venerdì 4 gennaio 2013

'Cercasi Amore per la Fine del Mondo' - la recensione

Il 17 gennaio arriverà sui nostri schermi il film 'Cercasi Amore per la Fine del Mondo', con Steve Carrell e Keira Knightley protagonisti.

Un asteroide sta per colpire la Terra, l'umanità è ormai alla fine e quando anche l'ultimo tentativo per salvare il pianeta fallisce la moglie di Dodge lo abbandona. La reazione di Dodge è composta mentre il mondo sta scendendo sempre più nel baratro, vivendo nella follia e nella disperazione le ultime due settimane che gli restano. Dodge decide di partire alla ricerca della sua prima fidanzata, il suo grande amore. Ad accompagnarlo, Penny, semisconosciuta e stralunata vicina di casa, che vorrebbe tanto rivedere la sua famiglia prima della fine.

'Cercasi Amore per la Fine del Mondo' potrebbe rientrare nella categoria delle commedie indipendenti americane ma non lasciatevi ingannare dal trailer o dalla presenza di Steve Carrell, il film non fa ridere, strappa qualche amaro sorriso ma non è un film comico. Diretto da Lorene Scafaria, il film è delicato, sentimentale e romantico senza risultare mai zuccheroso, sceglie la via della semplicità. C'è un alone di tristezza che pervade tutto il film per la consapevolezza che l'amore e l'amicizia che vediamo nascere hanno inevitabilmente le ore contate. C'è poco tempo per i due protagonisti, poco tempo per fare tutto, eppure non è mai troppo tardi per innamorarsi. Allo stesso tempo il film riflette, soprattutto nella prima parte, sul comportamento dell'uomo medio, consapevole che gli rimangono due settimane di vita, e il modo in cui viene ritratto non è affatto rassicurante ma tristemente credibile.

Sorprende positivamente la coppia Carrell-Knightley. Steve Carrell, qui molto misurato, dimostra (ma dopo 'Little Miss Sunshine' non ce n'era bisogno) di essere un attore di grande sensibilità oltre ad essere uno capace di farti sorridere anche con una leggera smorfia. Molto brava Keira Knightley, deliziosa e ingenua, in un genere in cui non siamo abituati a vederla, se la cava egregiamente, anche la sua è un'interpretazione di grande sensibilità, e in lingua originale rende molto di più. I due insieme funzionano benissimo. Onore anche a Martin Sheen, attore talmente esperto da risultare incisivo anche con poco spazio. Bella la colonna sonora.

Alla fine del film si resta con un senso di malinconia e tristezza, forse avrebbero potuto regalare qualche momento di leggerezza in più, non che il film sia pesante ma quel meteorite che incombe sulla Terra e sui protagonisti lo avverte anche lo spettatore, qualche sorriso in più non avrebbe fatto male e in questo modo si sarebbe sfruttato a pieno il potenziale di Steve Carrell.

Negli Stati Uniti il film è uscito quando ancora c'era la "paura" per la profezia Maya, ora che il 21/12 è passato e siamo tutti vivi e vegeti forse ci sarà un po' di snobismo verso un film con questo tema e invece è meglio così, almeno si può vedere senza particolare e assurde ansie (per chi le ha avute). Non un capolavoro ma un film molto carino, delicato e sincero.


Frra

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