lunedì 29 marzo 2021

Gabriele Muccino contro i David. Poi si scaglia anche contro il film 'Favolacce'.

Le nomination ai David di Donatello di qualche giorno fa hanno fatto innervosire parecchio Gabriele Muccino. Nelle ultime ore infatti, il regista si è reso protagonista di due polemiche, che in realtà sembrano essere una sola.

Il suo ultimo film, Gli Anni Più Belli, ha ricevuto due nomination, come migliore attrice protagonista a Micaela Ramazzotti e per la miglior canzone, ma nessuna nomination al film, e Muccino non l'ha presa affatto bene.

Dopo aver risposto con un polemico "Non dovrei dirlo, ma sono d’accordo. Non dovrei dirlo, lo so", a un articolo di Rolling Stone in cui Gli Anni Più Belli veniva definito il film "più snobbato" dai David, Muccino ha deciso di attaccare direttamente i giurati che hanno votato (attrici, attori, registi, produttori, suoi colleghi insomma). E su Twitter ha scritto:
"Diciamocelo, cari  giurati dei premi David: questa ennesima volta (è dal 2003 che snobbate il mio lavoro), l’avete fatta grossa. A perdere non sono io, ma la vostra credibilità, smarrita peraltro da tempo. Farò il tifo per Micaela Ramazzotti e Claudio Baglioni".

Un tweet piuttosto presuntuoso, addirittura attaccare la credibilità dei David solo perché non è stato nominato, sembra un po' esagerato, ma è anche comprensibile se un regista rimane male perché il suo film non viene nominato.
Non è la prima volta che Muccino attacca i David, era già successo nel 2019, quando A Casa Tutti Bene aveva ricevuto solo tre nomination ma nessuna delle tre al film, aggiudicandosi però il David dello Spettatore (premio a chi totalizza il maggior numero di spettatori in sala), e anche in questo caso, il regista aveva protestato.

Ma il peggio è venuto dopo.

Dopo qualche ora, Muccino ha criticato aspramente il film Favolacce dei fratelli D'Innocenzo, vincitore dell'Orso d'Argento al Festival di Berlino e candidato a cinque David, tra cui miglior film. E questo sembra aver proprio fatto saltare i nervi a Muccino, che su Twitter ha scritto una serie di commenti che, via via, si sono fatti sempre più spiacevoli. 
Il regista è partito con un legittimo "non mi piace", anche se molto sarcastico, poi però i tweet hanno preso una piega non molto professionale, fino all'insulto al film: "non vale un cazzo". Nel mezzo ha paragonato i suoi commenti a "faide" passate di grandi autori (che viaggiavano ben più in alto del semplice giudizio su film, quindi è un paragone che non c'entra niente), poi ha tirato fuori (come sempre) le sue esperienze all'estero, e il risultato è stato una serie di tweet un po' imbarazzanti, molto criticati da altri utenti.

È iniziata così.

"Sto provando a guardare da stamattina Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire. Sarò poco intelligente o cinefilo per comprenderne la grandezza? (Eppur sono di quelli che quando vedono Dogman, chiamano il regista per ricoprirlo di complimenti).
[...]
Per la cronaca: Pasolini detestava Calvino, Moretti Monicelli, i viscontiani si odiavano con i felliniani e a volte venivano persino alle mani. Se posso dirla tutta e fino in fondo, tutto questo politicamente corretto, è la tomba dell’arte e lo trovo insopportabile.
[...]
Non denigro. Dico solo che non sono riuscito a vederlo dalla noia e dalla confezione wannabe indie ma in fondo così saccente.
[...]
Il mio ragionamento è: faccio film da 23 anni. Ho girato in diversi continenti, mi sono misurato con il pubblico italiano e anche globale. Il mondo reale, nel nostro mestiere, è fuori del perimetro del cortile in cui si giocava alla Champions League quando era solo briscola."

Qualcuno gli ha fatto notare che il film è stato premiato a Berlino, ha avuto ottime recensioni all'estero, e che non si tratta di un filmetto leggero ma di una pellicola quasi "impressionista". E qui Muccino ha dato una risposta che sembra quasi una presa in giro verso i registi di Favolacce: "Quindi sono un po’ i nostri Monet! Azz!!! Me l’ero perso. E come suggerisci la visione?  In quali orari e in quali giorni? Visto che la domenica pomeriggio spensierata non è adatta, come dici tu? Aspetto suggerimenti!".

Infine, quando qualcuno gli ha scritto, in modo molto semplice, che stava solo rosicando, Muccino ha concluso malissimo insultando il film dei fratelli D'Innocenzo.

"Quando C. Bene e V. Gassman si confrontavano a colpi di veleno e fioretto, davano all’arte antitetica che portavano in scena, una statura immensa. Se un film non mi piace perché non dovrei dirlo?! Per evitare che si dica che è invidia?!! Amo ammirar le cose belle! Non deprimermi!
[...]
E comunque giuro che non sto a rosica’ come viene banalmente di pensare! Anzi! Semplicemente non capisco. E siccome lo dico apertamente che questo film non vale un cazzo, sempre secondo me, si legge come invidia quando non farei mai a cambio nemmeno nella prossima vita."

Muccino giura, ma l'impressione è che stia rosicando moltissimo per le mancate nomination al suo film. Il che, va detto, è del tutto legittimo, ci sta rosicare, ci sta rimanere male se un film in cui hai investito tempo e sudore viene considerato meno di quanto avresti sperato, ci sta anche la critica verso gli altri, perché non possono essere tutti amici e non può piacere sempre tutto, però... criticare è un conto, insultare è un altro, e purtroppo non è la prima volta che Muccino insulta apertamente e in modo spiacevole qualche collega su Twitter.

venerdì 26 marzo 2021

David 66 - Volevo Nascondermi fa la voce grossa con 15 candidature. Ecco le nomination.

Sono state annunciate questa mattina le nomination ai David di Donatello 2021, la 66a edizione del più celebre premio cinematografico italiano.

Non è stato affatto un anno facile per il Cinema Italiano, molti film sono stati penalizzati dalle sale chiuse e costretti ad uscite solo online, per questo motivo, in via eccezionale, sono stati ammessi anche i film usciti con "modalità alternative", cioè solo sulle piattaforme streaming.
Il periodo preso in considerazione per le nomination è quello che va dal 1 gennaio 2020 al 28 febbraio 2021.

A dominare è stato Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, che ha ottenuto ben 15 candidature. Quasi il "film simbolo" dello scorso anno, era infatti uscito nelle sale proprio allo scoppio della pandemia, pochi giorni prima del lockdown nazionale, per poi tornare brevemente in sala in estate. A seguire, Hammamet con 14 nomination, Favolacce con 13 nomination, e L’incredibile Storia dell’Isola delle Rose e Miss Marx con 11 nomination a testa.

Nomination per Sophia Loren (La Vita Davanti a Sé), l'ultima volta che era stata nominata nella cinquina delle migliori attrici era il 1978 (Una Giornata Particolare). Nella cinquina delle sceneggiature originali, la nomination postuma a Mattia Torre per il suo ultimo film, Figli.

La cerimonia di premiazione si terrà l'11 maggio e sarà trasmessa in diretta su Rai Uno.

Ecco l'elenco completo delle nomination.

MIGLIOR FILM
Favolacce
prodotto da Agostino SACCÀ e Giuseppe SACCÀ per PEPITO PRODUZIONI con RAI CINEMA, con AMKA FILMS PRODUCTION, con VISION DISTRIBUTION, con QMI
per la regia di Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Hammamet
prodotto da Agostino SACCÀ, Maria Grazia SACCÀ, con RAI CINEMA, in associazione con MINERVA PICTURES GROUP ed EVOLUTION PEOPLE
per la regia di Gianni AMELIO
Le sorelle Macaluso
prodotto da ROSAMONT, MINIMUM FAX MEDIA, RAI CINEMA
per la regia di Emma DANTE
Miss Marx
prodotto da Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO FILM con RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per TARANTULA BELGIQUE
per la regia di Susanna NICCHIARELLI
Volevo nascondermi
prodotto da Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con RAI CINEMA
per la regia di Giorgio DIRITTI

MIGLIOR REGIA
Favolacce - Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Hammamet - Gianni AMELIO
Le sorelle Macaluso - Emma DANTE
Miss Marx - Susanna NICCHIARELLI
Volevo nascondermi - Giorgio DIRITTI

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
I predatori - Pietro CASTELLITTO
Magari - Ginevra ELKANN
Non odiare - Mauro MANCINI
Sul più bello - Alice FILIPPI
Tolo Tolo - Luca MEDICI

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Cosa sarà - Francesco BRUNI, in collaborazione con Kim ROSSI STUART
Favolacce - Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Figli - Mattia TORRE
I predatori - Pietro CASTELLITTO
Volevo nascondermi - Giorgio DIRITTI, Tania PEDRONI, Fredo VALLA

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Assandira - Salvatore MEREU
Lacci - Domenico STARNONE, Francesco PICCOLO, Daniele LUCHETTI
Lasciami andare - Stefano MORDINI, Francesca MARCIANO, Luca INFASCELLI
Lei mi parla ancora - Pupi AVATI, Tommaso AVATI
Lontano lontano - Marco PETTENELLO, Gianni DI GREGORIO

MIGLIOR PRODUTTORE
- Favolacce - prodotto da Agostino SACCÀ e Giuseppe SACCÀ per PEPITO PRODUZIONI con RAI CINEMA, con AMKA FILMS PRODUCTION, con VISION DISTRIBUTION, con QMI
- I predatori - Domenico PROCACCI e Laura PAOLUCCI per FANDANGO con RAI CINEMA
- L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Matteo ROVERE
- Miss Marx - Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO FILM con RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per TARANTULA BELGIQUE
- Volevo nascondermi - Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con RAI CINEMA

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Vittoria PUCCINI - 18 regali
Paola CORTELLESI - Figli
Micaela RAMAZZOTTI - Gli anni più belli
Sophia LOREN - La vita davanti a sé
Alba ROHRWACHER - Lacci

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Kim ROSSI STUART - Cosa sarà
Valerio MASTANDREA - Figli
Pierfrancesco FAVINO - Hammamet
Renato POZZETTO - Lei mi parla ancora
Elio GERMANO - Volevo nascondermi

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Benedetta PORCAROLI - 18 regali
Barbara CHICHIARELLI - Favolacce
Claudia GERINI - Hammamet
Matilda DE ANGELIS - L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Alba ROHRWACHER - Magari

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Gabriel MONTESI - Favolacce
Lino MUSELLA - Favolacce
Giuseppe CEDERNA - Hammamet
Fabrizio BENTIVOGLIO - L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Silvio ORLANDO - Lacci

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Favolacce - Paolo CARNERA
Hammamet - Luan AMELIO UJKAJ
Le sorelle Macaluso - Gherardo GOSSI
Miss Marx - Crystel FOURNIER
Padrenostro - Michele D’ATTANASIO
Volevo nascondermi - Matteo COCCO

MIGLIORE COMPOSITORE
Hammamet - Nicola PIOVANI
I predatori - Niccolò CONTESSA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Michele BRAGA
Miss Marx - GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO, DOWNTOWN BOYS
Non odiare - PIVIO & Aldo DE SCALZI
Volevo nascondermi - Marco BISCARINI, Daniele FURLATI

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
- Gli anni più belli - Titolo: GLI ANNI PIÙ BELLI
Musica, testi e interpretazione di: Claudio BAGLIONI
- La vita davanti a sé - Titolo: IO SÌ (SEEN)
Musica di: Diane WARREN, Testi di: Diane WARREN, Laura PAUSINI, Niccolò AGLIARDI, Interpretata da: Laura PAUSINI
- Non odiare - Titolo: MILES AWAY
Musica di: PIVIO & ALDO DE SCALZI, Testi di: Ginevra NERVI, Interpretata da: GINEVRA
- Tolo Tolo - Titolo: IMMIGRATO
Musica e testi di: Luca MEDICI, Antonio IAMMARINO, Interpretata da: Luca MEDICI
- Volevo nascondermi - Titolo: INVISIBLE
Musica e testi di: Marco BISCARINI, Interpretata da: LA TARMA

MIGLIORE SCENOGRAFIA
Favolacce - Emita FRIGATO, Paola PERARO, Paolo BONFINI – Erika AVERSA
Hammamet - Giancarlo BASILI – Andrea CASTORINA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Tonino ZERA – Maria Grazia SCHIRRIPA
Miss Marx - Alessandro VANNUCCI, Igor GABRIEL – Fiorella CICOLINI
Volevo nascondermi - Ludovica FERRARIO, Alessandra MURA – Paola ZAMAGNI

MIGLIORE COSTUMISTA
Hammamet - Maurizio MILLENOTTI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Nicoletta TARANTA
Le sorelle Macaluso - Vanessa SANNINO
Miss Marx - Massimo CANTINI PARRINI
Volevo nascondermi - Ursula PATZAK

MIGLIOR TRUCCATORE
Hammamet - Luigi CIMINELLI – Andrea LEANZA, Federica CASTELLI (prostetico o special make-up)
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Luigi ROCCHETTI
Le sorelle Macaluso - Valentina IANNUCCILLI
Miss Marx - Diego PRESTOPINO
Volevo nascondermi - Giuseppe DESIATO – Lorenzo TAMBURINI (prostetico o special make-up)

MIGLIOR ACCONCIATORE
Favolacce - Daniele FIORI
Hammamet - Massimiliano DURANTI
Le sorelle Macaluso - Aldina GOVERNATORI
Miss Marx - Domingo SANTORO
Volevo nascondermi - Aldo SIGNORETTI

MIGLIORE MONTATORE
Favolacce - Esmeralda CALABRIA
Figli - Giogiò FRANCHINI
Hammamet - Simona PAGGI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Gianni VEZZOSI
Volevo nascondermi - Paolo COTTIGNOLA, Giorgio DIRITTI

MIGLIOR SUONO
- Favolacce
Presa diretta: Marc THILL
Microfonista: Edgar IACOLENNA
Montaggio: Fabio PAGOTTO
Creazione suoni: Simone CHIOSSI
Mix: Maxence CIEKAWY
- Hammamet
Presa diretta: Emanuele CICCONI
Microfonista: Andrea COLAIACOMO
Montaggio: Domenico GRANATA
Creazione suoni: Alessandro GIACCO
Mix: Alberto BERNARDI
- L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Presa diretta: Claudio BAGNI
Microfonista: Luigi MELCHIONDA
Montaggio e Creazione suoni: Mirko PERRI
Mix: Paolo SEGAT
- Miss Marx
Presa diretta: Adriano DI LORENZO
Microfonista: Pierpaolo MERAFINO
Montaggio: Marc BASTIEN
Creazione suoni: Pierre GRECO
Mix: Franco PISCOPO
- Volevo nascondermi
Presa diretta: Carlo MISSIDENTI
Microfonista: Filippo TOSO
Montaggio: Luca LEPROTTI
Creazione suoni: Marco BISCARINI
Mix: Francesco TUMMINELLO

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Hammamet - Luca SAVIOTTI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose - Stefano LEONI, Elisabetta ROCCA
Miss Marx - Massimiliano BATTISTA
The Book of Vision - Lorenzo CECCOTTI, Renaud QUILICHINI
Volevo nascondermi - Rodolfo MIGLIARI

MIGLIOR DOCUMENTARIO
Faith di Valentina PEDICINI
Mi chiamo Francesco Totti di Alex INFASCELLI
Notturno di Gianfranco ROSI
Puntasacra di Francesca MAZZOLENI
The Rossellinis di Alessandro ROSSELLINI

MIGLIOR FILM STRANIERO 
1917 di Sam Mendes (01 Distribution)
I miserabili – Les Misérables di Ladj Ly (Lucky Red)
Jojo Rabbit di Taika Waititi (Walt Disney Italia / 20th Century Fox)
Richard Jewell di Clint Eastwood (Warner Bros. Pictures)
Sorry We Missed You di Ken Loach (Lucky Red)

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Anne di Domenico CROCE e Stefano MALCHIODI
Gas Station di Olga TORRICO
Il gioco di Alessandro HABER
L’oro di famiglia di Emanuele PISANO
Shero di Claudio CASALE

Il vincitore è: ANNE di Domenico CROCE e Stefano MALCHIODI

DAVID GIOVANI (assegnato da una giuria nazionale di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado)
18 regali di Francesco AMATO
Favolacce di Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Gli anni più belli di Gabriele MUCCINO
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney SIBILIA
Tolo Tolo di Luca MEDICI

venerdì 19 marzo 2021

Armie Hammer sotto inchiesta per stupro

Le cose si fanno molto serie per Armie Hammer, l'attore è stato denunciato per stupro ed è sotto indagine a Los Angeles.

A denunciare è la donna che ha fatto partire lo scandalo pubblicando gli screenshoot dei messaggi a sfondo sessuale "cannibalesco", il suo nome è Effie (non ha voluto rendere noto il cognome) e ha raccontato la violenza che avrebbe subito da parte dell'attore, accusandolo di violenza sessuale, fisica e psicologica.
La donna, che ha avuto una relazione spezzettata con Hammer tra il 2016 e il 2020, ha fornito un racconto drammatico e dettagliato di uno stupro violento durato quattro ore che sarebbe avvenuto il 24 aprile del 2017: "durante quel tempo mi ha ripetutamente sbattuto la testa al muro, causandomi degli ematomi sul volto. Ha anche commesso altri atti di violenza su di me ai quali non ho acconsentito". Ha raccontato che Hammer l'avrebbe colpita ripetutamente sotto i piedi per renderle impossibile scappare via. La donna ha parlato apertamente di "tattiche manipolatorie" di Hammer, dichiarando: "Mi chiedeva spesso delle prove d'amore, mi ha usato psicologicamente, emotivamente e sessualmente".

La polizia di Los Angeles ha così aperto le indagini sull'attore: "Possiamo confermare che Armie Hammer è il principale sospettato nell'indagine su una dichiarata violenza sessuale".

L'avvocato di Hammer ha rilasciato una dichiarazione per conto dell'attore in cui ha negato con forza qualsiasi accusa di violenza sessuale asserendo che tutto quello che è successo sarebbe stato consensuale.
"La sua corrispondenza col signor Hammer smentisce e invalida le sue incredibili affermazioni. Non più tardi del 18 luglio 2020, lei ha inviato dei messaggi espliciti al signor Hammer, dicendogli cosa voleva che le facesse. Il signor Hammer ha risposto rendendo chiaro che non voleva mantenere con lei quel tipo di relazione. Non è mai stata intenzione del signor Hammer imbarazzarla o rendere noti i feticci di Effie o i suoi bizzarri desideri sessuali, ma adesso che lei ha portato la faccenda ad un altro livello assumendo un avvocato civilista e convocando una conferenza stampa pubblica, il signor Hammer, che ha la verità a sostenerlo, approfitta dell'occasione per chiarire le cose. Fin dal primo giorno, ha sostenuto che tutte le sue interazioni con Effie e con altre sue partner sessuali sono state completamente consensuali, discusse e approvate prima da entrambe le parti. La ricerca di attenzione di Effie e l'erronea decisione di ricorrere alle vie legali renderanno solo più difficile per le vere vittime di violenza sessuale ottenere la giustizia che meritano".

Una difesa che l'avvocato della donna, Gloria Allred, specializzata nella difesa dei diritti delle donne, ha usato per controbattere: "Anche se un partner è d'accordo con certe attività sessuali, ha tuttavia, in qualsiasi momento, il diritto di ritirare il suo consenso. Se lei lo fa, lui è legalmente e moralmente obbligato a fermarsi. Se non si ferma, rischia di commettere un crimine contro di lei". Riguardo i messaggi che i due si sono inviati negli anni: "Chiedo ad Armie Hammer di presentare tutte, non solo alcune delle sue comunicazioni con Effie, al dipartimento di polizia di Los Angeles e di rispondere a tutte le loro domande in persona e non attraverso i suoi avvocati".

Una brutta storia.

lunedì 15 marzo 2021

Oscar 2021 - le nomination

Annunciate poco fa le nomination agli Oscar 2021.

A farla da padrone è Mank, di David Fincher, che ha ottenuto ben 10 nomination, tra cui miglior film, regia, attore protagonista e attrice non protagonista. Seguono, con 6 nomination, Nomadland, The Father, Judas and the Black Messiah, Minari, Sound of Metal e Il processo ai Chicago 7.

C'è anche un po' d'Italia tra le nomination. Pinocchio di Matteo Garrone ha ottenuto ben due candidature, per trucco&acconciature e per i costumi. Una invece per La Vita Davanti a Sé, quella per la migliore canzone "Io Sì" ("Seen"), scritta da Diane Warren e Niccolò Agliardi e cantata da Laura Pausini. Purtroppo Notturno è rimasto fuori dalla cinquina dei documentari.
Alla luce di queste nomination, che non sono una sorpresa ma, anzi, erano state ipotizzate da tempo, è impossibile non chiedersi per quale motivo la commissione che ha scelto la proposta italiana per gli Oscar non abbia puntato su uno dei due titoli nominati, in particolare su Pinocchio, invece di proporre un documentario, seppur bello, per concorrere con dei film. Una scelta onestamente incomprensibile, e non è la prima volta che la commissione fa una scelta completamente sbagliata, negli ultimi 21 anni solo due film italiani sono riusciti a rientrare nella cinquina dei film stranieri (e nessuno dei due era un documentario).

La cerimonia di premiazione della 93a edizione degli  Academy Awards si terrà nella notte tra il 25 e il 26 aprile e si svolgerà in due location, tra la Union Station e il Dolby Theatre di Hollywood.

Ecco l'elenco dei nominati.

Miglior film
The Father
Judas and the Black Messiah
Mank
Minari
Nomadland
Promising Young Woman
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Migliore regia
Thomas Vinterberg – Un altro giro
David Fincher – Mank
Lee Isaac Chung – Minari
Chloé Zhao – Nomadland
Emerald Fennell – Promising Young Woman

Migliore attore protagonista
Riz Ahmed – Sound of Metal
Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom
Anthony Hopkins – The Father
Gary Oldman – Mank
Steven Yeun – Minari

Migliore attrice protagonista
Viola Davis – Ma Rainey’s Black Bottom
Andra Day – The United States vs. Billie Holiday
Vanessa Kirby – Pieces of a Woman
Frances McDormand – Nomadland
Carey Mulligan – Promising Young Woman

Migliore attore non protagonista
Sacha Baron Cohen – Il processo ai Chicago 7
Daniel Kaluuyah – Judas and the Black Messiah
Leslie Odom Jr – One Night in Miami
Paul Raci – Sound of Metal
Lakeith Stanfield – Judas and the Black Messiah

Migliore attrice non protagonista
Maria Bakalova – Borat 2
Glenn Close – Elegia Americana
Olivia Colman – The Father
Amanda Seyfried – Mank
Yuh-Jung Youn – Minari

Migliore sceneggiatura originale
Judas and the Black Messiah
Minari
Promising Young Woman
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Migliore sceneggiatura non originale
Borat – Seguito film cinema
The Father
Nomadland
One Night in Miami
The White Tiger

Miglior film internazionale
Un altro giro
Better Days
Collective
The man who sold his skin
Quo Vadis, Aida?

Miglior film d’animazione
Onward
Over the Moon
Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film
Soul
Wolfwalkers

Migliore fotografia
Judas and the Black Messiah
Mank
Notizie dal mondo
Nomadland
Il processo ai Chicago 7

Migliore scenografia
The Father
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Notizie dal mondo
Tenet

Miglior montaggio
The Father
Nomadland
Promising Young Woman
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Migliore colonna sonora
Terence Blanchard – Da 5 Bloods – Come fratelli (Da 5 Bloods)
Emile Mosseri – Minari
James Newton Howard – Notizie dal mondo (News of the World)
Trent Reznor e Atticus Ross – Mank
Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste – Soul

Migliore canzone
Judas and the Black Messiah
Il processo ai Chicago 7
Eurovision
La vita davanti a sé
One Night in Miami

Migliori effetti visivi
Love and monsters
The Midnight Sky
Mulan
The One and Only Ivan
Tenet

Miglior sonoro
Greyhound
Mank
Notizie dal mondo
Soul
Sound of Metal

Migliori costumi
Emma
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Mulan
Pinocchio

Miglior trucco e acconciatura
Emma
Elegia americana
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Pinocchio

Miglior documentario
Collective
Crip Camp
The Mole Agent
My Octopus Teacher
Time

Miglior cortometraggio documentario
Colette
A concerto is a conversation
Do not split
Hunger ward
A love song for latasha

Miglior cortometraggio
Felling Through
The Letter Room
The Present
Two Distant Strangers
White Eye

Miglior cortometraggio d’animazione
Burrow
Genius Loci
If anything happens i love you
Opera
Yes-People

mercoledì 10 marzo 2021

Pepé Le Pew tagliato da Space Jam 2. James Gunn risponde a chi parla di "cancel culture".

La puzzola della discordia.

È nato un caso intorno al taglio di una scena in Space Jam 2: A New Legacy che vedeva protagonista Pepé Le Pew (Pepé La Puzzola). Per chi non conoscesse il personaggio, Pepé Le Pew è una moffetta francese descritta come "romantica ma estremamente invadente", che si innamora di un gatto bianco e nero, che lui crede essere una puzzola, e cerca di corteggiarla in modo sfacciato, quasi persecutorio, perché convinto di essere assolutamente irresistibile nonostante la sua puzza. E proprio il suo comportamento ha scatenato la polemica.
Recentemente l’editorialista del NYT, Charles M. Blow, ha scritto un articolo su Pepé Le Pew marchiandolo come personaggio che ha "contribuito alla cultura dello stupro", per il modo in cui cerca di costantemente di costringere la gatta, rinominata in seguito Penelope Kitty, a cedere al suo corteggiamento. L'articolo più il taglio della scena nel film hanno creato la polemica. In realtà però, il taglio non ha niente a che vedere con il pezzo di Blow, è stato infatti deciso mesi prima, quando il regista Terence Nance è stato sostituito da Malcolm D. Lee, che ha deciso di tagliare la scena.

Ma com'era questa scena? Ambientata in un bar "alla Casablanca", e girata in bianco e nero, vedeva Pepé Le Pew nei panni del barista mentre cerca di rimorchiare una donna (Greice Santo) dandole baci - non voluti - sul braccio fino a che la donna gli rifila un ceffone facendolo girare sullo sgabello, a quel punto Lebron James e Bugs Bunny, in cerca di Lola Bunny, lo fermano e Pepé rivela che Penelope Kitty ha ottenuto un'ordinanza restrittiva nei suoi confronti e di aver imparato che "non può toccare altri cartoni senza il loro consenso". L'attrice Graice Santo, attraverso il suo portavoce, si è detta dispiaciuta per il taglio perché la scena mostrava finalmente una donna in grado di rispondere alle "molestie" di Pepé, quindi il messaggio, secondo l'attrice, era giusto.

Il web però non si è fermato a leggere i quando e i come, subito si sono formati degli schieramenti, tra favorevoli e contrari, tra chi ha detto "era ora, ho sempre pensato fosse un molestatore" a chi ha attaccato la decisione parlando di "cancel culture". Proprio a questi ultimi si è rivolto James Gunn, che ha voluto dire la sua sulla "questione Pepé Le Pew", difendendo la scelta del taglio, affermando che non ha senso parlare di "cancel culture" e di smetterla di affibbiare questo termine a qualsiasi cosa.

"Smettetela di chiamare qualsiasi cosa “cancel culture” perché siete troppo ottusi da avere un’opinione con delle sfumature. Le persone possono sentirsi offese da qualcosa, oppure pensare che qualcosa fa schifo, e non per forza si tratta di “cancel culture” – è libertà di parola", ha scritto il regista in una serie di tweet, "A tutti quelli che mi scrivono sottolineando le volte in cui le persone vengono ingiustamente attaccate – lo so, fa schifo. Ma non significa che ogni volta in cui qualcuno si sente offeso da qualcosa si tratti di “cancel culture”. Chiamare qualsiasi cosa in quel modo è una risposta impulsiva che distrugge totalmente il punto della questione. Non penso che ci siano molte persone qui, a destra o a sinistra, che pensano che Harvey Weinstein non sarebbe dovuto essere “cancellato” per ciò che ha fatto. Ma sono conversazioni ricche di sfumature. Penso che la maggior parte delle persone latine amino Speedy Gonzalez, motivo per cui non penso dovrebbe essere “cancellato”. Ma Pepé Le Pew, almeno per me, è offensivo per il modo in cui tratta la gattina. La maggior parte delle persone lo sanno. La maggior parte delle persone hanno pensieri e sensazioni diverse rispetto a situazioni diverse. Ma Twitter è un luogo dove gli estremi, su qualsiasi argomento concepibile, vengono evidenziati perché sono più sensazionalisti. E per tutti coloro (vi vedo) che dicono: “E quelli che cercano di cancellare te? Hanno il diritto di farlo?” OVVIO CHE CE L’HANNO. E combatterò perché continuino ad avere questo diritto. Potrei non essere d’accordo con le loro opinioni, ma credo profondamente nel loro diritto alla libertà di parola".

Ricordiamo che, tempo fa, James Gunn era stato al centro delle polemiche a causa di alcuni tweet, decisamente di cattivo gusto, scritti anni fa e che per questo motivo gli era stato tolto il terzo film dei Guardiani della Galassia, per poi essere richiamato dai "piani altissimi" della Disney.

Sull'argomento si è espressa anche Linda Jones, figlia di Chuck Jones, ideatore di Pepé Le Pew.

"Non sono d'accordo con l'idea che questa puzzola abbia contribuito alla cultura dello stupro", ha dichiarato la signora, che oggi ha 83 anni, a TMZ, "Non credo che nessuno, vedendo Pepé, sia stato ispirato ad andare, non dico addirittura a stuprare qualcuno, ma anche solo a molestare la gente. C’è una differenza fra la decisione di stabilire che questi cartoni animati non sono più appropriati oggi e affermare che abbiano dato un contributo effettivo alla cultura dello stupro".

La signora, che è stata vittima di esperienze del genere in passato, ha dichiarato di non avere nessun problema riguardo il taglio del personaggio, che la Warner ha tutto il diritto di decidere le sorti di Pepé, ma che tutto questo si potrebbe risolvere più facilmente "aggiornando" il personaggio riadattandolo ai tempi moderni.
Un po' com'è stato fatto per Lola Bunny, il personaggio in Space Jam 2: A New Legacy sarà diverso da quello del primo film, considerato troppo "sessualizzato" dal regista. La nuova Lola Bunny avrà un fisico meno prosperoso e vestiti meno succinti. "Siamo nel 2021. È importante riflettere l'autenticità di forti e capaci personaggi femminili", ha dichiarato il regista Malcolm D. Lee, "Abbiamo rielaborato molte cose, non solo il suo look, facendo in modo che i suoi short fossero di appropriata lunghezza e che fosse femminile senza essere "oggetto", ma anche dandole una voce reale. Per noi si è trattato di dare un fondamento alla sua capacità atletica, alle sue abilità di leader, e farne un personaggio completo come gli altri".
Ovviamente, inutile dirlo, anche questo ha creato tante polemiche, così come il personaggio di Speedy Gonzales, che secondo qualcuno sul web, porta avanti "stereotipi negativi sul popolo messicano".

Insomma, non se ne esce, qualsiasi cosa, qualsiasi cambiamento o non cambiamento, crea polemiche.

Il film sarà nei cinema USA e su HBOMax a luglio.

martedì 9 marzo 2021

BAFTA 2021 - le nomination

Sono state annunciate le nomination ai British Academy Film Awards 2021 (BAFTA), gli "Oscar Britannici", e sono molte le sorprese.

Come è successo all'Academy e ai Golden Globes, anche la British Academy è stata accusata di essere "troppo bianca", così è corsa ai ripari includendo nuovi elementi per rendere più equa e inclusiva la giuria dei votanti (e riabilitare il proprio nome?). Gli effetti si vedono in queste nomination.

La maggior parte dei candidati non è caucasico, proviene dal Cinema Indipendente Britannico e ci sono tante donne. Questo "cambio di rotta" ha portato all'esclusione di nomi importanti, interpretazioni di alto livello che sicuramente ritroveremo agli Oscar. Tra gli attori/attrici assenze pesanti, come Gary Oldman, Viola Davis, Carey Mulligan, Glenn Close, Rosamund Pike, Olivia Colman, Jodie Foster, e Saha Baron Cohen, tra i registi invece sono assenti David Fincher e Aaron Sorkin.

A farla da padrona è comunque Nomadland di Chloe Zhao, seguito dal film indipendente britannico Rocks e poi The FatherMinari, Mank e Promising Young Woman.
Nota lieta per l'Italia, nella cinquina per il miglior trucco e acconciatura è presente Pinocchio di Matteo Garrone. Nomination più che meritata.

Ecco tutte le candidature.

MIGLIOR FILM
The Father
The Mauritanian
Nomadland
Promising Young Woman
The Trial of the Chicago 7

MIGLIOR FILM INGLESE
Calm With Horses
The Dig
The Father
His House
Limbo
The Mauritanian
Mogul Mowgli
Promising Young Woman
Rocks
Saint Maud

MIGLIOR ESORDIO PER UNO SCENEGGIATORE, PRODUTTORE O REGISTA INGLESE
His House – Remi Weekes (writer/director)
Limbo – Ben Sharrock (writer/director), Irune Gurtubai (producer) [also produced by Angus Lamont]
Moffie – Jack Sidey (writer/producer) [also written by Oliver Hermanus and produced by Eric Abraham]
Rocks – Theresa Ikoko, Claire Wilson (writers)
Saint Maud – Rose Glass (writer/director), Oliver Kassman (producer) [also produced by Andrea Cornwell]

MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA
Another Round
Dear Comrades!
Les Misérables
Minari
Quo Vadis, Aida?

MIGLIORE ATTRICE
Bukky Bakray, Rocks
Radha Blank, The Forty-Year-Old Version
Vanessa Kirby, Pieces of a Woman
Frances McDormand, Nomadland
Wunmi Mosaku, His House
Alfre Woodard, Clemency

MIGLIORE ATTORE
Riz Ahmed, Sound of Metal
Chadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom
Adarsh Gourav, The White Tiger
Anthony Hopkins, The Father
Mads Mikkelsen, Another Round
Tahar Rahim, The Mauritanian

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Niamh Algar, Calm With Horses
Kosar Ali, Rocks
Maria Bakalova, Borat Subsequent Moviefilm
Dominique Fishback, Judas and the Black Messiah
Ashley Madekwe, County Lines
Yuh-jung Youn, Minari

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah
Barry Keoghan, Calm With Horses
Alan Kim, Minari
Leslie Odom Jr, One Night in Miami
Clarke Peters, Da 5 Bloods
Paul Raci, Sound of Metal

MIGLIOR DOCUMENTARIO
Collective
David Attenborough: A Life on Our Planet
The Dissident
My Octopus Teacher
The Social Dilemma

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Onward
Soul
Wolfwalkers

MIGLIOR REGISTA
Thomas Vinterberg, Another Round
Shannon Murphy, Babyteeth
Lee Isaac Chung, Minari
Chloé Zhao, Nomadland
Jasmila Žbanić, Quo Vadis, Aida?
Sarah Gavron, Rocks

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Tobias Lindholm, Thomas Vinterberg, Another Round
Jack Fincher, Mank
Emerald Fennell, Promising Young Woman
Theresa Ikoko, Claire Wilson, Rocks
Aaron Sorkin, The Trial of the Chicago 7

MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA
Moira Buffini, The Dig
Christopher Hampton, Florian Zeller, The Father
Rory Haines, Sohrab Noshirvani, MB Traven, The Mauritanian
Chloé Zhao, Nomadland
Ramin Bahrani, The White Tiger

MIGLIOR COLONNA SONORA
Mank
Minari
News of the World
Promising Young Woman
Soul

MIGLIOR CASTING
Calm With Horses
Judas and the Black Messiah
Minari
Promising Young Woman
Rocks

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Judas and the Black Messiah
Mank
The Mauritanian
News of the World
Nomadland

MIGLIOR MONTAGGIO
The Father
Nomadland
Promising Young Woman
Sound of Metal
The Trial of the Chicago 7

MIGLIORI SCENOGRAFIE
The Dig
The Father
Mank
News of the World
Rebecca

MIGLIORI COSTUMI
Ammonite
The Dig
Emma.
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA
The Dig
Hillbilly Elegy
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Pinocchio

MIGLIOR SONORO
Greyhound
News of the World
Nomadland
Soul
Sound of Metal

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Greyhound
The Midnight Sky
Mulan
The One and Only Ivan
Tenet

MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE INGLESE
The Fire Next Time
The Owl and the Pussycat
The Song of a Lost Boy

MIGLIOR CORTO
Eyelash
Lizard
Lucky Break
Miss Curvy
The Present

EE RISING STAR AWARD
Bukky Bakray
Kingsley Ben-Adir
Morfydd Clark
Ṣọpẹ Dìrísù
Conrad Khan

lunedì 1 marzo 2021

Godlen Globe 2021 - Tutti i vincitori

Si è tenuta la notte scorsa la 78a edizione dei Golden Globe Awards. Che ha visto ancora una volta, Tina Fey e Amy Poehler a condurre insieme la serata, ma questa volta in modo diverso dal solito. Ridisegnata per adattarsi alla pandemia, vede le conduttrici una a Los Angeles, e l'altra a New York, i candidati e premiati in diretta da casa loro con Zoom.

Molto bene Normadland e Borat 2 nelle categorie di cinema, e The Crown per le serie Tv. Orgoglio italiano invece per Laura Pausini, che vince con la la canzone "Io si (Seen)" per il film "La vita Davanti a Se" (nominato anche come miglior film straniero), "Dedico questo premio a tutti coloro che vogliono e meritano di essere "visti"" ha scritto la cantante su twitter, ora con quache speranza in più per la nomination agli Oscar.

Ecco tutti i vincitori:

Miglior film
Nomadland
Miglior regia
Chloé Zhao, Nomadland
Miglior film, musical o commedia
Borat 2
Miglior attore protagonista
Chadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom
Miglior attrice protagonista
Andra Day,
The United States vs. Billie Holiday
Miglior attrice non protagonista
Jodie Foster, The Mauritanian
Miglior attore non protagonista
Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah di Shaka King
Miglior attore musical o commedia
Sacha Baron Cohen, Borat
Miglior sceneggiatura

Aaron Sorkin, Il processo ai Chicago 7
Miglior film d’animazione
Soul

Miglior canzone
Io si, (seen) di Diane Warren, Laura Pausini e Niccolò Agliardi da La vita davanti a sédi Edoardo Ponti
Miglior colonna sonora
Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste perSoul
Miglior film in lingua straniera
Minaridi Lee Isaac Chung
Miglior attore non protagonista, televisione
John Boyega, Small Axe di Steve McQueen
Miglior attrice in serie tv, musical o commedia
Catherine O’Hara, Schitt’s Creek
Miglior attore in miniserie o film tv

Mark Ruffalo, I Know This Much Is True
Miglior serie tv drammatica
The Crown
Miglior attrice serie tv drammatica

Emma Corrin, The Crown
Miglior attore serie tv drammatica
Josh O’Connor, The Crown
Miglior attrice non protagonista, tv
Gillian Anderson, The Crown
Miglior serie tv, musical o commedia
Ted Lasso
Miglior attrice, musical o commedia
Rosamund Pike, I Care a Lot
Miglior attrice in miniserie o film tv
Anya Taylor-Joy, La regina degli scacchi
Miglior miniserie o film tv
La regina degli scacchi