domenica 20 gennaio 2013

'La Migliore Offerta' - la recensione

La Migliore Offerta, nuovo atteso film scritto e diretto da Giuseppe Tornatore (La Sconosciuta, Baarìa, La Leggenda del pianista sull'oceano...). Che dire, Se il film fosse finito 15 minuti prima sarebbe stato forse un capolavoro, ma sfortunatamente credo che quel quarto d'ora finale abbia distrutto ciò che il grande regista ci aveva offerto nei 90 minuti iniziali.

Si, La Migliore offerta mi ha deluso, non troppo ma abbastanza per farmi indispettire, perché l'ho trovato molto pretenzioso e scontato verso il finale, nulla da dire per la parte iniziale splendida, curata e dannatamente affascinante, il problema come già detto, è nel finale a sorpresa che in realtà tanto a sorpresa non è, e che vuol far rimanere lo spettatore a bocca aperta, no, non ci riesce totalmente ma solo in parte.




La sceneggiatura è molto curata (anche se ricorda molto La Sconosciuta), i grandi dialoghi che non annoiano ci sono, il grande attore che interpreta c'è (Geoffrey Rush), i dettagli ricercati e sofisticati ci sono, la bellezza tecnica e musicale c'è, ma probabilmente tutto questo lavoro si dissolve in una nuvola di fumo prennunciata già da metà film, un preludio  pieno di piccoli indizi che puzzavano troppo di bruciato.

La regia e la parte tecnica rimane comunque molto alta, l'impronta di Tornatore è inconfondibile e anche quella di Ennio Morricone che purtroppo sempre nel finale (ancora) si avvicina ad un tema musicale che ricorda troppo quello di C'era una Volta in America che pur standoci bene non brilla di originalità.

Tralasciando un pessimo doppiaggio direi che La Migliore Offerta poteva essere un grande film. Poteva.

Mat

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