La questione HBO Max - Via col Vento ormai ha aperto un vaso di Pandora che sta prendendo delle pieghe davvero assurde e di difficile comprensione.
Il caso si allarga sempre di più, e dopo il giornalista di Variety che ha stilato una lista di dieci film da mettere "sotto accusa", sembra sia iniziata una specie gara tra i colossi dello streaming per cercare di allinearsi al nuovo pensiero. Stavolta tocca a Sky Cinema UK, che ha deciso di aggiungere dei disclaimer per avvertire lo spettatore delle "rappresentazioni culturali obsolete" di alcuni film.
"Sky si impegna a supportare l’antirazzismo e a migliorare la diversità e l’inclusione sia dentro che fuori lo schermo", ha dichiarato un portavoce della compagnia a Variety, "Esaminiamo costantemente tutti i contenuti dei canali di proprietà di Sky e, dove necessario, agiamo aggiungendo informazioni addizionali per i nostri clienti per dare modo di prendere una decisione informata nel momento in cui scelgono un film o uno show TV da guardare".
La lista delle pellicole interessate è molto variegata e alcuni titoli sono davvero sorprendenti: I Goonies, Colazione da Tiffany, Il Libro della Giungla (sia il Classico Disney che il film di Jon Favreau), L’Ultimo Samurai, Dumbo, Una Poltrona per Due, Aliens – Scontro Finale, Aladdin (Classico Disney), Via col Vento, Lawrence d’Arabia, Tropic Thunder, Lone Ranger, Il Cantante di Jazz, e La Piccola Ribelle.
Se per alcuni si vanno a ritirare fuori vecchissime polemiche, come Via col Vento, Colazione da Tiffany o Dumbo, altri sono delle vere sorprese per cui è difficile capire le motivazioni. Ad esempio lascia perplessi la scelta di inserire Tropic Thunder, un film comico grottesco che, in gran parte, ironizza proprio sul modo in cui spesso Hollywood affronta in modo sbagliato la cultura afroamericana, oppure Aliens - Scontro Finale, I Goonies, e Il Libro della Giungla.
Proprio prima del film d'animazione della Disney, poi riproposto in una bellissima versione live action da John Favreu, compare già l'avviso: "Questo film propone delle attitudini, un linguaggio e rappresentazioni culturali che oggi potrebbero risultare offensive".
Seguendo il ragionamento che ha portato a questa decisione, gli avvisi andrebbero messi al 90% dei film girati fino ad oggi, forse anche di più.
Vedremo quali altri canali streaming si adatteranno a questa nuova "linea di pensiero". Un avviso prima di un film non è una cosa grave, la speranza però è che la cosa non degeneri in altro, in limitazioni o addirittura censura, perché in quel caso la situazione diventerebbe molto grave.
lunedì 22 giugno 2020
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