Era una di quelle accoppiate che sembravano indissolubili, e invece si sono divisi: Steven Spielberg non dirigerà il prossimo capitolo di Indiana Jones.
Per la prima volta, in 40 anni di saga, Steven Spielberg non si siederà sulla sedia del regista. La notizia è stata riportata da Variety e arriva a sorpresa. La scelta sarebbe stata dello stesso regista, che avrebbe deciso di passare il testimone a qualcuno che possa portare una visione nuova, un nuovo approccio e una nuova prospettiva all'interno della saga.
Secondo il sito, James Mangold sarebbe già stato contattato e sarebbe in trattative per raccogliere l'eredità (pesantissima) di Spielberg, che comunque dovrebbe rimanere come produttore esecutivo. Non c'è ancora l'ufficialità su un suo ingaggio, anche perché il regista stava preparando il suo film su Bob Dylan, che avrebbe visto Timothée Chalamet protagonista.
Questo improvviso cambio in regia arriva pochi giorni dopo l'annuncio di Harrison Ford, che si era detto ansioso di cominciare le riprese alla fine dell'estate. La presenza di Harrison Ford sembra assolutamente confermata, anche perché, è già stato detto più volte, non ci sarà mai un Indiana Jones senza Harrison Ford, ma il cambio di regista potrebbe portare a una revisione della sceneggiatura. quindi a uno slittamento dell'inizio delle riprese, e forse anche della data d'uscita, fissata per il 9 luglio 2021.
James Mangold, reduce dal grande successo di Le Mans '66, si è già trovato in una situazione simile, quando gli venne affidato il terzo e ultimo capitolo della saga su Wolverine, il bellissimo Logan, con cui il regista si è guadagnato una nomination all'Oscar per la sceneggiatura.
I motivi dietro la decisione di Steven Spielberg potrebbero trovarsi anche nella lunga post produzione del suo nuovo film, il remake di West Side Story, su cui il regista è ancora al lavoro e che avrebbe dovuto portare a termine entro aprile, proprio poco prima di mettersi al lavoro sul nuovo Indiana Jones. Forse i tempi troppo ristretti hanno spinto Spielberg a fare un passo indietro.
Aspettiamo aggiornamenti.
mercoledì 26 febbraio 2020
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