giovedì 16 maggio 2013

Festival di Cannes 2013 - giorno 2

Passato il ciclone Gatsby, oggi è il giorno dei primi film in Concorso e nella sezione Un Certain Regard.

E' proprio dalla sezione parallela che arriva il titolo più atteso della giornata, cioè 'The Bling Ring' di Sofia Coppola, che vede fra i giovani protagonisti anche Emma Watson.

Per questo film la regista ha preso spunto da un articolo apparso su Vanity Fair in cui si raccontava di questo gruppetto di adolescenti di Hollywood talmente affascinati dalle star che sono finiti a entrare e poi svaligiare le ville dei loro idoli, tra le vittime Orlando Bloom, Lindsay Lohan e Paris Hilton, che ha anche prestato la sua casa per le riprese.

La Coppola torna così ad indagare il vuoto degli adolescenti e il vuoto di Hollywood. "Appena ho letto l'articolo ho capito subito che c'era materiale per farne un film, e che qualcuno l'avrebbe fatto, se non mi fossi sbrigata", ha detto la regista in conferenza, "E' una storia estremamente contemporanea, che subisce l'influenza delle moderne tecnologie, dell'arrivo dei social network. Le cose sono molto cambiate da quando ero ragazza io, non c'è più una dimensione privata. I giovani oggi possono sapere anche cosa le star mangiano a colazione, grazie ai moderni strumenti di comunicazione hanno quasi l'impressione di poterle toccare. Questi ragazzi non avevano assolutamente idea di star facendo qualcosa di sbagliato. Non hanno mai pensato a quello che poteva succedere. Hanno perfino pubblicato delle foto su Facebook che provavano la loro colpevolezza. Alcune loro ingenuità abbiamo dovuto toglierle da film perché, paradossalmente, erano troppo assurde per poter risultare credibili". Ma la Coppola precisa che con questo film non vuole farli diventare delle star, "Questo è il motivo per cui ho cambiato i loro nomi, era un modo per evitare che diventassero ancora più celebri, ma anche per proteggerli".
E Emma Watson di questa nuova dimensione ne sa qualcosa. "Tutto evolve così velocemente, subiamo l'impatto delle immagini in maniera molto forte, i giovani si identificano con le star, nella loro testa si costruiscono un'immagine che spesso ha anche poco a che fare con la realtà", ha detto l'attrice, "E' un peccato, tutto ciò ci fa perdere un po' l'innocenza. Spesso le riviste propongono una visione che è molto simile a una caricatura da fumetto. Per il mio personaggio ho lavorato moltissimo. Volevo che fosse credibile. Ho immaginato come poteva essere cresciuta, ho lavorato sull'accento, basandomi sui video di sorveglianza e il materiale che avevo a disposizione".
Il film ha ricevuto applausi alla fine della proiezione e ha divertito, anche se sembra non abbia convinto a pieno lo zoccolo duro della critica.

Presentato, sempre in Un Certain Regard, anche il film 'Fruitvale Station' di Ryan Coogler, con il premio Oscar Octavia Spencer.

Presentato in Concorso invece il nuovo film di François Ozon, 'Jeune & Jolie'. Protagonista la modella francese Marine Vacht (che ha smosso gli ormoni del pubblico maschile).

Il film è suddiviso in quattro stagioni, partendo dall'estate, e ogni stagione è scandita da una canzone in particolare. In queste quattro parti si racconta di una 17enne, una ragazza distaccata e indifferente, si prostituisce per pure scelta. Il film si basa molto sulla sua protagonista, che resta sempre misteriosa ed enigmatica.

François Ozon parla dell'adolescenza e delle ricerche fatte per scrivere questo personaggio. "E' un'età che nei film francesi e non solo in questi, è quasi sempre idealizzata, stilizzata, mentre io ne ho un ricordo doloroso e difficile. La malinconia fa parte dell'adolescenza perché accompagna la perdita delle illusioni dell'infanzia", ha spiegato il regista in conferenza, "Ho parlato con la polizia che si occupa di minori e con uno psicoanalista, più che altro per capire come è cambiato, rispetto ai miei tempi, il rapporto tra sessualità e mezzi di comunicazione". La protagonista, Marine Vacht invece racconta il suo personaggio in modo molto semplice: "Isabelle non si spiega e non si scusa. Semplicemente vive". "Isabelle non è per nulla innocente, è destabilizzante per tutti, come un angelo sterminatore", dice Ozon sul suo personaggio, "Rimanda a ciascuno la sua ipocrisia. L'importante è che resti il mistero. Perché Isabelle si prostituisce? Non lo sapremo mai. Il denaro, che di solito è la molla fondamentale, per lei non è decisivo, in famiglia non le manca nulla. Avrebbe potuto diventare anoressica o drogarsi, perché in realtà sta solo sperimentando, è aperta al mondo, è senza morale. Su di lei non avevo un'idea precostituita e spero che per chi vede il film sia lo stesso, che a nessuno venga voglia di giudicarla".
Il film ha convinto abbastanza.

Aperta oggi anche la Quinzaine des Rèalisateurs con l'atteso film di Ari Folman ('Valzer con Bashir') 'The Congress'. Protagonista Robin Wright nei panni di se stessa. Nel cast anche Harvey Keitel e Paul Giamatti. Il film, liberamente tratto dal romanzo The Futurological Congress di Stanislaw Lem, mescola live action e animazione.

La storia di un'attrice, Robin Wright, non più giovanissima e senza offerte di lavoro che accetta di farsi scannerizzare così che si possa usare la sua immagine all'infinito. Questo rende la vera attrice praticamente inutile e impotente davanti allo sfruttamento della sua immagine.

Il regista ha raccontato come la scelta sia caduta proprio su Robin Wright, quasi un colpo di fulmine. "Ho incontrato Robin a Los Angeles in occasione di una cerimonia. Ricordo di aver passato l'intera serata ad osservarla con attenzione", ha detto Folman, "Era seduta ad un tavolo di fronte al mio ed incarnava perfettamente tutta la bellezza e la fragilità che volevo avesse il mio personaggio. Così, il giorno dopo le ho presentato il progetto, mostrandole anche alcune illustrazioni che erano state realizzate da David Polonsky durante la notte. Robin è rimasta immediatamente conquistata e abbiamo iniziato insieme un lungo viaggio durato ben quattro anni". In generale il film ha convinto a metà ma è un vero e proprio viaggio visivo, passa dall'animazione anni '30 ad una più futuristica, con in mezzo anche scene in live action, e la sequenza di scannerizzazione ha lasciato molti a bocca aperta.



Frra

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