lunedì 30 gennaio 2017

SAG Awards - i vincitori dei premi di Cinema e Tv

Si sono tenuti nella notte gli Screen Actors Guild Awards 2017, il premio del sindacato degli attori. I SAG sono un premio molto influente in chiave Oscar e i premi assegnati ieri hanno rimescolato le carte, in una categoria in particolare.

Il premio per il miglior cast in un film è stato vinto da Hidden Figures - Il Diritto di Contare. Un premio che un po' a sorpreso visto che, data (l'incredibile) assenza di La La Land, il favorito per tutti era Moonlight, e subito dopo Manchester by the Sea. La vittoria di Hidden Figures, in quello che ai SAG equivale al premio per il miglior film dell'anno, alza sicuramente le quotazioni della pellicola per la corsa all'Oscar.

Dopo il Golden Globe, Emma Stone (La La Land) si è portata a casa anche il SAG Awards come migliore attrice, la strada verso l'Oscar sembra spianata, così come quella di Viola Davis, vincitrice del premio come migliore attrice non protagonista per Fences - Barriere. Il premio come migliore attore non protagonista è stato vinto da Mahershala Ali (Moonlight), anche lui sembra non avere rivali ai prossimi Oscar.
La sorpresa più grande è arrivata dalla categoria migliore attore protagonista, a vincere è stato Denzel Washington per Fences - Barriere. Il favorito dai pronostici era Casey Affleck, vincitore del Golden Globe e di svariati premi fino ad oggi e principale candidato alla vittoria dell'Oscar, ma dopo i SAG il favorito principale per l'Academy diventa proprio Denzel Washington, che potrebbe vincere il suo terzo Oscar. Storicamente parlando infatti i quattro attori vincitori dei SAG poi si rivelano essere gli stessi anche agli Oscar.
Impossibile non notare come tre vincitori su quattro siano attori neri, soprattutto alla luce di quello che è successo lo scorso anno, con le infuocate proteste per gli #OscarSoWhite, una polemica alquanto esagerata e che, alla luce dei favoriti, siamo abbastanza sicuri che non si ripeterà quest'anno.

Tra le serie tv trionfano Stranger Things (miglior cast serie drama), e Orange Is the New Black (miglior cast comedy). Premi anche per The Crown e The People vs O.J. Simpson: American Crime Story.

Come successo ai Golden Globe, la politica è stata grande protagonista dei discorsi di ringraziamento degli attori, soprattutto dopo le ultime discutibili decisioni del neo presidente Trump. Discorsi di fuoco sul palco, in particolare da parte di David Harbour, Taraji P. Hensom, e Ashton Kutcher.

Ecco tutti i premi della serata.

- CINEMA -

Migliore attore protagonista
Casey Affleck, Manchester by the Sea
Andrew Garfield, Hacksaw Ridge
Ryan Gosling, La La Land
Viggo Mortensen, Captain Fantastic
Denzel Washington, Fences

Migliore attrice protagonista
Amy Adams, Arrival
Emily Blunt, The Girl on the Train
Natalie Portman, Jackie
Emma Stone, La La Land
Meryl Streep, Florence Foster Jenkins

Migliore attore non protagonista
Mahershala Ali, Moonlight
Jeff Bridges, Hell or High Water
Hugh Grant, Florence Foster Jenkins
Lucas Hedges, Manchester by the Sea
Dev Patel, Lion

Migliore attrice non protagonista
Viola Davis, Fences
Naomie Harris, Moonlight
Nicole Kidman, Lion
Octavia Spencer, Hidden Figures
Michelle Williams, Manchester by the Sea

Miglior cast d’insieme
Captain Fantastic
Fences
Hidden Figures
Manchester by the Sea
Moonlight

- TV -

Miglior cast serie drama
Downton Abbey
Game of Thrones
The Crown
Stranger Things
Westworld

Migliore attrice serie drama
Robin Wright, House of Cards
Millie Bobby Brown, Stranger Things
Claire Foy, The Crown
Winona Ryder, Stranger Things
Thandie Newton, Westworld

Migliore attore serie drama
Rami Malek, Mr. Robot
Kevin Spacey, House of Cards
Sterling K. Brown, This Is Us
John Lithgow, The Crown
Peter Dinklage, Game of Thrones

Migliore cast serie comedy
The Big Bang Theory
black-ish
Modern Family
Orange Is the New Black
Veep

Migliore attrice serie comedy
Uzo Aduba, Orange Is The New Black
Ellie Kemper, The Unbreakable Kimmy Schmidt
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Jane Fonda, Grace & Frankie
Lily Tomlin, Grace & Frankie

Migliore attore serie comedy
Ty Burrell, Modern Family
William H. Macy, Shameless
Jim Parson, The Big Bang Theory
Jeffrey Tambor, Transparent
Anthony Anderson, black-ish
Tituss Burgess, The Unbreakable Kimmy Schmidt

Migliore attrice film tv o miniserie
Sarah Paulson, The People v. O.J. Simpson: American Crime Story
Kerry Washington, Confirmation
Felicity Huffman, American Crime
Bryce Dallas Howard, Black Mirror
Audra MacDonald, Lady Day at Emerson’s Bar and Grill

Migliore attore film tv o miniserie
Sterling K. Brown, The People v. O.J. Simpson: American Crime Story
Courtney B. Vance, The People v. O.J. Simpson: American Crime Story
Riz Ahmed, The Night Of
Bryan Cranston, All the Way
John Turturro, The Night Of

Miglior team controfigure
Game of Thrones
Marvel’s Daredevil
Marvel’s Luke Cage
The Walking Dead
Westworld

giovedì 26 gennaio 2017

La La Land - la recensione

Era uno dei film più attesi di questa stagione cinematografica, è stato un vero e proprio colpo di fulmine per tutti alla Mostra Cinematografica di Venezia 2016, e finalmente arriva anche nelle nostre sale.
Stiamo parlando di La La Land, il musical di Damien Chazelle, con i bellissimi e bravissimi Emma Stone e Ryan Gosling.

Il giovanissimo regista aveva già saputo stupirci con quel mix di musica jazz ed energia pura che era stato Whiplash, ma in questo musical di altri tempi si supera e, in un certo senso, supera il cinema stesso, con una storia d'amore tanto semplice da riportare alla mente quelle storie dei film di una volta, a metà fra quel senso di nostalgia di cui era impregnato Casablanca e la magia fanciullesca de Il Mago di Oz. C'è però di più, in La La Land, oltre all'omaggio a quella vecchia Hollywood in cui il musical era uno dei mezzi prediletti per raccontare la vita e l'amore e si suonava Jazz a un pianoforte mentre si fumava una sigaretta. C'è la vitalità di un ragazzo, Chazelle infatti ha solo 31 anni, che crede ancora nel futuro e che i sogni possono avverarsi se ci si crede davvero.

La storia di Mia, attrice perennemente alla ricerca della sua occasione, e Sebastian, pianista jazz con il sogno di aprire un locale in cui resuscitare un genere che, dice, va vissuto intensamente e non semplicemente ascoltato, è tutto sommato semplice, lineare, senza slanci eccessivi o particolari ostacoli, è una storia in cui è facile identificarsi, un amore da tutti i giorni.
Eppure la magia di questo film è quanto la semplicità riesca a essere "travolgentemente" romantico.
Ci si immerge in un'atmosfera fiabesca, sognante, sospesa in una modernità senza tempo, e la musica avvolge lo spettatore e lo trascina con sé attraverso le stagioni, unico vero riferimento che scandisce l'avanzare del film.

La chimica fra la Emma Stone e Ryan Gosling fa il resto. I due sono magnifici in scena, soprattutto quando abbandonano i momenti realistici per lasciarsi andare a lunghi duetti di danza e canto, non si può non rimanerne conquistati completamente.

Sospeso fra il romanticismo classico della vecchia Hollywood e la sperimentazione più moderna, La La Land è un film classico, potente, meraviglioso come pochi, e come ogni classico ha l'incredibile capacità di essere catartico.

martedì 24 gennaio 2017

Oscar 2017 - le nomination

Sono state annunciate poco fa le nomination agli Oscar 2017. Qualche sorpresa e, di controparte, qualche assenza, di cui una abbastanza clamorosa.

Sono nove i nominati come miglior film: La La Land, Moonlight, Manchester by the Sea, Arrival, Lion, Hacksaw Ridge, Hell or High Water, Fences, e Hidden Figures, rientrato tra i nominato un po' a sorpresa.

Nelle cinquine degli attori spiccano due assenze. Manca Aaron Taylor-Johnson, fresco vincitore del Golden Globe 2017 per Animali Notturni, al suo posto è stato nominato Michael Shannon per lo stesso film. Molto più grave l'assenza di Amy Adams (Arrival) nella cinquina delle migliori attrici protagoniste. Un'assenza abbastanza incomprensibile, non solo perché la Adams offre una prova straordinaria e impeccabile, ma perché lei è il film, il suo personaggio e la sua performance sono il fulcro centrale e vero motore di Arrival che è stato nominato come miglior film. Una scelta davvero poco comprensibile. Allo stesso tempo Meryl Streep si è presa la sua ventesima nomination (magari per una volta potevano passare e lasciare il posto a un'altra? alla povera Amy Adams ad esempio?).

Il resto delle nomination non hanno riservato particolari sorprese. La La Land, favorito dai pronostici, ha portato a casa ben 14 nomination, record, come Titanic e Eva contro Eva. Nomination tecniche anche per Rogue One: As Star Wars Story, Star Trek Beyond, Animali Fantastici, Doctor Strange, e Il Libro della Giungla, film che probabilmente avrebbe meritato maggiore considerazione, così come Sully.
C'è anche un po' d'Italia, Fuocoammare di Gianfranco Rosi è stato nominato come miglior documentario.

Quest'anno c'è una grande varietà fra i nominati, dopo le proteste dello scorso anno, per gli Oscar 2017 è scongiurata quindi qualsiasi polemica.

Appuntamento al 26 febbraio con la cerimonia di premiazione.

Ecco l'elenco dei nominati.

Best Picture
La La Land
Moonlight
Manchester by the Sea
Arrival
Lion
Hidden Figures
Hacksaw Ridge
Hell or High Water
Fences

Best Director
Damien Chazelle – La La Land
Barry Jenkins – Moonlight
Kenneth Lonergan – Manchester by the Sea
Denis Villeneuve – Arrival
Mel Gibson – Hacksaw Ridge

Best Actress
Emma Stone – La La Land
Natalie Portman – Jackie
Isabelle Huppert – Elle
Meryl Streep – Florence Foster Jenkins
Ruth Negga – Loving

Best Actor
Casey Affleck – Manchester by the Sea
Denzel Washington – Fences
Andrew Garfield – Hacksaw Ridge
Ryan Gosling – La La Land
Viggo Mortensen – Captain Fantastic

Best Supporting Actress
Viola Davis – Fences
Michelle Williams – Manchester by the Sea
Naomie Harris – Moonlight
Nicole Kidman – Lion
Octavia Spencer – Hidden Figures

Best Supporting Actor
Mahershala Ali – Moonlight
Jeff Bridges – Hell or High Water
Dev Patel – Lion
Lucas Hedges – Manchester by the Sea
Michael Shannon – Nocturnal Animals

Best Adapted Screenplay
Moonlight – Barry Jenkins, Tarell McCraney
Arrival – Eric Heisserer
Lion – Luke Davies
Fences – August Wilson
Hidden Figures – Allison Schroeder, Theodore Melfi

Best Original Screenplay
La La Land – Damien Chazelle
Manchester by the Sea – Kenneth Lonergan
Hell or High Water – Taylor Sheridan
The Lobster – Efthymis Filippou, Yorgos Lanthimos
20th Century Women – Mike Mills

Best Cinematography
Linus Sandgren – La La Land
Bradford Young – Arrival
Greig Fraser – Lion
James Laxton – Moonlight
Rodrigo Prieto – Silence

Best Animated Feature
Zootopia
Moana
Kubo and the Two Strings
The Red Turtle
My Life as a Zucchini

Best Documentary Feature
O.J.: Made in America
13th
I Am Not Your Negro
Fire at Sea
Life, Animated

Best Foreign Language Film
Tanna – Australia
Land of Mine – Denmark
Toni Erdmann – Germany
The Salesman – Iran
A Man Called Ove – Sweden

Best Original Song
“Audition (The Fools Who Dream)” – La La Land
“City of Stars” – La La Land
“How Far I’ll Go” – Moana
“Can’t Stop the Feeling” – Trolls
“The Empty Chair” – Jim: The James Foley Story

Best Original Score
La La Land – Justin Hurwitz
Lion – Dustin O’Halloran and Hauschka
Moonlight – Nicholas Britell
Jackie – Mica Levi
Passengers – Thomas Newman

Best Film Editing
La La Land – Tom Cross
Moonlight – Joi McMillon, Nat Sanders
Hacksaw Ridge – John Gilbert
Arrival – Joe Walker
Hell or High Water – Jake Roberts

Best Visual Effects
Deepwater Horizon
The Jungle Book
Rogue One: A Star Wars Story
Doctor Strange
Kubo and the Two Strings

Best Costume Design
Allied – Joanna Johnston
Fantastic Beasts and Where to Find Them – Colleen Atwood
Florence Foster Jenkins – Consolata Boyle
Jackie – Madeline Fontaine
La La Land – Mary Zophres

Best Makeup and Hairstyling
Suicide Squad – Alessandro Bertolazzi
A Man Called Ove – Love Larson and Eva Con Bahr
Star Trek Beyond – S. Anne Carroll and Joel Harlow

Best Production Design
Fantastic Beasts and Where to Find Them – Stuart Craig, James Hambige, Anna Pinnock
Hail, Caesar! – Jess Gonchor, Nancy Haigh
La La Land – David Wasco, Sandy Reynolds-Wasco
Arrival – Patrice Vermette
Passengers – Guy Hendrix Dyas

Best Sound Editing
Arrival
Deepwater Horizon
Hacksaw Ridge
La La Land
Sully

Best Sound Mixing
Arrival
Hacksaw Ridge
La La Land
Rogue One: A Star Wars Story
13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi

Best Documentary (Short Subject)
Extremis
4.1 Miles
The Mute’s House
The White Helmets
Watani: My Homeland

Best Short Film (Animated)
Pearl
Pear and Cider Cigarettes
Piper
Blind Vaysha
Borrowed Time

Best Short Film (Live-Action)
Ennemis Interieurs
Timecode
Silent Nights
La Femme et la TGV
Sing

Razzie Awards 2017 - le nominations

E come ogni anni, appena prima degli Oscar, ci sono i Razzie Awards, i premi per i peggiori film dell'anno.
A farla da padrone, in modo forse un po' esagerato, è Zoolander 2, che conquista ben 9 nomination tra cui peggior attore protagonista e peggior film.
Annata nera anche per la DC, vero fallimento di questa annata cinematografica: Batman v Superman porta a casa 7 nomination, mentre Suicide Squad ne conquista 2, con Jared Leto e il suo Joker fra i peggiori attori non protagonisti.
I premi verranno consegnati il 25 Febbraio, il giorno prima della Notte degli Oscar, come da tradizione.

Peggior film
Batman v Superman: Dawn of Justice
Nonno scatenato
Gods of Egypt
Hillary’s America: The Secret History of the Democratic Party
Independence Day: Rigenerazione
Zoolander 2

Peggior attore
Ben Affleck (Batman v Superman: Dawn of Justice)
Gerard Butler (Gods of Egypt, London Has Fallen)
Henry Cavill (Batman v Superman: Dawn of Justice)
Robert de Niro (Nonno scatenato)
Dinesh D’Souza (Hillary’s America: The Secret History of the Democratic Party)
Ben Stiller (Zoolander 2)

Peggior attrice
Megan Fox (Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra)
Tyler Perry (Boo! A Madea Halloween)
Julia Roberts (Mother’s Day)
Becky Turner (Hillary’s America: The Secret History of the Democratic Party)
Naomi Watts (The Divergent Series: Allegiant, Shut-In)
Shailene Woodley (The Divergent Series: Allegiant)

Peggior attrice non protagonista
Julianne Hough (Nonno scatenato)
Kate Hudson (Mother’s Day)
Aubrey Plaza (Nonno scatenato)
Jane Seymour (50 sfumature di nero)
Sela Ward (Independence Day: Rigenerazione)
Kristen Wiig (Zoolander 2)

Peggior attore non protagonista
Nicolas Cage (Snowden)
Johnny Depp (Alice attraverso lo specchio)
Will Ferrell (Zoolander 2)
Jesse Eisenberg (Batman v Superman: Dawn of Justice)
Jared Leto (Suicide Squad)
Owen Wilson (Zoolander 2)

Peggior combinazione
Ben Affleck & Henry Cavill (Batman v Superman: Dawn of Justice)
Qualsiasi duo egiziano, tra dei o mortali (Gods of Egypt)
Johnny Depp & il suo vomitevole costume (Alice attraverso lo specchio)
L’intero cast di attori un tempo rispettati  (Collateral Beauty)
Tyler Perry & quella vecchia parrucca consumata (Boo! A Madea Halloween)
Ben Stiller & Owen Wilson (Zoolander 2)

Peggior regista
Dinesh D’Souza e Bruce Schooley (Hillary’s America: The Secret History of the Democratic Party)
Roland Emmerich (Independence Day: Rigenerazione)
Tyler Perry (Boo! A Madea Halloween)
Alex Proyas (Gods of Egypt)
Zack Snyder (Batman v Superman: Dawn of Justice)
Ben Stiller (Zoolander 2)

Peggior prequel, remake, plagio o sequel
Alice attraverso lo specchio
Batman v Superman: Dawn of Justice
50 sfumature di nero
Independence Day: Rigenerazione
Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra
Zoolander 2

Peggior sceneggiatura
Batman v Superman: Dawn of Justice
Nonno scatenato
Gods of Egypt
Hillary’s America: The Secret History of the Democratic Party
Independence Day: Rigenerazione
Suicide Squad

lunedì 23 gennaio 2017

Arrival - la recensione

Il talentuoso regista canadese Denis Villeneuve sposta al cinema un intimo dramma fantascientifico, molto più vicino alla fantascienza degli anni '50 che a quella più "rumorosa" degli ultimi anni.

Sulla Terra compaiono dodici navi aliene, posizionate in diverse parti del globo e sospese in aria, in attesa di un contatto. L'esercito degli Stati Uniti sceglie la linguista Louise Banks (A.Adams), e il fisico Ian Donnelly (J.Renner), per cercare di comunicare con gli alieni. L'impresa si rivela complessa, la comprensione del linguaggio alieno, fatto di figure circolari che sembrano macchie d'inchiostro, richiede tempo. Tempo che alcuni paesi non sono disposti a concedere, mentre il mondo impazzisce per la paura, i governi preparano le armi per attaccare le navi aliene.

La trama principale di Arrival sembra ricalcare molti altri film di fantascienza del passato, da Ultimatum alla Terra a Independence Day, ma Denis Villeneuve sceglie un modo più intimo di affrontare la vicenda: niente guerre, niente battaglie all'ultimo sangue contro gli alieni. Come in Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo di Spielberg o Contact di Zemeckis, il regista porta la storia a un livello più intimo e personale andando a posare la storia sul personaggio di Amy Adams, una linguista, puntando quindi all'importanza del dialogo e della comprensione comune per unire mondi lontani (o anche paesi in eterno conflitto?). A differenza di Spielberg però Villeneuve non punta sullo stupore un po' fanciullesco dell'incontro con gli alieni che fa spalancare gli occhi dalla meraviglia ma alla profondità più filosofica, profonda ed esistenziale.

Come già dimostrato in Prisoners e Sicario, Villeneuve è bravissimo, visivamente Arrival è tanto semplice quanto potente, il regista riesce a creare una atmosfera di mistero e attesa che cattura e coinvolge lo spettatore. L'uso degli effetti speciali (di solito piuttosto massiccio in film del genere) non è affatto invasivo ed è limitato allo stretto necessario. La storia è molto lineare, semplice nella base e - con i suoi silenzi, i paradossi, i suoi flashback e forward - organizzata in modo da diventare complessa quanto basta, ed è misteriosa e circolare proprio come il linguaggio degli alieni. Affascinante la colonna sonora, davvero bella la fotografia.

Ottimo il cast. Jeremy Renner è un solido co-protagonista, così come Forest Whitaker, ma al centro di tutto c'è Amy Adams. Come già detto, sul suo personaggio si poggia tutto il peso del film e affidare questo compito a un'attrice come Amy Adams equivale a metterlo in banca. Straordinaria, intensa, emozionante, con i suoi primi piani carichi d'intensità la Adams diventa il cuore pulsante del film e trasporta lo spettatore all'interno della storia.

Non è il classico film di fantascienza, probabilmente per assimilarlo bene e in modo totale servono almeno due visioni, ma Arrival è un film stilisticamente perfetto che affascina ed emoziona.

lunedì 9 gennaio 2017

Golden Globes 2017 - La La Land trionfa! Ecco tutti i vincitori.

Assegnati nella notte i Golden Globes 2017, i premi della Hollywood Foreign Press (stampa straniera a Hollywood). Una serata all'insegna del musical fin dall'apertura, molto bella, con il presentatore Jimmy Fallon che ha duettato con diversi attori e attrici ripercorrendo un anno di film e serie tv, e si è conclusa con il trionfo di La La Land.

Il musical di Damien Chazelle ha stabilito un record, sette premi in una sola serata, praticamente ha vinto in ogni categoria in cui era stato nominato: film commedia/musical, regia, attore e attrice protagonista commedia/musical (Ryan Gosling e Emma Stone), sceneggiatura, canzone originale e colonna sonora.

Miglior film drammatico è andato a Moonlight, unico premio su sei nomination. Non sorprendono più di tanto i premi come migliore attore drama (Casey Affleck per Machester by the Sea), e migliore attrice non protagonista (Viola Davis per Fences), le sorprese sono arrivate dal migliore attore non protagonista, che è andato a Aaron Taylor-Johnson per Animali Notturni, e nella categoria migliore attrice drama, dove a trionfare è stata Isabelle Huppert per Elle, che ha vinto anche come miglior film straniero (film escluso dalla corsa agli Oscar).

Per la tv, a tornare a casa con più premi è stato The Night Manager (migliore attore, attrice, attore non protagonista). The Crown è stato premiato come migliore serie drama, mentre Atlanta come migliore serie comedy. Miglior miniserie The People v. O.J. Simpson: American Crime Story.

Due i momenti salienti della serata, il ricordo commosso di Carrie Fisher e Debbie Reynolds, e il premio alla carriera Cecil B. DeMille a Meryl Streep. Dopo una splendida introduzione fatta da Viola Davis, la grande Meryl è salita sul palco per fare il suo discorso di ringraziamento, un discorso sentito, profondo e commovente, in cui la Streep si è scagliata direttamente contro il presidente neo-eletto Trump (che ha anche risposto, in modo altrettanto diretto, via stampa). "Se a Hollywood mandassimo via tutti quelli che non sono nati qui non ci resterebbe nulla da guardare, se non il football e le arti marziali, che non sono propriamente arte", ha dichiarato l'attrice, che poi ha criticato Trump per aver preso in giro una giornalista disabile e per la sua mancanza di rispetto che ha definito come un "atto di violenza". Applausi per la Streep che poi ha concluso commuovendosi ricordando l'amica Carrie Fisher e il consiglio che una volta le diede: "Prendi il tuo cuore spezzato e trasformalo in arte".

Ecco tutti i vincitori della serata.

Cinema

MIGLIOR FILM DRAMMATICO
Moonlight

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMA
Isabelle Huppert, Elle

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMA
Casey Affleck, Manchester by the Sea

MIGLIOR FILM COMMEDIA/MUSICAL
La La Land

MIGLIORE ATTRICE COMMEDIA/MUSICAL
Emma Stone, La La Land

MIGLIOR ATTORE  COMMEDIA/MUSICAL
Ryan Gosling, La La Land

MIGLIOR FILM ANIMATO
Zootopia

MIGLIOR FILM STRANIERO
Elle

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Viola Davis, Fences

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Aaron Taylor-Johnson, Nocturnal Animals

MIGLIOR REGISTA
Damien Chazelle, La La Land

MIGLIOR SCENEGGIATURA
Damien Chazelle, La La Land

MIGLIOR COLONNA SONORA
Justin Hurwitz, La La Land

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
“City of Stars,” La La Land

PREMIO ALLA CARRIERA
Meryl Streep.

Tv

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
The Crown

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Claire Foy, The Crown

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Billy Bob Thornton, Goliath

MIGLIOR SERIE MUSICAL/COMEDY
Atlanta

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE MUSICAL/COMEDY
Tracee Ellis Ross, Blackish

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE MUSICAL(COMEDY
Donald Glover, Atlanta

MIGLIOR MINISERIE O FILM TV
The People v. O.J. Simpson: American Crime Story

MIGLIORE ATTRICE IN UNA MINISERIE O FILM TV
Sarah Paulson, The People v. O.J. Simpson: American Crime Story

MIGLIOR ATTORE IN UNA MINISERIE O FILM TV
Tom Hiddleston, The Night Manager

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Olivia Coleman, The Night Manager

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Hugh Laurie, The Night Manager

sabato 7 gennaio 2017

Star Wars: quale sarà il futuro di Leia nella saga?

Quale sarà il destino del Generale Leia Organa nell'ultimo Star Wars? tra pochi giorni il regista Colin Trevorrow incontrerà il braintrust della Lucas Film per analizzare la situazione.

L'improvvisa scomparsa di Carrie Fisher ha lasciato un vuoto nel cuore dei fan e nella stessa Lucas Film - che voci di corridoio descrivono come ancora molto scossa per la perdita - ma ha lasciato un vuoto anche in senso "materiale" per quanto riguarda il futuro della nuova trilogia. La Disney ha confermato che l''attrice aveva già completato tutte le riprese dell'Episodio VIII, ma cosa succederà ora con l'Episodio IX?
Va ricordato che si sta parlando di un film le cui riprese si sono già concluse, e di un altro che le cui riprese non sono ancora nemmeno in programma, e di entrambi non si sa praticamente nulla sulla trama.

Tra qualche giorno il regista dell'ultimo capitolo, Colin Trevorrow, volerà a Los Angeles per discutere con un team di sceneggiatori su come intervenire sulla sceneggiatura per modificare il destino del Generale Organa. Quello che sappiamo è che il ruolo di Leia sarebbe dovuto andare in crescendo, già nell'Episodio VIII sarà molto più presente nella storia, e sarebbe dovuto crescere ancora nell'Episodio IX. In particolare si era parlato di due scene chiave: l'incontro con il fratello Luke, e un teso faccia a faccia con Kylo Ren (scene che però potrebbero già essere nell'Episodio VIII, non lo sappiamo).

Il problema però riguarda soprattutto l'Episodio IX, quale strategia verrà usata? Le strade da percorrere non sono molte.

- un cambio della storyline e una riduzione delle scene con Leia;
- l'uso della CGI per riportarla sullo schermo (come per Peter Cushing in Rogue One);
- morte del personaggio, ma nessuno la vuole;
- un recasting, ipotesi improbabile visto che stiamo parlando di un ruolo iconico strettamente legato all'attrice e a cui i fan sono molto legati.

Le prime due ipotesi sono quelle più probabili, anche applicate insieme. E' infatti probabile che, nonostante il crescendo del prossimo film, si andrà verso un drastico taglio delle scene di Leia nell'ultimo capitolo, così da poter sfruttare la CGI per riportarla in scena in passaggi più brevi. Questa strada però comporterà un inevitabile intervento sulla sceneggiatura iniziale della trilogia, con diversi problemi collaterali da risolvere e far quadrare, senza dimenticare che si sta parlando di un personaggio molto importante a cui la gente è talmente affezionata che bisognerà fare tutto con il massimo del rispetto per dargli una conclusione dignitosa.
Un drastico cambio di sceneggiatura spaventa un po' i fan, pensando positivo però bisogna ricordare il massiccio intervento sullo script di Rogue One che, di fatto, ha stravolto completamente il finale del film a riprese già ultimate, tanto che alcune scene del finale originale poi rigirato sono presenti nei trailer del film. Il risultato, come sappiamo, è stato ottimo.

L'unica cosa che gioca a favore del regista e degli sceneggiatori, chiamati a un lavoro non certo facile, è il tempo. L'uscita dell'Episodio IX è infatti fissata al 2019, e al contrario di quanto accaduto - ad esempio - agli sceneggiatori di Fast & Furious 7 dopo l'improvvisa scomparsa di Paul Walker a metà delle riprese, Colin Trevorrow, sceneggiatori e produttori avranno parecchi mesi per analizzare ogni singola opzione a disposizione.

Comunque andrà, rimarrà il rammarico di non poter vedere Carrie Fisher protagonista del crescendo che era stato programmato all'inizio per la sua Leia.

giovedì 5 gennaio 2017

Passengers - la recensione

In un futuro non precisato la terra si ritrova sovrappopolata, per questo l'uomo ha iniziato a colonizzare lo spazio ed altri pianeti. In questo contesto intercettiamo la rotta dell'astronave Avalon, una struttura automatizzata che sta compiendo un viaggio verso la colonia chiamata Homestead II. Sulla nave ci sono oltre 5.000 passeggeri sottoposti a sonno criogenico, ma all'improvviso un'anomalia attiva una capsula risvegliando così Jim (Chris Pratt), un uomo che si ritroverà faccia a faccia con alcuni indesiderati problemi.

Passengers è principalmente un melodramma spaziale ambientato nello spazio. Il contesto fantascientifico e quello prettamente romantico si uniscono omogeneamente in un blockbuster senza pretese e che ha come unico scopo intrattenere ed appassionare.

Ovviamente Passengers, come già ribadito, non pretende di far riflettere sulla vita e non costruisce castelli filosofici colmi di paradossi e pensieri aulici, il film firmato da Morten Tydlum (The Imitation Game), guidato da interessanti personaggi estremamente terreni (Chris Pratt, Jennifer Lawrence), trasporta lo spettatore in un contesto basato sulla solitudine, sulla sopravvivenza, sul pericolo e sull'amore.

Gli effetti speciali fanno il loro lavoro insieme a tutte le altre sfaccettature tecniche, dalla fotografia alla colonna sonora. Senza alcuna pretesa Passengers riesce con umiltà a rimanere nella mente dello spettatore. Non sarà uno sci-fi che rimarrà nella storia, ma probabilmente non era questo il suo intento.



Assassin's Creed - la recensione

Dopo anni di fallimentari (o quasi) film tratti dal mondo dei videogame ecco arrivare un lungometraggio che in qualche modo cerca di spezzare la "maledizione" del sopracitato filone filmico. Assassin's Creed non è un adattamento fedele ispirato ad un titolo del celebre franchise videoludico, è semplicemente un'estensione di quest'ultimo. La 20th Century Fox e la Ubisoft hanno fatto la scelta più giusta in tal senso, in quanto un'ispirazione troppo marcata ad uno dei numerosi titoli avrebbe comportato un rischio maggiore e francamente inutile.

Il film, come già accennato, è incastrato in un universo che più o meno tutti ormai conosciamo, e per questo si prende il lusso di dare per assodato piccole questioni. Che siate appassionati della saga videoludica o semplici spettatori, gran parte del pubblico conosce Assassin's Creed e ciò che rappresenta ed anche per questo il film parte subito in quarta evitando il ridondante scoglio del "film di origini" che a questo punto non sarebbe servito a nulla e anzi, avrebbe di certo banalizzato tutto il progetto.

Ci troviamo al fianco di Callum Lynch (Michael Fassbender), un condannato a morte (per un apparente omicidio) che viene preso in custodia (non esattamente volontaria) dell'Abstergo, una multinazionale tecnologica fondata dall'Ordine dei Templari che sfrutta la memoria genetica degli individui per far rivivere ad alcune "cavie selezionate" i ricordi di un antenato. In questo caso Callum risulta estremamente prezioso per i Templari in quanto discendente di un membro della fratellanza degli Assassini,  l'ultimo ad aver avuto un contatto diretto con un Frutto dell'Eden, ovvero un artefatto mistico in grado di controllare la volontà delle persone. Attraverso l'Animus, una macchina tecnologicamente avanzata in grado di catapultare un individuo nella memoria genetica di un suo avo, l'Abstergo tenterà in ogni modo di scoprire l'esatta ubicazione della Mela dell'Eden attraverso Aguilar, l'antenato Assassino di Callum.

L'origine del tutto non è il centro permanente del film, tuttavia, con sapienti espedienti, cerca di porre delle basi comprensibili da tutti. Come?! Ambientando gran parte delle vicende nel presente, esattamente il contrario di ciò che accadeva nel videogame. Certo, l'azione dura e pura è quasi del tutto relegata ad Aguilar, ma è il presente il contesto in cui il regista Justin Kurzel ha deciso di calcare la mano. Nulla è lasciato al caso, e seppur con una partenza vagamente distaccata, fredda e un po' troppo frenetica (nel montaggio soprattutto), il lungometraggio spicca lentamente il volo, lo stesso volo dell'aquila che molto spesso Kurzel non manca di mostrarci con acrobatiche panoramiche aeree. Sempre in tema di acrobazie non possiamo non dare merito alle spettacolari coreografie che da sempre caratterizzano il mondo creato dalla Ubisoft.

Una fotografia polverosa (a volte troppo), una colonna sonora gestita con criterio ed alcuni ammiccamenti indirizzati principalmente ai fan duri e puri condiscono alla perfezione un progetto onesto e senza pretese. Almeno, a differenza di altri progetti simili, qui si intuisce un grande rispetto per la materia da cui prende origine.