sabato 20 luglio 2019

Edison - L'Uomo che Illuminò il Mondo - la recensione

America, fine '800. Thomas Alva Edison (Benedict Cumberbatch) riesce per la prima volta a donare al mondo la luce per 13 ore. Questo piccolo miracolo gli permette, con successo, di aprire la sua prima centrale elettrica a New York. Tuttavia, l'illuminazione di intere città rimane un problema che con la corrente continua, Edison, non riesce a risolvere. L'ingresso in gioco di George Westinghouse (Michael Shannon), aiutato dal giovane Nikola Tesla (Nicholas Hoult), scatena una vera e propria guerra.
Una "guerra della corrente" che il regista Alfonso Gomez-Rejon mette in scena come un Risiko luminoso alimentato da lampadine gialle e rosse. Da una parte Edison, con la sua lampadina e la forza della corrente continua, purtroppo inefficace, dall'altra gli sfidanti, che puntano tutto sul potere della corrente alternata: scelta tanto pericolosa quanto rischiosa.

Il film, già completato nel 2017, arriva finalmente in sala dopo una post-produzione turbolenta legata allo scandalo Weinstein. Nel complesso, Edison - L'Uomo che Illuminò il Mondo, è un film godibile ma non memorabile, vanta un cast stellare e capace, pilotato però con poca precisione, forse anche a causa di una sceneggiatura rigida, a tinte bianche e nere, con poche sfumature, e da una regia poco fluida. A risentirne è soprattutto la caratterizzazione dei personaggi, anchilosati, composti e chiusi, capaci di emozionare con il contagocce.
La miccia si accende, la luce si abbassa, ma il fuoco artificiale non abbaglia come ci si sarebbe aspettati da un progetto di questa portata.

Francesca Matteucci

0 commenti:

Posta un commento