domenica 19 maggio 2019

Cannes 2019 - giorno 5

Domenica di festival sotto il segno di Alain Delon, a cui sarà consegnata la Palma d'Oro alla carriera.

Incontrando la stampa (selezionata), l'attore ha raccontato la sua carriera, con i suoi momenti cruciali, come quando ha deciso di abbandonare la carriera militare nella Marina, durante la quale ha anche combattuto in Indocina, per dedicarsi al cinema. Una carriera iniziata quasi per caso ma in modo fulminante. "Sin dalla prima volta sono stato quasi subito a mio agio", ha dichiarato Delon, "ho percepito che quella era la mia vita, e le parole che più spesso mi hanno ripetuto gli autori sono state: non recitare, usa lo sguardo e vivi!".
Alain Delon ha poi parlato di quello che, forse, è stato il regista più importante della sua carriera, Luchino Visconti, e ricordandolo l'attore si è commosso. "Mi è stato presentato a Londra, mentre era in corso una rappresentazione del Don Giovanni: ero stato visto recitare e mi veniva ripetuto ‘tu sei Rocco, tu sei Rocco’, così mi hanno fatto conoscere Luchino", ha raccontato Delon, riferendosi ovviamente al grande film Rocco e i suoi Fretelli (1960), un film che "è stato un sacrificio, ma uno di quelli che hanno portato una delle migliori cose possibili".
L'attore ha poi ricordato quando si è affacciato a Hollywood per poi tornare, quasi subito, al cinema europeo. "Ho vissuto là due anni", ha raccontato Delon, "poi però mi mancavano Parigi, i suoi cinema, e così ho lasciato l’opportunità di quella carriera e sono rientrato, applaudito dai francesi per la scelta".

La scelta di Alain Delon come Palma d'Oro alla carriera ha provocato qualche protesta, soprattutto da parte di movimenti femministi a causa di comportamenti non sembra giusti dell'attore nei confronti delle donne. Durante l'incontro con la stampa però, Delon ha ribadito spesso l'importanza delle donne, delle attrici che ha incontrato, per la sua carriera, l'attore ha dichiarato proprio di essere "debitore alle donne per il mio successo". Ha ricordato in particolare Monica Vitti, con cui ha recitato ne L'Eclisse (1962), e ovviamente Romy Schneider, grande amore della sua vita (anche se, finito non benissimo tra i due), con cui ha recitato ne La Piscina (1969), film che l'attore ha confessato di non riuscire più a vedere: "troppo difficile pensando a Romy, anche se è un film magnifico, di cui s’è parlato per molti anni".
La Palma gli verrà consegnata questa sera.



Presentato Fuori Concorso il film francese Les Plus Belles Années d’une Vie, diretto da Claude Lelouche e che vede protagonista Jean-Luis Trintignant e Anouk Aimée. Nel cast anche Monica Bellucci.

Il film è una sorta di sequel della pellicola vincitrice della Palma d'Oro nel 1966, Un Uomo e una Donna, anche se il regista ci tiene a precisare che non è un seguito di quel film. "Non è un sequel, può essere visto anche da chi non conosce l’altro", ha dichiarato Lelouche, "Parla delle tracce che lasciamo nella vita degli altri, è un film solare, positivo. Conferma l’opinione di Hugo, gli anni più belli sono quelli non ancora vissuti. Il presente è più forte del passato". Il riferimento a Victor Hugo è nel titolo, una frase "rubata" direttamente allo scrittore.
Un film girato in soli tredici giorni e che è nato proprio durante il 50° anniversario di Un Uomo e una Donna. "Mentre celebravamo l'anniversario di Un uomo e una donna, osservavo Jean-Louis e Anouk insieme", ha ricordato il regista, "Ridevano, si divertivano insieme, la gioia di ritrovarsi era immensa. Mi sono reso conto che il loro era un incontro incompiuto, e che io volevo prolungarlo indefinitamente".

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