venerdì 30 agosto 2019

Venezia 76 - Polanski e Martone in Concorso. Fuori Concorso arriva Seberg con Kristen Stewart

Terzo giorno e in Concorso arriva Roman Polanski con il suo nuovo film, J'Accuse, e il primo film italiano, Il Sindaco del Rione Sanità. Mentre Fuori Concorso a catalizzare l'attenzione ci pensa Kristen Stewart con il film Seberg.

Il suo nome ha scatenato polemiche fin da subito ma al festival non è venuto, Roman Polanski non ha accompagnato al Lido il suo J'accuse, a presentarlo c'era parte del cast, Jean Dujardin, Louis Garrel, e la moglie del regista, l'attrice Emmanuelle Seigner.

Il film racconta il "caso Dreyfus", cioè la vicenda che vide coinvolto il capitano dello stato maggiore Alfred Dreyfus, accusato, degradato, condannato per alto tradimento e infine deportato in una prigione sull'Isola del Diavolo nella Guyana. Solo dopo dieci anni di reclusione, dopo l'intervento dell'ufficiale dell'esercito di Georges Picquart e dello scrittore Emile Zola, che scrisse appunto il "J'Accuse", Dreyfus venne riconosciuto innocente e scagionato.

Il film è stato molto applaudito, ricevendo un'ottima accoglienza. Ad interpretare Dreyfus è l'attore Louis Garrel, che si è appassionato molto a una storia che conosceva solo superficialmente. "A 36 anni ho scoperto la vera storia che in Francia tutti conoscono ma senza conoscerla veramente", ha dichiarato l'attore, "Un giorno sul set Polanski mi ha presentato una ragazza, la pronipote di Alfred Dreyfus. A quel punto non potevo più recitare. Mi ha raccontato che i figli di Dreyfus sono stati deportati durante la Seconda Guerra Mondiale, anche la sua famiglia ha vissuto un inferno. È una storia francese terribile, ma vedendo il film per la prima volta una settimana fa ho provato una gioia vera quando alla fine del film la giustizia prevale".
Anche Jean Dujardin, che nel film interpreta Picquart, ha ammesso di aver sempre saputo poco e nulla di questa storia. "Avevo alcuni ricordi scolastici di questo personaggio, del famoso caso, ma si trattava di un ricordo nebbioso", ha raccontato l'attore premio Oscar, "Per prepararmi ho ascoltato Polanski, ho letto più volte la sceneggiatura, ho studiato. Ho affrontato il ruolo dicendomi che la star del film era la storia e io dovevo essere al suo servizio".

Durante la conferenza stampa sono state quasi vietate le domande sulle polemiche legate alle dichiarazioni fatte dal presidente di giuria, così Emmanuelle Seigner si è limitata a parlare del film e del suo personaggio ma ha elogiato molto il lavoro di suo marito, e tra le righe si può leggere quasi un messaggio di sostegno: "Per me è difficile mettermi nei panni di Roman. Posso dire però che il senso di persecuzione che spesso si ritrova nei suoi film viene dalla sua vita, dalla sua esperienza. Come regista è un uomo molto preciso, meticoloso, ma lascia molta libertà agli attori. È il sesto film che facciamo insieme e solo ora comincio ad abituarmi al suo modo di girare".

Il film sarà nelle sale italiane dal 21 novembre.
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Primo italiano in Concorso, si tratta di Mario Martone con il suo Il Sindaco del Rione Sanità, adattamento "moderno" di un testo di Eduardo De Filippo.

"Abbiamo ottenuto l'autorizzazione di Luca De Filippo a cui oggi va un ricordo commosso e affettuosissimo", ha dichiarato Martone, "Per me è stata occasione per affrontare Eduardo, che è qualcosa di difficile. Ci siamo chiesti come riproporlo oggi: era un'occasione unica per ribaltare i rapporti di età nel contesto della Napoli di oggi".
Un progetto che per Martone era quasi un sogno nel cassetto: "il "Sindaco" l'ho sempre voluto fare anche in forma cinematografica e l'ho immaginato esattamente così come lo avete visto".

Il film sarà nelle sale per tre giorni, il 30 settembre e l'1 e 2 ottobre.




Intanto, Fuori Concorso, è stata la giornata di Kristen Stewart, al festival con il film Seberg, in cui interpreta l'icona della Nouvelle Vague Jean Seberg. Nel cast anche Anthony Mackie, Zezie Beetz, Jack O'Connell e Margaret Qualley.

Il film racconta un periodo particolare della sfortunata attrice, quando l'FBI decise di metterla sotto stretta sorveglianza a causa della sua simpatia verso le Pantere Nere e della sua relazione con l'attivista per i diritti civili Hakim Jamal.

La presentazione del film cade proprio nel giorno dell'anniversario della morte dell'attrice, suicidatasi a soli 41 anni dopo una vita tormentata dalla depressione. "Per noi che, idealmente, abbiamo vissuto molti anni insieme a lei realizzando questo film, è molto bello poterla celebrare proprio oggi", ha dichiarato il regista Benedict Andrews, "Non conoscevo la sua storia prima di leggere la sceneggiatura, soltanto allora ho compreso come sia stata distrutta la vita di Jean Seberg, letteralmente soffocata da tutto questo. La sua onestà, la sua verità sullo schermo rifletteva la stessa sincerità che aveva nella vita reale. A causa di questo è diventata un bersaglio dell'FBI, che ha iniziato a spiarla nell'intimità, utilizzando la sua vita privata, minandola e distruggendola per motivi politici".

Protagonista assoluta del film è Kristen Stewart, che si è calata molto nel ruolo. "Aveva una fame di arrivare fino agli spettatori sbalorditiva. C'era qualcosa di naturalistico nella sua recitazione, emergeva qualcosa di splendente", ha dichiarato l'attrice, "Il fatto che fosse amata nel suo paese e anche in Francia, le ha consentito di correre dei rischi, sicuramente è stata identificata in questo modo. Ho lavorato su questa cosa, ho cercato di essere me stessa, ho percepito questo desiderio da parte sua, di essere accettata lavorando in questo modo, quasi gridando ‘guardatemi, sono vera!’".
Jean Seberg era molto impegnata politicamente, aspetto che alla fine le è costato molto. "Aveva un'umanità davvero compassionevole, in un periodo in cui la gente non aveva spesso lo stomaco per impegnarsi. Lei voleva con tutta sincerità unirsi al movimento per i diritti civili e cambiare il mondo", un aggiunto Kristen Stewart, che ha poi paragonato sé stessa all'attrice: "La mia tendenza politica è chiara, non nascondo quello che penso, ma non sono impegnata, non sono un’attivista insomma. E non vado a gridare in faccia alla gente quelle che sono le mie opinioni".

A margine della conferenza stampa, qualcuno ha fatto notare a Kristen Stewart la "nuova piega" che sta prendendo la sua carriera, con un'apertura a film più d'intrattenimento, come Charlie's Angels, e anche la sua nuova maturità nell'affrontare la celebrità. "Quando ero più giovane ero più insicura, mentre ora mi sento pronta a tutta, anche ad affrontare la popolarità", ha detto sorridendo l'attrice, "Non voglio privarmi di esperienze centrali, penso di aver fatto molte cose in base all’istinto nella mia carriera, mi sembra ora di poter vivere in maniera naturale quello che accade, senza pensarci troppo. Sono pronta a qualsiasi cosa!".

Seberg sarà presentato anche al Toronto Film Festival il 7 settembre, al momento non c'è ancora una data d'uscita.

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