domenica 8 marzo 2020

Emergenza coronavirus: cinema chiusi in tutta Italia

Le case di distribuzione ci hanno provato, i cinema si stavano organizzando con una distribuzione dei posti che rispettasse la distanza minima, ma alla fine è arrivato lo stop totale.

Con l'ultimo decreto sull'emergenza covid-19 emanato nella notte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, tutti i cinema d'Italia sono stati chiusi fino al 3 aprile.

Quella sui cinema e teatri ovviamente è solo una parte di un decreto che contiene nuove norme importanti, come l'allargamento della zona rossa e la conseguente "chiusura" della Lombardia e di altre 14 province (che ha scatenato una ondata di panico di cui ci sarebbe solo da vergognarsi).

Per leggere il decreto nella sua interezza vi rimandiamo al sito del Governo, mentre vi riportiamo i passaggi relativi agli eventi, ai cinema e ai teatri.

a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale; 
b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; 
c) sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

Quindi, sale cinematografiche chiuse fino al 3 aprile. Ovviamente questo comporterà il rinvio di alcuni film, a fine marzo sarebbero dovuti uscire Mulan e Bombshell, aspettiamo aggiornamenti.

La chiusura non è una buona notizia per l'industria cinematografica e per i cinema, in termini di incasso, ma non è una buona notizia per la cultura in generale. Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha lanciato un appello su Twitter per invitare il web e le tv a sostenere la cultura in questi giorni difficili.




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