giovedì 16 maggio 2019

Cannes 2019 - giorno 2

Tutta l'attenzione della seconda giornata del Festival di Cannes è focalizzata su Elton John e la presentazione del biopic a lui dedicato, Rocketman. In Concorso però è stato presentato un film che è stato accolto piuttosto bene da critica e pubblico.

S'intitola Les Miserables ed è il primo film francese in Concorso. Diretto da Ladj Ly, il film è ambientato ai giorni nostri ma è anche un omaggio al capolavoro di Victor Hugo, da cui prende titolo, storia, ambientazione (il quartiere di Montfermeil) e anche il messaggio finale.

Al centro della storia un quartiere quasi in guerra, diviso tra le comunità dei gitani e dei musulmani. Un delicato equilibrio che viene spezzato da un grave atto di violenza commesso da tre agenti dell'anticrimine che viene casualmente ripreso dal drone di un ragazzino. Per evitare di far esplodere la rabbia del quartiere, i tre poliziotti dovranno per forza cercare di recuperare il video da quel drone.



Si parla di banlieue e della situazione difficile in cui vivono le persone in quei quartieri, e a raccontare la storia è un vero banlieusard come Ladj Ly. "Sono cresciuto lì e non era semplice denunciare", ha raccontato il regista, "ma nessuno ci ha mai davvero ascoltato, e avevo bisogno che venissimo ascoltati, per cercare una soluzione. Hugo era imprescindibile da questa situazione, anche due secoli dopo: il film è una storia universale, è una situazione che esiste ovunque nel mondo. La complessità reale, però, è la tragedia dei bambini, che crescono dentro una tragedia, anche se io con il film volevo rappresentare tutti gli abitanti delle banlieue".

Un progetto che al regista è costato diversi anni di lavoro, ripagati dalla presenza in Concorso. "Il progetto nasceva una decina d’anni fa, poi s’è sviluppato negli ultimi cinque", ha raccontato Ladj Ly, "la complessità è stata anche per il budget ridotto, ma il successo è essere qui selezionato".

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