E' il giorno di uno dei film più attesi del festival e del Concorso. E' il giorno di Sofia Coppola e il suo The Beguiled, con Elle Fanning, Nicole Kidman, Kirsten Dunst e Colin Farrell.
Adattamento del romanzo "A Painted Devil", e remake de La notte brava del soldato Jonathan (1971), il nuovo film di Sofia Coppola ha convinto il festival ricevendo una bella accoglienza da parte della critica e ottime recensioni.
Ambientato nella Virginia della Guerra di Secessione, il film racconta di un soldato nordista ferito che viene accolto in un piccolo collegio femminile del sud. Il soldato viene curato e accudito, quasi coccolato, ed essendo l'unico uomo della casa attira molto l'attenzione delle fanciulle. L'uomo inizia a flirtare con tutte e finisce per ferirle, scatenando la gelosia incontrollata delle ragazze che faranno gruppo e si scaglieranno tutte contro di lui.
Quello di Sofia Coppola è un film diverso dagli ultimi lavori della regista, The Beguiled (che in Italia sarà intitolato L'Inganno) è un film grottesco, macabro, cinico, tecnicamente ottimo e con una fotografia suggestiva.
All'ingresso in sala stampa sono stati molto applauditi sia il cast che la regista, che ha subito spiegato il rapporto sia col romanzo che con il film del 1971. "La mia produttrice Anne Ross mi ha detto: devi vedere il film di Don Siegel e fare una tua versione del libro", ha raccontato Sofia Coppola, "Ho seguito il suo consiglio, ho visto 'La notte brava del soldato Jonathan' e mi è rimasto in mente per molto tempo. In quel film la storia veniva narrata da un punto di vista maschile, così ho pensato che avrei potuto cambiare prospettiva e raccontarla da un punto di vista femminile". E se i toni del film sono diversi dal solito, a tornare è un tema da sempre caro alla Coppola: le donne, le ragazze, il punto di vista femminile. "Non so se il mio sia un film che parla di emancipazione femminile, potete interpretarlo come preferite", ha detto la regista, "Più di ogni altra cosa, desideravo parlare di guerra fra i sessi, cosa che spero di aver raccontato in maniera divertente. E poi mi interessava rappresentare donne di diverse età e lavorare con attrici di diverse età. Mi interessava la visione di questa donne diverse tra loro e isolate, e capire cosa accadeva quando ci si mette di mezzo un uomo. E anche la guerra di ruoli che si viene a creare tra uomini e donne".
Tornando sul confronto tra i due film, la regista ha poi rivelato un evento organizzato da Quentin Tarantino: "Non volevo fare un vero proprio remake. Ma vedremo i due film a Hollywood, perché il mio caro amico Quentin ha organizzato una doppia visione, per mostrare due versioni della stessa storia".
Unico uomo in mezzo a un cast di sole donne è Colin Farrell. "Per me questo film è stato un lungo viaggio in mezzo a una marea di corsetti", ha detto l'attore, "Mi ha fatto un immenso piacere lavorare circondato da donne così straordinarie, creative, talentuose. Mi sentivo a mio agio sul set, avevo fiducia in Sofia, ma francamente non sapevo cosa sarebbe venuto fuori da un'esperienza che mi sembrava folle. Mi piace essere diretto dalle donne e mi piace che il punto di vista della storia sia femminile". Inevitabile il paragone con Clint Eastwood, protagonista del film del 1971. "Il film di Siegel l'avevo visto anni fa e ne ero rimasto turbato ma non ho cercato di rifare Clint Eastwood", ha dichiarato Farrell, "Non ho avuto l’opportunità di incontrarlo, è un uomo molto impegnato! Clint era straordinario e inimitabile, ma sono stato molto felice di poter mantenere la mia origine irlandese, il mio accento. Ho inventato una piccola backstory per il mio personaggio".
Ad interpretare la direttrice del collegio è Nicole Kidman, al suo quarto (e ultimo) titolo in questo festival, che riguardo il suo personaggio ha detto: "Si tratta di una storia di sopravvivenza. Il mio personaggio ha la responsabilità di un gruppo di ragazze e le vuole proteggere. Proviene da un posto carico d’amore...poi è arrivato lui [Colin Farrell] e ha rovinato tutto. Voglio dire, non potevamo certo procreare, ma stavamo bene!". Due dei titoli con cui la Kidman è al festival quest'anno sono diretti da donne, la serie Top of the Lake di Jane Campion e il film della Coppola. "Credo che ci sia un'impronta femminile forte in questo film e, mi dispiace dirlo, non penso che un uomo avrebbe dato lo stesso apporto. Oggi qui abbiamo Jane Campion e Sofia Coppola ma non dobbiamo dimenticare le statistiche", ha dichiarato l'attrice, "lo scorso anno circa il 4% dei film prodotti dalle major sono stati diretti da donne. Tutti dicono che le cose stanno cambiando e forse è vero, ma ancora troppo lentamente. Noi come interpreti dobbiamo sostenere le registe donne, questo è ormai un dato di fatto".
Per Nicole Kidman e Colin Farrell è stata la prima volta con Sofia Coppola, Elle Fanning e (soprattutto) Kirsten Dunst avevano già lavorato con la regista. "Stavolta però mia madre non era sul set", ha scherzato Elle Fanning ricordando il film Somewhere (2010), "stavo diventando diciottenne quando ho fatto il film ed era un momento particolare nella mia vita. E poi c'era Kirsten, è mia amica, mi sentivo al sicuro". Per Kirsten Dunst invece è stata la quarta collaborazione con la regista (senza contare il cameo in Bling Ring), non ci ha messo molto l'attrice ad accettare la sua proposta: "Non sapevo molto del progetto, ma per Sofia reciterei anche l'elenco del telefono!".
Sfiorato anche il tema Netflix e il rapporto tra Sofia Coppola e i film ad alto budget, a cui la regista non chiude la porta a prescindere. "Ho girato in 35mm e ne sono molto orgogliosa. Spero che la gente lo veda al cinema, noi giriamo pensando al frame grande, non al cellulare. E’ la sua dimensione ideale e penso che farsi rapire dallo schermo sia una cosa molto rara al giorno d’oggi, con lo stile di vita moderno che conduciamo", ha dichiarato la regista, "Mi piace girare film a basso budget dove ho il potere di fare le cose nel modo in cui voglio. Ma mai dire mai".
Il film sarà nelle sale italiane dal 14 settembre.
mercoledì 24 maggio 2017
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