio 2021 (data precedente 23 dicembre 2020)
- Il nuovo film di Jackass – 3 settembre 2021 (data precedente luglio 2021)
- Under the Boardwalk – 22 luglio 2022
- Sonic 2 – 8 aprile 2022
- The Tiger’s Apprentice – 10 febbraio 2023 (data precedente 11 febbraio 2022)

Aspettiamo ulteriori aggiornamenti.

La Disney rimuove Mulan e The French Dispatch dal calendario. Rimandati anche Avatar e Star Wars.

Dopo la Warner che ha bloccato l'uscita USA di Tenet, ora tocca alla Disney.

Il preoccupante aumento dei contagi da coronavirus negli Stati Uniti, ma anche in Sud America, in Asia e in parte dell'Europa, ha costretto la major a modificare di nuovo il calendario delle uscite.
La notizia più clamorosa è la rimozione dell'uscita di Mulan, live action diretto da Niki Caro che sarebbe dovuto uscire lo scorso marzo. Il film è in attesa di un riposizionamento, come dichiarato dal portavoce della major.

"Negli ultimi mesi è apparso chiaro che non c'è niente di certo quando si parla di date d’uscita durante questa pandemia globale, questo significa che oggi siamo costretti a mettere in pausa i nostri piani per 'Mulan' mentre stabiliamo il modo più efficace per portare questo film agli spettatori di tutto il mondo."

Mulan non è l'unico titolo ad essere stato "sospeso", stessa sorte è toccata a uno dei film più attesi della stagione, The French Dispatch di Wes Anderson.

Ecco le nuove date, anche di film 20th Century e Searchlight.

- La vita straordinaria di David Copperfield, si sposta di due settimane, al 28 agosto 2020;
- Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh, slitta al 23 ottobre 2020;
- The Empty Man è stato spostato al 4 dicembre 2020;
- The French Dispatch di Wes Anderson, rimosso, l'uscita era fissata al 16 ottobre 2020;
- Antlers, slitta al 19 febbraio 2021;
- The Last Duel di Ridley Scott, rimandato al 15 ottobre 2021.
- film live action Disney fissato al 17 dicembre 2021 (prende il posto di Avatar 2).

Rinviati tutti rispettivamente di un anno i nuovi Star Wars e i sequel di Avatar, confermato l'alternarsi delle due saghe. Ecco le nuove date.

- AVATAR 2, dal 17/12/21 al 16/12/22;
- AVATAR 3, dal 22/12/23 al 20/12/24;
- AVATAR 4, dal 19/12/25 al 18/12/26;
- AVATAR 5, dal 17/12/27 al 22/12/28.

A tal proposito, James Cameron ha rilasciato un comunicato.

"Fan di Avatar,

Oel ngati kameie. “Io vi vedo”. Spero anche che siate tutti in salute e al sicuro.
Come molti di voi sapranno, a causa del COVID-19 siamo stati costretti a fare una lunga e inattesa pausa nelle riprese live action che stiamo svolgendo in questo momento in Nuova Zelanda. Quello che probabilmente molti di voi non sapranno è che questa pandemia ci sta ancora impedendo di riiniziare la produzione virtuale nei teatri di posa a Los Angeles. Si tratta di una lavorazione importante quanto quella live action per i nostri film.
Prima del COVID-19, tutto era assolutamente allineato perché il primo sequel arrivasse al cinema a dicembre 2021. Sfortunatamente, a causa dell’impatto che ha avuto la pandemia sul nostro calendario di lavorazione non ci è più possibile rispettare quella data.
Non c’è nessuno più deluso da questo ritardo di me. Ma sono rinfrancato dalle incredibili interpretazioni del nostro cast e dallo straordinario lavoro che stanno facendo alla Weta Digital per portare Pandora e i protagonisti del film in vita.
Sono grato del sostegno che continuiamo a ricevere da Disney Studios, e in particolare da Alan Horn e Alan Bergman. L’intera compagnia sostiene al 110% non solo i sequel, ma anche tutti gli altri contenuti legati al franchise su cui stiamo già lavorando.
Soprattutto, sono grato a voi, i nostri fan, per il sostegno nel corso di questi anni, e vi prometto che ciò che porteremo al cinema vi soddisferà.

Come dicono i Na’vi, Irayo, grazie

James Cameron"

Aspettiamo ulteriori aggiornamenti.

giovedì 23 luglio 2020

Prime immagini di The Trial of the Chicago 7, nuovo film di Aaron Sorkin

E' Vanity Fair a pubblicare le prime immagini di The Trial of the Chicago 7, nuovo film diretto da Aaron Sorkin, sceneggiatore premio Oscar per The Social Network, qui al suo secondo film da regista dopo l'esordio dietro la macchina da presa con Molly's Game.

La pellicola racconta il grande processo del 1969, nato dopo i violenti disordini alla convention del partito democratico del 1968 che si svolse a Chicago e vide coinvolti movimenti Yippie, di contro-cultura, pantere nere e altri attivisti pacifisti. Il processo, spinto dall'amministrazione Nixon, portò in tribunale i principali attivisti che presero parte alla convention, Abbie Hoffman, Jerry Rubin, David Dellinger, Tom Hayden, Rennie Davis, John Froines e Lee Weiner, che vennero difesi da William Kunstler e Leonard Weinglass del Center For Constitutional Rights, l'accusa era di istigazione alla violenza. Il processo suscitò molto clamore e durò fino a febbraio del 1970.

Il film vede un cast di alto livello, con Eddie Redmayne, Sacha Baron CohenJoseph Gordon-Levitt, Jonathan Majors, Yahya Abdul-Mateen II, Jeremy Strong, Frank Langella, e Mark Rylance.

Netflix ha acquistato il film dalla Paramount per 56 milioni di dollari e sarà disponibile sulla piattaforma dal 16 ottobre. Intanto ecco le prime immagini.










venerdì 17 luglio 2020

Constantine: il regista sogna ancora il sequel ma la Warner non è interessata

Negli ultimi giorni è girata la notizia di un possibile sequel di Constantine, film del 2005 con Keanu Reeves protagonista, su cui la Warner era impegnata in collaborazione con HBO Max. Purtroppo non è così.

A fare chiarezza è stato il regista del film, Francis Lawrence, che non solo ha spento gli entusiasmi su un sequel ma ha fatto capire che è proprio la Warner a non essere interessata.

Intervistato da Slash Film, il regista ha raccontato che, dopo l'uscita del film del 2005, effettivamente il team si era messo al lavoro per un sequel, di cui si è parlato anche in tempi più recenti.

"Tutti volevamo farlo. Aveva incassato abbastanza, quindi volevamo realizzare un film vietato ai minori in modo più responsabile. Con responsabile intendo che avremmo realizzato un film meno costoso rispetto al primo che non pensavamo sarebbe stato vietato ai minori", ha dichiarato Lawrence, "Abbiamo lavorato al sequel per un po' e siamo tornati a parlarne di recente. È sempre stata una questione in sospeso per noi perché tutti amiamo il primo film e sappiamo che è diventato di culto per una cerchia di persone, perciò sarebbe bello realizzarlo. Io e Keanu ne abbiamo parlato un bel po' in effetti."

Quindi anche Keanu Reeves sarebbe pronto a tornare nel ruolo di Constantine, ma i sogni si sono scontrati con i piani completamente diversi della Warner.

"Sfortunatamente non ricordo neanche di chi siano i diritti, ma con la storia degli universi condivisi, e visto che Constantine è della Vertigo, che fa parte della DC, ci sono già dei piani, con Constantine diversi e cose simili", ha detto ancora Lawrence, "Al momento non abbiamo la disponibilità del personaggio per un progetto cinematografico o televisivo, ed è una seccatura. Ci siamo informati tutti, ed è folle avere Keanu, che adorerebbe girare un altro Constantine, oltre a noi, e sentirci dire: "Ah, no, abbiamo altri piani". Ma vedremo cosa succederà".

Perciò il progetto di un sequel di Constantine, con Keanu Reeves di nuovo protagonista, rimarrà nel cassetto di Francis Lawrence, con la Warner che sembrerebbe pronta ad utilizzare il personaggio in qualche universo tra i tanti che ha lasciato aperti. Un vero peccato.

Il film del 2005 col tempo è diventato un piccolo cult. Costato 100 milioni di dollari, ne ha incassati 230, un buon risultato per un film vietato ai minori e tratto da un fumetto quando ancora non erano così di moda i cinecomic. Notevole il cast, oltre a Keanu Reeves, il film vedeva anche Rachel Weisz, Shia LaBeouf, Djimon HounsouPeter Stormare, e Tilda Swinton nel ruolo dell'Arcangelo Gabriele.

domenica 12 luglio 2020

The Old Guard - la recensione

Una squadra di guerrieri immortali, Booker (Matthias Schoenaerts), Nicky (Luca Marinelli), Joe (Marwan Kenzari), capitanata dalla più antica, Andromaca di Scizia (Charlize Theron), scopre il risveglio di una nuova immortale, la marine Nile (Kiki Layne). Nel frattempo una casa farmaceutica senza scrupoli tenta in ogni modo di catturarli per carpire il segreto della loro immortalità.

La trama di questo action targato Netflix, tratto dall'omonimo fumetto di Greg Rucka (anche sceneggiatore del film), è molto semplice e lineare, quasi banale, eppure ci si rende conto abbastanza presto durante la visione, che siamo di fronte a un film d'azione atipico. 
Intanto, si tratta di un action soprannaturale, i cui protagonisti sono immortali, ma questa immortalità non è un dono quanto piuttosto una maledizione: vivere per sempre vuol dire veder morire tutti coloro che amiamo. Viene ribadito più volte ed è un tema centrale del film, che riesce così ad aggiungere anche una certa riflessione più profonda alle ottime scene d'azione.

E poi, soprattutto, i personaggi di cui seguiamo la storia, a ben vedere, non sono i tipici eroi action a cui il cinema hollywoodiano ci ha abituato. Il caposquadra è una donna, e questa donna non è mai sessualizzata all'interno della pellicola, nonostante Charlize Theron sia, obiettivamente, splendida anche in questo film, e qui sicuramente si nota il tocco di una donna alla regia,  Gina Prince-Bythewood, che dimostra non solo che una donna può dirigere un film d'azione, ma che può farlo anche molto bene, con sequenza di combattimento ben coreografate e divertenti. C'è inoltre una donna afroamericana con un ruolo molto importante e una coppia omosessuale la cui storia d'amore non è mai sottovalutata ma nemmeno trattata come se i due personaggi si riducessero esclusivamente a quello, e che regala la scena più bella del film.
In un periodo come questo, in cui si parla tanto di rappresentazione, The Old Guard è un'ottimo esempio di come si può dare spazio a molte diversità in maniera fluida, senza dare l'impressione di spuntare i nomi di una lista, in un genere che tradizionalmente è sempre stato considerato maschile, per non dire machista. I personaggi, e di conseguenza il cast, sono sicuramente il punto forte di questo film e lasciano la voglia irrefrenabile di saperne di più, di conoscerli meglio, insomma di un sequel (molto probabile) che dia inizio a un franchise.

Se sceneggiatura e regia sono impeccabili, sembra un po' un'occasione mancata la fotografia, che si adagia su toni del grigio molto standard quando si parla di questo genere di film, mentre avrebbe potuto osare molto di più rifacendosi ai gialli e ai viola del fumetto, dando alla pellicola uno stile riconoscibile e con più carattere. Peccato anche la scelta di una colonna sonora quasi interamente non originale, con alcuni pezzi pop forse non proprio azzeccati ai momenti e alle scene.
Pur con qualche difetto, The Old Guard è un solido film d'azione che riesce a intrattenere benissimo, con personaggi interessanti e un cast azzeccatissimo e decisamente in parte, il tutto condito con un finale che lascia l'acquolina in bocca per un - speriamo presto annunciato - secondo capitolo.

venerdì 10 luglio 2020

Charlize Theron favorevole a un crossover tra Atomic Blonde e John Wick

Atomica Bionda e John Wick, così simili, entrambi picchiano duro e ammazzano gente a grappoli, talmente simili che tutti vedendo i film abbiamo pensato a cosa succederebbe se i due mondi si incontrassero. Un pensiero che incuriosisce anche Charlize Theron.

Durante un'intervista con THR per l'uscita del film The Old Guard (da oggi su Netflix), l'attrice ha dichiarato di essere assolutamente favorevole a un ipotetico crossover tra i due film.

"Senti, non appena mi chiameranno, io ci sarò. Devono solo dirmi dove e quando presentarmi", ha dichiarato Charlize Theron, "Keanu è una delle persone che più preferisco al mondo, lo adoro, assolutamente. Lo rispetto, lo ammiro e sono davvero grata di aver lavorato a due film con lui. Entrambi ci troviamo in questo nuovo stadio della nostra carriera, e ovviamente Atomica Bionda è stato molto influenzato da John Wick. Quindi se riusciamo a far incontrare quei due personaggi in una linea temporale che abbia senso, io ci sto."

Speriamo solo che qualcuno raccolga questa idea e la trasformi in realtà.

Charlize Theron e Keanu Reeves hanno lavorato insieme ne L'Avvocato del Diavolo (1997) e Sweet November (2001).

mercoledì 8 luglio 2020

Jude Law sarà Capitan Uncino per la Disney!

La Disney sta preparando un nuovo live action, e stavolta a diventare in carne ed ossa sarà il Classico Peter Pan, in un film che sarà intitolato Peter Pan e Wendy.

La major starebbe per mettere a segno un bel colpo per il cast, Variety infatti riporta che Jude Law sarebbe ormai alle fasi finali della trattative per interpretare il villain Capitan Uncino!

Secondo alcuni rumor, per il ruolo era stato inizialmente contattato Will Smith, che ha già interpretato il Genio nel live action di Aladdin, ma alla fine si è virato sull'attore britannico.

Peter Pan è già stato portato al cinema in live action e in diverse forme, prequel, sequel, adattamenti fedeli, e sempre con un Capitan Uncino diverso, uno su tutti l'indimenticabile Dustin Hoffman nel bellissimo Hook (1991), poi è stata la volta di Jason Isaacs in Peter Pan (2003), e infine Garrett Hedlund nei panni di un giovane Uncino, non ancora cattivo, in Pan -Viaggio nell'Isola che non c'è (2015).

Il film sarà diretto da David Lowery (Il Drago Invisibile, Storia di un Fantasma) e i due giovani protagonisti saranno Alexander Molon e Ever Anderson, quest'ultima è la figlia di Milla Jovovich e il regista Paul W.S. Anderson.

Le riprese sarebbero dovuta partire questo mese in Canada ma sono state rimandate a causa dell'emergenza sanitaria.

lunedì 6 luglio 2020

Nastri d'Argento - Favolacce è il miglior film. Ecco tutti i vincitori.

In una cerimonia dedicata al grande Maestro Ennio Morricone, scomparso oggi a 91 anni, è Favolacce dei fratelli D'Innocenzo a trionfare ai Nastri d'Argento 2020 vincendo il premio come miglior film.

Il film più premiato però è Pinocchio di Matteo Garrone, con ben sei Nastri d’Argento, tra cui migliore regia e attore non protagonista a Roberto Benigni.

Gli altri attori a vincere il Nastro sono stati Piefrancesco Favino (Hammamet) e Jasmine Trinca (La Dea Fortuna) come protagonisti, e Valeria Golino (5 è il Numero Perfetto e Ritratto della Giovane in Fiamme) come migliore attrice non protagonista.

Eccezionalmente, causa emergenza sanitaria, la cerimonia si svolgerà questa sera al MAXXI di Roma con i soli vincitori presenti. Appuntamento alle 21:10 su Rai Movie.

Ricordiamo che il Nastro dell'Anno è stato assegnato a Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti. Ecco invece i vincitori, già annunciati nel corso della giornata.

MIGLIOR FILM - Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo
MIGLIORE REGIA - Matteo Garrone – Pinocchio
MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE - Marco D’AMORE, L’immortale
MIGLIORE COMMEDIA - Figli di Giuseppe Bonito
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA - Jasmine TRINCA, La Dea Fortuna
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA - Pierfrancesco FAVINO, Hammamet
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA - Roberto BENIGNI, Pinocchio
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA - Valeria GOLINO, 5 È Il Numero Perfetto e Ritratto Della Giovane In Fiamme
MIGLIORE ATTRICE DI COMMEDIA - Paola CORTELLESI, Figli
MIGLIOR ATTORE DI COMMEDIA - Valerio MASTANDREA, Figli
MIGLIOR SCENEGGIATURA - Favolacce
MIGLIOR FOTOGRAFIA - Paolo CARNERA, Favolacce
MIGLIOR SCENOGRAFIA - Dimitri CAPUANI, Pinocchio
MIGLIORI COSTUMI - Massimo CANTINI PARRINI, Pinocchio e Favolacce
MIGLIOR MONTAGGIO - Marco SPOLETINI, Pinocchio e Villetta con Ospiti
MIGLIOR SONORO - Maricetta LOMBARDO, PINOCCHIO
MIGLIOR COLONNA SONORA - Pasquale CATALANO, La dea Fortuna
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE - "Che vita meravigliosa" di Diodato, La Dea Fortuna

Addio al Maestro Ennio Morricone

Una notizia che non avremmo mai voluto sentire. Il Maestro Ennio Morricone è morto questa notte nella clinica in cui era stato ricoverato per una frattura al femore, conseguenza di una caduta di qualche giorno fa. Aveva 91 anni.

"Il maestro ha conservato fino all'ultimo piena lucidità e grande dignità", ha dichiarato l'avvocato e amico di famiglia, "Ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all'estremo respiro. Ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. Ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività".

Ennio Morricone era consapevole di essere arrivato alla fine e nei giorni scorsi ha scritto una lettera d'addio, o meglio ha scritto il proprio necrologio, che è stato letto dall'avvocato fuori il Campus Biomedico in cui era stato ricoverato. Una lettera in cui si riconosce il suo carattere e il suo stile.

"Io, Ennio Morricone, sono morto.
Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino ed anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti.
Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita.
C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare.
Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita.
Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene.
Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli, Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, mia nuora Monica e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca.
Spero che comprendano quanto li ho amati.
Per ultima Maria (ma non ultima). A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio. "

Come ha scritto nella lettera, i funerali si svolgeranno in forma privata. L'avvocato del Maestro ha dichiarato che Morricone era molto credente e nelle sue ultime ore di vita si è immaginato nell'aldilà, chiedendosi se avesse "fatto gruppo" con Beethoven o Mozart, ipotizzando che probabilmente avrebbe scelto Mozart, perché gli piaceva di più.
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Nato a Roma il 10 novembre del 1928, si è diplomato all'Accademia di Santa Cecilia in tromba, composizione (con Goffredo Petrassi), strumentazione, direzione di banda e musica corale. A metà degli anni '50 inizia a collaborare anche con cantanti pop, della musica popolare, firmando musiche e arrangiamenti si alcuni dei pezzi più famosi del tempo, "Guarda come dondolo", "Abbronzatissima", e poi alcune delle canzoni più belle della storia della Musica Italiana, come "Sapore di Sale", "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones", e soprattutto "Se Telefonando", cantata da Mina.
Ovviamente l'Ennio Morricone che tutti noi conosciamo meglio è l'autore di quelle straordinarie ed emozionanti colonne sonore che hanno accompagnato più di 50 anni di Storia del Cinema. Il sodalizio più prolifico è senza dubbio quello con Sergio Leone, con cui Morricone andava a scuola da piccolo. Il Maestro ha firmato la colonna sonora indimenticabile, per cui basta una nota per riconoscere e vivere subito l'atmosfera del western alla Sergio Leone, Per un Pugno di Dollari, Per Qualche Dollaro in Più e Il Buono, il Brutto, il Cattivo, e anche C'era una Volta il West, Giù la Testa, fino all'ultimo film del regista, C'era una Volta in America.

In Italia ha firmato colonne sonore per Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Carlo Verdone, Mauro Bolognini, Umberto Lenzi, Lina Wertmüller, Marco Bellocchio, Carlo Lizzani, Pier Paolo Pasolini, Gillo Pontecorvo, Sergio Corbucci, Sergio Sollima, Mario Bava, Elio Petri, Giuseppe Patroni Griffi, Luigi Comencini, Francesco Rosi, Franco Zeffirelli, Liliana Cavani, Tinto Brass, i fratelli Taviani, e in particolare con Giuseppe Tornatore, ricordiamo ad esempio le colonne sonore di Nuovo Cinema Paradiso, Stanno Tutti Bene, La Leggenda del Pianista sull'Oceano, Maléna, La Sconosciuta, e anche l'ultimo film del regista, La Corrispondenza.
Morricone ha collaborato con tanti registi anche a livello internazionale, come John Carpenter, Roland Joffé, Brian De Palma, John Boorman, Terrence Malick, William Friedkin, Roman Polański, Pedro Almodóvar, Wolfgang Petersen, Mike Nichols, Barry Levinson, Oliver Stone, Warren Beatty e anche Quentin Tarantino, grandissimo ammiratore del Maestro.
Di questi, sicuramente va ricordata in particolare la stupenda colonna sonora di Mission, quella per cui Ennio Morricone avrebbe tanto voluto vincere l'Oscar. Per la sua prima statuetta però dovrà aspettare il 2007, quando gli venne consegnato, dalle mani di Clint Eastwood, l'Oscar onorario, e poi nel 2016, alla sua sesta nomination, vincerà l'Oscar per la migliore colonna sonora per il film di Tarantino The Hateful Eight. Le altre candidature sono state per I giorni del cielo (1979), Mission (1987), Gli Intoccabili (1988), Bugsy (1992), Malèna (2001).
Morricone ha vinto anche: tre Golden Globe; ha vinto ben sei BAFTA su sei nomination; nove David di Donatello, più il David del cinquantenario; e dieci Nastri d'Argento su dieci nomination.

I messaggi di cordoglio stanno arrivando da tutto il mondo, tra i primi Carlo Verdone, che ha collaborato con Ennio Morricone nei suoi due primi film, Bianco, Rosso e Verdone e Un Sacco Bello.

"Oggi Ennio non c’è più.
E tutti noi siamo orfani di un sublime compositore conosciuto in tutto il mondo. La sua grandezza deriva da due elementi: il fatto di aver studiato musica contemporanea con Goffredo Petrassi e la sapienza dell’arrangiamento.
Un arrangiamento solenne, nostalgico, potente e spesso ironico.
Ennio Morricone sarà immortale per il suo talento inarrivabile che lo portava ad esaltare qualsiasi film. Gli vorrò sempre bene, ricordandolo per aver dato grazia e poesia ai miei primi due film".

Il regista Edgar Wright ha postato su Twitter alcune colonne sonore del Maestro: "Riusciva a trasformare un film medio in un film imperdibile, un bel film in arte, un bellissimo film in leggenda. È tutta la vita che lo ascolto. Che opere che ha lasciato in eredità. [...] La cosa incredibile di Il buono, il brutto e il cattivo è che “L’estasi dell’oro” è la penultima traccia. Ennio sgancia uno dei motivi più belli di tutti i tempi e poi crea a ruota un altro classico".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "La scomparsa di Ennio Morricone ci priva di un artista insigne e geniale. Musicista insieme raffinato e popolare, ha lasciato un'impronta profonda nella storia musicale del secondo Novecento. Attraverso le sue colonne sonore ha contribuito grandemente a diffondere e rafforzare il prestigio dell'Italia nel mondo".

Il direttore d'orchestra Riccardo Muti: "Un Maestro verso cui nutrivo amicizia e ammirazione [...] musicista straordinario non solo per le musiche da film ma anche per le composizioni classiche. Ci mancherà come uomo e come artista".

Marco Bellocchio: "Lo conoscevo da 50 anni, insieme abbiamo lavorato a I pugni in tasca e a La Cina è vicina. Io poi ho fatto scelte diverse, collaborando con Piovani. Sono state esperienze di cordialità e di fiducia che riponevo in lui e che mi ha sempre restituito con entusiasmo e con un coinvolgimento da artista più che da professionista [...] come per i grandi compositori, la sua musica è immediatamente riconoscibile. Oltre ai miei film e alla mia esperienza diretta non posso non ricordare tutta l'epopea di Sergio Leone. La storia musicale di Morricone è sterminata e nessuno la potrà mai ripetere. È stato qualcuno che ha saputo essere se stesso pur entrando in materie diversissime fra loro. Basta pensare a film come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri".

Monica Bellucci, colei che ha incarnato Maléna: "Ci sono persone che  hanno la capacità di rendere il mondo migliore perché sanno creare la Bellezza. Ennio Morricone con la sua Musica ci fa elevare verso qualcosa di alto, di cui abbiamo tanto bisogno  per poter credere ancora nella nobiltà dell'anima".

Vittorio Storaro: "Era un grande amico, una grande persona, al di fuori della creatività musicale. Ed è importante essere creativi anche sul piano umano. Io non credo che ci sia una divisione fra la personalità e la creatività, vanno di pari passo. Certamente sarà una enorme mancanza, non solo genio musicale, ma anche umano".

Anna Foglietta: "La Musica di Ennio Morricone ha reso il GRANDE CINEMA indimenticabile... bastava una nota ed era subito EMOZIONE. Un dono dato ai grandi. Ed ora? Una perdita epocale".

Il regista messicano JA Bayona: "Quando si parla dell'importanza e del talento di Ennio Morricone, tutte le parole sono troppo piccole. Solo la musica ci riesce".

L'autore di videogiochi Hideo Kojima: "Sono sconvolto nell’apprendere della morte di Ennio Morricone. Comprai la colonna sonora di La leggenda del pianista sull’oceano. Utilizzai la sua canzone “Here’s to You” di Joan Baez per MGS V: Ground Zeroes, la canzone utilizzata nel film Sacco e Vanzetti".

Russell Crowe, con un tweet in italiano: "Ennio, Ennio,Ennio... Ciao. Grazie. Grazie per tutti i grandi viaggi".

E tanti altri ancora, attrici, attori, registi, produttori, musicisti, cantanti, continuano a postare messaggi e ricordi.

sabato 4 luglio 2020

Netflix risponde alla lettera di Duffy che chiedeva la rimozione del film '365 Giorni'

Nei giorni scorsi la cantante Duffy, reduce da un'esperienza personale molto drammatica, ha scritto una lunga lettera al boss di Netflix (la trovate QUI) per chiedere la rimozione di 365 Giorni, film erotico-trash che sta facendo molto discutere ma che, allo stesso tempo, è da giorni stabile nella top10 dei film più visti.

Su Change.org è partita anche una petizione per chiedere la rimozione del film dal catalogo e il motivo è il messaggio agghiacciante e pericoloso che viene fuori dalla storia, cioè che un rapimento e lo stupro possono diventare accettabili e addirittura romantici se il rapitore è bello e potente.

La risposta di Netflix alla lettera di Duffy non si è fatta attendere. Il sito di streaming non ha voluto commentare le critiche al film e alla storia, si è limitato a specificare che Netflix non è stato coinvolto nella produzione e che il film ha una regolare licenza per apparire sul canale.

"Crediamo fermamente nell'importanza di dare ai nostri iscritti in tutto il mondo più scelta e controllo circa la loro esperienza di visione su Netflix", ha dichiarato un portavoce "I nostri membri possono scegliere cosa vogliono o non vogliono vedere, inserendo filtri di maturità per ciascun profilo e rimuovendo determinati titoli per proteggere se stessi o gli altri da contenuti che ritengono troppo adulti."

In sostanza, se ne lavano le mani. Netflix non si interessa minimamente se il messaggio del film è una giustificazione dello stupro e delle possibili influenze che potrebbe avere su chi lo guarda, la responsabilità è solo di chi decide di premere play e vederlo. Una posizione molto ambigua che guarda solo ai profitti (è uno dei film più visti) che sta già facendo discutere.


venerdì 3 luglio 2020

La cantante Duffy scrive a Netflix per chiedere la rimozione di 365 Giorni

Sta facendo molto discutere il film polacco 365 Giorni, che ormai staziona fisso nella top 10 dei film più visti su Netflix.

La storia vede al centro una donna in vacanza in Sicilia che durante una passeggiata serale, incontra una "giovane boss mafioso". L'uomo rapisce la donna e le dà 365 giorni per innamorarsi di lui. In questo lungo periodo, il boss tiene la donna prigioniera, ammanettata ad un letto, e la violenta ripetutamente per convincerla a cedere al suo amore.

Un film erotico, trash, che sarebbe finito nel dimenticatoio se non avesse avuto questo incredibile successo su Netflix, addirittura arrivando primo in classifica tra i film più visti. Ed è preoccupante perché il messaggio che manda, cioè rendere "romantico" lo stupro, è molto pericoloso.

Anche noi di Frame, spinti dalla curiosità per questo successo improvviso, abbiamo provato a vederlo e, oltre a trovarlo scandente da un punto di vista tecnico e molto trash, la sensazione durante la visione è stata di grande disagio per la spettacolarizzazione, quasi una apologia, della violenza sessuale. Il film sembra voler suggerire che un rapimento e lo stupro siano accettabili se a farlo è un ragazzo bello, affascinante, ricco e potente, che in fondo sia una cosa bella e romantica. Onestamente, un messaggio agghiacciante.

Una reazione decisa a questo film è arrivata dalla cantante Duffy, che ha sulle spalle un'esperienza personale terrificante. Qualche anno fa Duffy era considerata una stella nascente della musica britannica, al livello di Amy Winehouse e Adele, la sua "Mercy" è stata tra le canzoni più passate in radio, poi improvvisamente è sparita e non si è più saputo nulla di lei, fino allo scorso febbraio. Duffy ha raccontato di essere stata rapita, drogata, tenuta prigioniera e violentata da un criminale. Un'esperienza traumatizzante da cui ancora si sta riprendendo. Proprio per questo motivo, la cantante ha scritto una lunga lettera al Reed Hastings, il boss di Netflix, chiedendo la rimozione del film dal catalogo, poi si è rivolta a chi ha visto il film, e magari si è divertito, invitandolo a riflettere.

Eccola, e sono parole da leggere.

"Caro Reed,
Di recente ho scritto pubblicamente a proposito di un calvario che ho vissuto. Sono stata drogata, rapita, sfruttata e violentata. Ho rilasciato una dichiarazione sul mio account personale che puoi trovare online in modo più dettagliato su www.duffywords.com. Oggi non so davvero cosa pensare, dire o fare, se non contattarti e spiegarti in questa lettera quanto irresponsabile sia da parte di Netflix trasmettere il film 365 giorni.

Non voglio essere in questo ruolo e doverti scrivere, ma la virtù della mia sofferenza mi obbliga a farlo, a causa di un'esperienza violenta che ho subito del genere che tu hai scelto di presentare come un film erotico per adulti. 365 giorni glorifica la brutale realtà del traffico sessuale, del rapimento e dello stupro. Questa non dovrebbe essere l'idea di intrattenimento di nessuno, né dovrebbe essere descritta come tale, o essere commercializzata in questo modo. Scrivo queste parole (che non posso credere di scrivere nel 2020, con così tante speranze e progressi ottenuti negli ultimi anni), perché si stima che 25 milioni di persone siano attualmente vittime del traffico sessuale in tutto il mondo, per non parlare dell'immensa quantità di persone che non rientrano nel conteggio.

Per favore, prenditi un momento per fermarti e mettere in pausa, e pensa a quel numero, equivalente a quasi metà della popolazione dell'Inghilterra. E di quelle vittime ogni anno, non meno dell'80% sono donne e ragazze e il 50% di loro sono minorenni. Mi rattrista che Netflix offra una piattaforma a questo tipo di "cinema" che erotizza i rapimenti e distorce la violenza e il traffico sessuale presentandolo come un film sexy. Non riesco proprio a capire come Netflix possa trascurare quanto questo fatto sia imprudente, insensibile e pericoloso.

Recentemente il film ha anche spinto alcune giovani donne a chiedere in modo gioviale a Michele Morrone, l'attore protagonista del film, di essere rapite. Sappiamo tutti che Netflix non accetterebbe contenuti che possano rendere glamour la pedofilia, il razzismo, l'omofobia, il genocidio o altri crimini contro l'umanità. Il mondo si alzerebbe in piedi e protesterebbe giustamente. Purtroppo, le vittime dello sfruttamento sessuale e del rapimento sono invisibili, eppure in 365 giorni la loro sofferenza si trasforma in un "dramma erotico", come descritto da Netflix.

E così sono costretta a parlare a loro nome e a chiedervi di correggere questo errore: impegnare le risorse di Netflix e le capacità dei suoi talentuosi cineasti, per produrre e trasmettere contenuti che ritraggano la dura e disperata realtà di ciò che 365 giorni ha cercato di trasformare in un'opera di intrattenimento casual. Mi calmo per spiegarti bene: quando sono stata sfruttata e violentata, sono stata fortunata a uscirne viva, ma troppe persone non sono state così fortunate. E ora devo vedere queste tragedie e la mia tragedia, erotizzata e sminuita. Dove posso girarmi per non guardare se non verso di te contattandoti per iscritto?

Per chiunque possa rispondere "è solo un film", non è "solo", quando ha una grande influenza nel distorcere un argomento ampiamente discusso, come il traffico sessuale e i rapimenti, rendendoli erotici. E poiché 365 giorni si è rivelato estremamente popolare, mi rivolgo direttamente con questa lettera anche agli spettatori. Incoraggio i milioni di persone che hanno apprezzato il film a riflettere sulla realtà del rapimento, della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento sessuale e su un'esperienza che è l'opposto della lucida fantasia rappresentata in 365 giorni.

Mentre ci avviciniamo alla giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani il 30 luglio, incoraggio Netflix e tutti coloro che hanno visto 365 giorni a saperne di più visitando www.unodc.org/unodc/en/human-trafficking/what-is-human-trafficking e a impegnarsi a fare la differenza per organizzazioni come: catwinternational.org, hopeforjustice.org, polarisproject.org, antislavery.org, stopthetraffik.org, unseenuk.org, notforsalecampaign.org, ijm.org, a21.org e madeforthem.org.

Se tutti voi di Netflix non trarrete nulla da questa lettera aperta, eccetto queste ultime righe, sarei contenta. Non vi siete resi conto di come 365 giorni abbia arrecato un grande danno a coloro che hanno sopportato i dolori e gli orrori che questo film rende glamour, in nome dell'intrattenimento e dei dollari. Per me e per gli altri che conoscono queste ingiustizie è esattamente l'opposto: una narrazione di verità, speranza e di cui dare voce.
Quando conosciamo meglio le cose, le facciamo meglio.

Duffy. "

mercoledì 1 luglio 2020

Favino, Comencini, Archibugi, c'è molta Italia tra i nuovi membri dell'Academy

L'Academy ha aggiornato la lista dei suoi membri, invitando altri 819 artisti e rappresentanti dell'industria, tra questi c'è una buona rappresentanza di italiani.

Sicuramente a spiccare sono i nomi di Piefrancesco Favino, delle regista Cristina Comencini, Francesca ArchibugiMaria Sole Tognazzi, e del direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera. Per Cristina Comencini è una soddisfazione di famiglia, visto che anche la sorella, la scenografa Paola Comencini, è tra gli invitati.

Maria Sole Tognazzi ha commentato su Twitter: "Pensavo fosse uno scherzo e invece...". Invece Pierfrancesco Favino ha scritto su Instagram: "So soddisfazioni".

Gli altri sono: il neo direttore del Festival di Berlino Carlo Chatrian; Francesca Calvelli e Roberto Perpignani (montatori); Nicoletta Ercole, Massimo Cantini Parrini (costumisti); Esmè Sciaroni (truccatrice, nata in Svizzera); Andrea Guerra e Lele Marchitelli (compositori); Livia Borgognoni e Paola Comencini (scenografe); Emanuela Cozzi e Giovanna Ferrari (animatrici); Adriano Di Lorenzo (tecnico del suono); Luca Fascione (tecnico degli effetti digitali); Claudia Tomassini (ufficio stampa); Elda Ferri (produttrice).

Guardando alla lista completa, si nota subito la grande diversità, l'Academy aveva promesso che si sarebbe impegnata per la massima inclusione, e lo sta facendo. Il 36% dei nuovi invitati sono persone di colore, il 45% sono donne, e il 49% ha una provenienza internazionale (da 68 paesi diversi).

Tra le new entry degli attori ci sono Eva Longoria, Awkwafina, Zendaya, Mackenzie Davis, Cynthia Erivo, Constance Wu, John David Washington, Ana De Armas, Brian Tyree Henry, Florence Pugh, Lakeith Stanfield, oltre al cast di Parasite, Jang Hye-Jin, Jo Yeo-Jeong, Park So-Dam e Lee Jung-Eun. Poi i registi Matthew Vaughn, Ari Aster, e Matt Reeves.

Ecco la lista completa.


Actors

Yalitza Aparicio – “Roma”
Awkwafina – “The Farewell,” “Crazy Rich Asians”
Zazie Beetz – “Joker,” “High Flying Bird”
Alia Bhatt – “Gully Boy,” “Raazi”
Bobby Cannavale – “The Irishman,” “The Station Agent”
Choi Woo-Shik – “Parasite,” “The Divine Fury”
Zendaya Coleman – “Spider-Man: Far from Home,” “The Greatest Showman”
Tyne Daly – “The Ballad of Buster Scruggs,” “Spider-Man: Homecoming”
Mackenzie Davis – “Terminator: Dark Fate,” “Tully”
Ana de Armas – “Knives Out,” “Blade Runner 2049”
Kaitlyn Dever – “Booksmart,” “Detroit”
Cynthia Erivo* – “Harriet,” “Widows”
Pierfrancesco Favino – “The Traitor,” “Rush”
Beanie Feldstein – “Booksmart,” “Lady Bird”
Zack Gottsagen – “The Peanut Butter Falcon”
David Gyasi – “Maleficent: Mistress of Evil,” “Interstellar”
Adèle Haenel – “Portrait of a Lady on Fire,” “BPM (Beats Per Minute)”
Kelvin Harrison Jr. – “Waves,” “Luce”
Brian Tyree Henry – “If Beale Street Could Talk,” “Widows”
Huang Jue – “Long Day’s Journey into Night,” “The Lady in the Portrait”
Jang Hye-Jin – “Parasite,” “Poetry”
Jo Yeo-Jeong – “Parasite,” “The Target”
Udo Kier – “The Painted Bird,” “Shadow of the Vampire”
Lee Jung-Eun – “Parasite,” “Okja”
Eva Longoria – “Overboard,” “Harsh Times”
Natasha Lyonne – “Honey Boy,” “American Pie”
Tzi Ma – “The Farewell,” “Arrival”
George MacKay – “1917,” “Captain Fantastic”
Tim McGraw – “Country Strong,” “The Blind Side”
Thomasin McKenzie – “Jojo Rabbit,” “Leave No Trace”
Ben Mendelsohn – “Ready Player One,” “Animal Kingdom”
Rob Morgan – “Just Mercy,” “Mudbound”
Niecy Nash – “Downsizing,” “Selma”
Genevieve Nnaji – “Lionheart,” “Road to Yesterday”
Park So-Dam – “Parasite,” “The Priests”
Teyonah Parris – “If Beale Street Could Talk,” “Chi-Raq”
Florence Pugh – “Little Women,” “Lady Macbeth”
Hrithik Roshan – “Super 30,” “Jodhaa Akbar”
James Saito – “Always Be My Maybe,” “Big Eyes”
Alexander Siddig – “Cairo Time,” “Syriana”
Lakeith Stanfield – “Knives Out,” “Sorry to Bother You”
Yul Vazquez – “Gringo,” “Last Flag Flying”
John David Washington – “BlacKkKlansman,” “Monsters and Men”
Olivia Wilde – “Meadowland,” “Rush”
Constance Wu – “Hustlers,” “Crazy Rich Asians”
Wu Jing – “The Wandering Earth,” “Wolf Warrior”
Zhao Tao – “Ash Is Purest White,” “Mountains May Depart”

Casting Directors

Orit Azoulay – “The Kindergarten Teacher,” “The Band’s Visit”
Libia Batista – “Eres Tú Papá?,” “Viva”
Javier Braier – “The Two Popes,” “Wild Tales”
Anja Dihrberg – “A Hidden Life,” “Clouds of Sils Maria”
Leïla Fournier – “BPM (Beats Per Minute),” “Eastern Boys”
Timka Grin – “With Mom,” “In the Land of Blood and Honey”
Des Hamilton – “Jojo Rabbit,” “Melancholia”
Carla Hool – “A Better Life,” “Sin Nombre”
Camilla-Valentine Isola – “The Man Who Killed Don Quixote,” “Goya’s Ghosts”
Tess Joseph – “Aladdin,” “Lion”
Julia Kim – “The Last Black Man in San Francisco,” “Starlet”
Eva Leira – “Pain and Glory,” “Biutiful”
Kirsty McGregor – “Lion,” “Animal Kingdom”
Yesi Ramirez – “The Hate U Give,” “Moonlight”
Yolanda Serrano – “Pain and Glory,” “Biutiful”
Nandini Shrikent – “Gully Boy,” “Life of Pi”
Magdalena Szwarcbart – “Cold War,” “Schindler’s List”
Toshie Tabata – “Shoplifters,” “Tokyo Tribe”
Sarah Teper – “BPM (Beats Per Minute),” “Eastern Boys”
Hila Yuval – “A Tale of Love and Darkness,” “Beaufort”

Cinematographers

Todd Banhazl – “Blow the Man Down,” “Hustlers”
Jarin Blaschke – “The Lighthouse,” “The Witch”
Nicola Daley – “Pin Cushion,” “I Am a Girl”
Óscar Faura – “Jurassic World: Fallen Kingdom,” “The Imitation Game”
Takeshi Hamada – “Sakura Guardian in the North,” “Departures”
Chayse Irvin – “BlacKkKlansman,” “Hannah”
Ron Johanson – “Freedom,” “The Woman Inside”
Polly Morgan – “Lucy in the Sky,” “The Truth about Emanuel”
Trent Opaloch – “Avengers: Endgame,” “District 9”
Larkin Seiple – “Luce,” “Kin”
Ken Seng – “Terminator: Dark Fate,” “Deadpool”
Vladimír Smutný – “The Painted Bird,” “Kolya”
Jörg Widmer – “A Hidden Life,” “Pina”
Jasper Wolf – “Instinct,” “Monos”
Katsumi Yanagijima – “Battle Royale,” “Dear Doctor”

Costume Designers

Massimo Cantini Parrini – “Dogman,” “Tale of Tales”
Choi Seyeon – “Parasite,” “Okja”
Lisy Christl – “White House Down,” “Anonymous”
Caroline De Vivaise – “Shadow of the Vampire,” “Germinal”
Nicoletta Ercole – “Letters to Juliet,” “Under the Tuscan Sun”
Catherine George – “Okja,” “Snowpiercer”
Danielle Hollowell – “Girls Trip,” “Undercover Brother”
Neeta Lulla – “Jodhaa Akbar,” “Devdas”
Eimer Ní Mhaoldomhnaigh – “Love & Friendship,” “Becoming Jane”
Dayna Pink – “Bumblebee,” “Seeking a Friend for the End of the World”
Dorota Roqueplo – “Hiszpanka,” “The Mill and the Cross”
Judy Shrewsbury – “High Life,” “Let the Sunshine In”
Amy Westcott – “Black Swan,” “The Wrestler”
Denise Wingate – “Live Free or Die Hard,” “Wedding Crashers”

Directors

Ali Abbasi – “Border,” “Shelley”
Levan Akin – “And Then We Danced,” “The Circle”
Francesca Archibugi – “A Question of the Heart,” “Tomorrow”
Ari Aster – “Midsommar,” “Hereditary”
Icíar Bolláin – “Even the Rain,” “Take My Eyes”
Kat Candler – “Hellion,” “Jumping off Bridges”
Felipe Cazals – “El Año de la Peste,” “Canoa: A Shameful Memory”
Cristina Comencini – “Latin Lover,” “Don’t Tell”
Sebastián Cordero – “Europa Report,” “Crónicas”
Terence Davies – “The House of Mirth,” “The Long Day Closes”
Sophie Deraspe – “Antigone,” “A Gay Girl in Damascus: The Amina Profile”
Mati Diop* – “Atlantics,” “A Thousand Suns”
Robert Eggers – “The Lighthouse,” “The Witch”
Luis Estrada – “The Perfect Dictatorship,” “Herod’s Law”
Sydney Freeland – “Deidra & Laney Rob a Train,” “Drunktown’s Finest”
Bette Gordon – “Handsome Harry,” “Variety”
Maggie Greenwald – “Sophie and the Rising Sun,” “The Ballad of Little Jo”
Megan Griffiths – “Sadie,” “The Night Stalker”
Alma Har’el – “Honey Boy,” “Bombay Beach”
Sterlin Harjo – “Mekko,” “Barking Water”
Kathleen Hepburn – “The Body Remembers When the World Broke Open,” “Never Steady, Never Still”
Jan Komasa – “Corpus Christi,” “Warsaw ’44”
Tamara Kotevska* – “Honeyland”
Alejandro Landes – “Monos,” “Porfirio”
John H. Lee – “Operation Chromite,” “71: Into the Fire”
Ladj Ly* – “Les Misérables”
Victoria Mahoney – “Yelling to the Sky”
Samira Makhmalbaf – “At Five in the Afternoon,” “The Apple”
Mai Masri – “3000 Nights,” “33 Days”
Akin Omotoso – “Vaya,” “Tell Me Sweet Something”
Matt Reeves – “Dawn of the Planet of the Apes,” “Cloverfield”
Ljubo Stefanov* – “Honeyland”
Elle-Máijá Tailfeathers – “The Body Remembers When the World Broke Open,” “ćəsnaʔəm, the city before the city”
Maria Tognazzi – “Me, Myself & Her,” “A Five Star Life”
Jorge Alí Triana – “Bolívar Soy Yo,” “A Time to Die”
Matthew Vaughn – “Kick-Ass,” “Layer Cake”
Lulu Wang* – “The Farewell,” “Posthumous”
Wash Westmoreland – “Still Alice,” “Quinceañera”
Andrés Wood – “Araña,” “Violeta Went to Heaven”

Documentary

Shirley Abraham – “The Hour of Lynching,” “The Cinema Travellers”
Joelle Alexis – “The Green Prince,” “A Film Unfinished”
Cristina Amaral – “Um Filme de Verão (A Summer Film),” “Person”
Liran Atzmor – “King Bibi,” “The Law in These Parts”
Violeta Ayala – “Cocaine Prison,” “The Bolivian Case”
Julia Bacha – “Naila and the Uprising,” “Budrus”
Robert Bahar – “The Silence of Others,” “Made in L.A.”
Nels Bangerter – “Cameraperson,” “Let the Fire Burn”
Malek Bensmaïl – “The Battle of Algiers, a Film within History,” “La Chine Est Encore Loin (China Is Still Far)”
Sara Bernstein – “Rebuilding Paradise,” “The Inventor: Out for Blood in Silicon Valley”
Yael Bitton – “Advocate,” “Machines”
Garrett Bradley – “Time,” “Alone”
Salem Brahimi – “Abd El-Kader,” “Africa Is Back”
Vincent Carelli – “Martírio,” “Corumbiara: They Shoot Indians, Don’t They?”
Almudena Carracedo – “The Silence of Others,” “Made in L.A.”
Paola Castillo – “Beyond My Grandfather Allende,” “Genoveva”
Daniel Chalfen – “The Infiltrators,” “Silenced”
Chaowei Chang – “Chong Tian (The Rocking Sky),” “The Road to Fame”
Lisa Kleiner Chanoff – “Life Overtakes Me,” “Watchers of the Sky”
Alison Chernick – “Itzhak,” “Matthew Barney: No Restraint”
Kasper Collin – “I Called Him Morgan,” “My Name Is Albert Ayler”
Inadelso Cossa – “A Memory in Three Acts,” “Xilunguine, the Promised Land”
Laura Coxson – “The Proposal,” “Iris”
Maria Cuomo Cole – “Newtown,” “Living for 32”
Emma Davie – “Becoming Animal,” “I Am Breathing”
Adam Del Deo – “Quincy,” “Every Little Step”
Whitney Dow – “When the Drum Is Beating,” “Two Towns of Jasper”
Kelly Duane de La Vega – “The Return,” “Better This World”
Sandi Dubowski – “A Jihad for Love,” “Trembling before G-d”
Carol Dysinger – “Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl),” “Camp Victory,Afghanistan”
Paz Encina – “Memory Exercises,” “Paraguayan Hammock”
Ali Essafi – “Sheikhates Blues,” “Général, Nous Voilà!”
Ina Fichman – “The Oslo Diaries,” “The Wanted 18”
David France – “The Death and Life of Marsha P. Johnson,” “How to Survive a Plague”
Asako Fujioka – “Shukufuku (Blessed)”
Atanas Georgiev* – “Honeyland,” “Cash & Marry”
Linda Goldstein Knowlton – “We Are the Radical Monarchs,” “Somewhere Between”
Robert Greene – “Bisbee ’17,” “Kate Plays Christine”
Pernille Rose Grønkjær – “Hunting for Hedonia,” “The Monastery”
Tala Hadid – “House in the Fields,” “Windsleepers”
Amelia Hapsari – “Rising in Silence,” “Fight like Ahok”
John Haptas – “Life Overtakes Me,” “Tokyo Waka”
Jessica Hargrave – “Ask Dr. Ruth,” “Good Ol’ Freda”
Monica Weston Hellström – “The Distant Barking of Dogs,” “15 Min – The Massacre”
Sonja Henrici – “Donkeyote,” “I Am Breathing”
Jerry Henry – “City of Gold,” “American Revolutionary: The Evolution of Grace Lee Boggs” Alice Henty – “The Dog Doc,” “The Work”
Robin Hessman – “Simple as Water,” “My Perestroika”
Nishtha Jain – “Gulabi Gang,” “Lakshmi and Me”
Rachel Leah Jones – “Advocate,” “Gypsy Davy”
Gary Byung-Seok Kam – “In the Absence,” “Planet of Snail”
Toni Kamau – “I Am Samuel,” “Softie”
Anne Köhncke – “Pervert Park,” “The Act of Killing”
Tamara Kotevska* – “Honeyland,” “Lake of Apples”
Hajooj Kuka – “Live from Mogadishu,” “Beats of the Antonov”
Richard Ladkani – “Sea of Shadows,” “The Ivory Game”
Véronique Lagoarde-Ségot – “Amal,” “5 Broken Cameras”
Peter Lataster – “Miss Kiet’s Children,” “Awake in a Bad Dream”
Petra Lataster-Czisch – “Miss Kiet’s Children,” “Awake in a Bad Dream”
Erez Laufer – “Rabin in His Own Words,” “One Day after Peace”
Monica Lazurean-Gorgan – “A Mere Breath,” “Chuck Norris vs. Communism”
Bo Li – “Our Time Machine,” “Plastic China”
Allyson Luchak – “This Is Not a Movie,” “One Nation under Dog”
Amit Madheshiya – “The Hour of Lynching,” “The Cinema Travellers”
Vinnie Malhotra – “16 Shots,” “Ivory Tower”
Jeffrey Malmberg – “Spettacolo,” “Marwencol”
Vitaly Mansky – “Putin’s Witnesses,” “Under the Sun”
Andrea Meditch – “Ernie & Joe: Crisis Cops,” “Grizzly Man”
Thomas G. Miller – “Limited Partnership,” “One Bad Cat: The Reverend Albert Wagner Story” Todd Douglas Miller – “Apollo 11,” “Dinosaur 13”
Rima Mismar
Nicole Newnham – “Crip Camp,” “The Rape of Europa”
Bianca Oana – “Colectiv (Collective),” “Turn Off the Lights”
Jacki Ochs – “Out of My Head,” “Letters Not about Love”
Mariana Oliva – “The Edge of Democracy,” “Piripkura”
Göran Hugo Olsson – “That Summer,” “The Black Power Mixtape 1967-1975”
Deborah Oppenheimer – “Foster,” “Into the Arms of Strangers: Stories of the Kindertransport” Iván Osnovikoff – “Los Reyes,” “La Muerte de Pinochet (The Death of Pinochet)”
Tiago Pavan – “The Edge of Democracy,” “Olmo and the Seagull”
Bettina Perut – “Los Reyes,” “La Muerte de Pinochet (The Death of Pinochet)”
Nicolas Philibert – “To Be and to Have,” “In the Land of the Deaf”
Diane Quon – “The Dilemma of Desire,” “Minding the Gap”
Claudia Raschke – “RBG,” “Mad Hot Ballroom”
Marina Razbezhkina – “Optical Axis,” “Winter, Go Away!”
Jeff Reichert – “American Factory,” “Remote Area Medical”
Lisa Remington – “Foster,” “Feminists: What Were They Thinking?”
Yoruba Richen – “The New Black,” “Promised Land”
Jihan Robinson – “Pahokee,” “Traveling While Black”
Marta Rodriguez – “Our Voice of Earth, Memory and Future,” “Campesinos (Peasants)”
Erich Roland – “The Final Year,” “Waiting for “Superman””
Maureen A. Ryan – “1971,” “Wisconsin Death Trip”
Sophie Sartain – “Seeing Allred,” “Blessed Is the Match: The Life and Death of Hannah Senesh” Elhum Shakerifar – “Of Love & Law,” “Even When I Fall”
Karin Slater – “Sisters of the Wilderness,” “The Meaning of the Buffalo”
Jason Spingarn-Koff – “The White Helmets,” “Life 2.0”
Ljubo Stefanov* – “Honeyland,” “Lake of Apples”
Michèle Stephenson – “American Promise,” “Slaying Goliath”
David Tedeschi – “Rolling Thunder Revue: A Bob Dylan Story by Martin Scorsese,” “George Harrison: Living in the Material World”
Douglas Tirola – “Bisbee ’17,” “Drunk Stoned Brilliant Dead”
Mila Turajlic – “The Other Side of Everything,” “Cinema Komunisto”
Noland Walker – “Boogie Man: The Lee Atwater Story,” “Citizen King”
Yvonne Welbon – “The New Black,” “Sisters in Cinema”
Chris White – “Midnight Traveler,” “Quest”
Yi Seung-Jun – “In the Absence,” “Planet of Snail”
Donald Young – “Daze of Justice,” “Jake Shimabukuro: Life on Four Strings”
Miranda Yousef – “Misconception,” “Troubadours”
Yolande Zauberman – “M,” “Classified People”
Zhou Hao – “The Chinese Mayor,” “Cotton”
Michel Zongo – “No Gold for Kalsaka,” “The Siren of Faso Fani”

Executives

Jillian Apfelbaum
Ozzie Areu
Tarak Ben Ammar
Mark Boxer
Ian Bricke
Agnes Chu
Ronni Coulter
Tonia Davis
Louisa Dent
Jeff Deutchman
Danielle Diego
Holly Edwards
Ellen Ruth Eliasoph
Elissa Federoff
Stacey Fong
Philip Goore
Elishia Holmes
Robin Jonas
Robert Warren Kessel
Jonathan Kier
Spencer Klein
Jean Labadie
Ashley Levinson Laura Lewis
Teresa Moneo
Dave Neustadter
Barbara Peiro
Chan Phung
Stephen R. Plum
Laurene Powell Jobs
Tom Prassis
Pamela Reynolds
Frank Rodriguez
Paul Martin Roeder
Eric Roth
Jennifer Salke
Ann Sarnoff
Teddy Schwarzman
Lori Silfen
Terry Steiner
Priya Swaminathan
Jeannine Tang
Gregg Taylor
Kevin Ulrich
Mimi Valdes
Krista Wegener
Erin Westerman
Danice Woodley
Tom Yoda

Film Editors

Catherine Apple – “Onward,” “Hotel Transylvania”
Andrew Bird – “In the Fade,” “The Edge of Heaven”
Konstantin Bock – “Capernaum”
Andrew Buckland – “Ford v Ferrari,” “The Girl on the Train”
Francesca Calvelli – “The Traitor,” “No Man’s Land”
Alejandro Carrillo Penovi – “Heroic Losers,” “The Clan” Przemysław Chruścielewski – “Corpus Christi,” “The Last Family”
David Coulson – “The Zookeeper’s Wife,” “Whale Rider”
Patrick Don Vito – “Three Christs,” “Green Book”
Tom Eagles – “Jojo Rabbit,” “What We Do in the Shadows”
Kayla M. Emter – “Hustlers,” “The Immigrant”
Louise Ford – “The Lighthouse,” “The Witch”
Madeleine Gavin – “City of Joy,” “What Maisie Knew”
Atanas Georgiev* – “Honeyland,” “These Are the Rules”
Jeff Groth – “Joker,” “War Dogs”
Nick Houy – “Little Women,” “Lady Bird”
Carole Kravetz Aykanian – “Ghost World,” “Devil in a Blue Dress”
Julien Lacheray – “Portrait of a Lady on Fire,” “Girlhood”
Jennifer Lame – “Marriage Story,” “Manchester by the Sea”
Igor Litoninskiy – “Beanpole,” “Stalingrad”
Alex Marquez – “Snowden,” “Savages”
Benjamin Massoubre – “I Lost My Body,” “The Big Bad Fox & Other Tales”
Kelly Matsumoto – “Fast & Furious 6,” “The Mummy Returns”
Roberto Perpignani – “The Postman (Il Postino),” “The Night of the Shooting Stars”
Fred Raskin – “Once upon a Time…in Hollywood,” “Django Unchained”
David Ian Salter – “Finding Nemo,” “Toy Story 2”
Tambet Tasuja – “Truth and Justice,” “Take It or Leave It”
Michael Taylor – “The Farewell,” “Love Is Strange”
Yang Jinmo – “Parasite,” “Okja”

Makeup Artists and Hairstylists
Ma Kalaadevi Ananda – “A Beautiful Day in the Neighborhood,” “12 Years a Slave”
Anji Bemben – “Overboard,” “Watchmen”
Gregory Funk – “Once upon a Time…in Hollywood,” “The Way Back”
Barrie Gower – “Rocketman,” “Mandela: Long Walk to Freedom”
Colleen LaBaff – “Iron Man 3,” “Hitchcock”
Marese Langan – “Emma,” “Belle”
Alberto Moccia – “Zama,” “The German Doctor”
Greg Nelson – “Tropic Thunder,” “Dad”
Nina Paskowitz – “Jobs,” “Iron Man”
Mari Paz Robles – “I Dream in Another Language,” “Cantinflas”
David Ruiz Gameros – “Tear This Heart Out,” “Amores Perros”
Tapio Salmi – “Rocketman,” “Chéri”
Susana Sánchez – “The Liberator,” “Goya’s Ghosts”
Esmé Sciaroni – “Like Crazy,” “Days and Clouds”
Brian Sipe – “Avengers: Endgame,” “Guardians of the Galaxy Vol. 2”
Mike Smithson – “The Lone Ranger,” “Austin Powers: The Spy Who Shagged Me”
Vera Steimberg – “Dolemite Is My Name,” “Dreamgirls”
Debbie Zoller – “Pitch Perfect,” “I Heart Huckabees”

Marketing and Public Relations

Christopher Albert
Jade Alex
Mia Ammer
Jon Anderson
Shani Ankori
Amy Astley
Karen Barragan
Emily Bear
Maggie Begley
Brooke Blumberg
Meghann Burns
Sheri Callan
Inma Carbajal-Fogel
Mark Carroll
Emmanuelle Castro
Candice Chen
Tom Chen
Staci R. Collins Jackson
Ray Costa
Arnaldo D’Alfonso
Maitena de Amorrortu
Sylvia Desrochers
Clay Dollarhide
Peter Dunne
Laura Dyer
Ekta Farrar
Liza Burnett Fefferman
Michael Fisk
Dana Flowers
Venus Fong
Fernando Garcia
Rona K. Geller
Scott Goldman
Amy Grey
Harlan Gulko
Yuka Hoshino
Stephen Huvane
Lana Iny
Allison Jackson
Claudia Kalindjian
Teni Karapetian
Craig Karpel
Joshua Kornblit
Nancy Lan
Elaine Christine LaZelle
Maxine Leonard
Alan Lobel
Weelin Loh
Liz Mahoney
Miguel Mallet
Carol Marshall
Charles McDonald
Michael McIntyre
Olivier Mouroux
Charlie Olsky
Julia Pacetti
Tom Parker
Spencer Peeples
Rose Zello Phillips
Chris Regan
Rene Ridinger
Mary Goss Robino
Samantha Rosenberg
Dustin M. Sandoval
Heather Ann Secrist
Adam J. Segal
Susie Shen
Amanda Joy Sherwin Jamie Shor
Gina Soliz
Gordon Spragg
Patrick Starr
Ken Sunshine
Rachel Tash
Albert Tello
Keleigh Thomas Morgan
Kyle David Thorpe
Claudia Tomassini
Adriana Trautman
Jayne Trotman
Beatrice Wachsberger
Marcos Waltenberg
Joe Wees
Marla Weinstein
Kimberly Wire
Damon Wolf
Judy Woloshen
Anne Yoo
Ramzy Zeidan
Flora Zhao

Music

Clinton Bennett – “After,” “Godzilla: King of the Monsters”
Tamar-Kali Brown – “The Last Thing He Wanted,” “Mudbound” Joshuah
Brian Campbell – “Harriet”
Chanda Dancy – “After We Leave,” “Everything before Us”
Nainita Desai – “The Reason I Jump,” “For Sama”
Arhynn Descy – “Eye for an Eye,” “50 Kisses”
Bryce Dessner – “Irresistible,” “The Two Popes”
Cynthia Erivo* – “Harriet”
Ilan Eshkeri – “Stardust,” “Layer Cake”
Robert Andre Glasper – “The Photograph,” “Mr. Soul!”
Katie Greathouse – “Spider-Man: Into the Spider-Verse,” “Pirates of the Caribbean: At World’s End”
Andrea Guerra – “The Pursuit of Happyness,” “Hotel Rwanda”
Tom Howe – “A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon,” “Charming”
Chad Hugo – “The Black Godfather,” “Hidden Figures”
Devonté “Blood Orange” Hynes – “Queen & Slim,” “Fifty Shades of Grey”
Jung Jae-Il – “Parasite,” “Okja”
Peter Kam – “Dragon,” “The Warlords”
Lele Marchitelli – “Loro 1,” “The Great Beauty”
Cyril Paul Henri Morin – “Zaytoun,” “Samsara”
Khaled Mouzanar – “Capernaum,” “Where Do We Go Now?”
Larry Mullen Jr. – “Mandela: Long Walk to Freedom,” “Man on the Train”
Blake Neely – “Assassins,” “Life as We Know It”
Roger Neill – “20th Century Women,” “Beginners”
Michael Nyman – “Gattaca,” “The Piano”
Sattar Oraki – “The Salesman,” “Give Back”
Michiru Oshima – “Memories of Tomorrow,” “Lost Paradise”
Park Inyoung – “Pieta,” “Poongsan”
Max Richter – “Ad Astra,” “Waltz with Bashir”
Patrice Rushen – “Men in Black,” “Indecent Proposal”
Jeff Russo – “Lucy in the Sky,” “Hondros”
Arturo Sandoval – “Richard Jewell,” “The Mule”
Anton Sanko – “Fractured,” “Ouija”
Jermain Stegall – “Proximity,” “Jamesy Boy”
Bernie Taupin – “Rocketman,” “Brokeback Mountain”

Producers

Zeynep Özbatur Atakan – “The Wild Pear Tree,” “Winter Sleep”
Toufik Ayadi – “Les Misérables,” “Château”
Christophe Barral – “Les Misérables,” “Château”
Sam Bisbee – “The Hero,” “Other People”
Edher Campos – “Sonora, the Devil’s Highway,” “The Golden Dream”
Nicolas Celis – “Roma,” “Tempestad”
Bénédicte Couvreur – “Portrait of a Lady on Fire,” “Girlhood”
Jessica Elbaum – “Hustlers,” “Booksmart”
Elda Ferri – “The Soul Keeper,” “Life Is Beautiful”
Brad Corwin Fuller – “A Quiet Place,” “The Purge”
Alex Garcia – “Kong: Skull Island,” “Desierto”
Anna Gerb – “A Most Violent Year,” “All Is Lost”
Rana Joy Glickman – “God Said Ha!,” “Full Tilt Boogie”
Jared Ian Goldman – “Ingrid Goes West,” “Wilson” Pippa Harris – “1917,” “Blood”
Brian Kavanaugh-Jones – “Honey Boy,” “Midnight Special”
Kwak Sin-Ae – “Parasite,” “Vanishing Time: A Boy Who Returned”
Enrique López Lavigne – “The Impossible,” “Sex and Lucia”
Álvaro Longoria – “Everybody Knows,” “Finding Altamira”
Mónica Lozano – “I Dream in Another Language,” “Instructions Not Included”
Gabriela Maire – “Las Niñas Bien (The Good Girls),” “La Caridad (Charity)”
Luis Manso – “Champions,” “Binta and the Great Idea”
Shannon McIntosh – “Once upon a Time…in Hollywood,” “The Hateful Eight”
Andrew Miano – “The Farewell,” “A Single Man”
Tim Moore – “Richard Jewell,” “Sully”
Matías Mosteirin – “The Clan,” “Wild Tales”
Ryan Murphy – “A Secret Love,” “Running with Scissors”
Carthew Neal – “Jojo Rabbit,” “Hunt for the Wilderpeople”
Tommy Oliver – “The Perfect Guy,” “Kinyarwanda”
Clark Peterson – “Rampart,” “Monster”
Gabriela Rodríguez – “Roma,” “Gravity”
Rosalie Swedlin – “The Wife,” “Laggies”
Mar Targarona – “Secuestro (Boy Missing),” “The Orphanage”
Luis Urbano – “Letters from War,” “Tabu”
Alicia Van Couvering – “Cop Car,” “Tiny Furniture”
Faye Ward – “Wild Rose,” “Stan & Ollie”
Chelsea Winstanley – “Jojo Rabbit,” “What We Do in the Shadows”
Ryan Zacarias – “The Mountain,” “Mediterranea”

Production Design

Andrew Baseman – “Crazy Rich Asians,” “Eat Pray Love”
Markus Bensch – “The Hunger Games: Mockingjay – Part 2,” “V for Vendetta”
Livia Borgonogni – “Spider-Man: Far from Home,” “La Stoffa dei Sogni”
Sandra Cabriada – “Instructions Not Included,” “The Mexican”
Andrew Max Cahn – “Up in the Air,” “The Hangover”
S. Todd Christensen – “Sicario,” “Moneyball”
Paola Comencini – “Io Sono Tempesta,” “Don’t Tell”
Alex DiGerlando – “The Dead Don’t Die,” “Beasts of the Southern Wild”
Robert Foulkes – “Ford v Ferrari,” “La La Land”
Elli Griff – “Ghost in the Shell,” “Edge of Tomorrow”
Darryl Henley – “Aquaman,” “Blade Runner 2049”
Molly Hughes – “Harry Potter and the Deathly Hallows Part 2,” “War Horse”
Kevin Kavanaugh – “Only the Brave,” “The Dark Knight Rises”
Noah Klocek – “Onward,” “The Good Dinosaur”
Jamie Lapsley – “Tommy’s Honour,” “Kill Command”
Estefanía Larraín – “A Fantastic Woman,” “Neruda”
Harriet Lawrence – “Overlord,” “Suffragette”
Alan Lee – “The Lord of the Rings: The Return of the King,” “The Lord of the Rings: The TwoTowers”
Lee Ha Jun – “Parasite,” “Okja”
Wing Lee – “The First Purge,” “Stoker”
Barbara Ling – “Once upon a Time…in Hollywood,” “Fried Green Tomatoes”
Jim Magdaleno – “First Man,” “Dawn of the Planet of the Apes”
Margaret (Peg) McClellan – “Brokedown Palace,” “Leave It to Beaver”
Akin McKenzie – “Wildlife,” “Aftermath”
Robin Miller – “Gemini Man,” “Spider-Man”
Phil Norwood – “The Lion King,” “Baywatch”
Harry Otto – “Star Trek Beyond,” “American Sniper”
Missy E. Parker – “Hidden Figures,” “Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides”
Hope Parrish – “X-Men: First Class,” “The Net”
Jay Pelissier – “Ant-Man and the Wasp,” “The Fate of the Furious”
Janice Polley – “Blackhat,” “Collateral”
Anna Rackard – “Haywire,” “Ondine”
Michèle St-Arnaud – “Arrival,” “X-Men: Days of Future Past”
Lee Sandales – “1917,” “Rogue One: A Star Wars Story”
Bob Shaw – “The Irishman,” “The Wolf of Wall Street”
Mark Tildesley – “High-Rise,” “Sunshine”
Ra Vincent – “Jojo Rabbit,” “The Hobbit: An Unexpected Journey”
Peter Walpole – “Cloud Atlas,” “V for Vendetta”
Peter Wenham – “Inferno,” “Captain America: The Winter Soldier”
Jeremy Woolsey – “Hidden Figures,” “Pitch Perfect”

Short Films and Feature Animation

Frank E. Abney – “Incredibles 2,” “Coco”
Mounia Akl – “Submarine,” “Eva”
Dekel Berenson – “Anna,” “Ashmina”
Lorelay Bove – “Zootopia,” “Wreck-It Ralph”
Jamaal Bradley – “The Croods,” “Puss in Boots”
Colin Brady – “Everyone’s Hero,” “A Bug’s Life” Gary Bruins – “Inside Out,” “Up”
Matthew A. Cherry – “Hair Love,” “Forward”
Sue-Ellen Chitunya – “Grandpa’s Hands,” “Team Marilyn”
Jérémy Clapin* – “I Lost My Body,” “Palmipédarium”
Bruno Collet – “Memorable,” “Son Indochine”
Josh Cooley – “Toy Story 4,” “Inside Out”
Emanuela Cozzi – “ParaNorman,” “The Prince of Egypt”
BJ Crawford – “The Peanuts Movie,” “Ice Age: Continental Drift”
Philip Dale – “Kubo and the Two Strings,” “Coraline”
Everett Downing – “Hair Love,” “WALL-E”
Marc du Pontavice – “I Lost My Body,” “Oggy and the Cockroaches: The Movie”
Robert Ducey – “Kubo and the Two Strings,” “Coraline”
Sonya Dunn – “End of the World,” “The Bedroom”
Fabian Erlinghauser – “Song of the Sea,” “The Secret of Kells”
Jean-Loup Felicioli – “Phantom Boy,” “A Cat in Paris”
Giovanna Ferrari – “The Breadwinner,” “Song of the Sea”
José David Figueroa García – “Perfidia,” “Ratitas”
Michael Ford – “The Angry Birds Movie 2,” “Hotel Transylvania”
Alain Gagnol – “Phantom Boy,” “A Cat in Paris”
Maryann Garger – “Astro Boy,” “Flushed Away”
Axel Geddes – “Toy Story 4,” “Finding Dory”
Delphine Girard – “A Sister,” “Caverne”
Philippe Gluckman – “Rise of the Guardians,” “Antz”
Ian Gooding – “Moana,” “The Princess and the Frog”
Oscar Grillo – “Monsters, Inc.,” “Monsieur Pett”
Otto Guerra – “City of Pirates,” “Wood & Stock: Sexo, Orégano e Rock’n’Roll”
Patrick Hanenberger – “Smallfoot,” “Rise of the Guardians”
Aaron Hartline – “Up,” “Robots”
Deborah Haywood – “Twinkle, Twinkle,” “Sis”
Sabine Heller – “The Peanuts Movie,” “Rio”
Isabel Herguera – “Winter Love,” “Under the Pillow”
Lizzy Hobbs – “The Flounder,” “I’m OK”
Faren Humes – “Liberty,” “Our Rhineland”
Mino Jarjoura – “Saria,” “Asad”
Marcel Jean – “Sleeping Betty,” “La Pirouette”
Meryam Joobeur – “Brotherhood,” “Born in the Maelstrom”
Daria Kashcheeva – “Daughter,” “To Accept”
Paul Kewley – “Early Man,” “Shaun the Sheep Movie”
Anita Killi – “Angry Man,” “The Hedge of Thorns”
Sayoko Kinoshita – “A Little Journey,” “Pica Don”
Michelle Kranot – “Nothing Happens,” “Hollow Land”
Uri Kranot – “Nothing Happens,” “Hollow Land”
Ka’ramuu Kush – “Sundays at Noon,” “Salvation Road”
Jean-François Le Corre – “Memorable,” “This Magnificent Cake!”
Hyun-min Lee – “Moana,” “Big Hero 6”
Matt Lefebvre – “Saria,” “Asad”
Eric Leighton – “Coraline,” “The Nightmare before Christmas”
Niki Lindroth von Bahr – “Something to Remember,” “The Burden”
Andy London – “I’m in the Mood for Death,” “The Back Brace”
Summer Joy Main-Muñoz – “Don’t Say No,” “La Cerca”
Damien Megherbi – “Nefta Football Club,” “Wicked Girl”
Deanna Morse – “Recipe for Birds,” “Whispers of the Prairie”
Bob Moyer – “Toy Story 4,” “Up”
Mark Nielsen – “Toy Story 4,” “Inside Out”
Wanjiru M. Njendu – “Boxed,” “The Dinner Guest”
Justin Pechberty – “Nefta Football Club,” “Wicked Girl”
Amy Pfaffinger – “Moana,” “Frozen”
Yves Piat – “Nefta Football Club,” “Tempus Fugit”
Julia Pistor – “The SpongeBob SquarePants Movie,” “Rugrats in Paris: The Movie”
Charlotte Regan – “My Boy,” “Standby”
Milo Riccarand – “The Secret Life of Pets,” “Despicable Me”
Stéphan Roelants – “The Breadwinner,” “Song of the Sea”
Kirsikka Saari – “After the Reunion,” “Do I Have to Take Care of Everything?”
Ahmad Saleh – “Ayny,” “Maa Baa”
Dan Scanlon – “Onward,” “Monsters University”
Sheila Sofian – “Survivors,” “Secret Rage”
Jason Stalman – “Isle of Dogs,” “Kubo and the Two Strings”
Colin Stimpson – “The Secret Life of Pets,” “We’re Back! A Dinosaur’s Story”
Chris Sullivan – “Consuming Spirits,” “Ain’t Misbehavin!”
Amos Sussigan – “Swan Cake,” “Broken Wing”
Michael J. Travers – “The Peanuts Movie,” “Ice Age”
Saschka Unseld – “The Blue Umbrella,” “Toy Story 3”
Eric Wachtman – “Kubo and the Two Strings,” “Coraline”
Fusako Yusaki – “The Rose of the Winds,” “Winter Days”
Juan Pablo Zaramella – “Luminaris,” “The Glove”

Sound

Katia Boutin – “The Mustang,” “Elle”
James Boyle – “Edge of Tomorrow,” “World War Z”
Choi Tae Young – “Parasite,” “The Host”
Cary Clark – “Ford v Ferrari,” “Lucy in the Sky”
Midge Costin – “Armageddon,” “Crimson Tide”
Martin Czembor – “First Reformed,” “Solace”
Evan Daum – “The Purge,” “World War Z”
Adriano Di Lorenzo – “The Traitor,” “Nico, 1988”
Pavel Doreuli – “Stalingrad,” “A Good Day to Die Hard”
Rana Eid – “Ismaii,” “Nuts”
Mattias Eklund – “Polar,” “The 100-Year-Old Man Who Climbed out the Window andDisappeared”
David Esparza – “The Magnificent Seven,” “The Equalizer”
Paula Fairfield – “Alita: Battle Angel,” “Mother!”
David Lew Farmer – “Thor: Ragnarok,” “Ant-Man”
Robert Farr – “Peterloo,” “We Need to Talk about Kevin”
Julie Feiner – “The Revenant,” “Marvel’s The Avengers”
Cyril Holtz – “The Sisters Brothers,” “Elle”
Tateum Kohut – “Escape Room,” “Zombieland”
Frank Kruse – “Rush,” “Cloud Atlas”
Anne Le Campion – “Chant d’Hiver,” “The Ghost Writer”
Dessie Markovsky – “Mr. Brooks,” “Bliss”
Bill Meadows – “Star Trek Beyond,” “The Revenant”
Ryan Murphy – “Mad Max: Fury Road,” “Godzilla”
Steven Robert Nelson – “Neighbors,” “American History X”
Colin Nicolson – “Murder on the Orient Express,” “T2 Trainspotting”
Stephen Peter Robinson – “Aquaman,” “The Revenant”
Warren Shaw – “Beauty and the Beast,” “Tower Heist”
Steve Slanec – “Kong: Skull Island,” “Finding Dory”
Martin Steyer – “The Captain,” “Rush”
Donald Sylvester – “Ford v Ferrari,” “The Fault in Our Stars”
James M. Tanenbaum – “Avatar,” “Volcano”
Ian Tapp – “Annihilation,” “Slumdog Millionaire”
Rachael Tate – “1917,” “Jurassic World: Fallen Kingdom”
Gisle Tveito – “Utøya: July 22,” “Force Majeure”
Jean Umansky – “Incendies,” “Amélie”
Tony Volante – “Hold the Dark,” “Limitless”
Mandell Winter – “The Equalizer 2,” “The Magnificent Seven”
Frank Wolf – “Aladdin,” “Charlie’s Angels”

Visual Effects

David Alexander – “Cliffs of Freedom,” “The Laundromat”
Jon Franklin Alexander – “Avengers: Age of Ultron,” “Noah”
Vishal Anand – “Bharat,” “War”
Berj Bannayan – “John Wick: Chapter 3 – Parabellum,” “Geostorm”
John Bell – “Rango,” “Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides”
Tami Carter – “Star Wars: The Rise of Skywalker,” “Lucy”
Ahdee Chiu – “The Wandering Earth,” “The Last Stand”
Ryan Michael Church – “Transformers: The Last Knight,” “Avengers: Age of Ultron”
Todd Constantine – “Jumanji: The Next Level,” “Godzilla: King of the Monsters”
Ryan Cook – “The Call of the Wild,” “Rampage”
Karin Margarete Cooper – “Star Wars: The Rise of Skywalker,” “Kong: Skull Island”
Dan Cox – “The A-Team,” “Gulliver’s Travels”
Nick Marc Epstein – “Alita: Battle Angel,” “Valerian and the City of a Thousand Planets” Leandro Estebecorena – “The Irishman,” “Kong: Skull Island”
Luca Fascione – “Alita: Battle Angel,” “Avengers: Endgame”
Greg Fisher – “The Jungle Book,” “Guardians of the Galaxy”
Aaron Gilman – “Alpha,” “Pacific Rim Uprising”
Stephane Grabli – “The Irishman,” “Jurassic World: Fallen Kingdom”
Darin Grant – “The Lego Movie 2: The Second Part,” “Kung Fu Panda 2”
Jeremy Hays – “The Call of the Wild,” “Once upon a Time…in Hollywood”
Sandeep Kamal – “Panipat,” “Jal”
Sidney Olivier Kombo-Kintombo – “Avengers: Endgame,” “War for the Planet of the Apes” Hoiyue Harry Lam – “Midway,” “The Wandering Earth”
Mårten Larsson – “Avengers: Endgame,” “Pixels”
Patrick Ledda – “Dumbo,” “Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales”
Gong Myung Lee – “Triple Frontier,” “Deadpool 2”
Richard Little – “1917,” “The Jungle Book”
Doug Moore – “12 Strong,” “Ant-Man”
Elliot Newman – “The Lion King,” “The Jungle Book”
Artemis Oikonomopoulou – “Annihilation,” “Thor: Ragnarok”
Mihaela Orzea – “Ant-Man and the Wasp,” “The Huntsman: Winter’s War”
Mike Anthony Perry – “Alita: Battle Angel,” “Valerian and the City of a Thousand Planets”
Todd Sheridan Perry – “Black Panther,” “Doctor Strange”
Nick Rasmussen – “Ready Player One,” “Star Wars: The Last Jedi”
Marco Revelant – “Gemini Man,” “The Hobbit: The Battle of the Five Armies”
Jason Schugardt – “Clown,” “In the Blood”
David Seager – “Aladdin,” “Terminator: Dark Fate”
Amy Shepard – “Playing with Fire,” “Doctor Strange”
Bill Spitzak – “Abominable,” “How to Train Your Dragon: The Hidden World”
Olcun Tan – “Doctor Sleep,” “Thor: Ragnarok”
Dmitry Tokoyakov – “Beyond the Edge,” “Furious”
James Tooley – “Star Wars: The Rise of Skywalker,” “Teenage Mutant Ninja Turtles”
Leandro Visconti – “Lion’s Heart,” “The Innocents”
Paige Warner – “Terminator: Dark Fate,” “Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales” Matt Welford – “A Dog’s Way Home,” “Spider-Man: Homecoming”
Victor Wong – “The Founding of an Army,” “Rise of the Legend”
Max Wood – “The Nutcracker and the Four Realms,” “Suicide Squad”
Ged Wright – “Sonic the Hedgehog,” “22 July”

Writers

Narges Abyar – “Breath,” “Track 143”
Lucy Alibar – “Troop Zero,” “Beasts of the Southern Wild”
David Berenbaum – “The Spiderwick Chronicles,” “Elf”
Jez Butterworth – “Ford v Ferrari,” “Edge of Tomorrow”
John-Henry Butterworth – “Ford v Ferrari,” “Edge of Tomorrow”
Shane Carruth – “Upstream Color,” “Primer”
Jérémy Clapin* – “I Lost My Body”
Sabrina Dhawan – “Kaminey,” “Monsoon Wedding”
Mati Diop* – “Atlantics,” “A Thousand Suns”
Susanna Fogel – “Booksmart,” “The Spy Who Dumped Me”
Michel Franco – “Chronic,” “After Lucia”
Giordano Gederlini – “Les Misérables,” “The Invader”
Han Jin Won – “Parasite”
Julia Hart – “Fast Color,” “Miss Stevens”
Gregory Allen Howard – “Harriet,” “Ali”
Amy Jump – “A Field in England,” “Sightseers”
Ladj Ly* – “Les Misérables”
Alexis Manenti – “Les Misérables”
Stella Meghie – “The Photograph,” “Jean of the Joneses”
Najwa Najjar – “Between Heaven and Earth,” “Eyes of a Thief”
Tyler Nilson – “The Peanut Butter Falcon”
Mateusz Pacewicz – “Suicide Room: Hater,” “Corpus Christi”
Pamela Pettler – “Monster House,” “Tim Burton’s Corpse Bride”
Michael Schwartz – “The Peanut Butter Falcon”
Lulu Wang* – “The Farewell,” “Posthumous”
Krysty Wilson-Cairns – “1917”
Wally Wolodarsky – “Trolls World Tour,” “Monsters vs Aliens”

Members-at-Large

Alan Selby Albert
Wade Allen
Hank Amos
Colin Russell Anderson
Pete Antico
Trevor Astbury
Alberto Barbera
Christina Bazdekis
Kyetay Beckner
Bonnie Bernstein
Bob Bowen
Joey Box
Troy Brown
Todd A. Bryant
Trey Cannon
Rocky Capella
Carlo Chatrian
Christina Chou
Carter Cohn
Eliza Coleman
John Cooper
John Copeman
Emerson Davis
Willem de Beukelaer
Jack Deutchman
Sandra Evers-Manly
Simon Faber
Roy Farfel
Shayne Fiske Goldner
Dominique Fouassier
Thierry Frémaux
Joe Gawler
Nick Gillard
Michelle Grady
Annemarie Griggs
Markus Gross
Bill Hogan
Ashley Holland
Petra Holtorf-Stratton
Rowley Irlam
Ernest Jackson Julianne Jordan
Peter King
Henry Kingi Jr.
Adam Kirley
James Knight
Blair Kohan
Jessica Kovacevic Benjamin Kramer
V. Senthil Kumar
Paul A. Levin
Alexander LoVerde
Lap Van Luu
Jane Maguire
JJ Makaro
Arnon Manor
Chelsea McKinnies
Tricia Carol Miles
James Mockoski
Daniel Molina
Carlos Morales
Phil Neilson
Yasmine Pearl
Meyash Prabhu
Kate Richter
Sally Riley
Scott Rogers
Michael Scherer
Sarah Self
James Skotchdopole
Bec Smith
Michael Solinger
Ryan Stafford
Jessica Teach
Julien Thuan
Jesse Torres
Tim Trella
Mark Vanselow
Rosalie Varda
William Washington
Talitha Watkins
Patricia Whitcher
Sally Baldwin Willcox
Michael Wise
Michelle Wright
Richard Wright
Daisy Wu
Jo Yao
Mira Yong

Associates

Richard L. Bennett