lunedì 21 ottobre 2019

James Gunn risponde all'attacco di Francis Ford Coppola ai film Marvel

Non accenna a placarsi la polemica scoppiata dopo le parole critiche di Martin Scorsese sui film Marvel, a buttare benzina sul fuoco ci ha pensato Francis Ford Coppola, che ieri li ha addirittura definiti "despicable", cioè spregevoli (ma anche miserabili o disprezzabili).

Quelle di Coppola sono state parole piuttosto forti che hanno scatenato un furioso dibattito online e provocato la comprensibile reazione di alcuni protagonisti dell'Universo Cinematografico Marvel.

Il più piccato è stato sicuramente James Gunn. Il regista si è espresso via Instagram, dove ha scritto un lungo post che offre un interessante spunto di riflessione che guarda al passato, oltre a mostrare tra le righe non poco fastidio per le parole di Coppola.

"Molti dei nostri nonni pensavano che tutti i film di gangster fossero uguali, definendoli spesso "spregevoli". Alcuni dei nostri bisnonni pensavano lo stesso dei western e credevano che i film di John Ford, Sam Peckinpah e Sergio Leone fossero esattamente tutti uguali. Ricordo un prozio a cui parlavo entusiasta di Star Wars e che rispose così: “Ho già visto questo film quando era chiamato 2001 [Odissea nello Spazio] e, ragazzo mio, quanto era noioso!”. I supereroi sono semplicemente i gangster, i cowboy e gli avventurieri dello spazio di oggi. Alcuni film di supereroi sono terribili, altri bellissimi. Come i western e i film di gangster (ma, più in generale, come i FILM), non tutti sono in grado di apprezzarli, perfino qualche genio. E va bene così."

In sostanza, James Gunn dice che ogni epoca ha avuto il suo "genere fenomeno" che ha segnato un periodo, i gangster movie, poi i western (si potrebbero aggiungere anche i peplum), i film di fantascienza, e in ognuno di questi periodi c'è stata la generazione precedente che non è riuscita ad apprezzarli, criticandoli aspramente.

Il regista di Guardiani della Galassia non è stato l'unico ad intervenire, sull'argomento si sono espressi anche Sebastian Stan e Natalie Portman.
L'attore interprete di Soldato d'Inverno, durante il Fandemic Tour Houston, ha dichiarato: "È uno dei miei eroi [Coppola], ho letto delle sue parole proprio mentre stavo spendendo il pomeriggio con tutti voi. Oggi ho parlato con tante persone che mi hanno detto “Grazie tante per il tuo personaggio”, “Questo film mi ha aiutato così tanto”, “Questo film mi ha ispirato tantissimo, ora mi sento meglio, mi sento meno solo”. Come fai a dire che questi film non siano d'aiuto alle persone?".

Più o meno sulla stesa linea di pensiero Natalie Portman, Jane Foster nella saga di Thor che presto rivedremo nei panni di Mighty Thor nel quarto capitolo della saga. "Penso che ci sia spazio per tutti i generi di Cinema e che non ci sia un modo univoco di fare arte", ha detto l'attrice durante il Los Angeles Dance Project Gala, "Credo che i film Marvel siano così popolari perché sono davvero divertenti e soddisfano il desiderio delle persone di essere intrattenute, dopo il lavoro e dopo aver avuto a che fare con la fatica della vita di tutti i giorni".

Intanto, alla Festa del Cinema di Roma, è intervenuto nuovamente Martin Scorsese: "I film tratti dai fumetti stanno invadendo le sale. Io non credo che i giovani debbano credere che solo quello è cinema".
Il regista quindi ha ribadito il concetto principale della sua critica, non direttamente al mondo Marvel ma alla mancanza di varietà nella proposta generale nelle sale, e infatti ha poi continuato augurandosi che gli esercenti "sostengano e diano spazio a ogni forma di cinema. Ovviamente i cinecomic hanno il diritto di esistere, così come quello che, per altri, è il cinema". Ma ormai le sue parole hanno innescato una polemica che sembra non finire.

0 commenti:

Posta un commento