martedì 8 marzo 2016

Zootropolis - la recensione

I Walt Disney Animation Studios hanno da sempre veicolato i loro messaggi con grande maestria e indubbio talento. Questo ovviamente accade anche con Zootropolis, nuovo film d'animazione digitale che, in quanto a tematiche, ripercorre la moderna via degli ultimi lavori degli studios come Big Hero 6, Ralph Spaccatutto, Frozen – Il Regno di Ghiaccio e Rapunzel.


Diretto da Byron Howard (Rapunzel, Bolt) e da Rich Moore (Ralph Spaccatutto), Zootropolis ci immerge fin da subito in una nuova realtà: gli animali hanno soppresso i loro istinti ed hanno iniziato a collaborare pacificamente tra loro. In questa utopica realtà tuttavia una grintosa coniglietta dovrà fare i conti per realizzare i propri sogni e non darla vinta alle discriminazioni, si, perché anche nella città di Zootropolis esiste la discriminazione, di qualsiasi “natura” sia.
Il film rispolvera il “vecchio stile” Disney, presentandoci i tanto cari animali antropomorfi che in più occasioni sono balzati sotto ai nostri occhi (Robin Hood, Basil l'Investigatopo, Koda Fratello Orso ecc..), farcendo il tutto con una moderna resa dell'immagine che solo Pixar è riuscita a mostrarci.

Scorrevole, emozionante, studiato, affascinante, divertente e a tratti davvero sorprendente, Zootropolis è un prodotto che di sicuro accontenta grandi e piccini e che senza dubbio lascia dietro di sé una voglia irrefrenabile di tornare tra quelle vie metropolitane affollate e indimenticabili il prima possibile.

Mat

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