mercoledì 14 dicembre 2016

Miss Peregrine - La Casa dei Ragazzi Speciali - la recensione

Torna il genio di Tim Burton e ci porta nello strano mondo creato da Ransom Riggs nel suo libro "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine".

Dopo la tragica e misteriosa morte dell'amato nonno, il sedicenne Jacob, anche su consiglio della sua psichiatra, intraprende un viaggio su una piccola isola del Galles alla ricerca dell'orfanotrofio in cui il nonno è cresciuto e di cui spesso gli ha parlato, raccontando storie su bambini molto particolari, con speciali "peculiarità", e sulla sua direttrice, Miss Peregrine. Arrivato sull'isola scoprirà che quelle del nonno non erano solo storie, Miss Peregrine esiste e così tutti i bambini speciali, "intrappolati" in un loop infinito in cui si ripete sempre lo stesso singolo giorno, il 3 settembre del '43, quello in cui un aereo nazista ha sganciato una bomba proprio sull'orfanotrofio. Jacob entrerà in quel loop, scoprirà la propria peculiarità, e cercherà di difendere a tutti i costi quei bambini dai Vacui, terribili mostri che vogliono ucciderli per assimilare i loro poteri e vivere per sempre.

Ci sono tanti temi tipicamente burtoniani in Miss Peregrine - La Casa dei Ragazzi Speciali - il diverso, l'outsider, i freak - e onestamente non poteva esserci regista migliore per portare sul grande schermo una storia di questo tipo. Visivamente Tim Burton ci mette tanto del suo repertorio, creando un'atmosfera colorata e armoniosa, e in perfetto equilibrio tra il dark e il fantasy, in alcune scene si riconosce anche il suo tono più grottesco, in stile Beetlejuice (la battaglia tra le bambole in stop motion e il "banchetto" con gli occhi", o Mars Attack (l'attacco degli scheletri).
L'adattamento del libro è fedele per una buona metà, poi il film prende una strada diversa rispetto al romanzo di Riggs (che ha dichiarato di aver amato molto il film) e mette in scena un finale molto più veloce rispetto alla prima parte, e con molta più azione, un cambiamento dettato probabilmente dalla necessità di creare una storia chiusa e non aperta a sequel (il libro ne ha avuti due) ma che finisce col correre un po' troppo. Burton non ha lavorato alla sceneggiatura - e si vede - e non possiamo non chiederci come sarebbe stato il film se il regista avesse messo del suo anche nello script.

Molto bene il cast. Il giovane Asa Butterfield, il ragazzino di Hugo Cabret ormai adolescente, ha forse perso un po' di freschezza crescendo, ma riesce a tenere abbastanza bene nel ruolo di protagonista. Ottimo Samuel L. Jackson, divertente e istrione come solo lui sa essere, e ottimo anche Terence Stamp nei panni del nonno. Perfetta praticamente sotto tutti i punti di vista Eva Green, affascinante, misteriosa, e con quel tocco gotico (dato dal contesto burtoniano, ma anche suo proprio) riesce a dare perfettamente vita a Miss Peregrine, una ymbrine, cioè una donna con la capacità di trasformarsi in uccello, e anche di manipolare il tempo per creare i loop in cui far vivere i bambini speciali. Peccato che il personaggio Miss Peregrine si veda troppo poco rispetto alla durata della storia, ma questo è un aspetto presente anche nel libro di Riggs, dove Miss Peregrine si vede anche meno.

Forse i fan più nostalgici di Burton non riusciranno ad apprezzare questo film, quelli affezionati al "vecchio Tim Burton", cinico e "depresso", quelli che proprio non accettano questo nuovo Burton più positivo verso il mondo. Tutti abbiamo amato il Tim Burton dark e grottesco degli inizi, ma ogni artista ha un suo percorso artistico, noi possiamo (dobbiamo) giudicare i suoi lavori e Miss Peregrine - La Casa dei Ragazzi Speciali è un film piacevole, coinvolgente e ben fatto che ci porta in un mondo fantasy dark originale e affascinante.

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