Martin Scorsese ha sollevato un bel vespaio di polemiche, e forse era proprio quello che voleva. Dopo le dichiarazioni con cui il regista ha espresso il proprio pensiero sui cinecomic ("Non sono cinema ma luna park"), un altro nome illustre entra a gamba tesa contro la Marvel, rincarando di parecchio la dose rispetto a Scorsese: Francis Ford Coppola.
Durante un incontro con la stampa, in Francia, dove ha ricevuto il Prix Lumiere alla carriera, Francis Ford Coppola non solo ha dato ragione a Scorsese ma ha definito i film Marvel "despicable", che potremmo tradurre in diversi modi e tutti negativi: spregevoli, miserabili, disprezzabili.
"Quando Martin Scorsese dice che i film Marvel non sono cinema ha perfettamente ragione. Dobbiamo imparare qualcosa dai film, dobbiamo ricevere qualcosa da loro, un insegnamento, conoscenza, ispirazione. Non mi risulta che si riesca a ottenere qualcosa rivedendo lo stesso film ancora e ancora in continuazione.
[...] Martin è stato gentile a dire che non è cinema. Non ha detto che sono spregevoli, cosa che invece dirò io."
Una dichiarazione piuttosto forte e senza sfumature, a differenza di quella di Scorsese che apriva a un ragionamento più ampio sul poco spazio che questo genere di film lascia agli altri nelle sale.
Il fronte "anti-Marvel" sembra quindi allargarsi, impossibile però non notare che le critiche più dure arrivano sempre da registi, spesso grandi registi, ma di una certa età. Particolare che non è sfuggito allo scrittore Bret Easton Ellis ("American Psycho"), che ha affrontato l'argomento oggi durante l'incontro con la stampa alla Festa del Cinema di Roma e, per essere democratico, se l'è presa con tutti: Coppola, la Marvel, e la Disney.
"Francis Ford Coppola ha 80 anni e i suoi migliori film sono stati fatti 40 anni fa. Naturalmente non gli piacciono i film della Marvel perché hanno soppiantato quelli che erano i suoi sogni, quelli di costruire una comunità artistica Hollywood in questo mondo capitalista. [...] C'è qualcosa di molto snob quando si criticano i film Marvel. Alla gente piacciono, c'è qualcosa che attrae, piacciono a persone in tutto il mondo. Ma mi sembrano molto blandi, conformisti, molto conservatori. Non è arte, non dipende dal regista, se i registi sono troppo personali vengono cacciati. Vorrei vedere altri tipi di film. Oggi c'è uno studio da cui dipende tutto, la Disney. Saranno loro a decidere tutto. È il futuro del cinema americano. E questo fa un po' paura."
Vedremo se la dichiarazione di Francis Ford Coppola provocherà qualche reazione com'è stato per quelle di Scorsese.
Lo strapotere della Marvel, che a ogni sua uscita domina i botteghini di tutto il mondo, sembra davvero spaventare una parte del mondo del Cinema. Ma è possibile che la colpa sia tutta della Marvel? è davvero così sbagliato immaginare un genere che punti solo all'intrattenimento senza dover per forza insegnare qualcosa? e soprattutto, perché adesso il Cinema di intrattenimento e il Cinema d'autore dovrebbero "farsi la guerra"? non possono coesistere com'è hanno sempre fatto da quando è nato il Cinema?
domenica 20 ottobre 2019
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