domenica 13 marzo 2016

Weekend - la recensione

Russell (Tom Cullen), dopo una cena a casa di amici, incontra Glen (Chris New) in un locale gay. I due tornano a casa e passano la notte insieme, notte che ben presto si trasforma in un intero weekend in cui i due ragazzi condivideranno speranze, paure e intimità.


Film del 2011, Weekend sbarca in Italia solo quest’anno, dopo che l’ultimo film del regista Andrew Haigh 45 Anni è valso la prima nomination all’Oscar per Charlotte Rampling, ma in questi anni non è passato inosservato, vincendo numerosi premi in vari festival di cinema indipendente, come ad esempio l'Indipendent British Film Award (andato sia alla produzione che all'esordiente Tom Cullen).
In un primo momento sembra quasi di trovarsi di fronte una pellicola alla Linklater, ed in effetti le premesse si rifanno molto ad una certa poetica propria del regista statunitense, in particolar modo alla trilogia composta da Before Dawn – Sunset – Midnight, ma riesce a essere comunque estremamente peculiare  e con una propria identità.

In soli due giorni, Russell e Glen vivono una storia d’amore completa, dal primo iniziale coinvolgimento, alla passione, allo sperimentare la condivisione di diversi punti di vista sulla vita e sul futuro. Grazie a una sceneggiatura molto delicata e intima, si arriva a conoscere i due protagonisti lentamente, a scoprirli man mano che ognuno di loro aggiunge un tassello all’altro, senza sapere mai tutto ma sapendone comunque abbastanza.
Anche la regia è molto particolare, alternando primi piani a inquadrature da lontano, lunghi piano sequenza un po’ “sporchi”, come se lo spettatore fosse un occhio indiscreto che spia in uno squarcio delle vite di due ragazzi qualunque.

Il finale dolceamaro è il coronamento perfetto di una storia non solo estremamente realistica, ma reale in tutto e per tutto, lasciandoci con gli occhi lucidi e lo spirito un po’ più sereno. 

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