mercoledì 15 maggio 2019

Cannes 2019 - giorno 1

Dopo la conferenza stampa della giuria e il red carpet d'apertura di ieri sera, prende il via la 72a edizione del Festival di Cannes.

Ad aprire sono gli zombie di Jim Jarmusch, che presenta la sua nuova horror-comedy The Dead Don't Die. Oltre al regista, ad accompagnare il film c'era buona parte del ricco cast, con Bill Murray, Adam Driver (assente però alla conferenza), Chloe Sevigny, Selena Gomez e Tilda Swinton. Nel film ci sono anche Steve Buscemi, Danny Glover, Iggy Pop e Tom Waits.
Dopo i vampiri del bel film Solo gli Amanti Sopravvivono, presentato sempre a Cannes nel 2013, Jim Jarmusch ha deciso di raccontare una improvvisa invasione zombie in un paesino della provincia americana, con tre agenti della polizia locale - il capo della polizia (Murray), un agente che sa tutto di zombie (Driver), e un'agente fifona che vorrebbe solo scappare (Sevigny) - a cercare di arginare l'avanzata.

Evidente l'omaggio a un classico come La Notte dei Morti Viventi di Romero, di cui è quasi un remake, ma Jarmusch ci aggiunge la sua particolare ironia e anche temi ambientalisti. Ed è proprio l'abuso delle materie prime della Terra a causare il risveglio dei morti nel film, un tema ecologista fortemente voluto dal regista. "Mi preoccupa di rendere la gente cosciente di cosa serve al pianeta", ha dichiarato Jarmusch, "E come dice un personaggio del film, dobbiamo imparare ad apprezzare i dettagli, soffermarci sul tempo che ci viene dato a disposizione, questo è amore per la vita. Come in Solo gli Amanti Sopravvivono i vampiri erano una metafora per una storia d’amore eterno, anche qui usiamo gli zombi come metafora per questi temi. Volevo evitare di fare un film troppo splatter e per questo ho voluto che al posto del sangue gli zombie gettassero fuori polvere. [...] Amo tutti i generi di film e forse non sono un grande esperto di horror, ma adoro registi horror anche contemporanei come Carpenter e Raimi. E anche Mario Bava e Dario Argento. Romero il genere lo ha rivoluzionato, ponendo una minaccia che non venisse dall’esterno della società, come Dracula o Frankenstein, ma dal suo interno, e ne fosse anche vittima. La cos ache mi terrorizza nella vita è proprio assistere al declino della natura".



Tutt'altra paura invece quella di Bill Murray, che quando parla non si sa mai quanto sia serio. "A me invece terrorizza Cannes", ha dichiarato l'attore, "Quando lavoro a un film sono una persona migliore, ma quando non lavoro divento molto pigro. Anche adesso, vi giuro, ce la sto mettendo tutta per essere qui con voi. A Jim non serve certo il mio aiuto per il senso dell’umorismo, mi ha coinvolto parlando di soldi e facendomi molti regali, quest’uomo è un autentico manipolatore. Fare un film può essere molto impegnativo e pericoloso, dato che si lavora sulla postura, ogni volta penso che potrebbe essere l’ultimo giorno che lavoro".
Chi non è rimasto per niente sorpresa dalla "svolta zombie" di Jarmusch, è Tilda Swinton: "Leggendo la sceneggiatura l’ho trovata sorprendente, anche se è dai tempi di Solo gli amanti Sopravvivono che penso che Jim avesse intenzione di fare un film di zombi, dato che erano presenti anche in quella pellicola. Ma ho avuto modo di vedere il film finito solo ieri sera".

L'accoglienza del pubblico ieri all'anteprima è stata tiepida, applausi e risate ma senza particolare euforia. Sulla stessa linea le recensioni.

Intanto, nemmeno un giorno di festival e già è scoppiata una piccola polemica. The Dead Don't Die ha aperto ufficialmente il festival ieri sera ma la conferenza stampa si è tenuta questa mattina, dall'anno scorso infatti i due appuntamenti sono stati invertiti, per evitare spoiler o recensioni negative prima della proiezione pubblica. Questa decisione aveva creato polemiche lo scorso anno, quest'anno invece le polemiche riguardano delle misteriose "proiezioni clandestine".
Sembra infatti che, nonostante il divieto di proiezione per la stampa e l'embargo per le recensioni, circa 300 giornalisti abbiano visto il film in un'anteprima non autorizzata nella mattinata di ieri (la prima era fissata alle 19:30). Alcuni giornali, come Le Monde, hanno infatti pubblicato delle recensioni a orari insoliti, segno che avevano già visto il film. Questo ha creato un certo malumore tra i giornalisti e i critici esclusi da queste proiezioni segrete.

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