venerdì 17 maggio 2019

Cannes 2019 - giorno 3

Terzo giorno di festival e in Concorso arriva il due volte vincitore della Palma d'oro Ken Loach.

Il regista britannico torna sui temi a lui più cari, la working class, con il suo nuovo film Sorry We Missed You.

Al centro della storia ci sono Ricky (Kris Hitchen) e Abby Turner (Debbie Honeywood) e la loro vita segnata dalla precarietà lavorativa, lui è un fattorino mal pagato e lei una badante a domicilio, ma nonostante questo cercano di vivere dignitosamente provando a non far mancare niente ai loro figli. Una vita dignitosa ma mai stabile, con una casa mai davvero di proprietà e una condizione finanziaria sempre al limite, la svolta arriva quando Abby vende l'auto per permettere a Ricky di comprare un furgone e mettersi in proprio, ma il continuo viaggiare farà sorgere nuovi problemi e metterà a rischio l'unità familiare.

A spingere Ken Loach, a 82 anni, a tornare nuovamente dietro la macchina da presa è stata la realtà dei fatti. "Dopo aver terminato 'I, Daniel Blake', avevo pensato: "Bene, forse questo è l’ultimo film", ma quando siamo stati agli empori solidali per le nostre ricerche, molte persone erano lì per cercare lavoro... a tempo parziale, a contratto zero-ore. Questo è il nuovo sfruttamento!", ha raccontato il regista britannico, "Così è emersa l'idea che forse c'era un altro film che valeva la pena fare, non esattamente un seguito di 'I, Daniel Blake', ma un film correlato. [...] Il film cerca di mostrare i dettagli della vita reale della working class. La prima idea, con lo sceneggiatore Paul Laverty, era quella di mettere in luce la dinamica familiare".
Il film è stato girato a Newcastle, una precisa scelta del regista. "Una piccola città, nel Nord, un po' separata dal resto del Paese, cosa che credo renda le personalità dei personaggi più intense", ha spiegato Loach, "ci sono anche molte costruzioni industriali lì, un’ambientazione urbana attuale, ma non affollata di turisti, penso serva per dare eco allo spazio in cui vive la famiglia".


Durante la conferenza stampa il regista ha allargato il discorso alla politica e alla preoccupante ascesa delle destre estremiste. "Oggi le persone sono costrette da questo sistema di precariato e incertezza a sfruttare se stesse. E' una situazione intollerabile e fin quando non si riconoscerà quanto sia intollerabile, non cambieranno le cose. C'è un'esplosione di povertà in Gran Bretagna, l'austerity è una scelta politica.Come coltivare la speranza? Il cinema non può fare molto se non far aumentare la consapevolezza. Dobbiamo sapere di avere il potere del voto, dello sciopero e della rivendicazione di diritti", ha dichiarato Ken Loach che poi si è rivolto in particolare alla stampa italiana, "La conseguenza è sotto i nostri occhi: disgregazione sociale ed ascesa della destra ovunque. Che mi dite del vostro Salvini? C'è una situazione molto pericolosa, c'è tanta rabbia per questa diseguaglianza e divario tra ricchissimi e poveri che per sfogarla ce la prendiamo con migranti, diversi e con i più vulnerabili".

Il film di forte impatto sociale e politico accolto bene ma senza particolare entusiasmo dalla critica.

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