venerdì 24 dicembre 2021

House of Gucci - la recensione

House of Gucci ha una reputazione che lo precede, sin dalla prima proiezione, pubblico e critica si è diviso tra sostenitori della nuova pellicola di Ridley Scott e scettici. Dov'è la verità?

Durante una festa privata, Maurizio (Adam Driver), rampollo di casa Gucci, figlio del superbo Rodolfo (Jeremy Irons), conosce la graziosa, e ben più umile, Patrizia (Lady Gaga), che pare da subito drizzare le orecchie e languire di gioia al solo udire il famoso cognome del giovane. Tra i due scatta una scintilla che Patrizia continuerà prepotentemente ad alimentare, scatenando così l'ira del lungimirante padre di lui, che lo ripudierà, in un'escalation di passione che porterà i due al matrimonio. In questo contesto viene svelata la Famiglia Gucci, rappresentata come una vera e propria casta che si alimenta e proficuamente cresce grazie alle boutique, allo sfarzo, alle ville ed agli eccessi dei suoi componenti. Sarà lo zio Aldo (un sublime e fantasticamente doppiato Al Pacino), spinto dal desiderio di potere e di denaro di Patrizia, a portare a sé Maurizio, e sarà questa scelta il primo ciottolo che scatenerà la valanga di eventi che porterà all'assassinio di quest'ultimo.

House of Gucci è tratto da un omonimo libro e sebbene si dica "ispirato" a fatti realmente accaduti, la messa in scena risulta decisamente macchiettistica, esasperata, quasi ridicola, e irrispettosa, anche verso l'Italia e gli italiani. A questo va aggiunto un montaggio forsennato, frettoloso, poco fluido e una durata (157 minuti!) estremamente lunga da risultare estenuante.
Il cast è formato da attori meritevoli, che si muovono però su binari scomodi ed anchilosati. Da segnalare, in negativo, un Jared Leto irritante, troppo sopra le righe, offre una pessima interpretazione; in positivo invece la performance di Salma Hayek.
Tra le note di merito, sicuramente una colonna sonora da urlo.

Dopo mesi e mesi di attesa, con le aspettative alle stelle, grazie soprattutto a dei trailer ben architettati, si entra in sala carichi, con una grande voglia, purtroppo però ci si trova davanti a un film approssimativo, impreciso nei fatti e anche scorretto verso la famiglia Gucci, e che forse porterà Lady Gaga a una immeritata candidatura all'Oscar. Alla fine, si torna a casa con tanto amaro in bocca.

La verità è che House of Gucci è il film delusione dell'anno.

Francesca Matteucci

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