E' finalmente uscito nelle sale di tutto il mondo l'attesissimo Batman V Superman: Dawn of Justice, diretto da Zack Snyder.
La storia inizia dove era finito L'Uomo d'Acciaio ma da un diverso punto di vista, quello di Bruce Wayne tra le macerie di Metropolis durante il distruttivo scontro tra Superman e Zod. Dopo quel fatto Superman per molti è diventato un dio, per altri invece è una possibile minaccia, e tra questi c'è anche Bruce Wayne, che si mette alla ricerca di un modo per fermarlo. Allo stesso tempo Batman tiene sotto controllo una organizzazione criminale, e i suoi modi violenti attirano l'attenzione di Clark Kent/Superman, che non approva. Nel mezzo s'inserisce Lex Luthor, instabile e con manie di onnipotenza, deciso ad approfittare dell'attrito tra i due per eliminarli.
C'è talmente tanta roba in Batman v Superman - tanti personaggi, due storie principali, molte sottotrame - che sarebbe stato possibile riempire tre film. Tanti pro e contro, e infatti il film ha diviso: chi l'ha amato e chi l'ha detestato. Se ci si siede sulla poltrona sperando di ritrovare i toni Marvel e le battute ironiche alla Tony Stark, si rimane molto delusi. Se si va a vedere il film sperando di trovare il "realismo" della trilogia di Nolan, si finisce per rimanere molto insoddisfatti. E' un film di Zack Snyder, e non è nemmeno lo Snyder di Man of Steel ma quello esagerato di Watchmen e Sucker Punch. Anche il nuovo Batman è diverso, molto più cupo e violento, è quello immaginato da Frank Miller nei suoi fumetti, non quello che di Nolan (che comunque qui è co-produttore).
Batman v Superman è un film pieno di difetti e scelte discutibili, soprattutto nel montaggio che nella primissima parte taglia scene in modo quasi barbaro. Ci sono buchi, dovuti all'abbondanza, a volte si passa da una scena all'altra in modo brusco, lo scontro Batman-Superman viene caricato bene ma risolto troppo in fretta, questi però potrebbero essere una conseguenza dei tagli fatti al film e potrebbero risolversi con la versione estesa. Avrebbero potuto benissimo dividerlo in due, fare un film solo sullo scontro Batman-Superman e sull'ambiguità del personaggio di Superman per il mondo, e poi uno sulla presentazione della Justice League, Snyder (o la Warner, chi lo sa) ha deciso per un solo film, finendo per lasciare cose in sospeso, comprese sottotrame che sarebbero state molto interessanti da approfondire. Questa sovrabbondanza si riflette anche sul tono del film che sembra spaccato in due, una prima parte più lenta e riflessiva, e la seconda tutta botte ed esplosioni.
Ma il film non ha solo difetti. Batman v Superman visivamente è potente, ha uno stile molto cupo che si distacca da quello visto fino ad oggi nei cinecomic. Dura tanto ma non annoia. Ottimi gli effetti speciali. La colonna sonora è travolgente. L'introduzione dei nuovi (e futuri) personaggi - Flash, Aquaman, Cyborg - è stata fatta bene, è stata immessa nella storia senza creare strappi. Il film ha poco equilibrio, nei primi minuti soffre del continuo cambio di prospettiva tra i personaggi (il montaggio a caso, appunto) ma quando il film si assesta sul punto di vista di Bruce Wayne, tanto che il film sembra più un nuovo Batman che il sequel de L'Uomo d'Acciaio, la storia diventa più solida.
Il film inoltre è ben sorretto dal cast di contorno: Amy Adams è sempre brava e credibile, anche quando si ritrova in scene in cui non ci dovrebbe essere; Jeremy Irons è un ottimo Alfred; poi Holly Hunter, Scoot McNairy, Laurence Fishburne, Diane Lane, tutti danno il loro piccolo contributo positivo. E poi ci sono i protagonisti. Henry Cavill si mantiene sui livelli de L'Uomo d'Acciaio, ma gli osservati speciali erano gli altri tre. Il temuto Ben Affleck è un convincente Bruce Wayne, magari non è particolarmente espressivo ma dà la giusta fisicità a questo nuovo Batman. Bravo Jesse Eisenberg, anche se il suo Lex Luthor, una versione giovane e psicopatica molto diversa da quella che abbiamo visto in passato, ha diviso il pubblico. Bene Gal Gadot, sulle sue spalle gravava il peso di portare al cinema una vera icona, e l'attrice supera la prova, bene sia nei panni di Wonder Woman che in quelli di Diana Prince.
Per apprezzare (o meglio accettare) Batman v Superman: Dawn of Justice bisogna essere preparati ad accogliere un nuovo tipo di cinecomic, bisogna entrare in sala con la mente libera da immagini passate di altri film, e bisogna essere consapevoli che Zack Snyder non è un regista dal tocco delicato. E' un film imperfetto che non nasconde le sue imperfezioni, ha dei momenti che lasciano contrariati e altri in cui ha delle intuizioni geniali, momenti di lentezza e altri di fomento. E' un film di passaggio, che prepara il campo al futuro, e che aspettiamo di vedere nella sua versione estesa. Quindi, è un brutto film? No, è un po' un casino, ma non è un brutto film.
La storia inizia dove era finito L'Uomo d'Acciaio ma da un diverso punto di vista, quello di Bruce Wayne tra le macerie di Metropolis durante il distruttivo scontro tra Superman e Zod. Dopo quel fatto Superman per molti è diventato un dio, per altri invece è una possibile minaccia, e tra questi c'è anche Bruce Wayne, che si mette alla ricerca di un modo per fermarlo. Allo stesso tempo Batman tiene sotto controllo una organizzazione criminale, e i suoi modi violenti attirano l'attenzione di Clark Kent/Superman, che non approva. Nel mezzo s'inserisce Lex Luthor, instabile e con manie di onnipotenza, deciso ad approfittare dell'attrito tra i due per eliminarli.
C'è talmente tanta roba in Batman v Superman - tanti personaggi, due storie principali, molte sottotrame - che sarebbe stato possibile riempire tre film. Tanti pro e contro, e infatti il film ha diviso: chi l'ha amato e chi l'ha detestato. Se ci si siede sulla poltrona sperando di ritrovare i toni Marvel e le battute ironiche alla Tony Stark, si rimane molto delusi. Se si va a vedere il film sperando di trovare il "realismo" della trilogia di Nolan, si finisce per rimanere molto insoddisfatti. E' un film di Zack Snyder, e non è nemmeno lo Snyder di Man of Steel ma quello esagerato di Watchmen e Sucker Punch. Anche il nuovo Batman è diverso, molto più cupo e violento, è quello immaginato da Frank Miller nei suoi fumetti, non quello che di Nolan (che comunque qui è co-produttore).
Batman v Superman è un film pieno di difetti e scelte discutibili, soprattutto nel montaggio che nella primissima parte taglia scene in modo quasi barbaro. Ci sono buchi, dovuti all'abbondanza, a volte si passa da una scena all'altra in modo brusco, lo scontro Batman-Superman viene caricato bene ma risolto troppo in fretta, questi però potrebbero essere una conseguenza dei tagli fatti al film e potrebbero risolversi con la versione estesa. Avrebbero potuto benissimo dividerlo in due, fare un film solo sullo scontro Batman-Superman e sull'ambiguità del personaggio di Superman per il mondo, e poi uno sulla presentazione della Justice League, Snyder (o la Warner, chi lo sa) ha deciso per un solo film, finendo per lasciare cose in sospeso, comprese sottotrame che sarebbero state molto interessanti da approfondire. Questa sovrabbondanza si riflette anche sul tono del film che sembra spaccato in due, una prima parte più lenta e riflessiva, e la seconda tutta botte ed esplosioni.
Ma il film non ha solo difetti. Batman v Superman visivamente è potente, ha uno stile molto cupo che si distacca da quello visto fino ad oggi nei cinecomic. Dura tanto ma non annoia. Ottimi gli effetti speciali. La colonna sonora è travolgente. L'introduzione dei nuovi (e futuri) personaggi - Flash, Aquaman, Cyborg - è stata fatta bene, è stata immessa nella storia senza creare strappi. Il film ha poco equilibrio, nei primi minuti soffre del continuo cambio di prospettiva tra i personaggi (il montaggio a caso, appunto) ma quando il film si assesta sul punto di vista di Bruce Wayne, tanto che il film sembra più un nuovo Batman che il sequel de L'Uomo d'Acciaio, la storia diventa più solida.
Il film inoltre è ben sorretto dal cast di contorno: Amy Adams è sempre brava e credibile, anche quando si ritrova in scene in cui non ci dovrebbe essere; Jeremy Irons è un ottimo Alfred; poi Holly Hunter, Scoot McNairy, Laurence Fishburne, Diane Lane, tutti danno il loro piccolo contributo positivo. E poi ci sono i protagonisti. Henry Cavill si mantiene sui livelli de L'Uomo d'Acciaio, ma gli osservati speciali erano gli altri tre. Il temuto Ben Affleck è un convincente Bruce Wayne, magari non è particolarmente espressivo ma dà la giusta fisicità a questo nuovo Batman. Bravo Jesse Eisenberg, anche se il suo Lex Luthor, una versione giovane e psicopatica molto diversa da quella che abbiamo visto in passato, ha diviso il pubblico. Bene Gal Gadot, sulle sue spalle gravava il peso di portare al cinema una vera icona, e l'attrice supera la prova, bene sia nei panni di Wonder Woman che in quelli di Diana Prince.
Per apprezzare (o meglio accettare) Batman v Superman: Dawn of Justice bisogna essere preparati ad accogliere un nuovo tipo di cinecomic, bisogna entrare in sala con la mente libera da immagini passate di altri film, e bisogna essere consapevoli che Zack Snyder non è un regista dal tocco delicato. E' un film imperfetto che non nasconde le sue imperfezioni, ha dei momenti che lasciano contrariati e altri in cui ha delle intuizioni geniali, momenti di lentezza e altri di fomento. E' un film di passaggio, che prepara il campo al futuro, e che aspettiamo di vedere nella sua versione estesa. Quindi, è un brutto film? No, è un po' un casino, ma non è un brutto film.