Non era facile essere colui che prende i maggiori super eroi Marvel e li muove in un unico film, soprattutto quando quel film è The Avengers, attesissimo dai fan in tutto il mondo da anni e diventato in poco tempo l'evento cinematografico dell'anno.
Joss Whedon, forte del suo tratto caratteristico e anche di una certa sfrontatezza, ci riesce in pieno e confeziona quello che probabilmente è IL cinecomic.
Si riconosce subito quella che è la firma "whedoniana": ironia e sottocultura pop, soprattutto nelle battute brillanti che mette in bocca dei "suoi" personaggi, Tony Stark su tutti (e un sempre istrionico Robert Downey Jr lo interpreta meravigliosamente).
Ma il pericolo che questo The Avengers si strasformasse nello show personale di Mr. Stark è scongiurato e una sceneggiatura accorta e illuminata ritaglia ad ognuno il suo spazio, a ognuna la sua gloria e la sua crescita, senza che nessuno venga oscurato dagli altri, anzi, venendo messo in luce dall'interazione di gruppo. Così abbiamo il già citato Stark, sbruffone ed egocentrico, Steven Rogers, sempre un po' fuori luogo nel suo venire da un tempo passato, pieno di ideali e costantemente sotto tiro da parte degli altri; Thor, quasi assente ma che regala momenti meravigliosi nei suoi scambi con Loki (un immenso Tom Hiddleston, migliore del cast), cattivo insolito con cui si è quasi portati a empatizzare e mai ad odiare; Natasha Romanoff, affascinante e malinconica Vedova Nera e infine uno straordinario Bruce Banner, miglior Hulk cinematografico senza pensarci due volte, tanto combattuto con il suo "lato oscuro" da essere forse quello con cui ci si immedesima maggiormente.
Resto del cast in grande spolvero, su tutti Samuel L. Jackson che aggiunge al suo Nick Fury una presenza scenica ben superiore a quella che aveva nel fumetto.
Unica pecca, forse, una certa lentezza nella prima parte che sarebbe potuta essere leggermente piĂ¹ corta, ma alla fine non da fastidio e contribuisce a rendere piĂ¹ esaltante il climax finale, con tanta azione senza lasciare da parte perĂ² l'approfondimento psicologico degli eroi (quasi per caso) portato avanti per tutto il film.
Ultima nota per la colonna sonora, perfettamente amalgamata all'azione, epica quanto basta ma mai sopra le righe, cosa rara di questi tempi.
In sostanza, è qua sta la forza del film, i Vendicatori del titolo, gli eroi e gli uomini, il loro relazionarsi a se stessi e agli altri e se da un lato lo spettacolo non manca, dall'altro Whedon dimostra, ancora una volta, di essere uno scrittore di tutto rispetto, come ce ne sono pochi o forse nessuno.
La frase: Forse non riusciremo a proteggere la terra, ma la vendicheremo.
Chiara
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