venerdì 31 maggio 2019

Rocketman - la recensione

È arrivato anche il turno di Elton John. Rocketman è sbarcato nelle sale con un'energia decisamente travolgente.

Seppur con uno "scheletro" abbastanza classico, riconducibile allo stile dei biopic, il film di Dexter Fletcher mescola le sue carte con il musical puro, creando qualcosa di inedito (o quasi), fresco e ben congegnato. Il film è in grado di far entrare lo spettatore in maniera molto consapevole nella mente del noto artista britannico, interpretato da un credibilissimo ed estremamente talentuoso Taron Egerton, anche (e soprattutto) nelle performance vocali.

Vita, musica, performance, amore. Il tutto viene messo in scena con una delicatezza, un ritmo e una schiettezza tali da non poter rimanere indifferenti a ciò che ci viene mostrato. Funziona tutto, anche grazie ad un reparto tecnico e di supporto attoriale di alto livello. I costumi e le coreografie incorniciano la vita sfarzosa e sfrenata di Elton John, dall'inizio alla fine di questo onesto e suggestivo viaggio chiamato Rocketman. Appare chiara l'intenzione di raccontare la vita dell'artista con un occhio più fantasioso, quasi surreale rispetto a progetti di questo tipo. Meno didascalico e più "fantasy". Non a caso ci viene presentato come un racconto "basato su una vera fantasia".

Rocketman è probabilmente il biopic musicale più riuscito e coinvolgente degli ultimi anni.


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