mercoledì 3 giugno 2020

Cannes 2020 - la selezione ufficiale del festival che non ci sarà

In un'atmosfera quasi surreale, la sala vuota del Normandie Cinema sugli Champs-Elysées di Parigi, Thierry Frémaux, alla presenza del presidente del festival Pierre Lescure, ha presentato la selezione ufficiale di film del 73° Festival di Cannes, edizione sospesa a causa dell'emergenza sanitaria mondiale.

Fremaux ha comunque selezionato dei film, presentati in lista unica, senza divisione di sezioni, che avrebbero dovuto partecipare alla 73a edizione e che riceveranno comunque il bollino di Cannes 2020. Alcuni di questi film andranno direttamente in sala, altri invece verranno presentati nei prossimi festival con cui Cannes ha ottimi rapporti: Telluride, Deauville, San Sebastian, Pusan, Angoulême, Morelia, New York, Lyon, Roma, Rio, Tokyo, Mumbai, Mar del Plata e Sundance. Discorso a parte per Toronto e San Sebastian, dove i film potranno partecipare anche in Concorso.

Tra i film selezionati ci sono molti nomi che a Cannes sono di casa, Wes Anderson, Steve McQueenFrançois OzonThomas VinterbergNaomi Kawase, oltre all'attesissimo nuovo film della Pixar, Soul, mentre non ci sono film italiani, nemmeno il nuovo film di Nanni Moretti (probabilmente ne vedremo molti a Venezia).

Non c'è stata la divisione in sezioni (Concorso, proiezioni di mezzanotte, Un Certain Regard) ma Fremaux ha fatto una divisione diversa. Ecco l'elenco della selezione ufficiale di Cannes 2020.

I FEDELISSIMI
The French Dispatch, di Wes Anderson
Eté 85, di François Ozon (nei cinema francesi dal 15 luglio)
Asa ga Kuru (True Mothers), di Naomi Kawase
Lovers Rock e Mangrove, di Steve McQueen (episodi antologici)
Druk (Another Round), di Thomas Vinterberg
ADN (DNA), di Maïwenn
Last Words, di Jonathan Nossiter
Heaven: To The Land of Happiness, di Im Sang-soo
El olvido que seremos, di Fernando Trueba
Peninsula, di Yeon Sang-ho
In the Dusk (Au crépuscule), di Sharunas Bartas
Des hommes, di Lucas Belvaux
The Real Thing, di Koji Fukada

LE NUOVE LEVE
Passion simple, di Danielle Arbid
A Good Man, di Marie-Castille Mention-Schaar
Les Choses qu’on dit, les choses qu’on fait, di Emmanuel Mouret
Souad, di Ayten Amin
Limbo, di Ben Sharrock
Rouge (Red Soil), di Farid Bentoumi
Sweat, di Magnus von Horn
Teddy, di Ludovic e Zoran Boukherma
February (Février), di Kamen Kalev
Ammonite, di Francis Lee
Un médecin de nuit, di Elie Wajeman
Enfant terrible, di Oskar Roehler
Nadia (Butterfly), di Pascal Plante
Here We Are, di Nir Bergman

FILM A EPISODI
Septet: The Story of Hongkong, d’Ann Hui, Johnnie To, Tsui Hark, Sammo Hung, Yuen Woo-Ping, Patrick Tam e Ringo Lam

PREMIERE
Falling, di Viggo Mortensen
Pleasure, di Ninja Thyberg
Slalom, di Charlène Favier
Casa de antiguidades (Memory House), di Joao Paulo Miranda Maria
Broken Keys (Fausse note), di Jimmy Keyrouz
Ibrahim, di Samir Guesmi
Beginning (Au commencement), di Dea Kulumbegashvili
Gagarine, di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh
16 printemps, di Suzanne Lindon
Vaurien, di Peter Dourountzis
Garçon chiffon, di Nicolas Maury
Si le vent tombe (Should The Wind Fall), di Nora Martirosyan
John and The Hole, di Pascual Sisto
Striding into The Wind (Courir au gré du vent), di Wei Shujun
The Death of Cinema and My Father Too (La Mort du cinéma et de mon père aussi), di Dani Rosenberg

DOCUMENTARI
En route pour le milliard (The Billion Road), di Dieudo Hamadi
The Truffle Hunters, de Michael Dweck di Gregory Kershaw
9 jours à Raqqa, di Xavier de Lauzanne

COMMEDIE
Antoinette dans les Cévennes, di Caroline Vignal
Les Deux Alfred, di Bruno Podalydès
Un triomphe (The Big Hit), di Emmanuel Courcol
L’Origine du monde, di Laurent Lafitte
Le Discours, di Laurent Tirard

FILM D’ANIMAZIONE
Aya to Majo (Earwig and The Witch), di Goro Miyazaki
Flee, di Jonas Poher Rasmussen
Josep, di Aurel
Soul, di Pete Docter

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