Si riaccende lo scandalo molestie nel cinema, stavolta in quello francese.
A scuotere l'ambiente cinematografico transalpino è l'attrice Adèle Haenel, che al sito Mediapart ha rivelato di essere stata molestata sessualmente dal regista Christophe Ruggia, episodi continuati nel tempo, tra il 2001 al 2004, cioè quando l'attrice aveva solo 12 anni, e poi fino ai 15 anni.
Ruggia è considerato il regista che ha lanciato Adèle Haenel, grazie al film Les Diables, e proprio sul set del film è iniziato l'incubo. L'attrice ha dichiarato di aver subito "una molestia sessuale permanente. Palpeggiamenti sulle cosce e sul petto, baci forzati sul collo" che il regista dava e si faceva dare da quella che era una bambina di soli 12 anni.
A convincere Haenel a parlare adesso, dopo tanti anni di silenzio, è stato il controverso documentario Leaving Neverland, sulle presunte molestie di Michael Jackson. "Mi ha fatto cambiare la prospettiva su quello che avevo vissuto", ha dichiarato l'attrice, "Ho sempre forzato me stessa a pensare che fosse stata una storia d’amore senza reciprocità. Avevo aderito alla sua favola del ‘noi non siamo uguali, gli altri non potrebbero mai capirlo’. Poi ci sono voluti tutti questi anni perché potessi parlare di queste cose, senza farne un dramma assoluto. È per questo che ho parlato solo ora".
Il regista Christophe Ruggia, attraverso i suoi avvocati, ha negato tutto, rilasciando solo una breve dichiarazione: "Mi avete fatto pervenire un questionario fiume su quale fosse la relazione professionale e affettiva che ho intrattenuto, più di quindici anni fa, con Adèle Haenel, di cui sono stato lo scopritore del suo grande talento. La versione, sistematicamente tendenziosa, inesatta, romanzata, talvolta calunniosa che mi avete indirizzato non mi permette di rispondervi".
In realtà ci sarebbero dei testimoni oculari di quanto accaduto. Mediapart infatti ha raccolto le testimonianze delle persone presenti sul set del film Les Diables, che hanno confermato quanto detto dall'attrice. La coach degli attori Hélène Seretti ha raccontato: "Era fisico, la toccava, metteva le braccia attorno sue spalle, ogni tanto le dava dei baci. C’era qualcosa di poco normale, si dice spesso dei registi che devono innamorarsi delle loro attrici, ma Adèle aveva dodici anni". E ancora, il direttore della produzione Dexter Cramaix: "il rapporto di Christophe con Adèle non era normale, dava l’impressione che fosse la sua fidanzata".
Adèle Haenel ha inoltre dichiarato che non procederà per vie legali perché lo ritiene inutile, convinta che le vittime di molestie vengano puntualmente ignorate dalla giustizia.
martedì 5 novembre 2019
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