Al festival oggi, due fra i film piĂ¹ attesi del Concorso: 'Child of God' di James Franco, e 'Philomena' di Stephen Frears.
James Franco ormai fa tutto, attore, produttore, regista, scrittore, artista, e al Festival arriva con il suo film 'Child of God', tratto da un romanzo di Cormac McCarthy, in cui è regista e coprotagonista.
Storia durissima che racconta del killer necrofilo Lester Ballard, e di chi gli dĂ la caccia, un uomo messo ai margini dalla societĂ che vive isolato in una caverna, una condizione che lo porterĂ a scivolare sempre piĂ¹ in basso in un abbrutimento e una depravazione totale.
Violento, drammatico e crudo, 'Child of God' è stato accolto da timidi applausi a fine proiezione ma ha diviso molto: non pienamente riuscito secondo alcuni, un vero pugno nello stomaco secondo altri, puro esibizionismo del regista per quelli a cui non è piaciuto affatto. Sicuramente un film interessante e coraggioso ma per stomaci forti. Convincente comunque la prova del protagonista Scott Haze.
"La cosa che piĂ¹ mi ha colpito del romanzo è la descrizione della solitudine. La solitudine, l’alienazione e l’isolamento dalla societĂ sono temi che mi affascinano", ha risposto James Franco in conferenza stampa a chi gli chiedeva cosa l'avesse spinto a raccontare una storia così dura e cruda, "Quando hai a che fare con l’arte a volte capita di essere letteralmente fulminato da qualcosa che vedi o leggi e che magari ti colpisce senza che tu sappia perchĂ©. Sono un grande ammiratore dell’opera di McCarthy e volevo realizzare questo film giĂ sette, otto anni fa". James Franco è un grande amante della letteratura e trarre film dai suoi autori preferiti è uno stimolo in piĂ¹ per lui. "Amo usare libri dei miei autori preferiti per le mie opere: McCarthy e Faulkner sono tra le mie maggiori fonti di ispirazione", ha dichirato, "Portare sullo schermo un’opera di questi scrittori alza il livello del mio lavoro perchĂ© voglio rendere giustizia alla grandezza dell’opera". Il protagonista Scott Haze racconta le difficoltĂ , anche fisiche, dell'affrontare un personaggio estremo come Lester Ballard. "Per prepararmi al ruolo sono stato in isolamento in un bosco per tre mesi: ho perfino dormito in una grotta", ha dichiarato l'attore, "Per rendere il deperimento mentale e fisico del protagonista ho perso quasi venti chili: è stata un’esperienza difficile. Il mio approccio a un personaggio così estremo è stato quello di guardarlo con compassione, per potermici relazionare. Lester è un personaggio complesso: non è il solito maniaco, è vero, è un assassino, ma è anche una persona profondamente sola e incapace di inserirsi nella societĂ ". Poi confessa i modelli da cui ha preso spunto. "Per rappresentarlo mi sono ispirato al Joker di Heath Ledger e a Robert DeNiro in 'Taxi Driver'", ha detto Haze.
Presente al festival, nella sezione Orizzonti, anche un altro film con James Franco protagonista, 'Palo Alto', di Gia Coppola (un'altra della grande famiglia Coppola). Il film vede nel cast anche Emma Roberts, Val Kilmer e suo figlio, ed è tratto da un libro scritto da... James Franco. Uomo ovunque.
Sempre in Concorso ma di tutt'altro genere il film di Stephen Frears, 'Philomena', con Dame Judi Dench e Steve Coogan, anche cosceneggiatore.
All'inizo del film, tratto da una storia vera, siamo in Irlanda nel 1952, Philomena (J.Dench) è una da giovane donna che "si macchia" della colpa di essere rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ripudiata dalla famiglia viene rinchiusa in un convento, quando il figlio compie tre anni le viene tolto e dato in adozione a una coppia americana insieme ad un'altra bambina "figlia del peccato". Molti anni piĂ¹ tardi, Philomena incontra il giornalista e scrittore Martin Sixsmith (Steve Coogan), ex responsabile della comunicazione del Primo Ministro britannico licenziato dopo uno scandalo, che decide di aiutarla a trovare suo figlio.
Tantissimi applausi per un film che ha commosso e divertito grazie allo humor britannico, con due ottime interpretazioni su cui spicca una Judi Dench già data come possibile vincitrice della Coppa Volpi (e c'è già chi parla di nomination agli Oscar).
Tra le tematiche del film c'è anche una questione religiosa che riguarda la rigiditĂ della Chiesa, ma Steve Coogan in conferenza stampa precisa: "Una cosa è la critica all’istituzione, altra cosa è la dignitĂ di chi ha una fede semplice e vera, come Philomena. Sarebbe stato semplicistico attaccare la Chiesa senza vedere quest’altro aspetto". "Non so quali saranno le reazioni della Chiesa cattolica", aggiunge la grandissima Judi Dench, "ma questa è una storia che andava raccontata. Tante donne sono state coinvolte in queste vicende, ma ci sono anche altre ragazze che sono state aiutate dalle suore ad allevare i loro bambini da sole". L'attrice ha poi raccontato il suo incontro con la vera Philomena e la responsabilitĂ di portare sullo schermo la vita di una persona vera. "Ho incontrato Philomena Lee prima delle riprese e mi sono resa conto subito che questa signora di 80 anni ha un senso dell’umorismo naif, un po' come il mio, ed è molto divertente parlare con lei", ha detto l'attrice che ha riconosciuto nella donna una incredibile capacitĂ di perdonare, "Non so se avrei avuto la forza di fare altrettanto, ma credo di no". Infine il regista Stephen Frears ha fatto una sorta di appello al Papa affinchĂ© veda il film: "Spero che lo veda il Papa, Francesco mi sembra una persona buona e sensibile".
Il film uscirĂ in Italia a febbraio distribuito da Lucky Red.
Presentato in Concorso ieri, anche se il photocall è stato questa mattina e questa sera ci sarà il red carpet, il thriller ambientalista 'Night Moves' di Kelly Reichardt. Protagonisti del film Dakota Fanning e Jesse Eisenberg.
James Franco ormai fa tutto, attore, produttore, regista, scrittore, artista, e al Festival arriva con il suo film 'Child of God', tratto da un romanzo di Cormac McCarthy, in cui è regista e coprotagonista.
Storia durissima che racconta del killer necrofilo Lester Ballard, e di chi gli dĂ la caccia, un uomo messo ai margini dalla societĂ che vive isolato in una caverna, una condizione che lo porterĂ a scivolare sempre piĂ¹ in basso in un abbrutimento e una depravazione totale.
Violento, drammatico e crudo, 'Child of God' è stato accolto da timidi applausi a fine proiezione ma ha diviso molto: non pienamente riuscito secondo alcuni, un vero pugno nello stomaco secondo altri, puro esibizionismo del regista per quelli a cui non è piaciuto affatto. Sicuramente un film interessante e coraggioso ma per stomaci forti. Convincente comunque la prova del protagonista Scott Haze.
"La cosa che piĂ¹ mi ha colpito del romanzo è la descrizione della solitudine. La solitudine, l’alienazione e l’isolamento dalla societĂ sono temi che mi affascinano", ha risposto James Franco in conferenza stampa a chi gli chiedeva cosa l'avesse spinto a raccontare una storia così dura e cruda, "Quando hai a che fare con l’arte a volte capita di essere letteralmente fulminato da qualcosa che vedi o leggi e che magari ti colpisce senza che tu sappia perchĂ©. Sono un grande ammiratore dell’opera di McCarthy e volevo realizzare questo film giĂ sette, otto anni fa". James Franco è un grande amante della letteratura e trarre film dai suoi autori preferiti è uno stimolo in piĂ¹ per lui. "Amo usare libri dei miei autori preferiti per le mie opere: McCarthy e Faulkner sono tra le mie maggiori fonti di ispirazione", ha dichirato, "Portare sullo schermo un’opera di questi scrittori alza il livello del mio lavoro perchĂ© voglio rendere giustizia alla grandezza dell’opera". Il protagonista Scott Haze racconta le difficoltĂ , anche fisiche, dell'affrontare un personaggio estremo come Lester Ballard. "Per prepararmi al ruolo sono stato in isolamento in un bosco per tre mesi: ho perfino dormito in una grotta", ha dichiarato l'attore, "Per rendere il deperimento mentale e fisico del protagonista ho perso quasi venti chili: è stata un’esperienza difficile. Il mio approccio a un personaggio così estremo è stato quello di guardarlo con compassione, per potermici relazionare. Lester è un personaggio complesso: non è il solito maniaco, è vero, è un assassino, ma è anche una persona profondamente sola e incapace di inserirsi nella societĂ ". Poi confessa i modelli da cui ha preso spunto. "Per rappresentarlo mi sono ispirato al Joker di Heath Ledger e a Robert DeNiro in 'Taxi Driver'", ha detto Haze.
Presente al festival, nella sezione Orizzonti, anche un altro film con James Franco protagonista, 'Palo Alto', di Gia Coppola (un'altra della grande famiglia Coppola). Il film vede nel cast anche Emma Roberts, Val Kilmer e suo figlio, ed è tratto da un libro scritto da... James Franco. Uomo ovunque.
Sempre in Concorso ma di tutt'altro genere il film di Stephen Frears, 'Philomena', con Dame Judi Dench e Steve Coogan, anche cosceneggiatore.
All'inizo del film, tratto da una storia vera, siamo in Irlanda nel 1952, Philomena (J.Dench) è una da giovane donna che "si macchia" della colpa di essere rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ripudiata dalla famiglia viene rinchiusa in un convento, quando il figlio compie tre anni le viene tolto e dato in adozione a una coppia americana insieme ad un'altra bambina "figlia del peccato". Molti anni piĂ¹ tardi, Philomena incontra il giornalista e scrittore Martin Sixsmith (Steve Coogan), ex responsabile della comunicazione del Primo Ministro britannico licenziato dopo uno scandalo, che decide di aiutarla a trovare suo figlio.
Tantissimi applausi per un film che ha commosso e divertito grazie allo humor britannico, con due ottime interpretazioni su cui spicca una Judi Dench già data come possibile vincitrice della Coppa Volpi (e c'è già chi parla di nomination agli Oscar).
Tra le tematiche del film c'è anche una questione religiosa che riguarda la rigiditĂ della Chiesa, ma Steve Coogan in conferenza stampa precisa: "Una cosa è la critica all’istituzione, altra cosa è la dignitĂ di chi ha una fede semplice e vera, come Philomena. Sarebbe stato semplicistico attaccare la Chiesa senza vedere quest’altro aspetto". "Non so quali saranno le reazioni della Chiesa cattolica", aggiunge la grandissima Judi Dench, "ma questa è una storia che andava raccontata. Tante donne sono state coinvolte in queste vicende, ma ci sono anche altre ragazze che sono state aiutate dalle suore ad allevare i loro bambini da sole". L'attrice ha poi raccontato il suo incontro con la vera Philomena e la responsabilitĂ di portare sullo schermo la vita di una persona vera. "Ho incontrato Philomena Lee prima delle riprese e mi sono resa conto subito che questa signora di 80 anni ha un senso dell’umorismo naif, un po' come il mio, ed è molto divertente parlare con lei", ha detto l'attrice che ha riconosciuto nella donna una incredibile capacitĂ di perdonare, "Non so se avrei avuto la forza di fare altrettanto, ma credo di no". Infine il regista Stephen Frears ha fatto una sorta di appello al Papa affinchĂ© veda il film: "Spero che lo veda il Papa, Francesco mi sembra una persona buona e sensibile".
Il film uscirĂ in Italia a febbraio distribuito da Lucky Red.
Presentato in Concorso ieri, anche se il photocall è stato questa mattina e questa sera ci sarà il red carpet, il thriller ambientalista 'Night Moves' di Kelly Reichardt. Protagonisti del film Dakota Fanning e Jesse Eisenberg.