mercoledì 24 luglio 2019

Addio a Rutger Hauer. Aveva 75 anni.

E' Variety a riportare la notizia della morte dell'attore Rutger Hauer, celebre per la sua indimenticabile interpretazione del replicante Roy in Blade Runner. Aveva 75 anni.

L'attore in realtà è morto il 19 luglio ma la notizia è stata resa pubblica solo oggi dal suo agente, in occasione dello svolgimento dei funerali.

Nato in Olanda nel 1944, la carriera di Rutger Hauer è iniziata negli anni '70. Il grande successo però è arrivato nel 1982 con il capolavoro di Ridley Scott, Blade Runner, in cui l'attore interpretava il replicante Roy, un personaggio affascinante reso ancora più indimenticabile dalla sua interpretazione.
Nel 1985 è stato protagonista di un altro cult, Ladyhake, in cui era lo sfortunato Etienne Navarre, costretto a vivere una vita a metà, uomo di giorno, lupo di notte, che non gli permetteva di incontrare la donna che amava.
Nel 2005 due film molto importanti: Batman Begins, primo capitolo della trilogia firmata da Christopher Nolan: e Sin City di Robert Rodriguez.
Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo l'horror Il Rito (2011), Valerian e la Città dei Mille Pianeti (2017), e I Fratelli Sisters (2018), suo ultimo lavoro.
Rutger Hauer ha collaborato spesso con Paul Verhoeven e ha lavorato anche in Italia, in particolare con Ermanno Olmi nei film La leggenda del santo bevitore (1989) e Il Villaggio di Cartone (2011).

Non si può negare però che l'attore verrà sempre ricordato per il film Blade Runner, che - incredibili le coincidenze numeriche - era ambientato proprio nel 2019. Un momento del film in particolare ha consacrato l'attore al mito del Cinema: il monologo. Probabilmente il monologo più famoso della storia del Cinema che l'attore non ha solo interpretato ma anche aiutato a scrivere. E' stato Rutger Hauer infatti ad improvvisare la frase "Tutti questi momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia".
Ecco come l'attore raccontava quel momento:

"Ancora oggi sono orgoglioso della frase finale di Roy. La notte prima di girare la scena, dissi a Ridley Scott: "La battuta che hai scritto mi sembra un po' lunga. Se le energie stanno finendo, non può parlare così a lungo, anche se è un replicante. Secondo me non ha il tempo nemmeno per dire addio, se non dopo aver detto brevemente quello che ha visto... E poi abbiamo già visto dei replicanti morire e penso che il pubblico non apprezzerebbe un'altra lunga scena di morte. Rendiamola più veloce, più semplice e profonda possibile, ma diamo a Roy anche un momento di saggezza". E Ridley mi disse: "Sì, mi piace quest'idea". Perciò quando girammo la scena, ho tagliato un po' all'inizio e ho iniziato: "Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare. Navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione. I raggi beta balenare nel buio alle porte di Tannhäuser...". Poi ho improvvisato la frase: "Tutti questi momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia". E' stato così toccante che anche quelli sul set, anche chi stava filmando la scena, si è commosso." [da Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo]

E anche per noi, sono sempre brividi.


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