Il "film maledetto" di Terry Gilliam sembra non avere pace, un contenzioso tra il regista e il produttore mette a rischio l'anteprima al Festival di Cannes, così il festival ha deciso di schierarsi a favore del film e contro il produttore.
Ma partiamo dal principio.
Dopo aver cercato per anni di realizzare il film, senza riuscirci, nel 2016 Terry Gilliam ha firmato un accordo con il produttore portoghese Paulo Branco (molto conosciuto nell'ambiente), accordo che prevedeva totale libertà creativa per il regista e i diritti per il produttore. Branco però non ha mai trovato i fondi quindi Gilliam, venuto a mancare il promesso sostegno economico, si è ritenuto sollevato da quell'accordo trovando altrove i fondi per realizzare il film.
The Man Who Killed Don Quixote è stato finalmente completato, sarà nelle sale dal 19 maggio ed è stato scelto come film di chiusura per il Festival di Cannes 2018. Ma qui arrivano i nuovi problemi.
Paul Branco e Terry Gilliam sono ai ferri corti (già da parecchio), con il produttore che ha cercato prima di bloccare le riprese e poi l'uscita. Il motivo del contenzioso è l'accordo del 2016, Branco ritiene di essere ancora il proprietario dei diritti del film e quindi Gilliam deve chiedere a lui il permesso per mostrarlo al pubblico. Questa parte del problema si risolverà, in un modo o in un altro, in tribunale il 7 maggio, ma ce n'è un altro. L'uscita nelle sale è confermata, Branco però si oppone alla proiezione durante il Festival di Cannes, così il festival ha deciso di far sentire in modo forte la propria voce e di prendere posizione contro il produttore.
Il festival, attraverso un comunicato firmato da Lescure e Fremaux, ha fatto sapere di non avere nessuna intenzione di cancellare la partecipazione del travagliato film al festival, anche per rispetto verso Terry Gilliam. Non solo, con toni pacati ma decisi, il comunicato si scaglia contro il regista descrivendolo come un "habituè" verso certi problemi, uno a cui piace molto forzare la mano. Nel comunicato si ricorda come qualche anno fa Branco accusò il festival di non aver preso un suo film dopo che, secondo lui, gli era stato promesso, cosa che il festival non fa mai, "Il festival di Cannes non promette mai di prendere film, o li prende o non li prende", si legge nel comunicato. Quella di Branco quindi sembrerebbe più una ripicca, una vendetta contro il festival di Cannes.
Nel comunicato inoltre racconta di come Branco abbia contattato direttamente gli organizzatori del festival per diffidarli dal mostrare il film, arrivando ad usare anche toni forti e diffamatori verso i vertici del festival.
Il festival dichiara inoltre di essere perfettamente consapevole della disputa legale tra il regista e il produttore ma di non aver trovato nessuno valido motivo per non proiettare il film visto che la data d'uscita nelle sale è stata confermata. Questa decisione non è stata presa per niente bene da Branco che, secondo quanto riportato dal comunicato, tramite il suo legale avrebbe minacciato il festival di sottoporli a una "sconfitta umiliante". A questa minaccia il festival ha risposto: "La sconfitta sarebbe cedere alle minacce".
Vedremo come andrà a finire. Al momento resta tutto confermato, il film sarà nelle sale dal 19 maggio e lo stesso giorno sarà anche film di chiusura al Festival di Cannes.
Qui il comunicato ufficiale del Festival.
Ma partiamo dal principio.
Dopo aver cercato per anni di realizzare il film, senza riuscirci, nel 2016 Terry Gilliam ha firmato un accordo con il produttore portoghese Paulo Branco (molto conosciuto nell'ambiente), accordo che prevedeva totale libertà creativa per il regista e i diritti per il produttore. Branco però non ha mai trovato i fondi quindi Gilliam, venuto a mancare il promesso sostegno economico, si è ritenuto sollevato da quell'accordo trovando altrove i fondi per realizzare il film.
The Man Who Killed Don Quixote è stato finalmente completato, sarà nelle sale dal 19 maggio ed è stato scelto come film di chiusura per il Festival di Cannes 2018. Ma qui arrivano i nuovi problemi.
Paul Branco e Terry Gilliam sono ai ferri corti (già da parecchio), con il produttore che ha cercato prima di bloccare le riprese e poi l'uscita. Il motivo del contenzioso è l'accordo del 2016, Branco ritiene di essere ancora il proprietario dei diritti del film e quindi Gilliam deve chiedere a lui il permesso per mostrarlo al pubblico. Questa parte del problema si risolverà, in un modo o in un altro, in tribunale il 7 maggio, ma ce n'è un altro. L'uscita nelle sale è confermata, Branco però si oppone alla proiezione durante il Festival di Cannes, così il festival ha deciso di far sentire in modo forte la propria voce e di prendere posizione contro il produttore.
Il festival, attraverso un comunicato firmato da Lescure e Fremaux, ha fatto sapere di non avere nessuna intenzione di cancellare la partecipazione del travagliato film al festival, anche per rispetto verso Terry Gilliam. Non solo, con toni pacati ma decisi, il comunicato si scaglia contro il regista descrivendolo come un "habituè" verso certi problemi, uno a cui piace molto forzare la mano. Nel comunicato si ricorda come qualche anno fa Branco accusò il festival di non aver preso un suo film dopo che, secondo lui, gli era stato promesso, cosa che il festival non fa mai, "Il festival di Cannes non promette mai di prendere film, o li prende o non li prende", si legge nel comunicato. Quella di Branco quindi sembrerebbe più una ripicca, una vendetta contro il festival di Cannes.
Nel comunicato inoltre racconta di come Branco abbia contattato direttamente gli organizzatori del festival per diffidarli dal mostrare il film, arrivando ad usare anche toni forti e diffamatori verso i vertici del festival.
Il festival dichiara inoltre di essere perfettamente consapevole della disputa legale tra il regista e il produttore ma di non aver trovato nessuno valido motivo per non proiettare il film visto che la data d'uscita nelle sale è stata confermata. Questa decisione non è stata presa per niente bene da Branco che, secondo quanto riportato dal comunicato, tramite il suo legale avrebbe minacciato il festival di sottoporli a una "sconfitta umiliante". A questa minaccia il festival ha risposto: "La sconfitta sarebbe cedere alle minacce".
Vedremo come andrà a finire. Al momento resta tutto confermato, il film sarà nelle sale dal 19 maggio e lo stesso giorno sarà anche film di chiusura al Festival di Cannes.
Qui il comunicato ufficiale del Festival.