Il western dei fratelli Coen si prende la scena del Concorso, mentre Fuori Concorso arriva il pop.
S'intitola The Ballad of Buster Scruggs e i fratelli Coen lo descrivono come un "film antologico" di genere western che racconta varie storie ambientate sulla frontiera americana, il tutto narrato dalla voce degli stessi registi.
Durante la conferenza stampa i due fratelli si confermano di poche parole e perfettamente sincronizzati nelle risposte, prima uno, poi l'altro. "Le storie le abbiamo scritte nel corso di un periodo di 25 anni", hanno spiegato i Coen, "Scrivevamo questi racconti e non sapevamo bene cosa farci, allora le mettevamo nel cassetto. Anche se erano completamente differenti per atmosfera e argomento rientravano tutte in una vaga idea di western, in qualche modo raccontavano tutte la stessa cosa e ci sembrava interessante metterle insieme. Nessuno fa più dei film antologici, è stato divertente resuscitare questo genere. [...] Entrambi avevamo già un’idea di come gli episodi dovessero essere montati. Il film è una sorta di progressione non c’era una ricetta nel metterli insieme ma il risultato è quanto si vede".
Diverse storie, prodotto da Netflix ma non è una serie tv, e i registi ci tengono a sottolinearlo. "Nelle riviste di settore il fatto che fossero varie storie e fosse prodotto da Netflix ha portato a questa erronea conclusione", hanno dichiarato i registi, "ma l’abbiamo da subito concepito come un film. Il formato è strano, certo, ha una struttura antologica sulla frontiera americana con una lunghezza diversa per ogni storia".
Nutrito il cast, James Franco, Liam Neeson, Tom Waits, Zoe Kazan, Brendan Gleeson, e Tim Blake Nelson, presente al festival, felicissimo di essere tornato a lavorare con i due registi. "Noi tutti abbiamo amato moltissimo quanto fatto da Joel ed Ethan", ha dichiarato l'attore, "Il risultato è estremamente poetico e originale. Una sorta di revisione del Western. Quando ho letto le altre 5 storie mi è sembrato che ciascuna rappresentasse la storia del western e noi dovessimo comunque cercare di uscire da quella iconografia trovando anche delle scelte interpretative particolari".
Il film sarà disponibile a novembre su Netflix.
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Fuori Concorso invece un film "acchiappa popolo", il debutto alla regia di Bradley Cooper, A Star is Born, terzo remake dell'originale del 1937, questa volta con Lady Gaga protagonista insieme allo stesso Cooper.
Il film racconta di un cantante affermato, ma con una vita personale travagliata, che incontra una giovane promessa che ha dovuto rinunciare al suo sogno di diventare una cantante perché non abbastanza bella. L'uomo le dà fiducia, s'innamora di lei, ma la loro storia deve fare i conti con l'ascesa verso il successo della donna.
Un film che è passato tra diverse mani prima che Bradley Cooper decidesse di mettersi lui stesso dietro la macchina da presa. Sulla protagonista l'attore non ha avuto dubbi e ha puntato subito la cantante. "Dopo i primi venti minuti del nostro primo incontro già cantavamo insieme", ha raccontato Cooper, "Ero seduto nel suo soggiorno con lei al piano... mi ha fatto sentire completamente a mio agio e protetto".
Con questo film Lady Gaga corona un suo piccolo sogno, fare l'attrice per davvero, da protagonista, e per questo non può non ringraziare Bradley Cooper con cui si è trovata subito molto bene. "Ricordo che un giorno stavo scendendo le scale di casa, quando ho visto Bradley con una spugnetta in mano. Mi ha detto che mi voleva vedere senza trucco e senza niente addosso", ha dichiarato la cantante, "È qualcosa che mi ha fatto paura perché mi ha messa a nudo facendomi scoprire una nuova e inaspettata vulnerabilità, ma mi ha anche resa libera e fatto realizzare il mio sogno di diventare un’attrice".
Il film sarà nelle sale USA dal 5 ottobre, in Italia arriverà l'11 dello stesso mese.
S'intitola The Ballad of Buster Scruggs e i fratelli Coen lo descrivono come un "film antologico" di genere western che racconta varie storie ambientate sulla frontiera americana, il tutto narrato dalla voce degli stessi registi.
Durante la conferenza stampa i due fratelli si confermano di poche parole e perfettamente sincronizzati nelle risposte, prima uno, poi l'altro. "Le storie le abbiamo scritte nel corso di un periodo di 25 anni", hanno spiegato i Coen, "Scrivevamo questi racconti e non sapevamo bene cosa farci, allora le mettevamo nel cassetto. Anche se erano completamente differenti per atmosfera e argomento rientravano tutte in una vaga idea di western, in qualche modo raccontavano tutte la stessa cosa e ci sembrava interessante metterle insieme. Nessuno fa più dei film antologici, è stato divertente resuscitare questo genere. [...] Entrambi avevamo già un’idea di come gli episodi dovessero essere montati. Il film è una sorta di progressione non c’era una ricetta nel metterli insieme ma il risultato è quanto si vede".
Diverse storie, prodotto da Netflix ma non è una serie tv, e i registi ci tengono a sottolinearlo. "Nelle riviste di settore il fatto che fossero varie storie e fosse prodotto da Netflix ha portato a questa erronea conclusione", hanno dichiarato i registi, "ma l’abbiamo da subito concepito come un film. Il formato è strano, certo, ha una struttura antologica sulla frontiera americana con una lunghezza diversa per ogni storia".
Nutrito il cast, James Franco, Liam Neeson, Tom Waits, Zoe Kazan, Brendan Gleeson, e Tim Blake Nelson, presente al festival, felicissimo di essere tornato a lavorare con i due registi. "Noi tutti abbiamo amato moltissimo quanto fatto da Joel ed Ethan", ha dichiarato l'attore, "Il risultato è estremamente poetico e originale. Una sorta di revisione del Western. Quando ho letto le altre 5 storie mi è sembrato che ciascuna rappresentasse la storia del western e noi dovessimo comunque cercare di uscire da quella iconografia trovando anche delle scelte interpretative particolari".
Il film sarà disponibile a novembre su Netflix.
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Fuori Concorso invece un film "acchiappa popolo", il debutto alla regia di Bradley Cooper, A Star is Born, terzo remake dell'originale del 1937, questa volta con Lady Gaga protagonista insieme allo stesso Cooper.
Il film racconta di un cantante affermato, ma con una vita personale travagliata, che incontra una giovane promessa che ha dovuto rinunciare al suo sogno di diventare una cantante perché non abbastanza bella. L'uomo le dà fiducia, s'innamora di lei, ma la loro storia deve fare i conti con l'ascesa verso il successo della donna.
Un film che è passato tra diverse mani prima che Bradley Cooper decidesse di mettersi lui stesso dietro la macchina da presa. Sulla protagonista l'attore non ha avuto dubbi e ha puntato subito la cantante. "Dopo i primi venti minuti del nostro primo incontro già cantavamo insieme", ha raccontato Cooper, "Ero seduto nel suo soggiorno con lei al piano... mi ha fatto sentire completamente a mio agio e protetto".
Con questo film Lady Gaga corona un suo piccolo sogno, fare l'attrice per davvero, da protagonista, e per questo non può non ringraziare Bradley Cooper con cui si è trovata subito molto bene. "Ricordo che un giorno stavo scendendo le scale di casa, quando ho visto Bradley con una spugnetta in mano. Mi ha detto che mi voleva vedere senza trucco e senza niente addosso", ha dichiarato la cantante, "È qualcosa che mi ha fatto paura perché mi ha messa a nudo facendomi scoprire una nuova e inaspettata vulnerabilità, ma mi ha anche resa libera e fatto realizzare il mio sogno di diventare un’attrice".
Il film sarà nelle sale USA dal 5 ottobre, in Italia arriverà l'11 dello stesso mese.