Sono ancora le donne le protagoniste del 77o Festival di Venezia, è stato infatti presentato in Concorso il film The World to Come, della regista norvegese Mona Fastvold. Protagoniste Katherine Waterston e Vanessa Kirby. Presente nel cast ma assente al Lido, Casey Affleck, anche produttore del film.
Tratto da un romanzo di Jim Shepard, The World to Come è ambientato nella metà del XIX secolo, sulla costa occidentale americana, e racconta la storia di due coppie di vicini che vivono isolati e circondati dalla natura selvaggia, bella e difficile. Katherine Waterston è Abigail, una donna che vive il suo dolore in modo silenzioso e pacato, e allo stesso modo la sua storia con Dyer (Casey Affleck). Con la primavera arrivano due nuovi vicini, Finney (Christopher Abbott) e Tallie (Vanessa Kirby), una donna bellissima ed estroversa che catturerà l'attenzione di Abigail. Le due si avvicineranno sempre di più, fino a diventare intime, un rapporto che andrà ad alimentare i sentimenti feriti di Dyer e la gelosia di Finney.
"Poco si sa delle storie omosessuali della "working class" e il film, con l'isolamento dal giudizio della comunità, credo sia stata una bella idea", ha dichiarato una entusiasta Katherine Waterston, "Dopo aver letto qualche riga di sceneggiatura volevo fare quel personaggio. Avevo la pelle d'oca a ripetere le sue parole, lei sa che la sua vita non supererà mai la fattoria, ciò che lei desidera è essere qualcosa che ha, la conoscenza, ma anche dare il piacere. Lei conosce i propri limiti ed è stato interessante sviluppare un personaggio con questa consapevolezza. Le due donne sono un salvagente l'una per l'altra. La sceneggiatura è impressionante, sofisticata, per l'esplorazione del personaggio: non c'è un unico modo di relazionarsi, tutte le sfumature hanno un peso".
"È stato bello scoprire queste due donne e il loro momento insieme. Ho molta fiducia nella possibilità di raccontare storie di donne. The World to Come è un bellissimo titolo perché è un lascito a noi donne del presente", ha dichiarato la regista, "Questo film ci aiuta ad apprezzare la storia del nostro gender femminile, per quello che hanno fatto le donne del passato, grazie a cui noi, oggi, possiamo farne altre. Sono ruoli difficili da affrontare, ma spero potrò farne di altri in futuro. Per il loro rapporto, ho cercato di raccontare la storia come una celebrazione, qualcosa di molto gioioso. È molto bello riuscire a sperimentare questo tipo di storie. Avevamo questo testo bellissimo, e molto del linguaggio usato è 'in codici': ci sono molte cose che non possiamo dire a voce, e con il cast abbiamo spesso dovuto discuterne per poi tornare in scena".
Il festival quest'anno è molto particolare, tutti devono indossare la mascherina per motivi di sicurezza sanitari, e con l'occasione Katherine Waterston ha raccontato di aver contratto il virus Covid-19 lo scorso marzo e di essere stata parecchio male. "Per mia esperienza posso dire che il virus esiste", ha dichiarato l'attrice, "Lo scorso marzo ho preso il Covid e ho passato un mese in ospedale, uscendo con 10 chili in meno. Ora sto molto meglio. Sono felice di essere qui in questo festival per questo nuovo inizio del cinema. Ho grande speranza nel vedere questa ripartenza". Le auguriamo di rimettersi presto in forma, così da essere pronta per il terzo capitolo di Animali Fantastici.
domenica 6 settembre 2020
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