L'attrice ha scritto la lettera in sostegno a Ray Fisher, che da mesi accusa Whedon per il suo comportamento sul set dei reshoot di Justice League, accuse che hanno portato all'apertura di un'inchiesta interna alla Warner.
Charisma Carpenter fa qualcosa in più rispetto al collega, entra nei particolari parlando del comportamento del regista nei suoi confronti quando è rimasta incinta.
Ecco alcuni passaggi: "Joss Whedon ha abusato del potere che aveva su di me, mentre lavoravamo insieme sui set di Buffy – L’Ammazzavampiri e Angel. Mentre lui si divertiva nell’esercitare la sua terribile condotta, ha contribuito ad aumentare la mia ansia da prestazione, il mio senso di impotenza, e ad alienarmi dai miei colleghi.
[...] La scorsa estate, quando Ray Fisher ha accusato pubblicamente Whedon di abusi e comportamenti non professionali nei confronti del cast coinvolto nei reshoot sul set di Justice League nel 2017, la notizia mi ha colpita in pieno. Era risaputo che Joss fosse crudele. Ha sempre creato un ambiente tossico e ostile sul luogo di lavoro fin dall’inizio della sua carriera. E lo so perché, ripeto, l’ho sperimentato in prima persona.
[...] Mi chiamava “grassa” di fronte ai miei colleghi quando ero al quarto mese di gravidanza. Era cattivo, violento, era apertamente denigratorio e spesso manifestava le sue preferenze, mettendo le persone in competizione tra di loro in modo che arrivassero ad avere la sua approvazione.
[...] Più di una volta Joss ha ignorato le chiamate dei miei agenti che lo avvisavano del fatto che fossi incinta. Era impossibile comunicare con lui. Poi finalmente, una volta si è degnato di considerarmi e, faccia a faccia, mi ha chiesto se avevo intenzione di tenere il bambino, cercando di manipolarmi.
[...] Al sesto mese di gravidanza mi è stato chiesto di poter girare alle 01:00 di notte, nonostante il mio medico mi avesse raccomandato di lavorare di meno. In seguito, a causa del troppo lavoro, dello stress emotivo e quant’altro, ho iniziato ad avere le contrazioni di Braxton Hicks. A quel punto per me è stato chiaro che le riprese alle 1:00 di notte sono state fatte come rappresaglia nei miei confronti.
Nonostante il fastidio che provavo, una parte di me cercava di giustificarlo. Così mi sono scusata, e ho soffocato il mio dolore. Ho addirittura partecipato alle convention e ho lavorato di nuovo con lui. [...] Anche se è strano, spesso non ci rendiamo conto di essere vittime di abuso, a causa del nostro stato emotivo. [...] Mi ci è voluto del tempo per trovare il coraggio di dire queste cose pubblicamente. Non ho mai dimenticato la gravità di questi fatti".
Qui la lettera completa.
La prima a manifestare il proprio sostegno alla collega è stata Buffy in persona, Sarah Michelle Gellar non è scesa nei particolari ma su Instagram ha scritto: "Mentre sono contenta che il mio nome sia associato a quello di Buffy Summers, non voglio essere associata per sempre con il nome di Joss Whedon. In questo momento sono più concentrata sulla mia famiglia e a sopravvivere a una pandemia, quindi non farò ulteriori dichiarazioni a riguardo ora. Ma sono dalla parte di tutti i sopravvissuti agli abusi e sono orgogliosa di loro per aver parlato".
Anche altre attrici della serie si sono espresse al riguardo, tutte hanno mostrato il loro sostegno alla collega.
Michelle Trachtenberg (Dawn, sorella di Buffy) dopo aver ripostato il commento di Sarah Michelle Gellar, ha scritto: "Ora, che sono una donna di 35 anni sono abbastanza coraggiosa per ripubblicarlo. Perché tutti devono sapere. Era come un adolescente e il suo non era un comportamento appropriato. Ma ora la gente sa cosa ha fatto Joss. Questo sarà l’ultimo commento che farò sulla questione. C’era una regola che diceva: Non ha più il permesso di essere da solo in una stanza con Michelle". L'attrice non ha spiegato i motivi dietro questa regola.
Amber Benson (Tara): "Supporto al 100% Charisma. Sono stati fatti molti danni durante quel periodo e molti di noi stanno ancora elaborando quanto accaduto venti anni dopo".
Anche Clare Kramer (Glory, villain della quinta stagione) e Eliza Dushku (la cacciatrice Faith) hanno espresso il loro sostegno alla collega.
E c'è stato anche il commento di Anthony Head, il signor Giles, mentore di Buffy, che ha dichiarato di sentirsi in colpa per non essersi reso conto della gravità della situazione: "Sono rimasto sveglio quasi tutta la notte pensando 'Cosa non ho notato?'. Non sono una persona che dice 'Non ho visto, quindi non è accaduto'. Sono desolato, lo sono davvero. [...] Sono davvero triste che le persone abbiano affrontato queste esperienze. Ero come una figura paterna. Vorrei che qualcuno fosse venuto a parlarmene. [...] Il post di Charisma parla dello spinoff Angel e io me ne ero andato da tempo, ma ci sono altri post che mi fanno pensare come sia possibile che non mi stessi rendendo conto di quello che stava accadendo".
Al momento Joss Whedon non ha rilasciato nessuna dichiarazione. Le voci sul suo comportamento non sono nuove, già in passato alcuni attori e controfigure che avevano lavorato alla serie di Buffy avevano raccontato dei suoi atteggiamenti inappropriati e non professionali.
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