Norman è un ragazzino diverso da tutti gli altri, passa i pomeriggi a casa a guardare film horror, in compagnia della nonna. Morta.
I genitori, che credono sia solo un bisogno di attenzioni, sono esasperati da questo suo comportamento e Norman ne soffre, ma ormai ci è abituato. Preferisce la compagnia dei fantasmi, invece dei vivi. L'unico che apprezza questa capacità di Norman, è Neil, un ragazzo cicciottello e sfigato, che come lui viene preso in giro da tutti i ragazzi della scuola.
ParaNorman è un film che può piacere a tutti.
I personaggi, apparentemente stereotipati, riescono a farsi amare anche se negativi, e poi sono molto divertenti e realizzati benissimo in ogni dettaglio, e questo ci piace sempre.
Le atmosfere dark con i fantasmi e gli zombie sono mixati in modo perfetto, con scene che richiamano i classici horror anni 50 (che magari i bambini non possono conoscere, ma che sicuramente apprezzeranno), alternate ad altri più moderni.
Ottima l'animazione in stop-motion con la plastilina (e in 3D), spesso ci troviamo davanti a film del genere, ma è difficile rendere l'animazione fluida, ci sarà voluto un lavorone, ma i risultati sono visibili, sopratutto in quelle scene d'azione più movimentate.
Il merito del regista, inoltre, sta nell'essere riuscito a rendere quelle scene serie e spaventose, molto divertenti e significative. Quando Norman si trova in situazioni in cui deve scegliere tra la paura e il doverla affrontare, sceglie sempre di combattere e dimostra il coraggio che tutti gli altri della città, al contrario, non hanno, perchè preferiscono scegliere sempre e solo la via più veloce, senza nemmeno provare ad ascoltare o capire l'altra parte.
ParaNorman è un piccolo gioiello della cinematografia contemporanea, quel film che si può consigliare a chiunque, che affronta temi spesso ignorati per preferire l'intrattenimento. Nornam invece insegna, insegna con serietà, con coraggio e con divertimento.
Lòisa
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