Si sono tenuti questa notte gli Oscar 2015. Presentati da Neil Patrick Harris che ha aperto lo show con una bellissima esibizione live che vedeva Anna Kendrick e Jack Black come guest star.
A trionfare alla fine è stato Birdman, di Alejandro González Iñárritu, dopo che la serata è iniziata con una serie di premi per Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.
Alla fine è parità fra i due film, quattro Oscar a testa, con Birdman che però si porta a casa quelli più pesanti, cioè miglior film, regia, sceneggiatura originale e fotografia. Per il secondo anno consecutivo un regista messicano si porta a casa l'Oscar per la regia.
Il film di Wes Anderson si deve "accontentare" degli Oscar per la scenografia, trucco, colonna sonora e costumi, con la costumista italiana Milena Canonero che si porta a casa il suo quarto Oscar in carriera.
Nessuna sorpresa dai premi agli attori. Julianne Moore finalmente ha vinto un meritato l'Oscar, migliore attrice protagonista per Still Alice. Migliore attore, in cui c'era un minimo di dubbio, è andato a un emozionatissimo e tremante Eddie Redmayne per La Teoria del Tutto. Come migliore attore non protagonista è stato premiato J.K. Simmons per Whiplash, mentre come migliore attrice non protagonista l'Oscar è andato a Patricia Arquette per Boyhood, unico premio per il film di Richard Linklater. Da sottolineare il discorso di ringraziamento della Arquette che ha parlato della lotta per i diritti delle donne: "E' tempo che per le donne si inizi a parlare di stessi diritti e di uguale paga sul lavoro. Noi americani ci battiamo per i diritti civili nel mondo ma trascuriamo un problema di casa nostra. E' un grosso problema, è tempo per le donne di farsi sentire". Parole che hanno infiammato la platea, soprattutto le attrici presenti, su tutti una fomentata Meryl Streep che si è alzata in piedi ad applaudire.
Altri momenti hanno commosso platea e pubblico sono stati senza alcun dubbio quello "In Memoriam", un vero colpo al cuore vedere Robin Williams fra gli attori scomparsi. E' stato un piacere vedere che l'Academy ha ricordato anche Virna Lisi, purtroppo si sono dimenticati di Francesco Rosi.
A far versare fiumi di lacrime alla platea ci hanno pensato poi John Legend e Common, prima con l'esibizione live della canzone "Glory", dalla colonna sonora di Selma, poi durante il discorso di ringraziamento dopo la vittoria dell'Oscar per la miglior canzone, appunto. Un discorso che partendo dalla lotta per i diritti civili fatta da Martin Luther King si è riallacciato all'attualità, ai fatti di Ferguson dello scorso anno. "Nina Simone ha detto che il dovere di un artista è parlare del tempo in cui vive", ha detto John Legend dal palco, "E Selma è attuale perché la lotta per la giustizia è attuale. Viviamo nel Paese con più carcerati al mondo. Ci sono più uomini di colore in prigione oggi di quanti erano ridotti in schiavitù nel 1850".
Ancora lacrime poi per il discorso di ringraziamento di Graham Moore, che ha vinto l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale per The Imitation Game. Moore ha ricordato Alan Turing e ha parlato della diversità: "Ho provato a uccidermi a 16 anni perché mi sentivo strano e diverso. Ma ora sono su questo palco. E ai ragazzi là fuori dico: siate strani, siate diversi". Altro momento forte, che è passato un po' sottotraccia perché a parlare è stata una donna "non famosa", è stato il discorso breve di Dana Perry, co-vincitrice dell'Oscar per il miglior corto documentario, che ha dedicato il premio al figlio morto suicida.
Piccola sorpresa per il miglior film d'animazione, a vincere l'Oscar è stata la Disney - che ha fatto doppietta con il corto animato - con Big Hero 6, battendo il favorito Dragon Trainer 2.
Ecco l'elenco dei vincitori.
MIGLIOR FILM
Birdman
MIGLIOR REGIA
Alejandro González Iñárritu (Birdman)
MIGLIOR ATTORE
Eddie Redmayne (La Teoria del Tutto)
MIGLIOR ATTRICE
Julianne Moore (Still Alice)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
J.K. Simmons (Whiplash)
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Patricia Arquette (Boyhood)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Birdman
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
The Imitation Game
MIGLIOR FILM STRANIERO
Ida (Polonia)
MIGLIOR FILM ANIMAZIONE
Big Hero 6
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Birdman
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Grand Budapest Hotel
MIGLIOR MONTAGGIO
Whiplash
MIGLIOR COLONNA SONORA
Grand Budapest Hotel
MIGLIOR CANZONE
"Glory" da Selma
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Interstellar
MIGLIOR SONORO
American Sniper
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Whiplash
MIGLIOR COSTUMI
Milena Canonero (Grand Budapest Hotel)
MIGLIOR TRUCCO
Grand Budapest Hotel
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Citizen Four
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
Crisis Hotline: Veterans Press 1
MIGLIOR CORTO
The Phone Call
MIGLIOR CORTO D'ANIMAZIONE
Feast
A trionfare alla fine è stato Birdman, di Alejandro González Iñárritu, dopo che la serata è iniziata con una serie di premi per Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.
Alla fine è parità fra i due film, quattro Oscar a testa, con Birdman che però si porta a casa quelli più pesanti, cioè miglior film, regia, sceneggiatura originale e fotografia. Per il secondo anno consecutivo un regista messicano si porta a casa l'Oscar per la regia.
Il film di Wes Anderson si deve "accontentare" degli Oscar per la scenografia, trucco, colonna sonora e costumi, con la costumista italiana Milena Canonero che si porta a casa il suo quarto Oscar in carriera.
Nessuna sorpresa dai premi agli attori. Julianne Moore finalmente ha vinto un meritato l'Oscar, migliore attrice protagonista per Still Alice. Migliore attore, in cui c'era un minimo di dubbio, è andato a un emozionatissimo e tremante Eddie Redmayne per La Teoria del Tutto. Come migliore attore non protagonista è stato premiato J.K. Simmons per Whiplash, mentre come migliore attrice non protagonista l'Oscar è andato a Patricia Arquette per Boyhood, unico premio per il film di Richard Linklater. Da sottolineare il discorso di ringraziamento della Arquette che ha parlato della lotta per i diritti delle donne: "E' tempo che per le donne si inizi a parlare di stessi diritti e di uguale paga sul lavoro. Noi americani ci battiamo per i diritti civili nel mondo ma trascuriamo un problema di casa nostra. E' un grosso problema, è tempo per le donne di farsi sentire". Parole che hanno infiammato la platea, soprattutto le attrici presenti, su tutti una fomentata Meryl Streep che si è alzata in piedi ad applaudire.
Altri momenti hanno commosso platea e pubblico sono stati senza alcun dubbio quello "In Memoriam", un vero colpo al cuore vedere Robin Williams fra gli attori scomparsi. E' stato un piacere vedere che l'Academy ha ricordato anche Virna Lisi, purtroppo si sono dimenticati di Francesco Rosi.
A far versare fiumi di lacrime alla platea ci hanno pensato poi John Legend e Common, prima con l'esibizione live della canzone "Glory", dalla colonna sonora di Selma, poi durante il discorso di ringraziamento dopo la vittoria dell'Oscar per la miglior canzone, appunto. Un discorso che partendo dalla lotta per i diritti civili fatta da Martin Luther King si è riallacciato all'attualità, ai fatti di Ferguson dello scorso anno. "Nina Simone ha detto che il dovere di un artista è parlare del tempo in cui vive", ha detto John Legend dal palco, "E Selma è attuale perché la lotta per la giustizia è attuale. Viviamo nel Paese con più carcerati al mondo. Ci sono più uomini di colore in prigione oggi di quanti erano ridotti in schiavitù nel 1850".
Ancora lacrime poi per il discorso di ringraziamento di Graham Moore, che ha vinto l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale per The Imitation Game. Moore ha ricordato Alan Turing e ha parlato della diversità: "Ho provato a uccidermi a 16 anni perché mi sentivo strano e diverso. Ma ora sono su questo palco. E ai ragazzi là fuori dico: siate strani, siate diversi". Altro momento forte, che è passato un po' sottotraccia perché a parlare è stata una donna "non famosa", è stato il discorso breve di Dana Perry, co-vincitrice dell'Oscar per il miglior corto documentario, che ha dedicato il premio al figlio morto suicida.
Piccola sorpresa per il miglior film d'animazione, a vincere l'Oscar è stata la Disney - che ha fatto doppietta con il corto animato - con Big Hero 6, battendo il favorito Dragon Trainer 2.
Ecco l'elenco dei vincitori.
MIGLIOR FILM
Birdman
MIGLIOR REGIA
Alejandro González Iñárritu (Birdman)
MIGLIOR ATTORE
Eddie Redmayne (La Teoria del Tutto)
MIGLIOR ATTRICE
Julianne Moore (Still Alice)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
J.K. Simmons (Whiplash)
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Patricia Arquette (Boyhood)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Birdman
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
The Imitation Game
MIGLIOR FILM STRANIERO
Ida (Polonia)
MIGLIOR FILM ANIMAZIONE
Big Hero 6
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Birdman
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Grand Budapest Hotel
MIGLIOR MONTAGGIO
Whiplash
MIGLIOR COLONNA SONORA
Grand Budapest Hotel
MIGLIOR CANZONE
"Glory" da Selma
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Interstellar
MIGLIOR SONORO
American Sniper
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Whiplash
MIGLIOR COSTUMI
Milena Canonero (Grand Budapest Hotel)
MIGLIOR TRUCCO
Grand Budapest Hotel
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Citizen Four
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
Crisis Hotline: Veterans Press 1
MIGLIOR CORTO
The Phone Call
MIGLIOR CORTO D'ANIMAZIONE
Feast