Il quarto giorno a Venezia è segnato da due eventi: il primo film italiano in concorso e il nuovo film di Paul Thomas Anderson.
'E' Stato il Figlio' di Daniele Ciprì è il primo film italiano in concorso che viene presentato alla Mostra. Accolto da discreti applausi dopo la proiezione stampa, il film di Ciprì ha convinto, grazie anche ad un'ottima interpretazione di Toni Servillo, protagonista della pellicola.
La storia parte da un evento drammatico, una bambina viene uccisa per sbaglio durante un agguato di 'Ndrangheta. Il lutto per la perdita passa in fretta alla famiglia, grazie al rimborso che lo Stato offre ai parenti delle vittime: 220 milioni. I soldi perĂ² non portano necessariamente la felicitĂ , e fra debiti, strozzini e altre sventure porteranno invece molti problemi.
Il film è stato definito buffo, paradossale, cinico, tragico ma ironico graffiante, proprio come vuole la tradizione della commedia all'italiana, in cui i personaggi sono maschere grottesche. "Non voglio fare morali, ma quando c'è di mezzo il denaro si spaccano pure le famiglie", ha detto il regista, "Nel caso dei Ciraulo il bene diventa male. Come oggi che c'è gente che si massacrerebbe per premi ricchissimi". Ciprì ha anche ammesso che per costruire la famiglia Ciraulo si è ispirato alla famiglia piĂ¹ famosa della tv, I Simpson. Gli fa eco Servillo: "Il film rispecchia le leggi arcaiche della Sicilia, e non solo, e gli stessi smarrimenti di una societa' dove antico e moderno convivono. E racconta come il sangue chiami il denaro e questo, a sua volta, chiami il sangue".
Il film sarĂ nelle sale il 14 settembre.
Altro film della giornata, l'attesissimo 'The Master' di Paul Thomas Anderson, con Philip Seymour Hoffman, Joaquin Phoenix e Amy Adams (assente a Venezia) nel cast. Arrivato al Lido come il favorito per la vittoria, il film ha diviso la critica.
La storia è quella di un rapporto, del legame forte che si crea tra il carismatico capo spirituale di una setta (Hoffman) e un violento e sbandato ex marinaio (Phoenix) reduce dalla seconda guerra mondiale.
Il film ha avuto una produzione problematica a causa della sua ispirazione. Non dichiarata apertamente ma evidente, la storia prende spunto da Scientology, la setta tanto celebre fra alcune star di Hollywood, una in particolare. A tal proposito il regista ha detto: "Ho mostrato il film a Tom Cruise e siamo ancora amici. Il resto rimane fra noi. [...] Conosco molto bene la storia di Ron Hubbard, il metodo di auto-aiuto di Dianetics, l'inizio insomma della setta di Scientology e non dico non mi abbia influenzato per questo film, ma non piĂ¹ di questo".
Il film si gioca tutto sui due protagonisti e le interpretazioni di Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix sono eccellenti, una vera e propria gara di bravura. "Il film è una storia d’amore, segue due personaggi legati l’uno dall’amore per l’altro" ha aggiunto Anderson. E Hoffman aggiunge "Si identificano l’uno nell’altro, sono bestie selvagge che nascono dalla stessa materia e vogliono addomesticarsi a vicenda".
Mentre Anderson e Hoffman hanno dialogato tranquillamente con i giornalisti (accorsi in massa, c'era gente seduta a terra), Joaquin Phoenix durante la conferenza stampa si è rifiutato di rispondere alle domande, limitandosi ad annuire distrattamente, sorridere e scuotere la testa. Non aveva voglia di stare lì, ad un certo punto si è alzato e ha abbandonato la conferenza per andare a fumare una sigaretta ma probabilmente era solo un modo per uscire dalla sala visto che aveva fumato anche dentro. Da annotare una sola risposta ad una domanda: "Non so da dove è arrivata l’ispirazione per il mio personaggio e neppure mi interessa". E poi il silenzio. Phoenix non è nuovo a certi comportamenti che per alcuni sono forzati e studiati e che i giornalisti hanno preso come una mancanza di rispetto. Forse non è ancora uscito dal personaggio di 'I'm Still Here'.
Il film uscirĂ in Italia a gennaio 2013.
Frra
sabato 1 settembre 2012
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