Su Change.org è partita anche una petizione per chiedere la rimozione del film dal catalogo e il motivo è il messaggio agghiacciante e pericoloso che viene fuori dalla storia, cioè che un rapimento e lo stupro possono diventare accettabili e addirittura romantici se il rapitore è bello e potente.
La risposta di Netflix alla lettera di Duffy non si è fatta attendere. Il sito di streaming non ha voluto commentare le critiche al film e alla storia, si è limitato a specificare che Netflix non è stato coinvolto nella produzione e che il film ha una regolare licenza per apparire sul canale.
"Crediamo fermamente nell'importanza di dare ai nostri iscritti in tutto il mondo più scelta e controllo circa la loro esperienza di visione su Netflix", ha dichiarato un portavoce "I nostri membri possono scegliere cosa vogliono o non vogliono vedere, inserendo filtri di maturità per ciascun profilo e rimuovendo determinati titoli per proteggere se stessi o gli altri da contenuti che ritengono troppo adulti."
In sostanza, se ne lavano le mani. Netflix non si interessa minimamente se il messaggio del film è una giustificazione dello stupro e delle possibili influenze che potrebbe avere su chi lo guarda, la responsabilità è solo di chi decide di premere play e vederlo. Una posizione molto ambigua che guarda solo ai profitti (è uno dei film più visti) che sta già facendo discutere.
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