I suoi libri sono stati, e sono ancora, una grandissima fonte di ispirazione per il Cinema, tanto che continuano ad essere annunciati adattamenti futuri, sia in film che in serie tv (nei prossimi mesi è molto attesa la trasposizione de L'Ombra dello Scorpione).
Proprio per questo motivo l'Academy ha chiesto allo scrittore di elencare i suoi cinque film horror essenziali.
Proprio per questo motivo l'Academy ha chiesto allo scrittore di elencare i suoi cinque film horror essenziali.
Ecco le sue scelte (QUI l'articolo originale).
1. The Blair Witch Project.
Blair Witch mi ha spaventato a morte, anche per il suo non essere tirato a lucido. E nulla supera l’inquadratura finale.
2. Alien.
In Alien ho sempre adorato l’etica working class dell’equipaggio della nave spaziale, Ellen Ripley inclusa, e tutte le catene penzolanti. Ma chiaramente, quando parliamo di questo film, ruota tutto intorno alla scena del “chest bursting”. A quel tempo, nessuno aveva mai visto qualcosa del genere.
3. L’Esorcista.
L’Esorcista è spaventoso dal principio quando, all'improvviso, l’orologio si ferma. È incredibilmente claustrofobico per essere il film di uno studio e ogni volta che torniamo in camera con Regan il timore per quello che potremmo vedere aumenta. Ma sono i macabri indizi disseminati durante tutto il film che fanno la differenza. Chi può dimenticare il “Può aiutare un vecchio Chierichetto, padre?”.
4. Zombi.
È come Alien solo che qua al posto di una singola scena scioccante ce ne sta almeno una mezza dozzina, come la donna che prende a morsi il collo del poliziotto o la testa dello zombi che viene mozzata dalle pale dell’elicottero. Complimenti a Tom Savini che ha fatto tutto questo con gli effetti speciali prostetici e non con la CGI. E anche qua c’è la sensazione costante di claustrofobia che aumenta mano a mano che i sopravvissuti diminuiscono.
5. Brood.
È il primo grande film di David Cronenberg con Samantha Eggar e Oliver Reed che interpretano dei genitori infernali. Solo che poi si scopre che l’inferno sono i bambini.
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