mercoledì 6 febbraio 2013

'Re della Terra Selvaggia' - La recensione

Re della terra selvaggia è un film del 2012 (2013 in Italia), diretto da Benh Zeitlin, con Quvenzhané Wallis e Dwight Henry, basato sull'opera teatrale intitolata "Juicy and Delicious".


Hushpuppy è una bambina che vive col padre Wink in una comunità chiamata Bathtub (la grande vasca), nell'America del sud.
Wink, dopo aver contratto una grave malattia al cuore, comincia a preparare la figlia a sopravvivere con le sole forze. Ed è ancora più difficile quando si vive in un posto come Bathtub, luogo protagonista di un imminente disastro naturale. I ghiacciai si stanno sciogliendo, inondando la comunità, e liberando gli Aurochs, creature preistoriche rimaste ibernate durante l'era glaciale.
Ad Hushpuppy non resta che cercare di sopravvivere e magari ritrovare la madre, per non rimanere del tutto sola.


Perchè è di questo che parla questo film, la sopravvivenza e la crescita. Realistica e cruda vista con gli occhi di un padre "costretto" a crescere la propria figlia da solo, fiabesca e poetica invece vista dagli occhi della figlia, sempre alla ricerca di un qualcosa, qualcosa che manca… qualcosa che solo il padre non riesce a darle.

in "contorno" a tutto questo c'è la paura dell'uragano, che porta dietro di se solo devastazione e solitudine, con gli abitanti di Bathtub che cominciano a scappare oltre la diga, quella barriera che divide la comunità dalla "realtà", quella dei vigliacchi, secondo Wink.


L'ottima interpretazione registica, rende la storia ancora più coinvolgente, riesce a raccontare con spontaneità un mondo selvaggio, dove non mancano le sorprese, e la paura del cambiamento.
Perfetta la scelta del cast, dove Quvenzhané Wallis e Dwight Henry spiccano per interpretazione e soprattutto per espressività.

 Lòisa

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