Ormai lo sappiamo, la pandemia ha stravolto i piani del settore cinematografico e i cinema sono sempre più a rischio chiusura. In questo scenario che rischia di trasformare le sale cinematografiche in tristi spazi vuoti e abbandonati, a guadagnarci sono le piattaforme streaming.
Tanti film sono stati rinviati al prossimo anno, e probabilmente tanti ancora verranno rinviati, altri sono stati dirottati online, l'ultimo caso a fare scalpore è Soul della Pixar che uscirà solo su Disney+, ma c'è anche chi prova a resistere, come la MGM, che sta cercando di fare muro contro le offerte dei colossi streaming.
Nei giorni scorsi il reporter Drew McWeeny ha scritto un articolo in cui ha riportato voci, ma sembrano qualcosa di molto più concreto, secondo le quali Netflix e Apple avrebbero fatto delle offerte molto alte alla MGM per convincerli a cedere i diritti del prossimo 007, No Time to Die, per farlo uscire online invece che al cinema il prossimo anno.
"Mi fa sempre più strano vivere in un mondo dove è assai probabile che vedremo il nuovo film di James Bond su Netflix o Apple TV+. Negli ultimi dieci giorni almeno sei persone mi hanno contattato per dirmi che hanno sentito dire che queste due piattaforme stanno discutendo con MGM, EON e suppongo anche Universal per ottenere i diritti del film. Non so se ci sono state altre trattative, ma dubito siano le uniche due realtà interessate.
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La produttrice Barbara Broccoli sostiene che non c’è una cifra abbastanza alta per farle prendere il considerazione la vendita a una piattaforma. Ma penso che il punto non sia la EON Productions, ma il distributore MGM, che sente sempre più pressioni giorno dopo giorno visto che il suo cash flow dipende da ciò che succede con Bond. Se Apple arriva e propone 600 milioni di dollari (una delle cifre che ho sentito, in realtà, è più alta) per una finestra esclusiva di un anno su un film… non puoi non prestare attenzione a quella cifra, non importa quale sia la tua storia e quanto tu tenga all’esperienza cinematografica.
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Quando fai un film di Bond, firmi anche una tonnellata di contratti promozionali: orologi, automobili, superalcolici. Il problema è che quella spinta promozionale era per la primavera del 2020. Non si può cambiare un piano promozionale come quello, perché i soldi della pubblicità sono andati. Hanno già perso tutta la spinta promozionale che avrebbero avuto in primavera, e Bond dipende disperatamente da queste cose. È il colpo più grosso per la MGM. Sono anni che lo studio sta cercando di rimanere a galla. Questo franchise è una delle poche cose che permette loro di sopravvivere, una delle poche cose da incasso sicuro, e alla base di tutto ci sono le partnership pubblicitarie, che questa volta sono saltate.
Non ho idea se l’accordo preveda anche tutta la library di Bond (avrebbe molto senso) durante l’anno oppure solo un film, ma penso che ne stiano discutendo".
Un'immagine davvero triste di quello che potrebbe essere il futuro del Cinema, e cioè la morte delle sale cinematografiche.
Netflix, Apple non hanno voluto commentare la notizia, mentre Amazon ha fatto sapere di non aver avanzato offerte. Come riportato da Bloomberg, al momento la MGM resta ferma sulla sua posizione, cioè di non voler rinunciare alla sala cinematografica.
"L’uscita del film è stata rinviata ad aprile 2021 proprio per preservare l’esperienza cinematografica per gli spettatori".
Vedremo cosa succederà e speriamo che la MGM riesca a resistere alle tentazioni. L'uscita del film in sala è fissata per il 2 aprile 2021.
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